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opinionista sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore nederlandese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Clarence Clyde Seedorf (IPA: [ˈklɛrənˈ seːdɔrf] ; Paramaribo, 1º aprile 1976) è un allenatore di calcio ed ex calciatore olandese di origini surinamesi, di ruolo centrocampista.
Clarence Seedorf | ||||||||||||||||||||||
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Clarence Seedorf opinionista sportivo di Prime Video nel 2021 | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Paesi Bassi | |||||||||||||||||||||
Altezza | 176 cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 78 kg | |||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 14 gennaio 2014 - giocatore | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
Soprannominato il Professore,[2] è considerato uno dei più forti centrocampisti della sua generazione,[3][4][5][6][7] nonché l'unico calciatore ad aver vinto la Champions League con tre squadre diverse:[4][8] Ajax, Real Madrid e in due occasioni Milan, per un totale di quattro edizioni vinte.[9][10] Fa inoltre parte della ristretta cerchia dei calciatori ad aver disputato almeno 1000 partite in carriera ed è l'ottavo giocatore con più presenze nelle competizioni UEFA per club (163) alle spalle di Gianluigi Buffon (167), Lionel Messi (167), Xavi (173), Paolo Maldini (174), Pepe Reina (178), Iker Casillas (188) e Cristiano Ronaldo (191).[11] Nel 2004 è stato incluso nella FIFA 100, la lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione.[3]
Cresciuto nelle giovanili dell'Ajax, in tre stagioni con i Lancieri vince una Coppa dei Paesi Bassi, due campionati, due Supercoppe olandesi e una Champions League. Nel 1995 passa alla Sampdoria e dopo un solo anno si trasferisce al Real Madrid: in tre stagioni e mezza conquista un campionato spagnolo, una Supercoppa di Spagna, una Champions League e una Coppa Intercontinentale. Nel dicembre 1999 torna in Italia, andando a giocare per l'Inter ma dopo due anni e mezzo senza conquistare alcun trofeo, Seedorf nel 2002 firma per il Milan. Nella prima stagione vince la Coppa Italia e la UEFA Champions League, diventando il primo calciatore a vincere il trofeo con tre squadre diverse;[8] l'anno dopo si aggiudica la Supercoppa UEFA e lo scudetto. Nel 2006-2007 vince per la quarta volta la UEFA Champions League e nella stagione successiva la Supercoppa UEFA e la Coppa del mondo per club. Nel maggio 2011, a sette anni di distanza dal suo primo tricolore, Seedorf vince nuovamente lo scudetto, mentre nell'agosto 2011 vince il suo ultimo titolo italiano, la Supercoppa italiana. Nel giugno 2012 lascia il Milan, andando a chiudere la sua carriera da calciatore al Botafogo. In Brasile Seedorf vince un campionato Carioca, ottenendo il suo ultimo trofeo all'età di trentasette anni.
Dal 1994 al 2008 ha fatto parte della nazionale olandese, giocando 87 incontri internazionali e segnando 11 gol. Ha totalizzato 43 presenze e 13 marcature nelle nazionali giovanili tra il 1990 e il 1993. Con i Paesi Bassi ha giocato 3 Europei (1996, 2000 e 2004) e un Mondiale (1998).
Clarence Seedorf è nato a Paramaribo, capitale del Suriname. Il nonno di Clarence Seedorf, Frederick, era figlio di uno schiavo[12][13] e fu liberato dal padrone tedesco da cui prese il cognome "Seedorf".[14] Due dei fratelli di Clarence, Chedric e Jürgen, il cugino Stefano, i nipoti Regilio e Cain sono calciatori professionisti; il padre Johan, invece, lavorava in ospedale nel reparto dei neonati prendendosi cura della parte nutrizione e poi ha svolta l’attività di procuratore sportivo.[15] Nel luglio 2009 Chedric e Stefano si sono trasferiti al Monza, società del cui comitato tecnico faceva parte Clarence.
Seedorf è sposato con Sophia Makramati e ha quattro figli nati dalla precedente relazione con la brasiliana Luviana Seedorf.[12] In seguito alla relazione con la Makramati ha annunciato la sua conversione all'islam.[16] Parla fluentemente 6 lingue:[17] olandese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo[12] e surinamese.[18]
Seedorf è proprietario del ristorante Finger's a Milano.[19] È stato proprietario anche di una scuderia motociclistica, la Valsir - Seedorf Racing World, nata nel 2003, che partecipava al campionato della classe 125, e possedeva la rivista Sport Auto Moto, ma l'ha in seguito ceduta.[20]
Ha fondato l'associazione Champions for Children, per promuovere l'educazione attraverso lo sport[21] nelle aree del mondo dove i bambini vivono situazioni di disagio, a cominciare dal Suriname di cui Seedorf è originario. Per questo il 23 gennaio 2001 gli è stata assegnata a Milano la 15ª edizione del premio Campioni per l'infanzia - L'Altropallone.[22][23][24]
Nel 2009 è stato ingaggiato dal New York Times per gestire una rubrica, intitolata "Seedorf responds", nella quale una volta al mese Seedorf risponde alle domande dei lettori su questioni riguardanti il calcio. La collaborazione è iniziata casualmente dopo un'intervista con Geoffrey Marcus, firma del quotidiano statunitense.[25]
Il 12 dicembre 2014 viene nominato dalla UEFA "Ambasciatore Globale UEFA per la Diversità e il Cambiamento".[26]
Dal settembre del 2021 fa parte della squadra di opinionisti di Amazon Prime Video che commenta le gare di Champions League da bordocampo.[27] In parallelo per la stagione 2024/2025 ricopre lo stesso ruolo sulla rete inglese.[28]
Seedorf era un giocatore completo, dotato di un ottimo bagaglio tecnico e di grande forza fisica: queste peculiarità gli hanno permesso di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo.[29] La sua specialità, poiché era dotato di un tiro potente e preciso,[30] è stata la conclusione dalla distanza e si distingueva anche per l'abilità nel dribbling nei confronti dei diretti avversari, spesso da posizione defilata, per provare la conclusione in porta o il cross al centro dell'area.[31]
Allenatore con una mentalità offensiva, alla sua prima esperienza da allenatore del Milan ha usato il modulo tattico 4-2-3-1.[32]
Cresciuto nell'Ajax, divenne il giocatore più giovane a vestirne la maglia esordendo contro il Groningen il 29 novembre 1992 (a 16 anni e 242 giorni).[33]
Vincitore da protagonista di due campionati ed una coppa nazionale, il 24 maggio 1995 scese in campo — venendo poi sostituito da Kanu al 53' — nella finale di Champions League che i Lancieri si aggiudicarono ai danni del Milan.[34]
Scegliendo di non prolungare il suo contratto coi lancieri dopo il successo europeo e la sentenza Bosman, nell'estate 1995 viene acquistato dalla Sampdoria[35], debuttando in Serie A sotto la guida di Sven Göran Eriksson il 27 agosto nel pareggio con la Roma[33]: la stagione d'esordio in Italia è caratterizzata da 34 presenze e 4 gol totali, un opaco ottavo posto e l'eliminazione agli ottavi di Coppa Italia contro il Cagliari per 2-1 (dove Seedorf va in gol).
Ceduto al Real Madrid dopo una sola stagione, nel triennio a venire aggiunge al proprio palmarès un titolo iberico e una Champions (stavolta a danno della Juventus[36]) nonché una Coppa Intercontinentale.[37]
Entrato nel mirino dell'Inter[38][39], si aggiunge alla rosa nerazzurra nel gennaio 2000 facendo così rientro in Italia[40][41]: schierato principalmente da Lippi in posizione di trequartista a sostegno delle punte[42], fu talvolta dislocato obtorto collo da Tardelli e Cúper nel ruolo di centrocampista laterale.[43]
Pur distinguendosi per alcune prestazioni individuali di spessore — tra le quali una doppietta nel derby d'Italia disputato il 9 marzo 2002 —[44] l'esperienza con l’Inter non registrò alcun trofeo, coi nerazzurri che persero il campionato 2001-02 arrendendosi sul campo della Lazio all'ultima giornata.[45]
Nel giugno 2002 si trasferì al Milan in uno scambio di cartellini col difensore Coco[46][47], venendo inizialmente accolto con scetticismo per via dei trascorsi interisti.[48][49] La duttilità tattica dell'olandese ne fece un punto di riferimento per il centrocampo di Ancelotti[50], col reparto mediano completato dalla regia di Pirlo e dall'interdizione di Gattuso.[51] Nella sua prima stagione rossonera vince la Champions League, ancora una volta contro la Juventus. Nella finale di Manchester, decisa ai tiri di rigore, Seedorf sbaglia il secondo tiro dal dischetto, errore che comunque non impedisce al Milan di trionfare per la sesta volta nel massimo torneo continentale: Seedorf diventa così il primo, e per ora unico, calciatore della storia a vincere tre Champions League con tre club diversi. Nella stessa stagione inoltre vince anche la Coppa Italia, sconfiggendo nel doppio confronto la Roma.
La stagione successiva perde la Supercoppa Italiana contro la Juventus. Poco dopo però vince la Supercoppa europea battendo il Porto di José Mourinho. A dicembre perde la Coppa Intercontinentale contro il Boca Juniors ai tiri di rigore nei quali Seedorf, come già nella finale di Champions di sette mesi prima, fallisce dal dischetto. La stagione si chiude comunque molto positivamente per i rossoneri con la vittoria del titolo nazionale.
Nella stagione 2004-2005 il Milan raggiunge ancora una volta la finale di Champions League contro il Liverpool. La finale passerà alla storia come il miracolo di Istanbul perché il Liverpool riuscirà a ribaltare nei primi minuti del secondo tempo l'iniziale 3-0 rossonero, andando poi a vincere ai rigori. Nella stagione 2005-2006 il Milan, nonostante le penalizzazioni dovute alle condanne di calciopoli, riesce ad ottenere un piazzamento in Champions League qualificandosi ai turni preliminari.
Eletto miglior centrocampista della Champions League 2006-2007, ha contribuito alla vittoria del trofeo da parte del Milan in particolare segnando reti decisive nei quarti contro il Bayern Monaco a Monaco e in semifinale contro il Manchester Utd a San Siro. Questa è stata anche la stagione in cui ha realizzato il maggior numero di gol: 10, di cui 7 in campionato e 3 in Champions League.
Nella stagione 2007-2008 si aggiudica la Supercoppa europea e la Coppa del mondo per club 2007, dove segna il gol-vittoria in semifinale contro gli Urawa Red Diamonds e gli viene assegnato il premio come secondo miglior giocatore della competizione, dietro il compagno di squadra Kaká. Segna 7 gol in campionato, come nella stagione precedente, 2 gol nella Champions League 2007-2008 e uno nella Coppa del mondo per club, eguagliando il record personale di 10 marcature stagionali stabilito la stagione precedente.
Il 20 settembre 2009, nella partita di campionato contro il Bologna, realizza il suo 50º gol in maglia rossonera e nel corso della stagione 2010-2011 diventa lo straniero con più presenze nella storia del Milan, superando lo svedese Nils Liedholm fermo a quota 394.[52] Il 7 maggio 2011 vince il suo secondo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.[53] Nella gara di Coppa Italia del 10 maggio 2011 contro il Palermo, Seedorf disputa assieme ad Andrea Pirlo la 400ª partita con la maglia del Milan.[54]
Il 6 agosto 2011 vince la Supercoppa italiana con il Milan battendo l'Inter a Pechino per 2-1, partita nella quale è autore dell'assist per il momentaneo pareggio di Ibrahimović.[55] Il 21 giugno 2012, tramite una conferenza stampa, Seedorf annuncia l'addio al Milan dopo 10 anni.[56] In totale, con la maglia rossonera, ha disputato 432 partite e ha segnato 62 gol, vincendo due Champions League, una Coppa del mondo per club, due scudetti, una Coppa Italia, due Supercoppe italiane e due Supercoppe europee.
Il 30 giugno 2012 firma un contratto di due anni per il club brasiliano del Botafogo.[57] Esordisce in maglia bianconera il 22 luglio seguente, nella sconfitta casalinga contro il Grêmio per 1-0.[58] Segna il suo primo gol con la maglia della squadra brasiliana il 4 agosto seguente, su calcio di punizione contro l'Atl. Goianiense (1-2).[59][60] Il 5 settembre 2012 mette a segno la sua prima doppietta con la maglia del Botafogo nella sfida contro il Cruzeiro nella quale realizza il gol del momentaneo pareggio al 34' con una volée di destro e la rete del vantaggio un minuto più tardi; la partita si è conclusa con il risultato di 1-3.[61] Conclude la prima stagione con la squadra di Rio de Janeiro con 25 presenze e 9 reti.
Nella stagione successiva è nominato miglior giocatore del campionato Carioca 2013,[62] vinto dal Botafogo, durante il quale disputa 14 partite segnando 7 gol. Dopo 81 presenze e 24 reti complessive con la maglia della squadra brasiliana, il 14 gennaio 2014 annuncia il suo addio al calcio giocato, per intraprendere la carriera da allenatore.[63]
Debutta in Nazionale a 18 anni, nel 1994, contro il Lussemburgo.[33] Ha totalizzato 87 partite e 11 gol con gli arancioni e ha preso parte al Campionato del mondo di Francia 1998 e agli Europei 1996, 2000 e 2004, centrando le semifinali del 2000 e 2004; nel 1996 fu decisivo un suo errore dal dischetto nell'eliminazione degli orange dalla manifestazione ai quarti contro la Francia.
Con l'avvento di Marco van Basten alla guida tecnica della Nazionale olandese, Seedorf è stato per lungo tempo escluso dalla selezione e non ha partecipato al Campionato del mondo di Germania 2006. È tornato a vestire la maglia arancione il 15 novembre 2006 in un'amichevole disputata ad Amsterdam contro l'Inghilterra e successivamente è stato convocato e schierato regolarmente dal CT orange.
Inserito il 6 maggio 2008 nella lista dei 30 preconvocati della Nazionale olandese per l'Europeo 2008, Seedorf rinunciò a parteciparvi, comunicando la scelta al CT van Basten telefonicamente il 12 maggio 2008.[64]
Il 16 gennaio 2014 diventa allenatore del Milan, a seguito dell'esonero di Massimiliano Allegri, firmando un contratto con la società milanese fino al 30 giugno 2016.[65] Guida per la prima volta i rossoneri il successivo 19 gennaio, vincendo per 1-0 l'incontro casalingo contro il Verona.[66] Subisce la prima sconfitta da allenatore in Coppa Italia, contro l'Udinese, perdendo in casa 1-2. Esordisce da allenatore in Champions League il 20 febbraio 2014, negli ottavi di finale contro l'Atlético Madrid, perdendo 0-1. Nella partita di ritorno, l'11 marzo seguente, il Milan perde 4-1 a Madrid e viene eliminato dalla competizione. Il 4 maggio 2014 vince il suo primo derby da allenatore, battendo 1-0 l'Inter grazie a una rete di Nigel de Jong.[67] La squadra dell'allenatore olandese termina all'8º posto il proprio campionato,[68] non centrando l'obiettivo della qualificazione in Europa League[69] e ottenendo il 50% di partite vinte rispetto a quelle disputate (11 vinte, 2 pareggiate, 9 perse) considerando tutte le competizioni. Il 9 giugno 2014 viene esonerato dal Milan, che lo sostituisce con Filippo Inzaghi.[70]
Il 7 luglio 2016 viene annunciato come nuovo allenatore dello Shenzhen.[71] Il 5 dicembre giunge al settimo posto in campionato. Si separa consensualmente dal club cinese e viene sostituito da Sven-Göran Eriksson.[72][73]
Il 5 febbraio 2018 diventa il nuovo allenatore del Deportivo La Coruña.[74] Dopo aver cambiato tre allenatori nella stessa stagione, il Deportivo retrocede e d'accordo con Seedorf si decide di non proseguire il rapporto in seconda divisione.[75]
Il 10 agosto dello stesso anno viene presentato come commissario tecnico del Camerun con Patrick Kluivert come vice. Il 23 marzo 2019 con il 3-0 contro le Comore si qualifica alla Coppa delle Nazioni Africane. Nella stessa settimana viene scelto come ambasciatore per l'Europeo 2020.[76] Dopo l'eliminazione agli ottavi di finale della Coppa d'Africa, subita per mano della Nigeria, il 16 luglio viene sollevato dall'incarico.[77]
Tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili Seedorf ha collezionato globalmente 1017 presenze e segnato 159 reti, alla media di 0,16 gol a partita.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1992-1993 | Ajax | ED | 12 | 1 | CO | 3 | 0 | CU | 3 | 0 | - | - | - | 18 | 1 |
1993-1994 | ED | 19 | 4 | CO | 2 | 0 | CdC | 2 | 0 | SO | 1 | 0 | 24 | 4 | |
1994-1995 | ED | 34 | 6 | CO | 3 | 0 | UCL | 11 | 0 | SO | 0 | 0 | 48 | 6 | |
Totale Ajax | 65 | 11 | 8 | 0 | 16 | 0 | 1 | 0 | 90 | 11 | |||||
1995-1996 | Sampdoria | A | 32 | 3 | CI | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | 34 | 4 |
1996-1997 | Real Madrid | PD | 38 | 6 | CR | 4 | 0 | - | - | - | - | - | - | 42 | 6 |
1997-1998 | PD | 36 | 6 | CR | 0 | 0 | UCL | 11 | 0 | SS | 2 | 1 | 49 | 7 | |
1998-1999 | PD | 37 | 3 | CR | 5 | 1 | UCL | 8 | 3 | SU+CInt | 1+1 | 0 | 52 | 7 | |
1999-gen. 2000 | PD | 10 | 0 | CR | 0 | 0 | UCL | 6 | 0 | - | - | - | 16 | 0 | |
Totale Real Madrid | 121 | 15 | 9 | 1 | 25 | 3 | 4 | 1 | 159 | 20 | |||||
gen.-giu. 2000 | Inter | A | 20 | 3 | CI | 5 | 2 | - | - | - | - | - | - | 25 | 5 |
2000-2001 | A | 24 | 2 | CI | 4 | 0 | UCL+CU | 2+5 | 0+3 | SI | 1 | 0 | 36 | 5 | |
2001-2002 | A | 20 | 3 | CI | 2 | 1 | CU | 10 | 0 | - | - | - | 32 | 4 | |
Totale Inter | 64 | 8 | 10 | 3 | 17 | 3 | 1 | 0 | 93 | 14 | |||||
2002-2003 | Milan | A | 29 | 4 | CI | 3 | 2 | UCL | 16 | 1 | - | - | - | 48 | 7 |
2003-2004 | A | 29 | 3 | CI | 5 | 0 | UCL | 8 | 0 | SI+SU+CInt | 1+1+1 | 0 | 45 | 3 | |
2004-2005 | A | 32 | 5 | CI | 4 | 1 | UCL | 13 | 1 | SI | 0 | 0 | 49 | 7 | |
2005-2006 | A | 36 | 4 | CI | 2 | 1 | UCL | 11 | 1 | - | - | - | 49 | 6 | |
2006-2007 | A | 32 | 7 | CI | 5 | 0 | UCL | 14 | 3 | - | - | - | 51 | 10 | |
2007-2008 | A | 32 | 7 | CI | 0 | 0 | UCL | 7 | 2 | SU+Cmc | 1+2 | 0+1 | 42 | 10 | |
2008-2009 | A | 33 | 6 | CI | 1 | 0 | CU | 7 | 0 | - | - | - | 41 | 6 | |
2009-2010 | A | 29 | 5 | CI | 0 | 0 | UCL | 8 | 1 | - | - | - | 37 | 6 | |
2010-2011 | A | 30 | 4 | CI | 2 | 0 | UCL | 8 | 0 | - | - | - | 40 | 4 | |
2011-2012 | A | 18 | 2 | CI | 3 | 1 | UCL | 8 | 0 | SI | 1 | 0 | 30 | 3 | |
Totale Milan | 300 | 47 | 25 | 5 | 100 | 9 | 7 | 1 | 432 | 62 | |||||
lug. -dic.2012 | Botafogo | A/RJ+A | 0+24 | 0+8 | CB | - | - | CS | 1 | 1 | - | - | - | 25 | 9 |
2013 | A/RJ+A | 14+34 | 7+8 | CB | 8 | 0 | - | - | - | - | - | - | 56 | 15 | |
Totale Botafogo | 14+58 | 7+16 | 8 | 0 | 1 | 1 | - | - | 81 | 24 | |||||
Totale carriera | 654 | 107 | 63 | 10 | 159 | 16 | 13 | 2 | 889 | 135 |
Statistiche aggiornate al 13 maggio 2018.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
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Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
gen.-giu. 2014 | Milan | A | 19 | 11 | 2 | 6 | CI | 1 | 0 | 0 | 1 | UCL | 2 | 0 | 0 | 2 | - | - | - | - | - | 22 | 11 | 2 | 9 | 50,00 | Sub., 8º |
lug.-dic. 2016 | Shenzhen | CLO | 14 | 4 | 4 | 6 | CC | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14 | 4 | 4 | 6 | 28,57 | Sub., 7º |
feb.-giu. 2018 | Deportivo La Coruña | PD | 15 | 2 | 6 | 7 | CR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 15 | 2 | 6 | 7 | 13,33 | Sub., 18º (retr.) |
Totale carriera | 48 | 17 | 12 | 19 | 1 | 0 | 0 | 1 | 2 | 0 | 0 | 2 | - | - | - | - | 51 | 17 | 12 | 22 | 33,33 |
Statistiche aggiornate al 7 luglio 2021.
Squadra | Naz | dal | al | Record | |||||||
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G | V | N | P | GF | GS | DR | % Vittorie | ||||
Camerun | 4 agosto 2018 | 16 luglio 2019 | 12 | 4 | 5 | 3 | 12 | 9 | +3 | 33,33 |
Stagione | Squadra | Competizione | Piazzamento | Andamento | Reti | ||||||||
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Giocate | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | % Vittorie | GF | GS | DR | ||||||
2018 | Camerun | Qual. Coppa d'Africa 2019 | 2º nel Gruppo B, qualificato | 5 | 2 | 2 | 1 | 40,00 | 5 | 3 | +2 | ||
Giu.-lug. 2019 | Coppa d'Africa 2019 | Ottavi di finale | 4 | 1 | 2 | 1 | 25,00 | 4 | 3 | +1 | |||
Dal 2018 | Amichevoli | 3 | 1 | 1 | 1 | 33,33 | 3 | 3 | +0 | ||||
Totale Camerun | 12 | 4 | 5 | 3 | 33,33 | 12 | 9 | +3 |
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