Coppa Intercontinentale (calcio)

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Coppa Intercontinentale (calcio)

La Coppa Intercontinentale fu una competizione calcistica tenutasi annualmente tra il 1960 e il 2004 tra i club campioni in carica d'Europa e del Sudamerica.

Disambiguazione – "Coppa Intercontinentale di calcio" rimanda qui. Se stai cercando la Coppa Intercontinentale istituita nel 2024 dalla FIFA, vedi Coppa Intercontinentale FIFA.
Fatti in breve Altri nomi, Sport ...
Coppa Intercontinentale
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Altri nomi
  • Coppa Intercontinentale dei Club Campioni
  • Coppa Euro-Sudamericana Toyota
Sport
Tiposquadre di club
OrganizzatoreCONMEBOL e UEFA
TitoloCampione del mondo FIFA[1][2][3]
Cadenzaannuale
Partecipanti2
FormulaAnd. e rit. (Dal 1960 al 1979)
Gara unica (Dal 1980 al 2004)
Storia
Fondazione1960
Soppressione2004
Numero edizioni43
Ultimo vincitorePorto
Record vittorie
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Coppa Intercontinentale
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Inizialmente la sua denominazione per esteso era "Coppa Intercontinentale dei Club Campioni", come aveva richiesto la FIFA per concedere la propria approvazione[4]. Dal 1980 cambiò il proprio nome in "Coppa Europeo-Sudamericana" (European/South American Toyota Cup)[5], divenendo anche nota come "Coppa Europeo-Sudamericana Toyota" o Toyota Cup per motivi commerciali. Era gestita congiuntamente dalle confederazioni europea (UEFA)[6][7] e sudamericana (CONMEBOL)[8], e riconosciuta anche dalla FIFA (nonostante non sia stata da essa organizzata) come competizione assegnataria del titolo mondiale de facto[9][10][11][12]. Nel 2005, infine, essa si fuse con la Coppa del mondo per club FIFA[13].

Nonostante l'esistenza in passato di diversi tornei che rivendicavano il diritto di assegnare il titolo simbolico di campione del mondo (il Football World Championship, il Trofeo Sir Thomas Lipton, la Copa Rio e la Pequeña Copa del Mundo)[14], la FIFA riconosce solo la Coppa Intercontinentale come legittima antesignana della propria Coppa del mondo per club.

Benché non vi sia corrispondenza statistica fra le due competizioni[15][16][1], sussiste tuttavia una coincidenza giuridica: sin dalle origini della manifestazione, infatti, la FIFA considerava l'Intercontinentale una competizione mondiale in illo tempore poiché disputata dai rappresentanti dei due continenti con maggior sviluppo nella disciplina a livello di club, e successo a livello di nazionali, nonché gli unici in cui si disputavano tornei confederali all'epoca della sua inaugurazione[17]. Nel 2017, infine, la FIFA ha equiparato i titoli della Coppa del mondo per club e della Coppa Intercontinentale, riconoscendo a posteriori anche i vincitori dell'Intercontinentale come detentori del titolo ufficiale di "campione del mondo FIFA", inizialmente attribuito soltanto ai vincitori della Coppa del mondo per club[1][18][3].

Formula

La competizione si è sempre svolta annualmente. Dall'esordio nel 1960 all'edizione del 1979 le due sfidanti si incontravano in una gara d'andata e in una di ritorno nei rispettivi stadi; il continente in cui si disputava la partita di ritorno era alternato, sempre con cadenza annuale. Fino al 1968 era dichiarata campione la squadra che raccoglieva più punti, sicché in caso di parità dopo le due gare si disputava uno spareggio in uno stato diverso, comunque nel continente della formazione che aveva disputato in casa la gara di ritorno. Dal 1969 il regolamento fu modificato, introducendo la differenza reti in luogo della somma dei punti e abolendo così gli spareggi.

La collocazione nel calendario della manifestazione era instabile, al punto che le edizioni del 1975 e del 1978 non furono disputate per un mancato accordo sulle date in cui giocare. Dal 1980, con il trasferimento in Giappone come sede fissa e la sponsorizzazione da parte della Toyota, l'Intercontinentale si disputò in partita unica (dopo un primo esperimento nel 1973) e sempre al termine dell'anno solare.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Gli esordi

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Il secondo trionfo del Peñarol nel 1966; gli uruguaiani furono tra i maggiori protagonisti delle prime edizioni del torneo.

La Coppa Intercontinentale dei Club Campioni fu, nel 1960, la prima manifestazione ufficiale che individuava il miglior club al mondo[17]. In quell'anno il Real Madrid aveva conquistato la sua quinta Coppa dei Campioni consecutiva e, se il dominio delle merengues nell'allora unica competizione UEFA era indiscutibile, per poter essere dichiarati i migliori al mondo gli spagnoli avrebbero dovuto confrontarsi con la più forte rappresentante dell'unico altro continente al tempo calcisticamente sviluppato, il Sudamerica.

Per questa esigenza, la CONMEBOL organizzò un torneo per campioni nazionali simile a quello nato cinque anni prima in Europa[19], che fu chiamato Coppa Libertadores: il vincitore si sarebbe incontrato in una doppia sfida contro i campioni dell'UEFA. Trent'anni dopo la Coppa Jules Rimet per le Nazionali, la Coppa Intercontinentale permise di laureare anche fra i club una squadra campione del mondo[17].

Dall'iniziale prestigio al progressivo declino

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Nestor Combin, attaccante del Milan, accasciato al suolo dopo i duri scontri del 1969 coi giocatori dell'Estudiantes (LP).

Il torneo affascinò subito i tifosi europei ma ancor di più quelli sudamericani, che vi vedevano un obiettivo decisamente superiore alla stessa Libertadores. Il clima surriscaldato rese le trasferte nell'emisfero australe molto impegnative, e le squadre europee a volte subirono accoglienze ben poco ospitali da parte dei paesi dell'America meridionale[20]: su tutte la finale di ritorno del 1969 a Buenos Aires tra l'Estudiantes (LP) e i trionfatori del Milan, al termine della quale il rossonero d'origine argentina Nestor Combin fu arrestato per presunta renitenza alla leva[21], e rilasciato all'alba solo dopo aver mosso le vie della diplomazia[20]. A causa di simili intemperanze e della difficile collocazione nel calendario internazionale, le fortune della coppa dei due mondi negli anni 1970 scemarono tanto rapidamente quanto erano cresciute nel decennio precedente.

Nel 1971 gli olandesi dell'Ajax furono i primi a rinunciare alla competizione, sostituiti dal Panathīnaïkos finalista perdente di Coppa dei Campioni; nel 1973 gli olandesi declinarono nuovamente, sostituiti dalla Juventus: la finale si disputò a Roma, il solo caso, dal 1960 al 1979, in cui il trofeo non fu assegnato con sfide di andata e ritorno. Nel 1974 il Bayern Monaco rinunciò, sostituito dall'Atlético Madrid, che diventò l'unico club ad aggiudicarsi la Coppa Intercontinentale come vicecampione del proprio continente.

Nel 1975 la manifestazione non fu disputata: le eventuali finaliste sarebbero state il Bayern e l'Independiente. Nel 1977 il Liverpool rifiutò e cedette il suo posto ai vicecampioni del Borussia M'gladbach. Nel 1978, per la seconda volta, la competizione non ebbe luogo: le eventuali finaliste sarebbero state il Liverpool e il Boca Juniors. Nel 1979, infine, anche il Nottingham Forest rinunciò in favore dei vicecampioni del Malmö FF.

La rinascita in Giappone

Nuovo impulso alla manifestazione arrivò nel 1980 per mano della Toyota, che propose a UEFA e CONMEBOL di rilevare i diritti di commercializzazione del torneo, inglobandolo in un appuntamento annuale da disputarsi in gara unica in Giappone; nell'occasione la casa automobilistica affiancò al nome canonico della manifestazione quello commerciale di Toyota Cup (e imponendo di conseguenza, fino al 1998, il divieto agli sponsor di maglia per le squadre partecipanti).

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Platini e Scirea col trofeo vinto nel 1985 dalla Juventus, prima squadra europea a far propria la competizione dopo il cambio di formula.

La nuova formula ebbe il merito di ridare assoluta regolarità al torneo, anche se tolse ai tifosi il contatto diretto con la manifestazione, ora disputata in campo neutro; nello specifico, per lungo tempo a Tokyo e nelle ultime tre edizioni a Yokohama. Toyota sottoscrisse anche accordi con la UEFA per mettersi al riparo, con pesanti penali, da un eventuale ritiro dei club europei, com'era successo nel recente passato. Le squadre del vecchio continente impiegarono anni per tornare a imporsi, cogliendo il primo successo con la Juventus nel 1985; da qui in avanti, tuttavia, la competitività del calcio europeo crebbe parallelamente alla sua forza economica, che attraeva nella Coppa dei Campioni i più forti calciatori del pianeta, grazie anche alla sempre maggiore permeabilità delle frontiere[22]. A cavallo tra secondo e terzo millennio, dal 1995 al 2002, i trofei intercontinentali furono vinti da club europei in sette occasioni su otto.

Nel 2004 il comitato organizzativo UEFA-CONMEBOL, in accordo con la FIFA, decise di abolire la Coppa Intercontinentale, al termine della 43ª edizione.

Eredità

Dopo un'edizione sperimentale tenutasi nel 2000, dal 2005 fu inaugurata ufficialmente la Coppa del mondo per club FIFA, torneo organizzato direttamente dalla federazione internazionale e riservato ai sei club vincitori dei tornei continentali delle sei confederazioni calcistiche[14] che, a differenza della Coppa Intercontinentale, è obbligatorio per tutte le squadre qualificatesi attraverso i propri trofei continentali[23].

Nel 2022 fu istituita la Coppa Intercontinentale Under-20, versione per squadre giovanili della Coppa Intercontinentale, che mette di fronte in gara unica le vincitrici della Coppa Libertadores Under-20 e della UEFA Youth League[24][25]. Sulla stessa falsariga, nel 2023 fu istituita la UEFA-CONMEBOL Club Challenge[26][27], una coppa inizialmente a carattere amichevole e poi istituzionalizzata dall'anno seguente[28], tra le vincitrici delle seconde competizioni continentali (UEFA Europa League e Copa Sudamericana).

Con la riorganizzazione della Coppa del mondo per club FIFA prevista dal 2025, a cadenza quadriennale e con un formato a 32 squadre[29], nel mentre dal 2024 viene inaugurato un ulteriore nuovo torneo, la Coppa Intercontinentale FIFA: questa riprende da una parte il vecchio formato annuale del mondiale per club, e dall'altra la storica denominazione dell'Intercontinentale[29].

Il trofeo negli anni

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Da sinistra: Oscar Ruggeri e Nery Pumpido sorreggono la Toyota Cup, mentre Héctor Enrique stringe la Coppa Intercontinentale, dopo la vittoria del River Plate nell'edizione 1986.

Il trofeo assegnato nella competizione, nota per esteso come "Coppa Intercontinentale dei Club Campioni", non ha subito cambiamenti estetici dalla prima edizione del 1960 a quella del 2004, quando venne assorbita dalla nuova Coppa del mondo per club FIFA.

Dal 1980 in poi, al trofeo della Coppa Intercontinentale venne affiancato quello della Toyota Cup (Coppa Toyota), in coincidenza con la sopravvenuta sponsorizzazione della competizione da parte della Toyota, che la rinominò in "Coppa Europeo-Sudamericana Toyota": il cerimoniale di premiazione della squadra vincitrice prevedeva la consegna della Coppa Intercontinentale al capitano, mentre il compito di sollevare la Toyota Cup era affidato al suo vice; inoltre il migliore giocatore della partita veniva premiato con una vettura della casa automobilistica.

Albo d'oro

Ulteriori informazioni Anno, Vincitore ...
Anno Vincitore Risultato Finalista
Andata Ritorno
1960 Spagna (bandiera) Real Madrid 0 - 05 - 1 Uruguay (bandiera) Peñarol
1961 Uruguay (bandiera) Peñarol 0 - 15 - 0 Portogallo (bandiera) Benfica
2 - 1
1962 Brasile (bandiera) Santos 3 - 25 - 2 Portogallo (bandiera) Benfica
1963 Brasile (bandiera) Santos 2 - 44 - 2 Italia (bandiera) Milan
1 - 0
1964 Italia (bandiera) Inter 0 - 12 - 0 Argentina (bandiera) Independiente
1 - 0 (dts)
1965 Italia (bandiera) Inter 3 - 00 - 0 Argentina (bandiera) Independiente
1966 Uruguay (bandiera) Peñarol 2 - 02 - 0 Spagna (bandiera) Real Madrid
1967 Argentina (bandiera) Racing Club 0 - 12 - 1 Scozia (bandiera) Celtic
1 - 0
1968 Argentina (bandiera) Estudiantes (LP) 1 - 01 - 1 Inghilterra (bandiera) Manchester Utd
1969 Italia (bandiera) Milan 3 - 01 - 2 Argentina (bandiera) Estudiantes (LP)
1970 Paesi Bassi (bandiera) Feyenoord 2 - 21 - 0 Argentina (bandiera) Estudiantes (LP)
1971 Uruguay (bandiera) Nacional 1 - 12 - 1 Grecia (bandiera) Panathīnaïkos[30]
1972 Paesi Bassi (bandiera) Ajax 1 - 13 - 0 Argentina (bandiera) Independiente
1973 Argentina (bandiera) Independiente 1 - 0 Italia (bandiera) Juventus[31]
1974 Spagna (bandiera) Atlético Madrid[32] 0 - 12 - 0 Argentina (bandiera) Independiente
1975 La coppa avrebbe dovuto disputarsi tra Bayern Monaco e Independiente.
1976 Germania Ovest (bandiera) Bayern Monaco 2 - 00 - 0 Brasile (bandiera) Cruzeiro
1977 Argentina (bandiera) Boca Juniors 2 - 23 - 0 Germania Ovest (bandiera) Borussia M'gladbach[33]
1978 La coppa avrebbe dovuto disputarsi tra Liverpool e Boca Juniors.
1979 Paraguay (bandiera) Olimpia 1 - 02 - 1 Svezia (bandiera) Malmö FF[34]
1980 Uruguay (bandiera) Nacional 1 - 0 Inghilterra (bandiera) Nottingham Forest
1981 Brasile (bandiera) Flamengo 3 - 0 Inghilterra (bandiera) Liverpool
1982 Uruguay (bandiera) Peñarol 2 - 0 Inghilterra (bandiera) Aston Villa
1983 Brasile (bandiera) Grêmio 2 - 1 (dts) Germania Ovest (bandiera) Amburgo
1984 Argentina (bandiera) Independiente 1 - 0 Inghilterra (bandiera) Liverpool
1985 Italia (bandiera) Juventus 2 - 2 (dts) (4-2 dtr) Argentina (bandiera) Argentinos Juniors
1986 Argentina (bandiera) River Plate 1 - 0 Romania (bandiera) Steaua Bucarest
1987 Portogallo (bandiera) Porto 2 - 1 (dts) Uruguay (bandiera) Peñarol
1988 Uruguay (bandiera) Nacional 2 - 2 (dts) (7-6 dtr) Paesi Bassi (bandiera) PSV
1989 Italia (bandiera) Milan 1 - 0 (dts) Colombia (bandiera) Atlético Nacional
1990 Italia (bandiera) Milan 3 - 0 Paraguay (bandiera) Olimpia
1991 Jugoslavia (bandiera) Stella Rossa 3 - 0 Cile (bandiera) Colo-Colo
1992 Brasile (bandiera) San Paolo 2 - 1 Spagna (bandiera) Barcellona
1993 Brasile (bandiera) San Paolo 3 - 2 Italia (bandiera) Milan[35]
1994 Argentina (bandiera) Vélez Sarsfield 2 - 0 Italia (bandiera) Milan
1995 Paesi Bassi (bandiera) Ajax 0 - 0 (dts) (4-3 dtr) Brasile (bandiera) Grêmio
1996 Italia (bandiera) Juventus 1 - 0 Argentina (bandiera) River Plate
1997 Germania (bandiera) Borussia Dortmund 2 - 0 Brasile (bandiera) Cruzeiro
1998 Spagna (bandiera) Real Madrid 2 - 1 Brasile (bandiera) Vasco da Gama
1999 Inghilterra (bandiera) Manchester Utd 1 - 0 Brasile (bandiera) Palmeiras
2000 Argentina (bandiera) Boca Juniors 2 - 1 Spagna (bandiera) Real Madrid
2001 Germania (bandiera) Bayern Monaco 1 - 0 (dts) Argentina (bandiera) Boca Juniors
2002 Spagna (bandiera) Real Madrid 2 - 0 Paraguay (bandiera) Olimpia
2003 Argentina (bandiera) Boca Juniors 1 - 1 (dts) (3-1 dtr) Italia (bandiera) Milan
2004 Portogallo (bandiera) Porto 0 - 0 (dts) (8-7 dtr) Colombia (bandiera) Once Caldas
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Statistiche

Riepilogo
Prospettiva

Vittorie per club

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Arrigo Sacchi e Franco Baresi, rispettivamente allenatore e capitano del Milan, posano con la Coppa Intercontinentale 1989; i rossoneri sono tra i più titolati nella competizione, a pari merito con Peñarol, Nacional, Real Madrid e Boca Juniors.
Ulteriori informazioni Club, Vittorie ...
Club Vittorie Sconfitte Edizioni vinte
Italia (bandiera) Milan341969, 1989, 1990
Uruguay (bandiera) Peñarol321961, 1966, 1982
Spagna (bandiera) Real Madrid321960, 1998, 2002
Argentina (bandiera) Boca Juniors311977, 2000, 2003
Uruguay (bandiera) Nacional301971, 1980, 1988
Argentina (bandiera) Independiente241973, 1984
Italia (bandiera) Juventus211985, 1996
Brasile (bandiera) Santos201962, 1963
Italia (bandiera) Inter201964, 1965
Brasile (bandiera) San Paolo201992, 1993
Paesi Bassi (bandiera) Ajax201972, 1995
Germania (bandiera) Bayern Monaco201976, 2001
Portogallo (bandiera) Porto201987, 2004
Argentina (bandiera) Estudiantes (LP)121968
Paraguay (bandiera) Olimpia121979
Brasile (bandiera) Grêmio111983
Argentina (bandiera) River Plate111986
Argentina (bandiera) Racing Club111967
Inghilterra (bandiera) Manchester Utd111999
Paesi Bassi (bandiera) Feyenoord101970
Spagna (bandiera) Atlético Madrid101974
Brasile (bandiera) Flamengo101981
Serbia (bandiera) Stella Rossa101991
Argentina (bandiera) Vélez Sarsfield101994
Germania (bandiera) Borussia Dortmund101997
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Vittorie per federazione

Ulteriori informazioni Nazione, Vittorie ...
Nazione Vittorie N°Squadre Anni
Argentina (bandiera) Argentina961967, 1968, 1973, 1977, 1984, 1986, 1994, 2000, 2003
Italia (bandiera) Italia731964, 1965, 1969, 1985, 1989, 1990, 1996
Uruguay (bandiera) Uruguay621961, 1966, 1971, 1980, 1982, 1988
Brasile (bandiera) Brasile641962, 1963, 1981, 1983, 1992, 1993
Spagna (bandiera) Spagna421960, 1974, 1998, 2002
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi321970, 1972, 1995
Germania (bandiera) Germania321976, 1997, 2001
Portogallo (bandiera) Portogallo211987, 2004
Paraguay (bandiera) Paraguay111979
Jugoslavia (bandiera) Jugoslavia111991
Inghilterra (bandiera) Inghilterra111999
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Vittorie per confederazione

Ulteriori informazioni Confederazione, Vittorie ...
Confederazione Vittorie N°Federazioni N°Squadre
CONMEBOL22413
UEFA21712
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Miglior giocatore

Premio assegnato a partire dal 1980.

Record

  • Giocatori col maggior numero di partecipazioni
    Paolo Maldini e Alessandro Costacurta, 5 edizioni (1989, 1990, 1993, 1994, 2003. Tutte con il Milan)
  • Giocatore col maggior numero di reti segnate nella storia della competizione
    Pelé, 7 (tutte con il Santos)
  • Giocatore col maggior numero di titoli vinti
    Saul Malatrasi, 3 (con l'Inter nel 1964 e 1965 e con il Milan nel 1969)
  • Allenatore col maggior numero di titoli vinti
    Carlos Bianchi, 3 (con il Velez Sarsfield nel 1994 e con il Boca Juniors nel 2000 e nel 2003)
  • Maggior numero di partecipazioni
    Milan, 7 (tre vittorie e quattro sconfitte)
  • Maggior numero di partecipazioni consecutive
    Estudiantes e Independiente, 3 (rispettivamente tra il 1968 e il 1970, e tra il 1972 e il 1974)
  • Squadra con il maggior numero di reti segnate nella storia del torneo
    Milan, 17 reti (in 7 edizioni)
  • Massimo scarto di gol in un singolo incontro
    5 reti (Peñarol-Benfica 5-0 dell'edizione 1961)
  • Maggior numero di gol in un singolo incontro
    7 (Santos-Benfica 5-2 dell'edizione 1962 e Boca Juniors-Borussia Mönchengladbach 5-2 dell'edizione 1977)

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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