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Serie A 2009-2010
108ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 78ª a girone unico) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Serie A 2009-2010 è stata la 108ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 78ª a girone unico), disputata tra il 22 agosto 2009 e il 16 maggio 2010 e conclusa con la vittoria dell'Inter, al suo diciottesimo titolo, il quinto consecutivo.
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Capocannoniere del torneo è stato Antonio Di Natale (Udinese) con 29 reti.
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Stagione
Riepilogo
Prospettiva
Novità
A sostituire le retrocesse Lecce, Torino e Reggina furono Bari, assente in A dal 2001, Parma e Livorno: ducali e amaranto erano discesi tra i cadetti al termine del campionato 2007-08.[1]
Confermato il regolamento della stagione passata circa i criteri di partecipazione alle manifestazioni europee, la novità principale riguardò il calendario abolendo le gare pomeridiane (alle 15:00) nel mese di agosto per l'eccessivo caldo.[2] Le prime due giornate, calendarizzate al 23 e 30 agosto 2009, ebbero quindi un formato innovativo: due anticipi al sabato (alle 18:00 e 20:45), una gara alle 18:00 della domenica e le restanti partite in notturna.[2] Nel corso del campionato si registrarono poi sperimentazioni di anticipi al venerdì e posticipi al lunedì, in particolare per le squadre impegnate in Europa[3]: con lievi correzioni, il formato entrerà in vigore a pieno regime dalla stagione seguente.[4]
Calciomercato

Decisa a cogliere traguardi anche in campo europeo dopo i recenti fasti in patria[5], l'Inter operò un sostanziale rinnovamento della rosa con profili di caratura internazionale: tra questi vi furono il centravanti Eto'o — scambiato con il Barcellona per Zlatan Ibrahimović —[6], il difensore Lúcio e il centrocampista Sneijder, quest'ultimi due rispettivamente dal Bayern Monaco e dal Real Madrid.[7] All'organico si aggiunsero poi gli ex genoani Thiago Motta e Milito, con Crespo ceduto agli stessi liguri[8]; partirono anche Cruz, tesserato dalla Lazio[9] e Maxwell, ceduto al Barcellona.
Il Milan affidò la panchina al brasiliano Leonardo, chiamato a raccogliere l'eredità di Ancelotti[10]: alla cessione di Kaká al Real Madrid per una cifra record[11], corrisposero l'ingaggio di Klaas-Jan Huntelaar[12] e di Thiago Silva, a cui si aggiunge nella sessione invernale l'arrivo in prestito di David Beckham.
La Juventus a seguito del ritiro di Pavel Nedved puntò sull'ex Fiorentina Felipe Melo [13] e sul brasiliano Diego oltre a riportare in Italia i difensori Cannavaro e Grosso[14]: alla retroguardia si unì anche Martín Cáceres.[15] Pochi movimenti da parte delle due squadre della capitale, la Roma a seguito degli addii di Panucci e Montella accoglie l'ex interista Burdisso[16] e nel mercato invernale la punta Luca Toni, la Lazio oltre al già citato Cruz riconferma il centrocampista Matuzalem e l'attaccante Zarate. Degni di nota sono il mercato del Napoli che tesserò gli italiani De Sanctis, Campagnaro, Cigarini e Quagliarella[17] e quello del Genoa che acquistò il portiere Amelia, i difensori Ranocchia e Criscito, il centrocampista Kharja e le punte Floccari e Palacio oltre al già citato Crespo.
Avvenimenti
Girone di andata

Scenari inattesi caratterizzarono lo scorcio embrionale[18], con la falsa partenza della Roma cui fece da contraltare un primato condiviso tra la Juventus e le genovesi[19]: a tentare di scavare un primo solco fu la Sampdoria[20], impossessatasi in solitaria della vetta dopo aver battuto l'Inter tra le mura amiche.[21] Espugnando il capoluogo ligure nell'incrocio che li vedeva opposti al Genoa[22], gli uomini di Mourinho compirono il sorpasso a metà ottobre[23][24]: in ragione del ritmo sostenuto dai nerazzurri[25], il gruppo d'inseguitrici — categoria ben presto estesa a un Milan risollevatosi dall'incerto avvio —[26] fu chiamato a colmare un notevole margine sin dall'autunno.[27]
A ridosso dei vertici, destarono interesse lo stazionamento in zona Uefa di Fiorentina e Parma — entrambe segnalatesi per il discreto organico —[28] nonché le prestazioni di una outsider incarnata dal Bari[29]: col quadro meridionale parimenti valorizzato dagli acuti napoletani[30], le isolane lamentarono un esiguo scarto dai suddetti pugliesi e campani.[31] Mentre un graduale ridimensionamento mitigò l'iniziale entusiasmo in quel di Genova[32], la capitale visse stati d'animo contrastanti: un principio di rimonta lanciato in settembre riportò la Roma a tiro del quarto posto[33], a fronte della contestuale involuzione che precipitò i biancocelesti nei bassifondi.[34]
Una sofferta tornata iniziale riguardò poi Bologna e Livorno[35], arrabattatesi in coda unitamente a Catania e Siena[36]: lo spaccato conclusivo di graduatoria accolse inoltre Atalanta e Udinese, quest'ultima capace di posizionare Antonio Di Natale in testa alla classifica dei realizzatori.[37] Maggiormente rassicuranti apparvero le vicende del Chievo, sul cui terreno l'Inter si assicurò anzitempo il titolo d'inverno[38]: 8 lunghezze separarono la Beneamata dai rossoneri, con la terza piazza in coabitazione tra Juventus e Napoli.[39]
Girone di ritorno

L'assalto in crescendo della Roma — issatasi in seconda posizione sul finire di gennaio —[40] trovò giustificazione nel rallentamento di Milan e Juventus[41], fatto cui s'aggiunsero le incertezze dell'Inter capolista.[42] Arresasi a Catania contro una formazione in ripresa[43], la squadra nerazzurra vantò un solo punto sui romani dopo il trionfo di questi nello scontro diretto.[44] In chiave europea i progressi registrati da Sampdoria e Palermo delinearono un duello circa la quarta posizione[45], complice la caduta verticale di una Juventus scivolata ai margini della zona-Uefa in aprile.[46]
Temporaneamente scavalcata dai giallorossi[47], l'Inter riguadagnò il comando alla quartultima giornata[48]: il contestuale successo del Bologna contro il Parma decretò la retrocessione livornese, stante l'impossibilità per i labronici di agganciare i felsinei a 270' dal termine.[49] In rapida successione occorsero le condanne di Siena e Atalanta[50], "vittime" di una rincorsa europea che premiò rosanero e partenopei[51]: il pericolo della discesa in cadetteria fu quindi scampato da friulani e sardi[52], nonché da un Chievo pervenuto all'obiettivo in congruo anticipo.[53]
L'ottenimento di uno slot continentale riabilitò una stagione altrimenti fallimentare per la Juventus, costituendo un esito beffardo per le pur discrete Parma e Genoa[54]: foriera di delusioni — in rapporto ai pronostici e all'organico a disposizione — anche l'annata di Lazio e Fiorentina, entrambe posizionatesi alle spalle del sorprendente Bari.[55]
Difeso nei turni finali il vantaggio nei confronti della Roma[56], l'Inter si confermò sul tetto d'Italia violando il campo senese[57]: per i lombardi si trattò del quinto Scudetto consecutivo, exploit riuscito in precedenza solamente alle sabaude nei periodi storici noti come quinquennio d'oro e Grande Torino.[58] Col Milan a completare il podio[59], il lieve scarto maturato sui palermitani fruttò alla Sampdoria l'ingresso nei preliminari di Champions League.[60] Limitatamente ai consuntivi del ritorno, degni di menzione i 30 punti conquistati da un Catania che risultò la quinta compagine per punteggio in tal senso.[61]
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Squadre partecipanti

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Allenatori e primatisti
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Classifica finale
Riepilogo
Prospettiva
Legenda:
- Campione d'Italia e ammessa alla fase a gironi della UEFA Champions League 2010-2011
- Ammessa alla fase a gironi della UEFA Champions League 2010-2011
- Ammessa agli spareggi (percorso piazzate) della UEFA Champions League 2010-2011
- Ammesse all'ultimo turno di qualificazione della UEFA Europa League 2010-2011
- Ammessa al terzo turno di qualificazione della UEFA Europa League 2010-2011
- Retrocesse in Serie B 2010-2011
Regolamento:
- Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
- A parità di punti valeva la classifica avulsa.
Squadra campione
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Risultati
Riepilogo
Prospettiva
Tabellone
Calendario
Il campionato ebbe inizio il 22 agosto 2009, per concludersi il 16 maggio 2010. Le soste per la Nazionale furono il 6 settembre, 11 ottobre e 15 novembre: la pausa natalizia interessò invece il 27 dicembre 2009 e il 3 gennaio 2010, con la ripresa fissata in coincidenza dell'Epifania (tramite un turno infrasettimanale). Gli altri infrasettimanali si disputarono il 23 settembre, 28 ottobre e 24 marzo.[2]
La giornata pasquale fu interamente anticipata al sabato santo, il 3 aprile 2010.
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Statistiche
Riepilogo
Prospettiva
Squadre
Capoliste solitarie
Classifica in divenire
Classifiche di rendimento
Rendimento andata-ritorno
Andata | Ritorno | ||
Inter | 45 | Roma | 48 |
Milan | 40 | Sampdoria | 41 |
Juventus | 33 | Inter | 37 |
Napoli | 33 | Palermo | 35 |
Roma | 32 | Catania | 30 |
Fiorentina | 30 | Milan | 30 |
Palermo | 30 | Lazio | 26 |
Bari | 28 | Napoli | 26 |
Genoa | 28 | Bologna | 25 |
Parma | 28 | Parma | 24 |
Cagliari | 27 | Genoa | 23 |
Sampdoria | 26 | Bari | 22 |
Chievo | 24 | Juventus | 22 |
Udinese | 22 | Udinese | 22 |
Livorno | 21 | Atalanta | 21 |
Lazio | 20 | Chievo | 20 |
Bologna | 17 | Siena | 19 |
Catania | 15 | Cagliari | 17 |
Atalanta | 14 | Fiorentina | 17 |
Siena | 12 | Livorno | 8 |
Rendimento casa-trasferta
Casa | Trasferta | ||
Inter | 49 | Roma | 34 |
Roma | 46 | Inter | 33 |
Palermo | 45 | Milan | 29 |
Sampdoria | 45 | Lazio | 25 |
Milan | 41 | Juventus | 24 |
Genoa | 38 | Napoli | 24 |
Bari | 37 | Sampdoria | 22 |
Napoli | 35 | Chievo | 21 |
Udinese | 35 | Palermo | 20 |
Parma | 34 | Parma | 18 |
Catania | 31 | Fiorentina | 17 |
Juventus | 31 | Bologna | 16 |
Fiorentina | 30 | Cagliari | 16 |
Cagliari | 28 | Catania | 14 |
Atalanta | 26 | Bari | 13 |
Bologna | 26 | Genoa | 13 |
Chievo | 23 | Siena | 12 |
Lazio | 21 | Atalanta | 9 |
Livorno | 20 | Livorno | 9 |
Siena | 19 | Udinese | 9 |
Primati stagionali
- Maggior numero di vittorie: Inter e Roma (24)
- Minor numero di sconfitte: Inter (4)
- Migliore attacco: Inter (75 gol fatti)
- Miglior difesa: Inter (34 gol subiti)
- Miglior differenza reti: Inter (+41)
- Maggior numero di pareggi: Catania (15)
- Minor numero di pareggi: Juventus (7)
- Minor numero di vittorie: Livorno e Siena (7)
- Maggior numero di sconfitte: Livorno (23)
- Peggiore attacco: Livorno (27 gol fatti)
- Peggior difesa: Siena (67 gol subiti)
- Peggior differenza reti: Livorno (-34)
- Partita con più reti: Inter - Palermo 5-3, Genoa - Cagliari 5-3 (8)
- Partita con maggiore scarto di gol: Genoa - Inter 0-5 (5)
- Maggior numero di reti in una giornata: 39 (28ª giornata)
- Miglior serie positiva: Roma (24)
- Peggior serie negativa: Bologna (5)
Individuali
Classifica marcatori
Media spettatori
Media spettatori della Serie A 2009-10: 25.570[84][85].
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Note
Bibliografia
Altri progetti
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