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allenatore di calcio, dirigente sportivo e calciatore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Stefano Desideri (Roma, 3 luglio 1965) è un allenatore di calcio, dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Stefano Desideri | |||||||||||||||||||
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Desideri alla Roma | |||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||
Altezza | 176 cm | ||||||||||||||||||
Peso | 75 kg | ||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | ||||||||||||||||||
Termine carriera | 1998 - giocatore | ||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al luglio 2014 | |||||||||||||||||||
Centrocampista centrale, ha giocato in prevalenza come mediano[3]. Era dotato di un potente tiro dalla distanza[4][5].
Nel corso della carriera è stato schierato anche nel ruolo di centrocampista destro (posizione che non gradiva)[5][6] e, durante la permanenza a Udine, come libero[7].
Soprannominato Cicciobello a causa della corporatura[4][5], cresce nelle giovanili della Roma e nella stagione 1983-1984 diventa Campione d'Italia con la formazione Primavera allenata da Romeo Benetti, insieme a Giuseppe Giannini, Fabrizio Di Mauro e Paolo Baldieri[5]. Nell'estate 1984, insieme al compagno Marco Savorani, passa in prestito al Piacenza, in cui gioca per una stagione come rincalzo a centrocampo, sfiorando la promozione in Serie B[8]. Tornato nella capitale, disputa un'altra annata da riserva agli ordini di Sven-Göran Eriksson; poco impiegato in campionato (7 presenze), trova più spazio in Coppa Italia, anche a causa delle assenze dei compagni di squadra, impegnati con la Nazionale nella preparazione dei Mondiali in Messico[3], e realizza uno dei due gol con cui i giallorossi sconfiggono in finale la Sampdoria[9].
A partire dal 1986, pur frenato da limiti caratteriali[4][5][10], viene impiegato più frequentemente da Nils Liedholm, come tornante di fascia al fianco di Giuseppe Giannini e Carlo Ancelotti[5]; dopo la cessione di quest'ultimo al Milan, diventa titolare[11][12], formando con Giannini la coppia centrale di centrocampo[3]. Nel 1989, con l'arrivo in panchina di Luigi Radice, viene riportato stabilmente nella posizione di centrocampista centrale[5], e vive la propria miglior stagione a livello realizzativo, con 10 reti in campionato. Nella stagione 1990-1991, con Ottavio Bianchi, vince la sua seconda Coppa Italia ed è finalista nella Coppa UEFA.
Nel 1991 il presidente romanista Ciarrapico lo cede all'Inter per 7 miliardi di lire[13][14], al termine di un'operazione di mercato in cui i nerazzurri lo acquistano in compartecipazione con la Juventus, con l'accordo di riscattarlo a fine stagione[15][16]; l'acquisto di Desideri rientra nell'ambito del passaggio di Giovanni Trapattoni sulla panchina bianconera[17][18]. A Milano le prestazioni sono negative[6] e spesso parte dalla panchina. Anche i cattivi rapporti con gli allenatori Corrado Orrico e poi con il suo sostituto, Luis Suárez peggiorano le cose[6]; viene messo fuori rosa e multato per aver rivolto offese ripetute al suo allenatore Suarez dopo aver realizzato un gol al Napoli[6]. Nella stagione 1992-1993, dopo aver disputato le prime 4 partite di campionato con i nerazzurri, viene ceduto all'Udinese come contropartita tecnica nell'affare che porta Antonio Manicone a Milano[19]. In Friuli viene riconvertito da Albertino Bigon come libero[7], e realizza il gol decisivo, all'ultima giornata contro la Roma, che consente ai friulani di accedere allo spareggio-salvezza poi vinto contro il Brescia[20]. In maglia Udinese segnerà anche un autogol[21].
Nella stagione successiva, con la cessione di Dell'Anno, viene inizialmente impiegato nel ruolo di regista[22]; nel corso del campionato, tuttavia, l'allenatore Azeglio Vicini lo schiera nuovamente in difesa, provocando critiche da parte del presidente Giampaolo Pozzo che voleva fosse utilizzato come libero Fabio Petruzzi[23]; Pozzo nel corso della stagione fa estromettere Desideri dalla rosa[24]. Dopo essere stato reintegrato, retrocede con i friulani in Serie B, contribuendo alla promozione nella massima serie nel 1995. Nei due anni successivi, dopo alcune incomprensioni tattiche con l'allenatore Alberto Zaccheroni[25], indossa la fascia di capitano[10] e raggiunge la qualificazione in Coppa UEFA nella stagione 1996-1997, in un'annata costellata di infortuni[26].
Nel gennaio 1998 viene ingaggiato dal Livorno, in Serie C1, grazie anche all'amicizia che lo lega all'allenatore Paolo Stringara[27]. Dopo i primi cinque mesi negativi, ritrova la condizione fisica e qualche prestazione positiva solo nel finale di campionato[25]; la promozione, tuttavia, sfuma ai play-off, persi in finale contro la Cremonese. Al termine della stagione non gli viene rinnovato il contratto[28], e conclude la propria carriera agonistica.
È stato convocato da Azeglio Vicini per il Campionato europeo di calcio Under-21 1986, perso in finale contro la Spagna ai calci di rigore: Desideri ha fallito uno dei tiri dal dischetto degli Azzurrini[29]. Due anni dopo viene convocato da Francesco Rocca nella Nazionale Olimpica per i Giochi di Seul[30], nei quali totalizza 3 presenze e una rete nella partita di apertura con il Guatemala[31]; in seguito alla sconfitta per 4-0 contro lo Zambia, e alle polemiche successive, viene di fatto escluso dalla squadra[32][33]. Non ha mai esordito nella Nazionale maggiore, chiuso nel suo ruolo da Berti, Crippa e De Napoli[34].
Nel 1999 diventa allenatore in seconda del Lugano, affiancando Giuliano Sonzogni[35], mentre nel 2000 avviene la prima esperienza da allenatore: viene ingaggiato dal Marsala[36], che però non si iscrive al campionato a causa di gravi problemi finanziari[37][38]. Nel 2001 è ingaggiato dall'Astrea, in Serie D, ma già in ottobre si dimette dall'incarico[39].
Abbandonata la carriera di allenatore, è stato brevemente presidente del Fidene, società dilettantistica laziale[40], ed è stato osservatore per la Roma[40]. Inoltre è diventato un professionista della pesca d'altura[40][41].
Il 6 luglio 2012 viene ufficializzato nello staff della Fiorentina ricoprendo il ruolo di collaboratore dell'area tecnica-sportiva[42].
Il 22 luglio 2014 diventa team manager della squadra indiana del Pune City[43].
Ha lavorato nel settore giovanile della Roma.[44]
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1984-1985 | Piacenza | C1 | 20 | 0 | CI-C | 3 | 1 | - | - | - | - | - | - | 23 | 1 |
1985-1986 | Roma | A | 7 | 0 | CI | 9 | 3 | - | - | - | - | - | - | 16 | 3 |
1986-1987 | A | 25 | 5 | CI | 5 | 0 | CdC | 2 | 0 | - | - | - | 32 | 5 | |
1987-1988 | A | 23 | 4 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 25 | 4 | |
1988-1989 | A | 27 | 2 | CI | 5 | 0 | CU | 5 | 1 | - | - | - | 37 | 3 | |
1989-1990 | A | 26 | 10 | CI | 6 | 2 | - | - | - | - | - | - | 32 | 12 | |
1990-1991 | A | 28 | 4 | CI | 10 | 0 | CU | 9 | 2 | - | - | - | 47 | 6 | |
Totale Roma | 136 | 25 | 37 | 5 | 16 | 3 | - | - | 189 | 33 | |||||
1991-1992 | Inter | A | 29 | 4 | CI | 4 | 0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 35 | 4 |
lug.-ott. 1992 | A | 4 | 1 | CI | 1 | 1 | - | - | - | - | - | - | 5 | 2 | |
Totale Inter | 33 | 5 | 5 | 1 | 2 | 0 | - | - | 40 | 6 | |||||
ott. 1992-1993 | Udinese | A | 23 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 23 | 3 |
1993-1994 | A | 31 | 1 | CI | 5 | 1 | - | - | - | - | - | - | 36 | 2 | |
1994-1995 | B | 24 | 3 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 24 | 3 | |
1995-1996 | A | 32 | 0 | CI | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | 34 | 1 | |
1996-1997 | A | 19 | 0 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 20 | 0 | |
Totale Udinese | 129 | 7 | 8+l | 2 | - | - | - | - | 137 | 9 | |||||
gen.-giu. 1998 | Livorno | C1 | 12+3[45] | 0 | CI-C | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 15 | 0 |
Totale carriera | 300+3 | 37 | 50 | 8 | 18 | 3 | - | - | 371 | 48 |
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia under 21 | |||||||
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Data | Città | In casa | Risultato | Ospiti | Competizione | Reti | Note |
29-10-1986 | Valladolid | Spagna under 21 | 2 – 1 dts (5 – 1 dtr) | Italia under 21 | Europeo Under-21 1986 - Finale Ritorno | - | 90+1’ |
22-4-1987 | Padova | Italia under 21 | 1 – 0 | Jugoslavia under 21 | Amichevole | - | |
27-5-1987 | Salo | Finlandia under 21 | 1 – 0 | Italia under 21 | Amichevole | - | |
Totale | Presenze | 3 | Reti | 0 |
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