Timeline
Chat
Prospettiva
Football Club Internazionale Milano 2001-2002
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Remove ads
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale Milano nelle competizioni ufficiali della stagione 2001-2002.
Remove ads
Remove ads
Stagione
Riepilogo
Prospettiva
«Quando rifletto su quella partita però penso soprattutto che toccasse a noi vincerla, punto e basta. Sono qui a raccontare la mia vita di calciatore e di uomo e a testa alta, con onestà, dico che se siamo stati battuti a Roma, pur tra sospetti e ombre inquetanti, la colpa è di noi undici in campo. Da capitano come sento la felicità delle vittorie, riconosco anche l'intera responsabilità di questa sconfitta.»

Nell'estate 2001 il presidente Massimo Moratti operò una nuova rivoluzione,[6] affidando la panchina all'argentino Héctor Cúper:[7] da molti paragonato a Helenio Herrera,[5] il tecnico era reduce da un biennio al Valencia col quale aveva sfiorato in entrambe le stagioni il titolo europeo.[8] L'organico fu interessato da un corposo repulisti,[9] col taglio di numerosi giocatori avulsi dai piani tattici:[10] oltre ai portieri Ballotta e Frey,[11] si registrarono i movimenti in uscita di Macellari, Blanc, Cirillo, Ferrari, Cauet, Vampeta, Pacheco e Hakan Şükür nonché il passaggio – rivelatosi a posteriori uno dei maggiori «abbagli di mercato» nella storia del club –[12] di Pirlo al Milan.[13]
A protezione dei pali giunsero Toldo e Fontana,[14] col nuovo pacchetto arretrato composto dai sudamericani Vivas e Sorondo nonché dall'ex perugino Materazzi e dal rientrante Geōrgatos;[15] a costituire la cerniera di centrocampo furono i turchi Emre e Buruk[16] e il rientrante Cristiano Zanetti, col portoghese Sérgio Conceição e l'argentino Guglielminpietro acquistati per le fasce.[17] In attacco, reparto che soffrì l'iniziale indisponibilità dei big,[18] si segnalò l'ingaggio del giovane brasiliano Adriano (ritenuto il possibile erede di Ronaldo[6][19]) nonché il ritorno di Ventola e Kallon,[20][21] promossi giocoforza titolari per sopperire all'assenza dei compagni:[8] i suddetti attaccanti realizzarono complessivamente 25 gol nel corso della stagione.[22][23]

Pur conquistando già in autunno la vetta del campionato,[8] l'Inter subì il sorpasso del neopromosso Chievo, rivelazione della stagione, dopo un pareggio esterno con l'Udinese[24] e la sconfitta nel derby meneghino:[8] complice l'andamento discontinuo di Juventus e Roma nella tornata iniziale,[25][26] nel mese di dicembre – grazie al pieno recupero di Vieri,[27][28] fatto cui si aggiunsero il termine della squalifica di Recoba e la ripresa di Ronaldo dall'infortunio –[29][30] i nerazzurri ritrovarono il comando.[31] Mancato il titolo d'inverno a favore dei capitolini,[32] la squadra incappò in un passaggio a vuoto a Venezia:[24] riguadagnato successivamente terreno,[33] i meneghini – nuovamente al comando dopo l'affermazione nella stracittadina –[34] apparvero in grado di contenere l'assalto bianconero.[35][36]

Impostasi nettamente contro i romani,[38] la Beneamata accumulò un vantaggio di 6 lunghezze sui torinesi con cinque gare ancora in programma.[8][39] A minare le certezze dell'ambiente soggiunse l'eliminazione nelle semifinali di Coppa UEFA,[6][8] per mano degli olandesi del Feyenoord:[40][41] nei turni precedenti i lombardi erano prevalsi contro i romeni del Brasov (cui inflissero un totale di 6 gol[6]), i polacchi del Wisla Cracovia (battuto per 2-0 a San Siro e vittorioso col minimo scarto al ritorno[6]), gli inglesi dell'Ipswich (travolto per 4-1 a Milano dopo un successo di misura in terra britannica[8]), i greci dell'AEK Atene (3-1 in Italia e 2-2 in campo ellenico[6]) e gli spagnoli del Valencia (1-1 in casa e 1-0 esterno).[6] Ora concentrata sulla difesa del primato nazionale,[42] la formazione impattò fatalmente in casa del Chievo[24] subendo nei minuti di recupero il 2-2:[43] i contestuali risultati di Juventus e Roma mutarono lo scenario,[6] col terzetto ora racchiuso nello spazio di soli 2 punti.[44]
Attesa nell'ultima giornata da una Lazio ancora in lotta per la zona UEFA,[6] ciò nonostante l'Inter trovò nella capitale una favorevole situazione ambientale[8] anche per il timore, da parte del tifo biancoceleste – peraltro legato ai nerazzurri da un saldo gemellaggio –, di assistere a un nuovo trionfo romanista;[45][46] coi bianconeri di scena sul campo della già salva Udinese,[6] ad attendere i giallorossi (questi a −2 dalla capolista) era un Torino parimenti scampato alla retrocessione.[8] Cadendo inopinatamente sull'ostacolo finale,[8] i nerazzurri mancarono l'appuntamento con uno Scudetto inseguito da tredici anni:[6] una doppietta di Poborský nel primo tempo rispose ai temporanei vantaggi siglati da Vieri prima e Di Biagio poi,[45] con i gol dell'ex Simeone e di Inzaghi nella ripresa a determinare la sconfitta.[47]
Le contemporanee affermazioni della Juventus in Friuli e dei capitolini a Torino consegnarono ai bianconeri la vittoria finale,[6] con la seconda piazza appannaggio degli uomini di Capello:[48] precipitata in terza posizione a quota 69 punti – contro i 71 raggiunti dai sabaudi e i 70 dei romani –[8] la Beneamata passò da un possibile tricolore all'obbligo dei preliminari di Champions League per l'annata seguente.[6]
Remove ads
Divise e sponsor

Lo sponsor tecnico per la stagione 2001-2002 fu la Nike, mentre lo sponsor ufficiale fu Pirelli.[49]
La prima divisa presentò una maglia con un colletto a polo nero e la classica palatura nerazzurra: nello specifico furono proposte cinque righe, tre azzurre e due nere; la particolarità fu rappresentata da due piping gialli ai lati della maglia. La divisa fu completata da pantaloncini neri con inserti azzurri sui lati e calzettoni neri. La seconda divisa presentò una maglia bianca con un girocollo nero e inserti grigi; la divisa fu completata da pantaloncini bianchi con elementi grigi e calzettoni bianchi. La terza divisa fu arancione con un collo a V giallo e inserti gialli.
In occasione della gara contro il Venezia del 16 settembre 2001, i giocatori scesero in campo col jersey sponsor oscurato, in segno di lutto per le vittime degli attentati terroristici di cinque giorni prima negli Stati Uniti d'America.[50]
Remove ads
Organigramma societario
Area direttiva
- Presidente: Massimo Moratti
- Vice-Presidenti: Giuseppe Prisco, poi Giacinto Facchetti
- Amministratore delegato: Rinaldo Ghelfi
- Responsabile relazioni internazionali: Giacinto Facchetti
- Segretario Generale: Luciano Cucchia
- Direttore Generale: Luigi Predeval
- Consigliere delegato sportivo: Massimo Moretti
Area comunicazione
- Direttore comunicazione e team manager: Bruno Bartolozzi
- Direttore editoriale: Susanna Wermelinger
- Ufficio Stampa: Giuseppe Sapienza
Area tecnica
- Direttore tecnico: Gabriele Oriali
- Direttore sportivo: Giuliano Terraneo
- Allenatore: Héctor Cúper
- Allenatore in seconda: Mario Gómez
- Preparatore dei portieri: Luciano Castellini
- Preparatore atletico: Juan Manuel Alfano
- Vice-preparatore atletico: Claudio Gaudino
- Preparatore fisico pesistico: Ennio Barigelli
- Consulente scientifico: Gian Nicola Bisciotti
Area sanitaria
- Responsabile sanitario: Franco Combi
- Medici sociali: Alessandro Soldini e Fabio Forloni
- Massofisioterapisti: Massimo Dellacasa, Marco Dellacasa, Marco Morelli, Silvano Cotti e Nilton Petroni
Rosa
Di seguito la rosa.[52]
Remove ads
Calciomercato
Sessione estiva (dall'1/7 al 31/8)
Sessione invernale (dal 2/1 all'1/2)
Remove ads
Risultati
Serie A
Girone di andata
Milano 26 agosto 2001, ore 15:00 CEST 1ª giornata | Inter | 4 – 1 referto | Perugia | Stadio Giuseppe Meazza (60.000 spett.)
| ||||||
|
Parma 9 settembre 2001, ore 15:00 CEST 2ª giornata | Parma | 2 – 2 referto | Inter | Stadio Ennio Tardini (27.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 16 settembre 2001, ore 15:15 CEST 3ª giornata | Inter | 2 – 1 referto | Venezia | Stadio Giuseppe Meazza (55.000 spett.)
| ||||||
|
Torino 23 settembre 2001, ore 15:00 CEST 4ª giornata | Torino | 0 – 1 referto | Inter | Stadio delle Alpi (25.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 30 settembre 2001, ore 15:00 CEST 5ª giornata | Inter | 1 – 0 referto | Bologna | Stadio Giuseppe Meazza (70.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 19 dicembre 2001, ore 20:30 CET 6ª giornata[57] | Inter | 3 – 0 referto | Verona | Stadio Giuseppe Meazza (47.728 spett.)
| ||||||
|
Udine 14 ottobre 2001, ore 20:30 CEST 7ª giornata | Udinese | 1 – 1 referto | Inter | Stadio Friuli (19.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 21 ottobre 2001, ore 20:30 CEST 8ª giornata | Inter | 2 – 4 referto | Milan | Stadio Giuseppe Meazza (78.124 spett.)
| ||||||
|
Torino 27 ottobre 2001, ore 20:30 CEST 9ª giornata | Juventus | 0 – 0 referto | Inter | Stadio delle Alpi (53.661 spett.)
|
Milano 4 novembre 2001, ore 15:00 CET 10ª giornata | Inter | 2 – 0 referto | Lecce | Stadio Giuseppe Meazza (60.000 spett.)
| ||||||
|
Roma 17 novembre 2001, ore 20:30 CET 11ª giornata | Roma | 0 – 0 referto | Inter | Stadio Olimpico (70.000 spett.)
|
Milano 25 novembre 2001, ore 20:45 CET[58] 12ª giornata | Inter | 2 – 0 referto | Fiorentina | Stadio Giuseppe Meazza (60.000 spett.)
| ||||||
|
Bergamo 2 dicembre 2001, ore 15:00 CET 13ª giornata | Atalanta | 2 – 4 referto | Inter | Stadio Atleti Azzurri d'Italia (25:000 spett.)
| ||||||
|
Brescia 9 dicembre 2001, ore 15:00 CET 14ª giornata | Brescia | 1 – 3 referto | Inter | Stadio Mario Rigamonti (26.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 15 dicembre 2001, ore 20:30 CET 15ª giornata | Inter | 1 – 2 referto | Chievo | Stadio Giuseppe Meazza (60.000 spett.)
| ||||||
|
Piacenza 23 dicembre 2001, ore 15:00 CET 16ª giornata | Piacenza | 2 – 3 referto | Inter | Stadio Leonardo Garilli (18.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 6 gennaio 2002, ore 20:30 CET 17ª giornata | Inter | 0 – 0 referto | Lazio | Stadio Giuseppe Meazza (54.380 spett.)
|
Girone di ritorno
Perugia 13 gennaio 2002, ore 20:30 CET 18ª giornata | Perugia | 0 – 2 referto | Inter | Stadio Renato Curi (18.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 20 gennaio 2002, ore 15:00 CET 19ª giornata | Inter | 2 – 0 referto | Parma | Stadio Giuseppe Meazza (56.000 spett.)
| ||||||
|
Venezia 27 gennaio 2002, ore 15:00 CET 20ª giornata | Venezia | 1 – 1 referto | Inter | Stadio Pierluigi Penzo (11.718 spett.)
| ||||||
|
Milano 2 febbraio 2002, ore 20:30 CET 21ª giornata | Inter | 0 – 0 referto | Torino | Stadio Giuseppe Meazza (55.000 spett.)
|
Bologna 10 febbraio 2002, ore 15:00 CET 22ª giornata | Bologna | 2 – 1 referto | Inter | Stadio Renato Dall'Ara (37.000 spett.)
| ||||||
|
Verona 17 febbraio 2002, ore 15:00 CET 23ª giornata | Verona | 0 – 3 referto | Inter | Stadio Marcantonio Bentegodi (20.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 24 febbraio 2002, ore 15:00 CET 24ª giornata | Inter | 3 – 2 referto | Udinese | Stadio Giuseppe Meazza (55.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 3 marzo 2002, ore 20:30 CET 25ª giornata | Milan | 0 – 1 referto | Inter | Stadio Giuseppe Meazza (81.451 spett.)
| ||||||
|
Milano 9 marzo 2002, ore 20:30 CET 26ª giornata | Inter | 2 – 2 referto | Juventus | Stadio Giuseppe Meazza (79.188 spett.)
| ||||||
|
Lecce 17 marzo 2002, ore 15:00 CET 27ª giornata | Lecce | 1 – 2 referto | Inter | Stadio Via del Mare (40.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 24 marzo 2002, ore 20:30 CET 28ª giornata | Inter | 3 – 1 referto | Roma | Stadio Giuseppe Meazza (78.209 spett.)
| ||||||
|
Firenze 30 marzo 2002, ore 15:00 CET 29ª giornata | Fiorentina | 0 – 1 referto | Inter | Stadio Artemio Franchi (22.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 7 aprile 2002, ore 15:00 CEST 30ª giornata | Inter | 1 – 2 referto | Atalanta | Stadio Giuseppe Meazza (56.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 14 aprile 2002, ore 15:00 CEST 31ª giornata | Inter | 2 – 1 referto | Brescia | Stadio Giuseppe Meazza (69.171 spett.)
| ||||||
|
Verona 21 aprile 2002, ore 15:00 CEST 32ª giornata | Chievo | 2 – 2 referto | Inter | Stadio Marcantonio Bentegodi (36.997 spett.)
| ||||||
|
Milano 28 aprile 2002, ore 15:00 CEST 33ª giornata | Inter | 3 – 1 referto | Piacenza | Stadio Giuseppe Meazza (75.000 spett.)
| ||||||
|
Roma 5 maggio 2002, ore 15:00 CEST 34ª giornata | Lazio | 4 – 2 referto | Inter | Stadio Olimpico (60.000 spett.)
| ||||||
|
Coppa Italia
Udine 12 novembre 2001, ore 20:45 CET Ottavi di finale - Andata | Udinese | 2 – 1 referto | Inter | Stadio Friuli
| ||||||
|
Milano 29 novembre 2001, ore 20:45 CET Ottavi di finale - Ritorno | Inter | 2 – 2 referto | Udinese | Stadio Giuseppe Meazza
| ||||||
|
Coppa UEFA
Trieste 20 settembre 2001, ore 21:00 CEST Primo turno - Andata | Inter | 3 – 0 referto | Brașov | Stadio Nereo Rocco[59] (6.439 spett.)
| ||||||
|
Brașov 27 settembre 2001, ore 15:30 CEST Primo turno - Ritorno | Brașov | 0 – 3 referto | Inter | Stadio Silviu Ploieșteanu (7.000 spett.)
| ||||||
|
Trieste 18 ottobre 2001, ore 21:00 CEST Secondo turno - Andata | Inter | 2 – 0 referto | Wisła Cracovia | Stadio Nereo Rocco[59] (4.934 spett.)
| ||||||
|
Cracovia 30 ottobre 2001, ore 13:00 CEST Secondo turno - Andata | Wisła Cracovia | 1 – 0 referto | Inter | Stadio Wisła (4.000 spett.)
| ||||||
|
Ipswich 22 novembre 2001, ore 20:45 CEST Sedicesimi di finale - Andata | Ipswich Town | 1 – 0 referto | Inter | Portman Road (24.569 spett.)
| ||||||
|
Milano 6 dicembre 2001, ore 21:00 CEST Sedicesimi di finale - Ritorno | Inter | 4 – 1 referto | Ipswich Town | Stadio Giuseppe Meazza (25.358 spett.)
| ||||||
|
Milano 21 febbraio 2002, ore 21:00 CEST Ottavi di finale - Andata | Inter | 3 – 1 referto | AEK Atene | Stadio Giuseppe Meazza (14.030 spett.)
| ||||||
|
Atene 28 febbraio 2002, ore 20:30 CEST Ottavi di finale - Ritorno | AEK Atene | 2 – 2 referto | Inter | Stadio Olimpico di Atene (28.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 14 marzo 2002, ore 21:00 CET Quarti di finale - Andata | Inter | 1 – 1 referto | Valencia | Stadio Giuseppe Meazza (24.184 spett.)
| ||||||
|
Valencia 21 marzo 2002, ore 21:45 CET Quarti di finale - Ritorno | Valencia | 0 – 1 referto | Inter | Stadio Mestalla (50.000 spett.)
| ||||||
|
Milano 4 aprile 2002, ore 20:45 CEST Semifinale - Andata | Inter | 0 – 1 referto | Feyenoord | Stadio Giuseppe Meazza (39.622 spett.)
| ||||||
|
Rotterdam 11 aprile 2002, ore 20:30 CEST Semifinale - Ritorno | Feyenoord | 2 – 2 referto | Inter | Feijenoord Stadion (49.904 spett.)
| ||||||
|
Remove ads
Statistiche
Riepilogo
Prospettiva
Statistiche di squadra
Statistiche aggiornate al 5 maggio 2002.
Andamento in campionato
Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Statistiche dei giocatori
Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.[1]
Remove ads
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
Wikiwand - on
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Remove ads