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stracittadina calcistica di Milano disputata tra Inter e Milan Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il derby di Milano è la stracittadina calcistica che mette di fronte le due principali squadre di Milano, i nerazzurri dell'Inter e i rossoneri del Milan. Colloquialmente è detto anche derby della Madonnina, dalla caratteristica statua della Madonna Assunta posta in cima al Duomo di Milano.
Storicamente il tifo per l'Inter era emanazione della borghesia cittadina, a differenza di quello del Milan supportato a maggioranza dalle classi popolari. Infatti, i tifosi nerazzurri soprannominavano quelli rossoneri casciavìt, che in milanese significa «cacciaviti», proprio per indicare l'estrazione operaia della maggior parte di quei tifosi milanisti che a loro volta apostrofavano i loro rivali baùscia, termine dialettale milanese che significa «sbruffone», essendo allora la tifoseria interista composta perlopiù dalle classi altolocate:[1][2] il tifoso nerazzurro poteva permettersi il "lusso" di andare a San Siro in motoretta (muturèta, altro soprannome dato agli interisti dai milanisti); d'altro canto, i rossoneri erano i tramvèe (cioè in grado di arrivare allo stadio solo coi mezzi pubblici).[3][4]
Questo divario tra le due tipologie di tifosi andrà spegnendosi sul finire degli anni sessanta del XX secolo, in coincidenza con l'avvenuta riconfigurazione dell'assetto socioeconomico dell'Italia e della realtà lombarda.
A livello di palmarès si tratta di uno dei match di maggior prestigio nel panorama europeo e tra i più noti in quello mondiale. Le due squadre contendenti sono, infatti, due delle formazioni europee di una stessa città a essersi laureate campioni continentali, avendo vinto la Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (unitamente alle squadre mancuniane del Manchester City e del Manchester Utd), nonché campioni mondiali, avendo conquistato sia la Coppa Intercontinentale che la successiva Coppa del mondo per club FIFA (un record, limitatamente all'Intercontinentale, condiviso con le squadre madrilene dell'Atlético Madrid e del Real Madrid e, a livello di Coppa del mondo per club FIFA, condiviso con le squadre mancuniane precedentemente citate).
Il derby di Milano è stato assegnatario di trofei ufficiali in un'edizione della Coppa Italia (1976-1977) e in due della Supercoppa italiana (2011 e 2022). Inoltre è l'unica stracittadina italiana a essersi disputata in competizioni europee, avendo caratterizzato tre edizioni della UEFA Champions League: semifinale nel 2002-2003, quarti di finale nel 2004-2005 e ancora semifinale nel 2022-2023.
La prima stracittadina ufficiale tra le due squadre ebbe luogo nel campionato 1909, più precisamente il 10 gennaio, quando al campo Milan di Porta Monforte i rossoneri si imposero per 3-2 grazie alle reti messe a segno da Trerè II, Lana e Laich alle quali risposero solo parzialmente quelle nerazzurre di Gama e Schuler.[5] Nella stagione 1909-10 arrivarono le prime affermazioni interiste, il 5-0 del 6 febbraio 1910 con le reti di Capra I (tripletta), Peterly I e Payer I[6] e il 5-1 del successivo 27 febbraio con le doppiette di Peterly I ed Engler e il gol di Capra I.[7] In quella stagione i nerazzurri vinsero per la prima volta il campionato federale battendo nello spareggio finale la Pro Vercelli mentre il Milan concluse al sesto posto. Nel 1910-11 il Milan si prese la sua rivincita battendo i nerazzurri sia all'andata (2-0)[8] sia al ritorno (6-3)[9] con Tobias e Van Hege protagonisti e in gol sia all'andata sia al ritorno. Dal 1911 al 1913 si assistette a quattro affermazioni consecutive dei milanisti, con l'Inter capace di interrompere la striscia solo nella stagione 1913-14 andando a vincere per 1-0 sul campo del Milan con gol di Cevenini I.[10] A questa vittoria seguirono altre due affermazioni dell'Inter, tra cui il roboante 5-2 del 22 febbraio 1914.[11]
Le due squadre tornarono a fronteggiarsi solo nel 1920-21 (nel frattempo i nerazzurri avevano vinto il loro secondo titolo nella stagione 1919-20) dividendosi la posta sia all'andata (0-0)[11] sia al ritorno (1-1). Passarono altri sei anni prima che Inter e Milan potessero nuovamente incontrarsi e l'occasione coincise con la prima stracittadina disputata nell'impianto di San Siro: a vincere fu il Milan che si impose per 2-1 grazie alla doppietta di Santagostino, intervallata dal gol interista di Castellazzi;[12] al ritorno le due squadre pareggiarono per 1-1.[13] L'anno successivo vide due vittorie esterne, per 2-1 dell'Inter a San Siro[14] e per 3-2 del Milan al Campo Virgilio Fossati.[15] Nella stagione 1929-30, la prima a girone unico, l'Ambrosiana fece sue non solo entrambe le stracittadine (2-1)[16] e 2-0[17] ma anche il campionato, distanziando il Milan di ben 18 punti nella classifica finale.
Dal girone d'andata della stagione 1930-31 (1-1),[18] a quello della stagione 1937-38 (2-1)[19] l'Ambrosiana-Inter rimase imbattuta nei confronti del Milan per altre quindici partite, collezionando durante questa striscia sette pareggi e otto vittorie tra cui il 5-4 del 6 novembre 1932 (a segno, tra gli altri, Demaría con una doppietta e Meazza).[20] Proprio nel 1937-38 i nerazzurri vinsero il titolo chiudendo il campionato tre punti sopra i rossoneri a cui non bastò vincere il derby di ritorno per 1-0.[21] Una vittoria per parte nelle stagioni 1938-39 e 1939-40, quando l'Ambrosiana-Inter vinse nuovamente il titolo distanziando il Milan di 16 punti.
Dal 1940 al 1943 il bilancio delle stracittadine fu favorevole ai nerazzurri che ottennero tre vittorie a fronte di due pareggi e una sola vittoria rossonera. Nel 1944 l'aggravarsi del secondo conflitto bellico impedì il normale svolgimento del massimo campionato spingendo i dirigenti della Federazione attivi nella Repubblica Sociale Italiana a organizzare un torneo su base regionale. Le due squadre meneghine si incontrarono il 23 gennaio e il 19 marzo, con una vittoria a testa (3-1 per l'Ambrosiana-Inter[22] e 2-0 per il Milano).[23]
Nella stagione 1945-46 Inter e Milan si fronteggiarono addirittura quattro volte (due nel girone settentrionale e due nel girone finale a carattere nazionale) con un bilancio in perfetta parità, di due vittorie a testa. Dal 1946-47 al 1949-50, mentre il campionato era tornato nella classifica formula a girone unico, il Milan collezionò cinque vittorie a fronte di un pareggio e due vittorie nerazzurre. In questo periodo si giocarono la stracittadina terminata in pareggio con più gol (il 4-4 del 6 febbraio 1949,[24] valido per la 24ª giornata del campionato 1948-49) e quella il maggior numero di reti in assoluto (il 6-5 del 6 novembre 1949 in favore dell'Inter,[25] valido per la 10ª giornata del campionato 1949-50).
Nella stagione 1950-51 la lotta per il titolo tra le due squadre meneghine vide prevalere il Milan, anche in virtù della vittoria per 1-0 nel derby di ritorno grazie alla rete decisiva di Nordahl III[26] (all'andata i nerazzurri avevano vinto per 3-2 grazie al gol di Nyers I e alla doppietta di Skoglund).[27] A fine stagione i rossoneri distanziarono l'Inter di un solo punto vincendo il quarto titolo della loro storia (dopo quelli del 1901, 1906 e 1907). Il triennio seguente vide Inter e il Milan lottare per il titolo assieme alla Juventus, con quest'ultima che fece suo il campionato 1951-52 (i due derby di Milano terminarono 2-2 all'andata[28] e 2-1 per i rossoneri al ritorno).[29]
Nella stagione 1952-53 l'Inter tornò a conquistare il titolo chiudendo quattro punti davanti ai milanisti (terzi) e uscendo imbattuti dai due confronti stagionali (vittoria per 1-0 con gol decisivo di Lorenzi[30] e pareggio per 0-0);[31] il titolo venne confermato l'anno successivo, questa volta con un vantaggio di sette punti sui milanisti (ancora terzi) e un bilancio di una vittoria (3-0 con tripletta di uno scatenato Nyers I)[32] e una sconfitta (2-0 con reti di Nordahl III e Sørensen)[33] nelle stracittadine. Il Milan si prese la sua rivincita nella stagione 1954-55 quando tornò a conquistare lo scudetto (il quinto della sua storia) distanziando i nerazzurri di dodici punti senza però riuscire a superarli nei due scontri diretti, entrambi terminati in parità sul punteggio di 1-1.
Dal 1955 al 1957 il Milan arrivò davanti all'Inter in classifica (vincendo il campionato 1956-57) ma uscì battuto nel bilancio delle stracittadine con due sconfitte e due pareggi. La stagione 1957-58 fu deludente per entrambe (piazzatesi none al termine del campionato), ma offrì i primi incontri tra le due squadre nella Coppa nazionale, dove a prevalere fu il Milan con una vittoria (3-2)[34] e un pareggio (1-1)[35] nel girone di qualificazione ai quarti di finale. Nel campionato 1958-59 i rossoneri tornarono a primeggiare vincendo il titolo nonostante un pareggio (1-1)[36] e una sconfitta (0-1)[37] nelle stracittadine con l'Inter (terza). L'anno successivo fece rumore il 5-3[38] con il quale il Milan superò i nerazzurri nella gara di ritorno (0-0 all'andata),[39] soprattutto grazie alla quaterna da record messa a segno da Altafini.
Nella stagione 1960-61 si rinnovò per entrambe il duello con la Juventus, che vinse lo scudetto davanti a Milan e Inter (separate da un punto), mentre nei due derby si assistette a una vittoria esterna per parte (1-0 per i nerazzurri).[40] e 2-1 per i rossoneri[41] L'anno successivo il Milan tornò a conquistare il campionato, proprio davanti all'Inter che chiuse seconda a cinque punti di distanza pur vincendo lo scontro diretto nel girone di ritorno per 2-0[42] (l'andata era terminata 3-1 per i milanisti).[43]
Dalla stagione 1962-63 a quella 1965-66 la Beneamata visse uno dei periodi più gloriosi della propria storia, affermandosi in ben tre edizioni su quattro del massimo campionato italiano e mancando il titolo solo nel 1963-64 per via della sconfitta nello spareggio scudetto con il Bologna; nello stesso periodo il Milan raccolse comunque due vittorie a fronte di altrettante sconfitte e ben quattro pareggi, tra cui quello per 1-1 del 24 febbraio 1963,[44] valido per la 24ª giornata del campionato 1962-63 e ricordato soprattutto per la rete da record realizzata da Mazzola 13 secondi dopo il calcio d'inizio (ancora oggi la marcatura più veloce nella storia del derby).
Nella stagione 1966-67, nonostante l'epopea della Grande Inter di Angelo Moratti stesse volgendo al termine, i nerazzurri colsero due vittorie in altrettante stracittadine (1-0[45] e 4-0)[46] e chiusero davanti al Milan di ben 11 punti. I rossoneri si riscattarono l'anno successivo vincendo il titolo e rimanendo imbattuti nei quattro derby stagionali (due di campionato e due di Coppa) grazie a tre pareggi e una vittoria.
Dal 1968 al 1970 il bilancio delle stracittadine fu in perfetta parità con una vittoria a testa e due pareggi.
Nel campionato 1970-71 Inter e Milan tornarono a contendersi il titolo punto a punto e ad avere la meglio furono i nerazzurri, che trionfarono nel derby di ritorno per 2-0 grazie alle reti di Corso e Mazzola I[47] riscattando la sconfitta subita all'andata per 3-0 con reti di Biasiolo I, Villa II e Rivera.[48] Dal 1971 al 1973 i rossoneri collezionarono ben cinque vittorie e un pareggio nei sei confronti diretti (quattro di campionato e due di Coppa nel 1971-72). Nella stagione 1973-74 l'Inter ebbe la meglio nei quattro derby stagionali (compresi i due di Coppa) interrompendo la striscia vincente con il pareggio per 0-0 nella gara di andata del campionato 1974-75[49] al quale seguirono due vittorie del Milan e un altro pareggio (gli ultimi due risultati relativi alla Coppa).
Dopo due vittorie rossonere nel 1975-76 (2-1[50] e 1-0),[51] la stagione 1976-77 vide le due squadre affrontarsi per la prima volta in una finale allo scopo di decretare la vincente della Coppa Italia 1976-77 (i due derby di campionato erano terminati entrambi in pareggio): ad avere la meglio fu il Milan che vinse per 2-0 grazie alle reti di Maldera III e Braglia.[52] Seguirono due vittorie del Milan e due pareggi nelle quattro stracittadine relative alle stagioni 1977-78 e 1978-79, quest'ultima conclusasi con il successo finale dei rossoneri.
Nel campionato 1979-80 l'Inter tornò a conquistare il titolo anche grazie alle due vittorie (per 2-0 con doppietta di Beccalossi[53] e 1-0 con rete decisiva di Oriali)[54] raccolte negli scontri diretti con i rossoneri, che chiusero al terzo posto distanti 5 punti; tuttavia a fine stagione le sentenze relative allo scandalo del calcioscommesse sancirono il declassamento del Milan all'ultimo posto della graduatoria con conseguente retrocessione in serie cadetta.
Nella stagione 1980-81 le due squadre si incontrarono solo in Coppa Italia, con l'Inter vittoriosa per 1-0 con gol di Altobelli.[55]
Dopo un anno di assenza dalla massima serie, il derby tornò a disputarsi nella stagione 1981-82 registrando altre due vittorie nerazzurre (1-0[56] e 2-1)[57] e un pareggio nella Coppa nazionale (2-2);[58] l'Inter chiuse quel campionato in quinta posizione, mentre il Diavolo non riuscì a evitare il quattordicesimo posto, andando incontro alla seconda retrocessione della sua storia. Si dovette dunque attendere un anno prima che le due squadre tornassero a fronteggiarsi nella massima serie, facendo registrare una vittoria dei nerazzurri (2-0)[59] e un pareggio (0-0)[60] nella stagione 1983-84.
In generale, tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta del Novecento la squadra nerazzurra concluse imbattuta per nove partite consecutive tra campionato e Coppa Italia: dal derby di ritorno della stagione 1978-79 a quello di ritorno della stagione 1983-84, i nerazzurri ottennero sei vittorie e tre pareggi.
Nel 1984-85 Inter e Milan si incontrarono ben quattro volte, due in campionato e due in Coppa, in questo caso per decretare la finalista di quell'edizione: il bilancio complessivo arrise ai rossoneri che collezionarono due vittorie e due pareggi, ottenendo anche il passaggio del turno. Nel campionato 1985-86 gli scontri diretti tra le due squadre fecero registrare un pareggio per 2-2[61] e una vittoria dell'Inter per 1-0 con gol decisivo di Minaudo (derby passato alla storia per essere stato il primo da presidente del Milan per Berlusconi). Dopo un pareggio (0-0)[62] e una vittoria (2-1)[63] nel 1986-87, nella stagione 1987-88 il Milan fece suoi entrambi i derby stagionali con il risultato di 1-0 (autorete di Ferri II)[64] e 2-0 (reti di Gullit e Virdis)[65] tornando a vincere lo scudetto nove anni dopo l'ultima volta.
Dal 1988 al 1990 il bilancio delle stracittadine fece registrare due vittorie nerazzurre, tra cui l'importante 1-0 nel girone d'andata del vittorioso campionato 1988-89 con gol decisivo di Serena,[66] una rossonera (il 3-0 del campionato 1989-90 con reti di van Basten, Fuser e Massaro)[67] e un pareggio.
Dalla stagione 1990-91 a quella 1993-94 il Milan si impose in campionato per ben tre volte su quattro dando seguito a un periodo di successi nazionali e internazionali incominciato nel 1988. Nello stesso periodo tra campionato e Coppa i rossoneri raccolsero cinque vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta negli scontri diretti con l'Inter.
Nella stagione 1994-95, comprendendo anche quelli di Coppa, i nerazzurri riuscirono a far loro ben tre dei quattro derby disputati vincendo per 3-1 quello di ritorno in campionato[68] (divenuto celebre per essere stato il primo dopo il passaggio della società a Massimo Moratti).
Dal 1995 al 1998 il bilancio delle stracittadine vide quattro vittorie nerazzurre (tra cui un netto 3-0 nella gara di ritorno del campionato 1997-1998 con doppietta di Simeone e gol di Ronaldo),[69] tre pareggi e una vittoria rossonera (coincisa però con un clamoroso 5-0 rifilato ai rivali in Coppa nel 1998).[70] Nella stagione 1998-99, conclusasi con un nuovo successo finale dei rossoneri, i due derby di campionato terminarono entrambi in parità e sempre con il risultato di 2-2 mentre in quella 1999-2000 le due squadre tornarono a fronteggiarsi oltre che in campionato (una vittoria per parte) anche nella Coppa nazionale, dove il passaggio del turno arrise all'Inter (vittoria per 3-2[71] e pareggio per 1-1).[72]
Il campionato 2000-01 fece registrare un pareggio per 2-2 nel girone d'andata[73] e un roboante 6-0 per il Diavolo in quello di ritorno con doppiette di Comandini e Ševčenko e gol di Giunti e Serginho[74] (ancora oggi il massimo scarto nella storia del derby). L'anno successivo si assistette a una vittoria per parte, 4-2 per il Milan[75] e 1-0 per l'Inter con gol decisivo di Vieri.[76] Nella stagione 2002-03 le due squadre si affrontarono come di consueto in campionato (doppia vittoria per 1-0 del Milan) ma soprattutto, per la prima volta nella storia della stracittadina, in Champions League al fine di decretare la finalista dell'edizione di quell'anno: ad avere la meglio furono i rossoneri che passarono il turno grazie alla regola dei gol fuori casa, pareggiando 0-0 all'andata[77] e 1-1 al ritorno (reti di Ševčenko e Martins).[78]
L'anno successivo il Milan tornò a conquistare il campionato facendo suoi entrambi i derby, con il risultato di 3-1[79] e 3-2 (quest'ultimo in rimonta).[80] Nella stagione 2004-05, dopo un pareggio (0-0)[81] e una vittoria rossonera (1-0) con gol decisivo di Kaká[82] in campionato, si assistette a una nuova sfida tra le due squadre in campo europeo, e sempre in Champions League: anche in questo caso prevalse il Milan che vinse 2-0 all'andata (reti di Stam e Ševčenko)[83] e 3-0 al ritorno (risultato deciso a tavolino dalla Federazione europea a seguito della sospensione della partita al 73' sul risultato di 1-0 per il Milan per intemperanze dei tifosi nerazzurri).[84]
Dalla stagione 2005-06 a quella 2009-10 l'Inter fece suo il campionato per ben cinque volte consecutive, stabilendo il proprio record a livello societario ed eguagliando quello italiano dell'epoca. Durante questo periodo il bilancio delle stracittadine arrise ai nerazzurri che ottennero sette vittorie a fronte di sole tre sconfitte; tra i successi interisti, furono degni di nota il pirotecnico 4-3 nel girone d'andata del campionato 2006-07[85] il pesante 4-0 nel girone d'andata del campionato 2009-10 (reti di Motta, Milito, Maicon e Stanković)[86] e il 2-0 nel girone di ritorno del summenzionato torneo, conclusosi con l'Inter in nove uomini per le espulsioni di Sneijder nel primo tempo e di Lúcio nel finale di gara.[87]
La stagione 2010-11 segnò un passaggio di consegne: il Milan guidato da Allegri riportò bottino pieno in entrambi i derby,[88] vincendo lo scudetto (dopo 7 anni) davanti ai cugini allenati dall'ex rossonero Leonardo.[89] Nel campionato seguente l'Inter si "vendicò" in entrambi gli incontri di campionato, negando inoltre ai campioni uscenti la possibilità del bis-scudetto: perdendo per 4-2 il derby del 6 maggio, il Diavolo mancò l'obiettivo del tricolore, andato in quella stessa giornata alla Juventus.[90] La stagione si era aperta, tuttavia, nel segno dei rossoneri, che avevano portato a casa la Supercoppa italiana strappandola proprio al Biscione nell'inedita ambientazione dello stadio nazionale di Pechino.[91] L'anno successivo si assistette invece a una vittoria dell'Inter (1-0) e un pareggio (1-1).
Per gran parte degli anni Duemiladieci,[92] complici un vittorioso ciclo juventino (con conseguente maggiore attenzione mediatica alle vicende dei torinesi),[93] nonché realtà quali Napoli e Roma capaci di mettere in campo una migliore competitività rispetto alle milanesi, la stracittadina lombarda scemò progressivamente in termini d'interesse.[92] Ridimensionate le proprie aspettative in senso sportivo,[94] Inter e Milan (le cui proprietà nel frattempo divennero straniere) diedero vita perlopiù a sfide decisive per la qualificazione in Europa League.[95] Fra le stagioni 2013-14 e 2016-17, il bilancio delle stracittadine in Serie A vide due vittorie nerazzurre, due rossonere e quattro pareggi.
Nella stagione 2017-18, che si concluse con il ritorno in Champions League dell'Inter,[95] i nerazzurri vinsero la gara d'andata per 3-2 grazie ad una tripletta di Icardi (che eguagliò il record di reti in un derby per un calciatore interista),[96] mentre in quella di ritorno le due squadre impattarono sul risultato di 0-0. Nella stessa stagione Inter e Milan tornarono ad affrontarsi in Coppa Italia a distanza di quasi diciotto anni dall'ultimo confronto nella competizione: a prevalere fu la formazione milanista grazie al gol nei tempi supplementari di Cutrone (1-0).[97] L'anno successivo l'Inter si impose sul Milan in entrambe le sfide, per 1-0 e 3-2.[95] La Beneamata fece suoi entrambi i derby anche nella stagione 2019-20, con i risultati di 2-0[98] e 4-2,[99] portando a otto la sua striscia d'imbattibilità nelle stracittadine di campionato e a quattro il suo filotto di derby consecutivi vinti in campionato: entrambe le occorrenze non si verificavano per i nerazzurri dal periodo compreso tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta del XX secolo.
Nel campionato 2020-21, stagione in cui il derby tornò a essere decisivo per le sorti dello scudetto, si registrò una vittoria del Milan a quattro anni di distanza dalla volta precedente: i rossoneri vinsero l'andata per 2-1 grazie ad una doppietta di Ibrahimović che, a 39 anni e 14 giorni, diventò il marcatore più anziano nella storia della stracittadina.[100] Nel girone di ritorno, invece, i nerazzurri prevalsero con un netto 3-0, con Lukaku che stabilì il primato per il maggior numero di derby consecutivi a segno (5 tra campionato e coppa nazionale),[101] e si lanciarono verso la vittoria del titolo tricolore. Nella stessa annata le due squadre si affrontarono in Coppa Italia dopo il precedente di quattro anni prima: ad imporsi fu l'Inter, che vinse per 2-1 grazie al gol decisivo di Eriksen nel tempo di recupero.[102] Nella stagione successiva, che vide nuovamente le due squadre meneghine contendersi il successo in campionato, vinto stavolta dal Milan,[92] la stracittadina tornò a disputarsi in ben quattro occasioni (come non accadeva dalla stagione 2004-05): in campionato le sfide terminarono sul punteggio di 1-1 all'andata[103] e 2-1 per i rossoneri al ritorno;[104] in Coppa Italia il confronto fu favorevole all'Inter, che superò il Milan per 3-0 nel ritorno delle semifinali della Coppa nazionale, dopo che le due squadre avevano impattato per 0-0 all'andata,[105] e si qualificò per l'atto conclusivo della manifestazione, poi vinta dai nerazzurri.[106]
Nell'annata 2022-23, che vide una vittoria per parte in campionato (3-2 per i rossoneri all'andata[107] e 1-0 per i nerazzurri al ritorno),[108] le due squadre tornarono ad affrontarsi nelle semifinali di Champions League a venti anni di distanza dall'ultima volta e a diciotto dall'ultimo precedente nella competizione: a passare il turno fu l'Inter, che superò il Milan in entrambe le gare, per 2-0 all'andata (reti di Džeko e Mxit'aryan)[109] e per 1-0 al ritorno (rete di Martínez).[110] Il totale dei derby disputati in stagione fu addirittura di cinque, un record assoluto, visto che le squadre si affrontarono anche nella finale di Supercoppa italiana dopo il precedente del 2011: ad imporsi anche in quel caso furono i nerazzurri, che superarono i rossoneri per 3-0 allo stadio internazionale Re Fahd di Riad, raggiungendoli nell'albo d'oro della competizione.[111]
Il campionato 2023-24 fece registrare nella partita di andata una larga vittoria per 5-1 dei nerazzurri, che stabilirono la loro striscia migliore di successi consecutivi nella stracittadina (cinque, tutti nel corso dell'anno solare 2023).[112] La serie di vittorie dell'Inter si allungò a sei nella gara di ritorno, in virtù del successo per 2-1 sui rossoneri che passò agli annali poiché coincise con la conquista dello scudetto, il ventesimo della storia nerazzurra, quello della seconda stella.[113]
La striscia di successi consecutivi dell'Inter si interruppe nella gara d'andata del campionato 2024-2025, quando il Milan si impose per 2-1, tornando alla vittoria in una stracittadina dopo due anni.[114]
Di seguito si riporta la lista completa in ordine cronologico dei 240 derby calcistici disputati in gare ufficiali tra Inter e Milan dal 1909 al 2024.[115]
Dati aggiornati al 22 settembre 2024.
Totale gare disputate |
Vittorie dell'Inter |
Pareggi | Vittorie del Milan |
Reti dell'Inter |
Reti del Milan | |
---|---|---|---|---|---|---|
Prima Categoria | 14 | 5 | 2 | 7 | 27 | 24 |
Divisione Nazionale | 8 | 3 | 1 | 4 | 13 | 12 |
Serie A | 181 | 70 | 56 | 55 | 259 | 233 |
Totale campionato | 203 | 78 | 59 | 66 | 299 | 269 |
Campionato Alta Italia | 2 | 1 | 0 | 1 | 3 | 3 |
Coppa Italia | 27 | 9 | 8 | 10 | 27 | 34 |
Supercoppa Italiana | 2 | 1 | 0 | 1 | 4 | 2 |
Totale nazionale | 234 | 89 | 67 | 78 | 333 | 308 |
UEFA Champions League | 6 | 2 | 2 | 2 | 4 | 6 |
Totale ufficiale | 240 | 91 | 69 | 80 | 337 | 314 |
Totale gare disputate |
Vittorie dell'Inter |
Pareggi | Vittorie del Milan |
Reti dell'Inter |
Reti del Milan | |
---|---|---|---|---|---|---|
Tornei nazionali | 64 | 22 | 10 | 32 | 113 | 143 |
Tornei internazionali | 7 | 2 | 1 | 4 | 11 | 12 |
Totale non ufficiale | 71 | 24 | 11 | 36 | 124 | 155 |
Totale gare disputate |
Vittorie dell'Inter |
Pareggi | Vittorie del Milan |
Reti dell'Inter |
Reti del Milan | |
---|---|---|---|---|---|---|
Competizioni ufficiali | 240 | 91 | 69 | 80 | 337 | 314 |
Competizioni non ufficiali | 71 | 24 | 11 | 36 | 124 | 155 |
Totale assoluto | 311 | 115 | 80 | 116 | 461 | 469 |
Di seguito è riportato l'elenco dei principali marcatori nelle gare ufficiali della stracittadina milanese.
Posizione | Nome | Squadra | Reti |
---|---|---|---|
1 | Andrij Ševčenko | Milan | 14 |
2 | Giuseppe Meazza | Inter (12) Milan (1) |
13 |
3 | Gunnar Nordahl | Milan | 11 |
István Nyers | Inter | ||
5 | Enrico Candiani | Inter (7) Milan (3) |
10 |
Zlatan Ibrahimović | Inter (2) Milan (8) | ||
7 | Lautaro Martínez | Inter | 8 |
8 | José Altafini | Milan | 7 |
Alessandro Altobelli | Inter | ||
Roberto Boninsegna | Inter | ||
Benito Lorenzi | Inter | ||
Louis Van Hege | Milan | ||
13 | Aldo Boffi | Milan | 6 |
Aldo Cevenini | Milan (4) Inter (2) | ||
Atilio Demaría | Inter | ||
Sandro Mazzola | Inter | ||
Diego Milito | Inter | ||
Pietro Serantoni | Inter |
Di seguito è riportato l'elenco dei principali giocatori con più presenze nelle gare ufficiali della stracittadina milanese.
Posizione | Nome | Squadra | Presenze |
---|---|---|---|
1 | Paolo Maldini | Milan | 56 |
2 | Javier Zanetti | Inter | 47 |
3 | Giuseppe Bergomi | Inter | 44 |
4 | Alessandro Costacurta | Milan | 43 |
5 | Gianni Rivera | Milan | 42 |
6 | Giacinto Facchetti | Inter | 40 |
Sandro Mazzola | Inter | 40 | |
Giuseppe Meazza | Inter (37) Milan (3) |
40 | |
9 | Franco Baresi | Milan | 39 |
10 | Mauro Tassotti | Milan | 35 |
11 | Tarcisio Burgnich | Inter | 34 |
12 | Giuseppe Baresi | Inter | 33 |
Mario Corso | Inter | 33 | |
14 | Marco Sala | Milan (31) Inter (1) |
32 |
15 | Clarence Seedorf | Inter (7) Milan (24) |
31 |
Luigi Perversi | Milan | 31 |
Di seguito è riportato l'elenco dei principali allenatori con più presenze nelle gare ufficiali della stracittadina milanese.
Posizione | Nome | Squadra | Presenze |
---|---|---|---|
1 | Nereo Rocco | Milan | 25 |
2 | Helenio Herrera | Inter | 20 |
Giuseppe Viani | Milan | ||
4 | Carlo Ancelotti | Milan | 19 |
Antonio Busini | Milan | ||
6 | Fabio Capello | Milan | 18 |
7 | Stefano Pioli | Inter (2) Milan (15) |
17 |
8 | Nils Liedholm | Milan | 16 |
9 | Roberto Mancini | Inter | 14 |
10 | Giovanni Trapattoni | Milan (3) Inter (10) |
13 |
11 | Virgilio Fossati | Inter | 12 |
Árpád Weisz | Inter | ||
Simone Inzaghi | Inter | ||
14 | József Bánás | Milan | 10 |
Eugenio Bersellini | Inter | ||
16 | Adolfo Baloncieri | Milan | 9 |
Arrigo Sacchi | Milan |
L'impianto che ha ospitato il maggior numero di derby ufficiali tra Inter e Milan è lo stadio di San Siro, inaugurato nel 1926 e condiviso dalle due squadre a partire dal 1947. Altri campi da gioco teatro della stracittadina sono stati l'Arena Civica, il campo Milan di Porta Monforte, il campo di via Goldoni, il campo di viale Lombardia, lo stadio nazionale di Pechino, dove si è disputata la Supercoppa italiana 2011, e lo stadio internazionale Re Fahd, dove si è disputata la Supercoppa italiana 2022.
Di seguito viene riportato un prospetto con il numero di partite disputate in ogni campo da gioco.
Dati aggiornati al 22 settembre 2024.
Stadio | Partite giocate |
---|---|
Stadio San Siro | 203 |
Arena Civica | 23 |
Campo Milan di Porta Monforte | 6 |
Campo di via Goldoni | 5 |
Campo di viale Lombardia | 1 |
Stadio nazionale di Pechino | 1 |
Stadio internazionale Re Fahd | 1 |
Totale | 240 |
Dati aggiornati al 22 aprile 2024.
Nelle finali di trofei ufficiali (compresi i tornei da un solo incontro), le due squadre finora hanno fatto registrare i seguenti risultati:
Pur essendo separate da una forte rivalità, è successo per ben 22 volte, nel corso del XX secolo, che Inter e Milan siano scese in campo con una sola maglia per disputare incontri di carattere amichevole. La prima volta risale al 20 settembre 1926 quando a Milano una rappresentativa cittadina, vestita in maglia granata,[128] superò 4-1 una corrispettiva tedesca.[129] In seguito, tra le sfide degne di nota ci fu quella del 27 novembre 1949 quando, per celebrare il cinquantenario del Milan, il cosiddetto MilanInter affrontò l'Austria Vienna venendo sconfitto per 4-3, sfoggiando nell'occasione una casacca bianca che univa in una fascia sul petto le tinte sociali di entrambi i club.[130]
Nel periodo interbellico la formazione milanese scese in campo più volte contro le rappresentative di altre regioni o città, quasi sempre in tinte anonime come grigio o nero.[128] Nel corso del secondo dopoguerra la compagine, sotto un'insolita divisa arancione, si riunì per affrontare gli argentini del River Plate, gli svedesi dell'AIK e i brasiliani del Flamengo.[128]
Altro incontro di rilievo fu quello del 13 ottobre 1965, quando la selezione mista meneghina, allenata dal tandem Herrera-Liedholm e per l'occasione in una maglia crociata biancorossa che richiamava le insegne comunali,[130] affrontò gli inglesi del Chelsea sotto gli occhi del principe Filippo di Edimburgo;[131] al termine della gara, Herrera dichiarò soddisfatto: «Buen equipo, Milan e Inter insieme stanno bene, proprio bene». Ancora, l'11 giugno 1969 le due squadre si ritrovarono insieme a Lione per un'altra sfida di cartello, affrontando la squadra locale dell'Olympique in occasione delle celebrazioni per il gemellaggio tra le due città; la gara terminò 7-1 in favore dei milanesi, che scesero in campo in maglia bianca a strisce rossonerazzurre.[131]
Il canto del cigno del MilanInter arrivò in pieno riflusso, quando ormai l'interesse del pubblico per questo tipo di esibizioni andava sempre più scemando e anche l'opinione delle due tifoserie era sempre più contraria.[131] Le ultime sfide furono quella del 17 dicembre 1980, quando a San Siro la selezione meneghina, nell'occasione in una divisa azzurra che richiamava quella dell'Italia,[130] sfidò a scopo benefico i tedeschi del Bayern Monaco onde raccogliere fondi per la popolazione dell'Irpinia colpita dal terremoto, perdendo 2-1, e quelle del 1982 che videro il MilanInter affrontare in febbraio la nazionale polacca e in aprile quella peruviana, nell'ambito della preparazione di quest'ultime in vista del campionato del mondo 1982, uscendo sconfitto entrambe le volte rispettivamente 2-1 e 2-0.[131]
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