Romeo Benetti

allenatore di calcio e calciatore italiano (1945-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Romeo Benetti

Romeo Benetti (Albaredo d'Adige, 20 ottobre 1945) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo mediano o interno.

Fatti in breve Nazionalità, Altezza ...
Romeo Benetti
Benetti in nazionale al campionato d'Europa 1980
Nazionalità Italia
Altezza175 cm
Peso73 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1º luglio 1981 - giocatore
30 giugno 1995 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1963-1964Bolzano32 (10)
1964-1965Siena31 (7)
1965-1967Taranto63 (11)
1967-1968Palermo35 (2)
1968-1969Juventus24 (1)
1969-1970Sampdoria27 (2)
1970-1976Milan170 (32)
1976-1979Juventus83 (12)
1979-1981Roma27 (1)
Nazionale
1971-1980 Italia55 (2)
Carriera da allenatore
1981-1984RomaPrimavera
1984-1985Cavese
1986-1987Carrarese
1991-1993 Italia U-18
1991-1993 Italia U-16
1992-1995 Italia U-15
1993 Italia U-17
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
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Biografia

Ultimo di otto fratelli, i genitori diedero il nome di Romeo a lui e quello di Giulietta alla gemella.[1] Anche il fratello Bruno è stato un calciatore.

Si trasferì quindi con la famiglia a Bolzano,[2] ma rimase in collegio a Venezia fra gli 8 e i 16 anni; il suo primo lavoro fu quello di tipografo.[1] In tempi più recenti si è stabilito a Leivi.[3]

Caratteristiche tecniche

Riepilogo
Prospettiva

Giocatore

«Benetti era un giocatore duro, completo. Uno strano tipo di cattivo. Non era scorretto, prendeva e dava, solo che il suo temperamento gli permetteva di dare molto più che prendere.»
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Il gol del milanista Benetti nel derby di Milano del 9 marzo 1975

Dotato di un fisico particolarmente robusto, era un giocatore altamente competitivo, noto per la grinta, lo stile maschio e la grande aggressività tipica del gioco all'italiana.[5] Si distingueva soprattutto per dinamismo e furore agonistico, uscendo quasi sempre vittorioso dai contrasti. Il suo rendimento era costante e di alto livello; denotava uno spiccato senso tattico e una discreta visione di gioco, che gli permetteva di gestire una grande quantità di palloni e impostare rapidamente la manovra offensiva.[6]

Aveva una personalità da leader che gli garantiva il rispetto di compagni e avversari: era solito uscire a testa alta dalla difesa, palla al piede, cercando un compagno cui passare la sfera.[7] Giunto al Milan dalla Sampdoria, dove giocava in posizione più avanzata, fu Nereo Rocco a lanciarlo come mediano onde sfruttarne la grande forza fisica. Aveva tra le sue doti migliori un tiro molto potente e preciso da fuori area.[6][8]

Alcuni critici lo consideravano uno "scarpone" per alcuni episodi in cui non era riuscito a controllare la propria irruenza, in particolare per un fallo che, durante un Milan - Bologna del 1971, provocò a Francesco Liguori la rottura dei legamenti crociati di un ginocchio.[5][9] La stampa gli assegnò nomignoli come "killer" e "duro del calcio italiano", grazie ai quali incuteva grande timore agli avversari, pur se in carriera non venne mai espulso.[10] Ciò nonostante, tale fama è andata a consolidarsi col tempo: nel 2008 il tabloid britannico The Sun lo ha posizionato al quarto posto nella lista dei calciatori più duri di tutti i tempi,[11] mentre nel 2018 il Daily Mail lo ha inserito tra i 20 calciatori europei più cattivi di tutti i tempi.[5]

Tra gli altri pareri, il giornalista Gianni Brera gli diede il soprannome di Maultier, riferito ai cingolati dell'esercito tedesco nella seconda guerra mondiale; l'altro giornalista Angelo Rovelli lo definì "impavido e roccioso";[1] infine l'allenatore ed ex commissario tecnico azzurro Gian Piero Ventura lo inserì a posteriori come regista arretrato nella sua nazionale italiana ideale di tutti i tempi.[4]

Carriera

Riepilogo
Prospettiva

Giocatore

Club

Gli inizi nelle serie minori

Mosse i primi passi nel mondo del calcio con il Bolzano, in Serie D, arrivando alla massima serie dopo una lunga gavetta in Serie C e B con le maglie di Siena, Taranto e Palermo. Nella stagione 1965-1966 il Foggia & Incedit perfezionò il suo acquisto, ma all'ultimo momento il presidente Rosa non volle ufficializzarlo poiché Benetti doveva partire per il servizio di leva, lasciandolo al Taranto che ne promise per l'anno successivo l'approdo tra le file dei rossoneri; la stagione successiva questo accordo non venne tuttavia rispettato dagli ionici, che lo vendettero al Palermo.[12][13]

Palermo, Juventus e Sampdoria
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Benetti durante la sua prima esperienza alla Juventus nel campionato 1968-1969

Coi siciliani, che lo acquistarono per 50 milioni di lire,[14] rimase solo per la stagione 1967-1968, collezionando 35 presenze e segnando 2 reti in un campionato cadetto che vide primeggiare i rosanero; a Palermo, per il centrocampista, anche 2 presenze e un gol in Coppa Italia. In quella stagione in Sicilia fu spesso schierato come seconda punta.[1]

Debuttò in Serie A nella stagione 1968-1969 con la maglia della Juventus, a cui fu venduto per più di 300 milioni,[14] ma non si integrò nella squadra per la scarsa considerazione che aveva di lui il tecnico Heriberto Herrera. Dopo una sola stagione fu quindi ceduto alla Sampdoria,[9] nell'ambito dell'operazione che portò a Torino Francesco Morini e Roberto Vieri. A Genova, nella stagione 1969-1970 disputò 27 partite corredate da 2 gol in Serie A, e 3 partite e 2 reti in Coppa Italia.

Milan
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Benetti (a destra) al Milan, alle prese con lo juventino Marchetti, nella classica del 31 ottobre 1971

Nel 1970 fu acquistato dal Milan, dove rimase per le successive sei stagioni. Reduce dall'esperienza blucerchiata che l'aveva visto schierato in posizione avanzata, a Milano fu il tecnico Nereo Rocco ad assegnargli quella posizione di mediano che ne avrebbe fatto la fortuna;[8] proprio il paròn aveva voluto Benetti in rossonero, dopo esserne rimasto colpito in una partita tra lombardi e liguri, dove in uno scontro di gioco aveva conservato la palla lasciando a terra Trapattoni, Cudicini e Schnellinger.[1]

A Milano collezionò numerosi piazzamenti di rilievo: nel suo primo triennio giunse per tre volte secondo in campionato, compreso quello di esordio del 1970-1971, in cui il Milan subì la rimonta finale dell'Inter dopo avere guidato a lungo la graduatoria, e quello del 1972-1973, perso rocambolescamente all'ultima giornata con la sconfitta nella cosiddetta Fatal Verona.

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Benetti capitano milanista per la stagione 1975-1976

Oltre alle vittorie in Coppa Italia nelle edizioni 1971-1972 e 1972-1973, annata quest'ultima in cui sollevò anche la Coppa delle Coppe pur non giocando la finale, disputò altre due finali, rispettivamente di Coppa delle Coppe e di Supercoppa UEFA, nella stagione 1973-1974; ancora in Coppa Italia, vanta un'altra finale nel 1975 e un secondo posto nel girone finale dell'edizione 1970-1971.

Durante la militanza in rossonero, il 10 gennaio 1971, per un fallo su Francesco Liguori del Bologna, il quale riportò un serio infortunio al ginocchio destro e vide la propria carriera stroncata,[15] fu denunciato alla Procura di Milano e il commissariato di Pubblica Sicurezza del quartiere "Bolognina" inviò un rapporto sull'incidente alla Pretura di Bologna.[16] Nell'ultima sua stagione a Milano, a causa del temporaneo ritiro dall'attività agonistica di Gianni Rivera, vestì la fascia di capitano della squadra, con la quale, in sei anni, disputò complessivamente 251 partite segnando 49 gol.

Ritorno alla Juventus

Nell'estate 1976 fu oggetto di uno scambio di mercato con Fabio Capello della Juventus: il friulano approdò a Milano, mentre Benetti, voluto dall'ex compagno di squadra Trapattoni nel frattempo sedutosi sulla panchina bianconera, e da cui era molto stimato,[1] fece ritorno a Torino dopo sette anni. Considerato erroneamente dal Milan in fase calante, al contrario in maglia bianconera raggiunse la piena maturità come centrocampista sia in fase di copertura sia nell'impostazione del gioco,[6] andando a formare una linea mediana formidabile con Giuseppe Furino e Marco Tardelli.[9]

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Benetti durante la sua seconda esperienza juventina, nella sfida interna di Coppa dei Campioni 1978-1979 contro i Rangers

Sotto la Mole continuò a fornire grandi prestazioni e divenne una delle colonne della squadra[17] che, nel triennio seguente, vinse i due scudetti del 1976-1977 e 1977-1978, un'altra coppa nazionale e la Coppa UEFA 1976-1977, quest'ultimo il primo trofeo confederale del club piemontese. Chiuse la seconda esperienza a Torino con 159 presenze e 23 reti tra campionato e coppe.

Roma

Lasciò la Juventus nel 1979 per approdare alla Roma, voluto dal presidente Dino Viola il quale stava rifondando la squadra con un mix di giovani promettenti ed elementi esperti. Logoro dopo anni di calcio giocato soprattutto fisicamente, le prestazioni in campo ne risentirono ma si distinse comunque per la sua consueta professionalità.[17] Giocò con i giallorossi per due stagioni, aggiudicandosi altre due Coppe Italia e collezionando un totale di 42 presenze e 3 gol; disputò così anche il derby di Roma, il quarto della carriera dopo quelli di Torino, Genova e Milano.[9]

Nazionale

Il commissario tecnico Ferruccio Valcareggi lo fece esordire in nazionale il 25 settembre 1971, a 26 anni, subentrando a De Sisti nell'amichevole contro il Messico.[1] Divenne presto titolare e vi rimase quasi ininterrottamente per i nove anni successivi.

Nelle qualificazioni al campionato d'Europa 1972 prese parte al ritorno dei quarti di finale contro il Belgio, che vide gli Azzurri sconfitti per 2-1 ed eliminati. Giocò tutte e tre le partite disputate dall'Italia al campionato del mondo 1974 in Germania Ovest, terminato con l'eliminazione al primo turno dopo la sconfitta contro la Polonia. Con Zoff, Facchetti, Bellugi e Causio fu tra i pochi elementi di quel gruppo a essere confermati dal nuovo selezionatore Fulvio Bernardini per il successivo corso della nazionale.

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Benetti in maglia azzurra al campionato del mondo 1978

Nella difficile fase del rinnovamento disputò tre dei sei incontri validi per le qualificazioni al campionato d'Europa 1976, al quale l'Italia non si qualificò dopo essere arrivata terza nel girone vinto dai Paesi Bassi.

Fu sotto la gestione di Enzo Bearzot che Benetti offrì il meglio di sé in maglia azzurra;[6] realizzò il suo primo gol in nazionale l'8 giugno 1977 in una partita di qualificazione mondiale vinta 3-0 contro la Finlandia a Helsinki. In particolare, al campionato del mondo 1978 in Argentina fu una delle colonne dell'Italia che espresse grande gioco e si vide eliminata solo nel girone di semifinale, tra molte recriminazioni, dai Paesi Bassi.[18] Nel mundial argentino realizzò anche un gol nella gara del primo girone vinta per 3-1 contro l'Ungheria a Mar del Plata.

Prese parte anche al campionato d'Europa 1980 ospitato dall'Italia e qui disputò la sua ultima gara in nazionale, il 18 giugno 1980 a Napoli, nella finale per il 3º posto contro la Cecoslovacchia, in cui realizzò anche uno dei rigori della serie finale che vide la sconfitta degli Azzurri.

Chiuse la carriera in azzurro collezionando 55 presenze e 2 gol, e vestendo la fascia di capitano in due occasioni.

Allenatore

Iniziò la carriera di allenatore nella stagione 1981-1982, subentrando a Saul Malatrasi alla guida della formazione Primavera della Roma e rimanendo in panchina per tre stagioni. Con i giallorossi vinse il torneo di Viareggio 1983 e il Campionato Primavera 1983-1984, grazie a un promettente gruppo che vantava elementi come Giuseppe Giannini, Stefano Desideri e Paolo Baldieri.[1]

Dopo questi successi con i giovani romanisti, nella stagione 1984-1985 gli venne affidata la panchina della prima squadra della Cavese, appena retrocessa dalla Serie B alla C1, ma a stagione inoltrata gli subentrò Corrado Viciani. Dopo un anno d'inattività, la sua ultima esperienza come allenatore di squadre di club fu ancora in C1, alla guida della Carrarese,[19] dove fu ingaggiato nel gennaio 1986 per sostituire Corrado Orrico; una volta portata la squadra alla salvezza, venne confermato per il successivo campionato 1986-1987 in cui tuttavia non riuscì a evitare la retrocessione dei toscani in Serie C2.

Fece quindi parte dello staff del centro tecnico federale di Coverciano, dove allenò la selezione italiana Under-15 in cui transitarono, tra gli altri, Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon. Studiò per entrare a Coverciano, e tra i suoi docenti vi fu Sandro Gamba, già coach della nazionale italiana di pallacanestro.[1] Fu per vent'anni anche istruttore per aspiranti allenatori, e tra i suoi allievi vi sono stati Massimiliano Allegri e Antonio Conte.[10]

Dopo il ritiro

Benetti è stato spesso ospite di emittenti private, nella veste di opinionista, in trasmissioni a tema calcistico.[6]

Statistiche

Presenze e reti nei club

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1963-1964Italia (bandiera) BolzanoD3210---------3210
1964-1965Italia (bandiera) SienaC317---------317
1965-1966Italia (bandiera) TarantoC307---------307
1966-1967C334---------334
Totale Taranto6311------6311
1967-1968Italia (bandiera) PalermoB352CI21------373
1968-1969Italia (bandiera) JuventusA241CI53CdF41---335
1969-1970Italia (bandiera) SampdoriaA272CI32---CdA00304
1970-1971Italia (bandiera) MilanA286CI93------379
1971-1972A294CI71CU93---458
1972-1973A297CI71CdC72---4310
1973-1974A265CI61CdC81SU20427
1974-1975A285CI111------396
1975-1976A305CI82CU72---459
Totale Milan170324893182025149
1976-1977Italia (bandiera) JuventusA294CI90CU122---506
1977-1978A275CI42CC71---388
1978-1979A263CI91CC20---374
Totale Juventus10613276254--15823
1979-1980Italia (bandiera) RomaA251CI92------343
1980-1981A20CI30CdC10TC2080
Totale Roma2711221020423
Totale carriera491789220571240644110
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Cronologia presenze e reti in nazionale

Ulteriori informazioni Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia, Data ...
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-9-1971GenovaItalia Italia (bandiera)2 – 0Messico (bandiera) MessicoAmichevole-Ingresso al 46’ 46’
9-10-1971MilanoItalia Italia (bandiera)3 – 0Svezia (bandiera) SveziaQual. Euro 1972-
20-11-1971RomaItalia Italia (bandiera)2 – 2Austria (bandiera) AustriaQual. Euro 1972-Uscita al 65’ 65’
4-3-1972AteneGrecia Grecia (bandiera)2 – 1Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-Uscita al 46’ 46’
13-5-1972BruxellesBelgio Belgio (bandiera)2 – 1Italia (bandiera) ItaliaQual. Euro 1972-
21-6-1972SofiaBulgaria Bulgaria (bandiera)1 – 1Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-Ingresso al 59’ 59’
20-9-1972TorinoItalia Italia (bandiera)3 – 1Jugoslavia (bandiera) JugoslaviaAmichevole-Ingresso al 72’ 72’
31-3-1973GenovaItalia Italia (bandiera)5 – 0Lussemburgo (bandiera) LussemburgoQual. Mondiali 1974-
9-6-1973RomaItalia Italia (bandiera)2 – 0Brasile (bandiera) BrasileAmichevole-
14-6-1973TorinoItalia Italia (bandiera)2 – 0Inghilterra (bandiera) InghilterraAmichevole-
29-9-1973MilanoItalia Italia (bandiera)2 – 0Svezia (bandiera) SveziaAmichevole-
20-10-1973RomaItalia Italia (bandiera)2 – 0Svizzera (bandiera) SvizzeraQual. Mondiali 1974-
14-11-1973LondraInghilterra Inghilterra (bandiera)0 – 1Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-
26-2-1974RomaItalia Italia (bandiera)0 – 0Germania Ovest (bandiera) Germania OvestAmichevole-
8-6-1974ViennaAustria Austria (bandiera)0 – 0Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-
15-6-1974MonacoItalia Italia (bandiera)3 – 1Haiti (bandiera) HaitiMondiali 1974 - 1º turno-
19-6-1974StoccardaItalia Italia (bandiera)1 – 1Argentina (bandiera) ArgentinaMondiali 1974 - 1º turno-
23-6-1974StoccardaPolonia Polonia (bandiera)2 – 1Italia (bandiera) ItaliaMondiali 1974 - 1º turno-
28-9-1974ZagabriaJugoslavia Jugoslavia (bandiera)1 – 0Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-
8-6-1975MoscaUnione Sovietica Unione Sovietica (bandiera)1 – 0Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-
27-9-1975RomaItalia Italia (bandiera)0 – 0Finlandia (bandiera) FinlandiaQual. Euro 1976-
26-10-1975VarsaviaPolonia Polonia (bandiera)0 – 0Italia (bandiera) ItaliaQual. Euro 1976-
22-11-1975RomaItalia Italia (bandiera)1 – 0Paesi Bassi (bandiera) Paesi BassiQual. Euro 1976-
30-12-1975FirenzeItalia Italia (bandiera)3 – 2Grecia (bandiera) GreciaAmichevole-Uscita al 46’ 46’
7-4-1976TorinoItalia Italia (bandiera)3 – 1Portogallo (bandiera) PortogalloAmichevole-
23-5-1976WashingtonStati Uniti League XI Stati Uniti (bandiera)0 – 4Italia (bandiera) ItaliaTorneo del Bicentenario-
28-5-1976New YorkInghilterra Inghilterra (bandiera)3 – 2Italia (bandiera) ItaliaTorneo del Bicentenario-Uscita al 57’ 57’
31-5-1976New HavenBrasile Brasile (bandiera)4 – 1Italia (bandiera) ItaliaTorneo del Bicentenario-
5-6-1976MilanoItalia Italia (bandiera)4 – 2Romania (bandiera) RomaniaAmichevole-Uscita al 46’ 46’
22-9-1976CopenaghenDanimarca Danimarca (bandiera)0 – 1Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-
17-11-1976RomaItalia Italia (bandiera)2 – 0Inghilterra (bandiera) InghilterraQual. Mondiali 1978-
22-12-1976LisbonaPortogallo Portogallo (bandiera)2 – 1Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-
26-1-1977RomaItalia Italia (bandiera)2 – 1Belgio (bandiera) BelgioAmichevole-Ingresso al 65’ 65’
8-6-1977HelsinkiFinlandia Finlandia (bandiera)0 – 3Italia (bandiera) ItaliaQual. Mondiali 19781
8-10-1977Berlino OvestGermania Ovest Germania Ovest (bandiera)2 – 1Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-
15-10-1977TorinoItalia Italia (bandiera)6 – 1Finlandia (bandiera) FinlandiaQual. Mondiali 1978-
16-11-1977LondraInghilterra Inghilterra (bandiera)2 – 0Italia (bandiera) ItaliaQual. Mondiali 1978-
3-12-1977RomaItalia Italia (bandiera)3 – 0Lussemburgo (bandiera) LussemburgoQual. Mondiali 1978-
8-2-1978NapoliItalia Italia (bandiera)2 – 2Francia (bandiera) FranciaAmichevole-
18-5-1978RomaItalia Italia (bandiera)0 – 0Jugoslavia (bandiera) JugoslaviaAmichevole-
2-6-1978Mar del PlataItalia Italia (bandiera)2 – 1Francia (bandiera) FranciaMondiali 1978 - 1º turno-
6-6-1978Mar del PlataItalia Italia (bandiera)3 – 1Ungheria (bandiera) UngheriaMondiali 1978 - 1º turno1
10-6-1978Buenos AiresItalia Italia (bandiera)1 – 0Argentina (bandiera) ArgentinaMondiali 1978 - 1º turno-
14-6-1978Buenos AiresGermania Ovest Germania Ovest (bandiera)0 – 0Italia (bandiera) ItaliaMondiali 1978 - 2º turno-
18-6-1978Buenos AiresItalia Italia (bandiera)1 – 0Austria (bandiera) AustriaMondiali 1978 - 2º turno-
21-6-1978Buenos AiresPaesi Bassi Paesi Bassi (bandiera)2 – 1Italia (bandiera) ItaliaMondiali 1978 - 2º turno-Uscita al 77’ 77’
20-9-1978TorinoItalia Italia (bandiera)1 – 0Bulgaria (bandiera) BulgariaAmichevole-
23-9-1978FirenzeItalia Italia (bandiera)1 – 0Turchia (bandiera) TurchiaAmichevole-Cap. Uscita al 46’ 46’
8-11-1978BratislavaCecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera)3 – 0Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-
21-12-1978RomaItalia Italia (bandiera)1 – 0Spagna (bandiera) SpagnaAmichevole-
13-6-1979ZagabriaJugoslavia Jugoslavia (bandiera)4 – 1Italia (bandiera) ItaliaAmichevole-Cap.
12-6-1980MilanoItalia Italia (bandiera)0 – 0Spagna (bandiera) SpagnaEuro 1980 - 1º turno-Ingresso al 56’ 56’
15-6-1980TorinoItalia Italia (bandiera)1 – 0Inghilterra (bandiera) InghilterraEuro 1980 - 1º turno-
18-6-1980RomaItalia Italia (bandiera)0 – 0Belgio (bandiera) BelgioEuro 1980 - 1º turno-
21-6-1980NapoliCecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera)1 – 1 dts
(9 – 8 dtr)
Italia (bandiera) ItaliaEuro 1980 - Finale 3º posto-Ingresso al 85’ 85’ - 4º posto
Totale Presenze (41º posto) 55 Reti 2
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Statistiche da allenatore

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
CompGVNPCompGVNPCompGVNPCompGVNPGVNP %
lug.-dic. 1984Italia (bandiera) CaveseC112174CI+CI-C5+00+00+05+0---------- 17 1 7 9 &&5,88
gen.-giu. 1986Italia (bandiera) CarrareseC1184104CI-C0000---------- 18 4 10 4 22,22
1986-1987C13481115CI-C ? ? ? ?---------- 34 8 11 15 23,53
Totale Carrarese521221195+0+0+5+-------- 57 12 21 23 21,05
Totale carriera641328235+0+0+5+-------- 69 13 28 28 18,84
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Palmarès

Giocatore

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Benetti (a destra) e Roberto Boninsegna con il trofeo della Coppa UEFA 1976-1977 vinta con la Juventus

Club

Competizioni nazionali
Palermo: 1967-1968
Milan: 1971-1972, 1972-1973
Juventus: 1978-1979
Roma: 1979-1980, 1980-1981
Juventus: 1976-1977, 1977-1978
Competizioni internazionali
Milan: 1972-1973
Juventus: 1976-1977

Allenatore

Roma: 1983
Roma: 1983-1984

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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