Questa è una voce tematica: trovi la fonte di ogni citazione nella voce dell'autore.
Citazioni sull'uomo (inteso come essere umano, maschio o femmina) e sulla umanità (intesa come l'insieme degli esseri umani).
Agisci in modo da considerare l'umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre anche come scopo, e mai come semplice mezzo. (Immanuel Kant)
Ahi, cieca umana mente, | come i giudizi tuoi son vani e torti! (Torquato Tasso)
Anche l'uomo più miserabile è in grado di scoprire le debolezze del più degno, anche il più stupido è in grado di scoprire gli errori del più saggio. (Theodor Adorno)
Bene dissero gli antichi quando posero l'uomo fra le cose eterne e quelle temporali, perciò che non è né puramente eterno né semplicemente temporale, ma partecipando di entrambe le nature, e stando medio fra esse, gli è concesso viver quella che vuole. Perciò avviene che si diano tre tipi di uomini: alcuni, e sono ben pochi, sono annoverati fra gli Dei perché, dominati il vegetare e il sentire, divengono quasi totalmente razionali. Altri, lasciando l'intelletto e sommersi nel senso, paiono essersi tramutati in bestie. Altri infine, veri e propri uomini, son coloro che mediocremente han vissuto secondo le virtù morali, senza darsi tutti all'intelletto né tutti obliandosi nel corpo. (Pietro Pomponazzi)
Bisogna tornare all'uomo, alla sua grandezza ed alla sua fatica; e col ritorno all'uomo si ritornerà anche a Cristo. (Giorgio La Pira)
Bisogna veramente che l'uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore. (Vittorio Alfieri)
Cane non mangia cane; «i feroci leoni non si fanno guerra»; il serpente non aggredisce il suo simile; v'è pace tra le bestie velenose. Ma per l'uomo non c'è bestia più pericolosa dell'uomo. (Erasmo da Rotterdam)
[Andando in giro di giorno con la lanterna accesa] Cerco l'uomo. (Diogene di Sinope)
Che cos'è l'uomo, quando ci pensi, se non una macchina complicata e ingegnosa per trasformare, con sapienza infinita, il rosso vino di Shiraz in orina? (Karen Blixen)
Che cosa è uomo. – Mente incarnata, anima faticosa, abitacolo di poco tempo, recettacolo di spirito, speculatore della vita, abandonatore della luce, consumazione di vita, moto etterno, camminatore ischiavo della morte. (Piovano Arlotto)
Che è dunque colle sue piccine passioni l'umanità? anzi – «fra il lampo di vita e il tuono di morte» ov'è l'uomo? (Carlo Dossi)
Che l'uomo sia la creatura più nobile lo si deduce già dal fatto che nessun'altra creatura lo ha ancora contraddetto. (Georg Christoph Lichtenberg)
Che sappiamo dell'Uomo? | abbiamo percorso qualche pallido millimetro | nel vento immane delle Galassie in volo, | abbiamo posato il piede timoroso | sulle sabbie roventi della Luna... | ma l'Uomo nel suo profondo abisso | ci è ancora ignoto. (Carlo Martini)
Che un uomo, sia pure dotato della più gran fermezza ed energia, cada in deliquio ad un'improvvisa percossa della fortuna, non deve meravigliare. Si uccide un uomo con l'imprevisto come un bue con la mazza. (Victor Hugo)
Chi non ama i propri compaesani o concittadini – che vede e conosce – non ha molte probabilità di arrivare a provare amore per l'«Uomo», che non ha mai visto né conosciuto. (Clive Staples Lewis)
Ci sono uomini che vivono di certezze e non hanno mai dubbi: quelli non vivono, esistono. (Romano Battaglia)
Ciarpame, ciarpame sono le opere dell'uomo. (Theodor Fontane)
Ciascun uomo ricomincia la storia del mondo, ciascun uomo la finisce, ciascun uomo unico, chiunque sia, unico agli occhi di Dio. (Julien Green)
Ciò che soprattutto distingue un grande uomo è il clima spirituale che egli crea nella sua anima; è quel ripetuto, quasi ininterrotto esercizio che regola i suoi istinti, attitudini, sentimenti, pensieri e azioni, e infine la sua aura, quell'emanazione personale che raggiunge cerchi sempre più ampi di ispirazione e stimolo alle persone, anche dopo la sua morte. (Yehudi Menuhin)
Come l'individuo non è assolutamente un essere unico e separato dagli altri, ma è anche un essere sociale, così la psiche umana non è un fenomeno chiuso in sé e meramente individuale, ma è anche un fenomeno collettivo. (Carl Gustav Jung)
Creatura quanto mai strana è l'uomo: insaziabile, sempre inappagato, irrequieto, mai in pace con Dio o con se stesso, di giorno tende senza posa a inutili mete, di notte si abbandona a un'orgia di desideri proibiti e malvagi. (Jack London)
Credo che l'uomo collettivo, l'umanità, ossia l'Associazione, debba essere lavoro vitale d'una nuova fede, che starà al cristianesimo, come il cristianesimo al mosaismo; cioè verrà non a distruggerlo, ma a completarlo. Credo che mentre tutte le religioni hanno detto: «Dio è Dio, e Buddha è il suo profeta — e Cristo è il suo profeta — e Maometto è il suo profeta», la religione futura dirà: «Dio è Dio, e l'umanità è il suo profeta.» Quindi, rivelazione, non immediata, ma continua, progressiva, incarnazione divina nell'umanità: santificazione, ma mortalità di tutte le religioni, fasi tutte, secondo il tempo e lo spazio, della grande, vera, una religione, della quale ogni epoca storica svolge un principio, un articolo. La morale si perfezionerà, dacché invece di sancire che l'uomo può salvarsi, malgrado il mondo, e separandosi dal mondo, dirà che l'uomo non si salva se non attraverso il mondo, trasformando il mondo. (Giuseppe Mazzini)
– Di' un po, sai chi è quello strano tizio? – È un umano. – E cosa fa? – Le solite cose che fanno gli umani: un po' ride, un po' studia, un po' ama... (Futurama)
Di tutte le cose misura è l'uomo: di quelle che sono, per ciò che sono, di quelle che non sono, per ciò che non sono. (Protagora)
Di tutte le creature solo l'uomo è capace di concepire un bene superiore al bene egoistico, e di conseguenza, è impossibile per lui provare completa soddisfazione nella vita pratica. (William Boyd)
Dio versò nell'uomo un fiume di fiamma che dà la vita; lascialo raffreddare e non penserai, non sentirai, non vorrai e non farai niente che la chiocciola, animale di sangue freddo, non sia capace di fare nel proprio ambito. L'uomo deve divampare e ardere in modo sempre più puro perché possa produrre qualcosa di grande e di bello, in conformità alla sua vocazione. (Ferenc Kölcsey)
Dovunque sono uomini sono diversità di opinioni, disparità di sentimenti, differenza di umori, tali e tante variazioni temporanee o permanenti, che il consenso perfetto è impossibile, non dico fra tutti o fra molti, ma fra pochi, fra due. (Federico De Roberto)
– Dunque, l'essere umano medio è alto tra i novanta centimetri e i sette metri ed è fatto di un materiale molliccio e peloso avvolto in una T-shirt. – È vero che ti mordono il collo e ti succhiano il fluido per farti diventare un umano? – Esattamente. (Futurama)
È davvero incredibile come insignificante e priva di senso, vista dal di fuori, e come opaca e irriflessiva, sentita dal di dentro, trascorra la vita di quasi tutta l'umanità. È un languido aspirare e soffrire, un sognante traballare attraverso le quattro età della vita fino alla morte, con accompagnamento d'una fila di pensieri triviali. (Arthur Schopenhauer)
E del resto è giusto che gli uomini, i quali così spesso si arrogano come merito proprio un bene di cui non sono che strumenti, si attribuiscano assurdità che non è stato in loro potere evitare. (Luigi Pirandello)
È difficile essere uomini, difficile nello stesso tempo essere la terra e il sale della terra, la vita e il senso della vita. (Sebastiano Addamo)
E l'uomo il più agile di tutti gli animali, il più specialmente dotato di qualunque spezie di facoltà di imitazione, il più suscettibile di ricevere tutte le impronte immaginabili, differisce tanto sensibilmente da se stesso nei differenti climi, che varii naturalisti credono dover riguardare la razza umana come suddivisa in diverse spezie distinte. (Pierre Jean Georges Cabanis)
È la capacità dell'uomo di simpatizzare con tutte le creature viventi che fa di lui veramente un uomo. (Albert Schweitzer)
È strano come gli umani, che normalmente si considerano tanto superiori agli altri animali, impieghino, qualora sembri sostenere le loro preferenze dietetiche, un argomento che implica che dovremmo volgerci agli altri animali per riceverne ispirazione ed insegnamento morali. (Peter Singer)
È tipico della vanità e dell'impertinenza dell'uomo definire stupidi gli animali perché così gli appaiono ai suoi sensi ottusi. (Mark Twain)
È un uomo civilizzato colui che dà una risposta seria ad una domanda seria. (Ezra Pound)
Ecco cosa facciamo noi esseri umani: ci trasformiamo in oggetti. Trasformiamo gli oggetti in noi stessi. (Chuck Palahniuk)
Eppure sembra un uomo, | vive come un uomo, | soffre come un uomo, | è un uomo. (Giorgio Gaber)
Felice l'uomo a cui una patria fiorente dà gioia e forza al cuore. (Friedrich Hölderlin)
Finché le forze lo permettono, il povero mortale deve sempre scalare nuove montagne. (Fausto Cercignani)
Finché l'uomo si considera importante i suoi occhi sono ciechi, incapaci di vedere il Cielo. (Isaac Bashevis Singer)
Forse è vero che ogni essere umano è un mostro potenziale, ma se lasciamo da parte le potenzialità, allora il genere umano può essere diviso in due categorie principali: gli esseri umani e le belve umane. (Fausto Cercignani)
Forse l'esperienza giova a questo o a quell'uomo. All'umanità non giova niente. (Ugo Ojetti)
Fra uomo e uomo c'è spesso una distanza come tra stella e stella. Lì sta un sole gigantesco e più in là un altro. Fra la polvere turbinosa dei mondi, un colosso di fiamma appena scorge un altro, piccolo come una favilla che scintilla perduta nelle tenebre senza fondo... E quanti poi non si vedono affatto e neanche sospettano la loro reciproca esistenza! Succede spessissimo che gli uomini comprendano a vicenda, nello stesso modo, le loro anime... (Ion Luca Caragiale)
Gli esseri umani nell'universo sono come cani e gatti in una casa. Gran parte di quel che avviene esula dal loro comprendonio, e la cosa più saggia e sicura è – come fan loro – sopportare o ignorare. Sperare che ci venga consentito di vivere in pace. (Richard Adams)
Gli sforzi per ispiegare prima l'universo, e poi con esso noi stessi riuscirono fino ad ora così insoddisfacenti, che vale la pena di tentare il cammino opposto, cioè di risalire dall'enigma dell'uomo a quello dell'universo. Anzi è proprio questa la via da percorrersi, perché l'uomo come l'essere più elevato della natura deve venire prima giustamente definito, se si vuole che la natura stessa venga apprezzata al suo giusto valore. (Carl du Prel)
Gli uomini camminano insieme, parlano insieme, dormono insieme, ma non si conoscono. Se gli uomini si conoscessero non camminerebbero insieme, non parlerebbero insieme, non dormirebbero insieme. (Thomas Bernhard)
Gli uomini prima sentono il necessario, dipoi badano all'utile, appresso avvertiscono il comodo, più innanzi si dilettano del piacere, quindi si dissolvono nel lusso, e finalmente impazzano in istrappazzar le sostanze. (Giambattista Vico)
Gli uomini hanno, come gli alberi, il loro lato esposto al vento e, come le montagne, la loro parete Sud. Dobbiamo solo cercare l'accesso ai pendii dei loro vigneti, alle miniere dei loro tesori. Allora doneranno l'oro e il vino, là dove nessuno se l'aspettava. Gli uomini sono testi geroglifici, tanti incontrano però il loro Champollion. Diventeranno leggibili, diventeranno avvincenti, se la chiave sarà accordata con amore. (Ernst Jünger)
Gli uomini non possono vivere senza cercare di descriversi e di spiegarsi l'universo. (Isaiah Berlin)
Gli uomini non sono così cattivi, come a volte pensiamo. Le nostre virtù le scrivono, è vero, volentieri sull'acqua, ma neppure i nostri torti e peccati li incidono sempre sulla pietra e col tempo, qua e là, dimenticano anche quelli. (Josip Jurčič)
Gli uomini possono apparire detestabili come società per azioni e come popoli; furfanti possono essere, sciocchi e assassini; gli uomini possono avere volti ignobili e insignificanti; l'uomo ideale tuttavia è una creatura tanto nobile e splendente, tanto grandiosa e luminosa che sopra ogni sua macchia ignominiosa tutti i suoi compagni dovrebbero affrettarsi a gettare i loro manti più preziosi. (Herman Melville)
Gli uomini possono dividere quello che posseggono, ma non se stessi. (Charles Morgan)
Gli uomini procedono nella direzione di sempre, quella dell'affermazione nel sociale. Tranne una esigua minoranza, non si domandano neppure cosa perdono a causa della loro mancanza di rapporto con i figli, compiaciuti e paghi del loro ruolo di sostentatori della famiglia. (Elena Gianini Belotti)
Gli uomini provano poca ammirazione per la meravigliosa magnificenza dei Cieli. (Maksim Gorkij)
Gli uomini riconosceranno che vi è fra tutte le creature un rapporto ed un'obbligazione vicendevole ed estenderanno, senza sforzo, a tutti gli esseri viventi quei sensi di carità e di giustizia, che ora considerano come dovuti soltanto agli uomini. (Piero Martinetti)
Gli uomini ridono di ciò che non capiscono o non si aspettano. (Andrea Rossi)
Gli uomini son vandali su tutta la faccia della terra; e un giorno, ne ho fede, verrà un altro diluvio per castigarli. Spoglino per intanto le montagne, e vedranno. (Anton Giulio Barrili)
Gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. (Antonio Bello)
Gli uomini sono abituati a vivere come se Dio li avesse messi in terra perché si prendessero beffe l'uno dell'altro. (Maksim Gor'kij)
Gli uomini sono come i cani: abbaiano ai mendichi e si gettano addosso ai più deboli. Si divora il ferito, come tra le bestie feroci. (Ferdinando Petruccelli della Gattina)
Gli uomini sono come i cani: quelli che non sono tenuti al guinzaglio sono spesso i più affezionati. (Paul Léautaud)
Gli uomini sono più ottusi che perversi, e i cattivi sono anche più ciechi che cattivi. (Sof'ja Petrovna Sojmonova)
Gli uomini sono una razzaccia. Sono bestiacce cupide, libidinose, avare, senza fede, senza gratitudine, egoiste, nella maggior parte dei casi esseri senza forza di spirito, incapaci di seguire il bene o il male, incerti e pronti a cedere al più forte, senza sentimento di responsabilità, vittime del primo partito che capita. (Giuseppe Prezzolini)
Ho passato la parte migliore della mia esistenza a mettere a nudo le debolezze dell'uomo, quale ci appare nelle civiltà storiche. Ho analizzato il potere e l'ho scomposto nei suoi elementi con la stessa spietata lucidità con cui mia madre analizzava i processi della famiglia. Ben poco del male che si può dire dell'uomo e dell'umanità io non l'ho detto. E tuttavia l'orgoglio che provo per essa è ancora così grande che solo una cosa io odio veramente: il suo nemico, la morte. (Elias Canetti)
I filosofi del medioevo avevano ragione: l'uomo è davvero il centro dell'universo ed è librato per l'eternità fra l'infinito e l'infinitesimale e né l'uno né l'altro hanno limiti. (Viaggio allucinante)
Il segreto che permette all'uomo di non invecchiare è quello di rimanere semplice e avere la capacità di scoprire un mondo anche in un granello di sabbia. (Romano Battaglia)
Il cammino d'un uomo è comprensione dell'amore. Una cosa fragilissima, altro che mettersi sotto un ombrello. (Susanna Tamaro)
Il meglio e il peggio di tutte le cose create è l'uomo. (Antonio Pérez)
Il mio primo dove è di cominciare, finalmente, a vivere come membro del genere umano, che non è più ridicolo di quanto io sia. E il mio primo atto umano è quello di riconoscere di quanto io sia debitore a tutti gli altri. (Thomas Merton)
Il vero bene comune degli uomini è l'uomo stesso. (Maurice Zundel)
Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. (Matrix)
In un certo senso tutti gli uomini sono padroni a casa propria. Anche il più rozzo dei contadini, il più ignorante dei vignaioli, il più misero degli impiegati, il più pezzente dei commercianti, il più reietto dei reietti che da sempre non godono di nessuna considerazione sociale, il più umile degli uomini, insomma, si porta dentro un talento che prima o poi gli darà il suo momento di gloria. (Muriel Barbery)
Infatti l'uomo ama e onora l'uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta. (Thomas Mann)
Io amo l'umanità... È la gente che non sopporto. (Charles Schulz)
Io di un uomo voglio il fiore e i frutti; voglio che mi arrivi la sua fragranza e che un po' della sua maturità arricchisca il nostro rapporto. La sua bontà non deve essere un atto parziale e transitorio, ma un qualcosa in più che sia costante, che non gli costi nulla e che sia inconscio. (Henry David Thoreau)
Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia, che è la famiglia umana. (Vittorio Arrigoni)
Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura. (Fabrizio De André)
L'esperienza della società e della storia insegna che l'uomo è, per eccellenza, l'essere non pensante. (Guido Ceronetti)
L'estrema genericità, vaghezza e variabilità delle capacità di reazioni innate (cioè geneticamente programmate) dell'uomo significa che, senza l'aiuto di modelli culturali, egli sarebbe funzionalmente incompleto [...] una specie di mostro informe senza meta né potere di autocontrollo, un caos di impulsi spasmodici e vaghe emozioni. (Clifford Geertz)
L'essere umano è fatto così: nella miseria più nera basta la gioia di un minuto per rinfrancarlo, e nei momenti di gioia maggiore lo abbatte la prospettiva più lontana, ancora al di là dell'orizzonte, di una disgrazia. (Jean Paul)
L'essere umano è sempre il fine di ogni azione politica, mai un mezzo. (Ida Carmina)
L'essere umano va rispettato e trattato come una persona fin dal suo concepimento e, pertanto, da quello stesso momento gli si devono riconoscere i diritti della persona, tra i quali anzitutto il diritto inviolabile di ogni essere umano innocente alla vita. (Donum vitae)
L'eterno e non mai soddisfatto desiderio dell'uomo non è forse di accrescere il suo potere e le sue facoltà, d'essere ove non è, di richiamare il passato e di vivere nell'avvenire? — Ei vuol comandare agli eserciti, presiedere le accademie, esser adorato dalle belle; ed, ove tutto ciò ottenga, sospira allora i campi e la tranquillità, porta invidia alla capanna de' pastori. Sempre ei si chiama deluso ne' suoi disegni, nelle sue speranze; poiché sempre incontra qualche sciagura, inseparabile dalla sorte umana. (Xavier de Maistre)
L'homo ludens non si può scindere dall'homo esplorans. (Konrad Lorenz)
L'incredulità è un accidente; la fede sola è lo stato permanente dell'umanità. (Alexis de Tocqueville)
L'ultima funzione chiara e distinta dell'uomo: muscoli smaniosi di lavorare, cervelli smaniosi di creare al di là del singolo bisogno – ecco cos'è l'uomo. Costruire un muro, costruire una casa, una diga; e in quel muro, in quella casa, in quella diga mettere qualcosa dell'Uomo, e in cambio prendere per l'Uomo qualcosa di quel muro, di quella casa, di quella diga: prendere i muscoli d'acciaio dal faticare, prendere le linee e le forme nette dal progettare. Perché l'uomo, diversamente da ogni altra cosa organica o inorganica dell'universo, cresce al di là del suo lavoro, sale i gradini delle sue idee, va oltre il limite dei suoi risultati. Ecco cosa puoi dire dell'uomo: quando le teorie cambiano e crollano, quando le scuole, le filosofie, gli angusti vicoli bui del pensiero nazionale, religioso ed economico crescono e si disintegrano, l'uomo non si ferma, procede brancolando, ferendosi, a volte ingannandosi. Fattosi avanti, può darsi che indietreggi, ma solo di mezzo passo, mai di un passo intero. Ecco cosa puoi dire, e sapere, e sapere. Ecco cosa puoi sapere quando le bombe piovono dagli aerei neri sulla piazza del mercato, quando si sgozzano prigionieri come maiali, quando i corpi calpestati si svuotano disgustosi nella polvere. Ecco come puoi saperlo. Se il passo non venisse fatto, se la smania di brancolare in avanti mancasse, le bombe non cadrebbero, le gole non verrebbero tagliate. Diffida del tempo in cui le bombe smettono di cadere mentre i bombardieri sono ancora vivi – perché ogni bomba dimostra che lo spirito non è morto. E diffida del tempo in cui gli scioperi cessano mentre i grandi proprietari sono ancora vivi – perché ogni piccolo sciopero soffocato dimostra che il passo è in atto. Ed ecco cosa puoi sapere per certo: terribile è il tempo in cui l'Uomo non voglia soffrire e morire per un'idea, perché quest'unica qualità è fondamento dell'Uomo, e quest'unica qualità è l'uomo in sé, peculiare nell'universo. (John Steinbeck)
L'umanità che si agita tanto su questo povero globo, per ricominciare senza sosta la stessa cosa, potrebbe prendere come sua insegna una scimmia che cammina su una palla. (Albert Samain)
L'umanità deve salvarsi, e certo mai e poi mai potrà farlo un Dio. Occorrono il sapere, la verità e la realtà. Non accettarli, come hanno fatto il postmoderno filosofico e il populismo politico, significa seguire l'alternativa, sempre possibile, che propone il Grande Inquisitore: seguire la via del miracolo, del mistero e dell'autorità. (Maurizio Ferraris)
L'umanità è il lato immortale dell'uomo mortale. (Karl Ludwig Börne)
L'umanità ha assai progredito da quelle remote età in cui l'uomo, tagliando nella selce rozzi strumenti, viveva degl'incerti prodotti della caccia e non lasciava in eredità a' suoi figliuoli che un ricovero sotto le roccie e dei poveri utensili di pietra, nonché la Natura immensa, incompresa, terribile, colla quale essi dovevano entrare in lotta per mantenere la loro meschina esistenza. (Pëtr Alekseevič Kropotkin)
L'umanità i dilemmi non li risolve, ma li pianta lì. (Kurt Tucholsky)
L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza. Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama. I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. (Siamo uomini o caporali)
L'umanità si è messa a girare le sue macchine e, vedendo che ne sgorgava oro, ha esclamato: È Dio! E quel Dio, essa lo mangia! (Gustave Flaubert)
L'uomo, che secondo il linguaggio sacro della Bibbia fu fatto da Dio per alcun poco inferiore agli angioli, coronato di gloria ed onore, e costituito signore di tutto il creato sensibile, da una scienza, che vuole far senza della Fede ed anche di Dio, è stato abbassato infino alle bestie, ed insieme con esse confuso. Che cosa è l'uomo secondo Darwin, Büchner, Häckel, Huxley e tutti i recenti trasformisti? Un vertebrato un poco più perfetto degli altri, e niente più. (Gennaro Portanova)
L'Uomo ci si presenta sotto tanta diversità di aspetti, riunisce in se tante contradizioni, che non può fare a meno di non ci si manifestare ora per una creatura tutta celeste, ora per un ente tutto animalesco. (Papa Clemente XIV)
L'uomo crea a se stesso mille necessità che gli fanno una vita da schiavo. Ma quanto agevolmente, liberamente, si potrebbe vivere, se si rigettasse quella somma enorme di bisogni artificiali che pesa su di noi, che ci condanna ai lavori forzati! (Maxence Van der Meersch)
L'uomo d'indole bennata deve, al fine di raggiungere il "destino di salvezza", sorvegliare la propria giovinezza e tenere a freno ciò che corrompe tutto a causa dei desideri furiosi. (Epicuro)
L'uomo decade e involgarisce, si fa grosso ed ottuso, secondo o quando decade in lui il senso religioso delle parole. (Tommaso Landolfi)
L'uomo deve essere un totale e perfetto strumento di sé stesso. (Novalis)
L'uomo è capace di umanità, lo voglia o no. È capace di essere figlio di Dio con pieno consenso o contro la sua volontà. È capace di accettare se stesso o respingersi. (Thomas Merton)
L'uomo è come un albero e in ogni suo inverno levita la primavera che reca nuove foglie e nuovo vigore. (Vasco Pratolini)
L'uomo è come un albero, la fatica del corpo sono le foglie, la custodia del cuore il frutto. (Agatone d'Egitto)
L'uomo è creatura siffattamente mirabile che non puoi mai enumerarne tutte le virtù d'un sol fiato e, più lo scruti, più cose singolari discopri – e il descriverle non avrebbe mai fine. (Nikolaj Vasil'evič Gogol')
L'uomo è il risultato dell'evoluzione, durata milioni di anni, dalla prima molecola di amminoacidi sino a noi. Psicologicamente, credo che siamo il frutto di una quantità di dilemmi che per secoli abbiamo percepito e lasciato irrisolti. Innanzitutto la difficoltà a capire il senso della vita, cioè perché siamo su questa terra. (Umberto Veronesi)
L'uomo è il solo animale che ha creato il proprio ambiente. Ironicamente, è anche il solo che ha creato i propri mezzi di autodistruzione. (Ernesto Sabato)
L'uomo è indizio, strumento, limite all'uomo. Di questo principio esce la giurisprudenza e la politica tutta. (Niccolò Tommaseo)
L'uomo è insaziabile; non potendo misurare l'eternità, egli misura i secoli. (Licurgo Cappelletti)
L'uomo è invero un soggetto meravigliosamente vano, vario e ondeggiante. È difficile farsene un giudizio costante e uniforme. (Michel de Montaigne)
L'uomo è la più infelice e la più fragile fra tutte le creature, e nello stesso tempo la più orgogliosa. (Michel Foucault)
L'uomo è l'opera più brutta di Dio, e che soltanto ad un pazzo può venire in mente di prodigare le cure della medicina ad una razza che sarebbe meglio sterminare! (Rafael Sabatini)
L'uomo è l'unica creatura che rifiuti di essere quello che è. (Albert Camus)
L'uomo è l'unico animale per il quale la sua stessa esistenza è un problema che deve risolvere. (Erich Fromm)
L'uomo è lo stesso ovunque. La sua morfologia e i suoi istinti sono identici dappertutto. È per questo che la legge naturale è divenuta la legge logica dell'uomo. (Mu'ammar Gheddafi)
L'uomo è nato per creare. La vocazione umana è di immaginare, inventare, osare nuove imprese. (Michael Novak)
L'uomo è per natura un animale politico. (Aristotele)
L'uomo è quell'essere che è stato creato per essere uditore della parola e che si innalza alla sua propria dignità con la risposta ad essa. (Hans Urs von Balthasar)
L'uomo è solo un animale semi-addomesticato che per generazioni ha dominato gli altri con l'inganno, la crudeltà e la violenza. (Charlie Chaplin)
L'uomo è un'istituzione che ha contro di sé il tempo, la necessità, la fortuna e l'imbecille e sempre crescente supremazia del numero. Gli uomini uccideranno l'uomo. (Marguerite Yourcenar)
L'uomo è un animale che alza gli occhi al cielo e non vede che i ragni del soffitto. (Jules Renard)
L'uomo è un animale che ragiona piuttosto che ragionevole, per la maggior parte governato dall'impulso della passione. (Alexander Hamilton)
L'uomo è un animale che vive d'abitudini. Si affeziona ai luoghi, detesta i cambiamenti. (John Steinbeck)
L'uomo è un animale, più qualche cosa d'altro. È il mistico albero terrestre, le cui radici si sprofondano nel suolo, ma i cui rami più eccelsi possono fiorire nei cieli. (Henry George)
L'uomo è un atomo pensante in seno dell'infinito e dell'eternità, vivente sulla Terra tra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo. (Camille Flammarion)
L'uomo è un dio che non ha pietà di sé. (Andrea Emo)
L'uomo è un essere che si abitua a tutto e, credo, che questa sia la sua migliore definizione. (Fëdor Dostoevskij)
L'uomo è un essere finito, un essere di orizzonti, avanza a tentoni verso l'avvenire sulla linea del tempo contato. (Xavier Tilliette)
L'uomo è un essere morale, vale a dire un essere intelligente e libero. Egli non può conservare la sua esistenza che in riconoscere gli esseri coi quali è in rapporto, e in osservare questi rapporti medesimi. La conoscenza degli esseri forma la sua scienza: l'osservazione dei rapporti costituisce la sua giustizia. (Licurgo Cappelletti)
L'uomo è un essere vivente che non soltanto è organicamente legato al suo ambiente biologico, ma che, oltre a ciò, crea un rapporto con il mondo quale totalità: un essere dunque che è in grado di avere una visione del mondo. (Sergei Hessen)
L'uomo è un giocattolo in mano a forze e intenzioni delle quali ignoriamo la vera natura, è un burattino manovrato da impulsi che si accendono al di là dei confini delle nostra ragione. (Sándor Márai)
L'uomo è un raffinato assassino, ma in confronto alla natura è solo un piccolo stupido dilettante. (NCIS - Unità anticrimine)
L'uomo è una bestia inutile e maledetta. Le donne sono nate per stare da sole e, da sole, riescono a fare tutto perfettamente. L'uomo rompe gli equilibri, causa disastri, spesso anche senza alcuna cattiveria. Anzi, mi è spesso capitato che un uomo fosse mosso dalla volontà di fare qualcosa "insieme", per poi combinare guai. (Micol Ronchi)
L'uomo è una creatura estremamente tragica. E tanto debole. Ma pur essendo debole, finge di essere forte. Questo è il problema (Scandalo)
L'uomo è uno e nessuno. Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l'impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili. (Giorgio Faletti)
L'uomo esiste in un libero incontro con l'altro essere umano, in una vivace relazione tra ciascuno e il suo prossimo, tra io e tu, uomo e donna. Un essere isolato e rinchiuso in sé non è un essere umano. L'io senza tu è inumano. È inumano l'uomo senza la donna e similmente la donna senza l'uomo. Umanità significa co-umanità e quel che non significa co-umanità è inumanità. Siamo esseri umani in quanto siamo associati, in quanto ci consideriamo reciprocamente esseri umani, ci ascoltiamo, parliamo insieme, ci sosteniamo a vicenda e – sia ben chiaro – facciamo tutto ciò volentieri e liberamente. (Sergio Rostagno)
L'uomo fondamentalmente è una creatura pacifica; eppure, le esigenze dei nostri tempi hanno spesso richiesto che, per sopraffare il male e assicurare la pace e la prosperità, l'energia dell'uomo dovesse essere applicata all'apparato di difesa. (Haile Selassie)
L'uomo gioca solo quando è un uomo nel pieno senso della parola, ed è completamente uomo solo quando gioca. (Friedrich Schiller)
L'uomo, infatti, per sua intima natura è un essere sociale, e senza i rapporti con gli altri non può vivere né esplicare le sue doti. (Gaudium et Spes)
L'uomo, mio caro, è un paradosso. Una creatura assai bizzarra. Ride quando c'è da piangere, piange quando gli converrebbe ridere; vive senza cervello e muore senza voglia. (Amos Oz)
L'uomo moderno si è frantumato in una spaventosa molteplicità d'interessi, perdendo ogni collegamento con le grandi verità vivificatrici, verità che riconducono ogni molteplicità all'unità e ricollegano ogni vita ed ogni aspirazione ad un centro spirituale. (Friedrich Wilhelm Foerster)
L'uomo, monotono universo, | crede allargarsi i beni | e dalle sue mani febbrili | non escono senza fine che limiti. (Giuseppe Ungaretti)
L'uomo [...] nasconde in sé il fantasma di una scimmia scambiata per un angelo. (Giorgio Celli)
L'uomo non è la misura delle cose. È soltanto il loro inquieto pilota. (Roger Munier)
L'uomo non può amare le cose mortali. Può amare solo, per un istante, le cose immortali. (Gilbert Keith Chesterton)
L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali. (Charles Darwin)
L'uomo non è del tutto colpevole, poiché non ha cominciato la storia; né del tutto innocente, poiché la continua. (Albert Camus)
L'uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto, ma non può essere sconfitto. (Ernest Hemingway)
L'uomo non è gratuitamente malvagio; e la moralità publica non indugerà a far lieta e felice la terra, quando la società venga ordinata in guisa, che nessuno abbia da luttare fra la coscienza e la necessità, fra il dovere e la fame. ll dualismo dello spirito e del corpo era un mito delle vecchie tradizioni, cui la ragion moderna, ammaestrata dalle scienze psisiologiche, economiche, e morali, non presta più fede. L'uomo è uno, e non due: le regole dell'igiene ed i precetti dell'etica interessano egualmente la sua vita. (Cristoforo Bonavino)
L'uomo non è, in alcun momento, il prodotto esclusivo del suo ambiente e/o dell'ereditarietà; può, se vuole (e, fatto "a immagine e somiglianza di Dio", è, per definizione, dotato di libertà e di volontà), diventare diverso e migliore di quel che sarebbe, se fosse in balia di se stesso. (Léo Moulin)
L'uomo non è meno immortale dell'anima. (Lautréamont)
L'uomo non è vivo – dicono. Ha voluto scendere nella tomba prima del suo tempo. (Charles Morgan)
L'uomo non può essere definito. Mi preoccupa sempre un po' quando si vuole definire l'uomo. Temo che non lo si possa delimitare, ed è quello che vuol dire "definire". Questo potrebbe essere fatto solo escludendo. (Rémi Brague)
L'uomo non può vivere senza immaginare alla vita dei fondamenti impossibili; quello che per l'uomo è necessario è sempre l'impossibile: per esempio la divinità. (Andrea Emo)
L'uomo perfetto sa indirizzare la sua intera anima su di un unico punto d'amore, eppure sa esserne distaccato. (Vivekananda)
L'uomo, per lo meno quando è istruito, è un pessimista. Ritiene più sicuro non soffermarsi sui suoi conseguimenti; Giove notoriamente abbatte gli audaci. A persistere nella sua mente sono i pericoli, i compiti lasciati incompiuti, i fallimenti. (John Kenneth Galbraith)
L'uomo propone; però, come sempre e dappertutto, è Dio solo che dispone. (Vergilio Gamboso)
L'uomo può esser più bestiale delle bestie, più porcino dei porci, più tigresco delle tigri, più velenoso dei serpenti, più flaccido dei vermi, più appestante di una carogna, ma è pur capace di spaziare con la mente fino agli ultimi confini del mondo, di misurare le stelle più remote, di scoprire i principi che reggono la natura, di assoggettare le forze della materia, di giudicare con la stessa morale gli stessi dei, di creare il Partenone e la cattedrale di Chartres, la Cappella Sistina e la Quinta Sinfonia, l'Odissea e la Divina Commedia, l'Amleto e il Faust. (Giovanni Papini)
L'uomo può far tutto per la sua anima, ma non può fare quasi niente per il suo corpo. Si può salvare da tutto, anche dall'inferno, ma non si può salvare dall'essere un misero, misero animale. (Vittorio Giovanni Rossi)
L'uomo quando non lo si tiene, è un animale erotico, c'è in lui uno spasimo, uno spasimo ispirato, una specie di pulsare che produce bestie senza numero le quali sono la forma che gli antichi popoli terrestri attribuivano universalmente a dio. questo ciò che viene chiamato uno spirito. (Antonin Artaud)
L'uomo ricco di intelligenza trabocca di pensieri, e li semina a piene mani. Anzi, soffre quando non può seminarli: proprio in questo consiste la sua vita. (Pëtr Alekseevič Kropotkin)
L'uomo senza idee, come diceva Voltaire, è un imbecille. (Dario Fo)
L'uomo, senza l'argento ed oro, è come uccello senza piume, ché chi lo vuol prendere, sel prende, chi sel vuol mangiar, sel mangia. (Giordano Bruno)
L'uomo si annoia del bene, cerca il meglio, trova il male, e vi si sottomette, per paura del peggio. (Pierre-Marc-Gaston de Lévis)
L'uomo si reputa migliore, aborrendo gli altri. (Silvio Pellico)
L'uomo vive letteralmente nel suo mondo di prodigi come un fanciullo, è anzi un fanciullo di fiaba. Può viaggiare in velivolo, parlare con un altro emisfero, procurarsi delle leccornie mettendo pochi soldi in un automatico, portarsi a casa un pezzo di mondo con la radio. Preme un bottone e la vita gli affluisce incontro. Può una tale vita renderlo emancipato? Al contrario la vita per lui è diventata un giocattolo. C'è da stupire che vi si comporti come un bambino? (Johan Huizinga)
L'uomo vive nella speranza, ma questa non è vita, perché speranza vuoi dire sogno. Se non vivi qui e ora, non sei vivo. Sei un peso morto, e quel domani che appagherà tutte le tue speranze non arriverà mai. (Osho Rajneesh)
L'uomo vuole sempre sperare. Anche quando è convinto di essere disperato. (Alberto Moravia)
La bestia umana ha un difetto: quali che siano la sua intelligenza e le sue virtù... essa non ne fa alcun uso. Immancabilmente arriva ad agire stupidamente. (Budda)
La condizione dell'uomo è, in verità, stupefacente. Non gli viene data né gli è imposta la forma della sua vita come viene imposta all'astro e all'albero la forma del loro essere. L'uomo deve scegliersi in ogni istante la sua. È, per forza, libero. (José Ortega y Gasset)
La creatura umana, | assediata com'è da tanti guai, | una volta salita a gran fortuna, | non è capace di reggersi in essa | se non sprezzando altre creature umane. (William Shakespeare)
La domanda è: l'uomo, come lo conosciamo noi, è intelligente perché ha un grosso cervello o ha un grosso cervello perché ha dovuto essere intelligente? (Alberto Salza)
La letteratura e le arti tendono troppo a semplificare l'uomo ai nostri occhi, a mostrarlo più logico di quanto sia. Ma la vita di tutti i giorni, se la si capisce bene, ci proverebbe che siamo degli esseri profondamente illogici. (Maxence Van der Meersch)
La natura spinge il maschio a disseminare al massimo il suo seme, e la femmina a procurarsi il seme del maschio più forte, intelligente, dominante. Quello che nel corso dei millenni dell'ominizzazione ha assicurato loro protezione per sé e per i figli e, per la specie, i geni pregiati che assicurano la sopravvivenza e il dominio. (Francesco Alberoni)
La natura umana non è una macchina da costruire secondo un modello e da regolare perché compia esattamente il lavoro assegnato, ma un albero, che ha bisogno di crescere e di svilupparsi in ogni direzione, secondo le tendenze delle forze interiori che lo rendono una persona vivente. (John Stuart Mill)
La parola dell'uomo, che sa di patire e si affanna e possiede la terra, rivela a chi l'ascolta meraviglie. [...] Si conosce la bestia, si conosce l'iddio, ma nessuno, nemmeno noialtri, sappiamo il fondo di quei cuori. C'è persino, tra loro, chi osa mettersi contro il destino. Soltanto vivendo con loro e per loro si gusta il sapore del mondo. (Cesare Pavese)
La più bella e sanguinosa conquista della macchina è l'uomo. (Pitigrilli)
La razza umana brama una sorte che sa di morte clinica, | ma recita la solita cinica mimica: | «Va beh, per oggi è andata | ma domani uou hou, uou hou!» (Caparezza)
La storia dell'umanità [...] non è che la storia della crudeltà, della violenza, della distruzione. Nessuno può negarlo. (Jean-Christophe Grangé)
La vera natura di un uomo lo avvolge globalmente, non è scissa in due emisferi per saltare dall'uno all'altro secondo comodità e convenienze a piacere. (Aldo Busi)
La vita psichica dell'uomo ricorda per il suo sviluppo e per la sua struttura, la struttura della corteccia terrestre; essa cioè è formata di strati sovrapposti l'uno sull'altro. (Sergei Hessen)
Le creature umane formano una strana fauna, una strana flora. Da lontano paiono trascurabili; da vicino possono sembrare brutte e cattive. Ma soprattutto occorre che abbiano intorno aria, spazio sufficiente – spazio, anche più che tempo. (Henry Miller)
Lo spirito dell'uomo, ancora troppo bambino per trovare nel seno della natura le leggi del movimento, unica molla di tutto quel meccanismo che lo stupiva, credette più semplice supporre un motore separato dalla natura piuttosto che crederla motrice di se stessa. (Donatien Alphonse François de Sade)
Lo stipite umano è ordinato esso pure a spandere discosto da sé le propagini e i semi; e ogni germe nuovo dee nudrirsi del terreno ove cade, non del tronco da cui si origina. (Terenzio Mamiani)
Ma che dire dell'ingegno sottile ed acuto di quest'uomo cosi bello e ben fatto? Esso è cosi grande e tale che tutto ciò che è apparso nel mondo dopo quella prima ed ancora informe creazione appare trovato prodotto e compiuto da noi mediante quel singolare ed eminente acume della mente umana. Nostre, infatti, e cioè umane perché fatte dagli uomini, sono tutte le cose che si vedono, tutte le case, i villaggi, le città... Sono nostre le pitture, nostre le sculture, le arti, le scienze, nostra la sapienza... nostri sono infine tutti i ritrovati, che ammirabili e quasi incredibili, la potenza e l'acume dell'ingegno umano o piuttosto divino volle costruire ed edificare con una solerzia singolare ed eminente. (Giannozzo Manetti)
Ma tu sai cosa sono gli uomini? Miserabili cose che dovranno morire, più miserabili dei vermi o delle foglie dell'altr'anno che son morti ignorandolo. (Cesare Pavese)
Mai saprò decidermi, riguardo all'umanità, se considerarla, come diceva Melville, «un'accozzaglia di duplicati» oppure un sempre nuovo caleidoscopio di prodigi inconfrontabili. (Gesualdo Bufalino)
Misera condizione degli uomini che gli porta sempre ed in ogni luogo a fabbricarsi mille mali, inquietudini e pene, come se quelli a cui la natura gli ha realmente e inevitabilmente condannati, loro non bastassero! (Lazzaro Papi)
Nel Cristianesimo, l'uomo non è un'idea, è piuttosto un volto. (Rémi Brague)
Nella mia personale concezione filosofica, l'uomo non è caratterizzato né dal cosiddetto "dono", come ritiene la scuola francese anti-utilitarista (Mauss, Latouche, eccetera), né dal cosiddetto "mercato" inteso come virtuosa mano invisibile (Hume, Smith, eccetera). L'uomo può adattarsi sia al dono che al mercato. Semplicemente, il dono è preferibile razionalmente al mercato, perché dà luogo ad una configurazione sociale più solidale, da un lato, e meno istericamente orientata alla crescita ecologicamente distruttiva, dall'altro. (Costanzo Preve)
Nessun uomo è un'isola, | completo in sé stesso; | ogni uomo è un pezzo del continente, | una parte del tutto. (John Donne)
Noi non siamo nati per morire. Ma per vivere anche nell'umanità. Nessuno è eterno quaggiù, ma ognuno di noi concorre, sia pure in minima parte, al progresso del mondo. (Nino Salvaneschi)
Noi riteniamo di vivere la vita come individui separati da tutto il resto. Ma non siamo che attimi insignificanti della sua eternità. (Carlo Sgorlon)
Non a torto l'uomo è detto fucina di tutte le creature, perché in lui tutte le creature sono contenute. È infatti intelligente come l'angelo, ragiona come uomo, sente come l'animale irrazionale, vive come il germe, sussiste in corpo e anima, e non è privo di nessuna natura creata. (Giovanni Scoto Eriugena)
Non c'è un individuo così simile a un altro individuo, quanto noi esseri umani siamo simili l'uno all'altro. Infatti, se la depravazione delle consuetudini, se la vanità delle opinioni non contorcesse le nostre deboli anime sviandole dal punto dove avevano cominciato a mirare, nessuno sarebbe simile a se stesso come ogni essere umano è simile a tutti gli altri. E pertanto, qualunque sia la definizione dell'essere umano, essa sarebbe unica e varrebbe per tutti. (Marco Tullio Cicerone)
Non ha maggiore inimico l'uomo che sé medesimo; perché quasi tutti e' mali, pericoli e travagli superflui che ha, non procedono da altro che dalla sua troppa cupiditá. (Francesco Guicciardini)
Non posso vivere impunemente vicino a un altro uomo. Chi ha una maschera d'uomo ha sempre dentro di sé qualcosa di umano; e la distruzione dell'umano che opera in se stesso è ancora un atto umano; che mi tocca, mi ferisce. (Pierre Drieu La Rochelle)
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere. (Cesare Pavese)
Non vi è quasi avvenimento che interessi l'anima nazionale, o l'avvenire del paese, in cui non si ripeta che manca l'uomo. L'uomo è in noi stessi, può esser dato dallo sforzo di tutti, dalla coscienza di tutti: e noi lo attendiamo invece come una forza operante all'infuori di noi. (Francesco Saverio Nitti)
Non vivere su questa terra | come un estraneo o come un turista nella natura. | Vivi in questo mondo | come nella casa di tuo padre: | credi al grano, alla terra, al mare | ma prima di tutto credi all'uomo. | Ama le nuvole, le macchine, i libri | ma prima di tutto ama l'uomo. | Senti la tristezza del ramo che secca, | dell'astro che si spegne, | dell'animale ferito che rantola | ma prima di tutto senti la tristezza e il dolore dell'uomo. | Ti diano gioia tutti i beni della terra: | l'ombra e la luce ti diano gioia, | le quattro stagioni ti diano gioia | ma soprattutto, a piene mani | ti dia gioia l'uomo! (Nazım Hikmet)
Nulla può crescere e nulla così profondamente dissolversi, come l'uomo. (Friedrich Hölderlin)
Ogni nome un uomo | ed ogni uomo è solo quello che | scoprirà inseguendo le distanze dentro sé. (Negrita)
Odio l'umanità comune. Questa folla balorda che calpesta il suolo da dove potrebbero innalzarsi le mie cime incoronate di nuvole. Sono stanco di umanità... Oltre ogni limite. Toglietela di mezzo! Questo branco ossequiente di timidi e puzzolenti, di gente che sta a bocca aperta, che bombarda, che spara, che taglia gole, plebaglia di morti di fame. Piazza pulita di loro! (H. G. Wells)
Ogni uomo, a prescindere da quello che è e a prescindere totalmente da quello che fa, viene ricacciato continuamente in se stesso, ogni uomo è un incubo abbandonato soltanto a se stesso. (Thomas Bernhard)
Ogni uomo dovrebbe considerarsi una specie di scatola per gli attrezzi. Fin qui è abbastanza facile; ma la difficoltà sta nel fatto che sono gli attrezzi stessi che costruiscono e manovrano gli attrezzi. (Samuel Butler)
Ogni uomo è fatto in un modo diverso, dico nella sua struttura fisica. È fatto in un modo diverso anche nella sua combinazione spirituale. Quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali. Tutti gli uomini sono, in un certo senso, in contrasto con la natura. (Giuseppe Ungaretti)
Ogni uomo è figlio dell'educazione e della istruzione che riceve da fanciullo. (Bruno Misefari)
Ogni uomo ha degli attimi di infantilità gioiosa, e ogni uomo ama dominare. Ma nel tempo stesso vuole sentire su di sé qualcosa di indefinibile, che se non è dominazione, certo è un senso di protezione forte e calma. (Carlo Maria Franzero)
Ogni uomo ha il suo Dio, ha cioè un valore supremo in base al quale egli giudica ogni cosa, in base al quale egli si orienta praticamente, per il quale, in caso estremo sacrifica tutto. E se questo non è il vero Dio, allora è un qualche idolo, un idolo vecchio o un idolo nuovo: denaro, carriera, sesso, divertimento – tutte cose di per sé non cattive, ma che non debbono prendere il posto di Dio, se si vuole che l'uomo non venga reso schiavo. (Hans Küng)
Oh! un Dio è l'uomo allorché sogna, un mendicante quando riflette. (Friedrich Hölderlin)
Pare che [...] l'idea più difficile da accettare, nella costruzione dell'identità umana, sia proprio quella di essere, comunque, animali. Possiamo accettare (almeno negli strati più laici della società) l'evidenza scientifica della nostra appartenenza a quel regno, ma in quel caso dobbiamo per forza provare di essere animali «speciali», e non nel senso che ogni animale, a suo modo, è speciale. No. Dobbiamo essere speciali-speciali, speciali al quadrato. (Dario Martinelli)
Passati gli anni delle balordaggini giovanili, tutto quel che all'uomo rimane da superare sono, ogni anno, alcune settimane di imbecillità e alcuni giorni di stupideria. (Jean Paul)
Per concludere, insegnate al vostro allievo ad amare tutti gli uomini, anche quelli che disprezzano i loro simili; [...] dinanzi a lui parlate del genere umano con tenerezza, con pietà, ma giammai con disprezzo. O uomo, non disonorare l'uomo. (Jean-Jacques Rousseau)
Per diventare veramente essere umani, bisogna bere il calice fino alla feccia. Se un giorno sei stato fortunato, e un altro giorno ti sei comportato da vigliacco, il calice ti viene offerto di nuovo alla terza occasione. (Graham Greene)
Per questo motivo, o Asclepio, l'uomo è un grande miracolo, un essere vivente che deve essere oggetto di reverenza e di onore. Egli, infatti, passa nella natura di dio, come se lui stesso fosse dio; conosce il genere dei demoni, in quanto riconosce che ha avuto origine insieme con loro; disprezza la parte di sé che è di natura umana, in quanto ha posto la sua fiducia nell'altra, che è di natura divina. Quanto più felice è la natura composita dell'uomo! (Ermete Trismegisto)
Perché l'uomo dovrebbe reputarsi più importante di una entità infinitamente piccola che compone la grande unità della creazione? L'universo sarebbe incompleto senza l'uomo; ma sarebbe incompleto anche privo della più microscopica creatura che vive al di là della nostra vista e conoscenza presuntuosa. (John Muir)
Più gli uomini sono intelligenti, evoluti, meglio sanno ridere, anche di se stessi. (Paolo Panelli)
Più un uomo è un farabutto, più le sue amanti gli sono affezionate. Solo quando un uomo si comporta secondo la decenza e tratta le donne come fossero degli esseri umani, allora passa dei guai. (William Somerset Maugham)
Pochi umani, o nessuno forse, è mai tanto abbandonato dal cielo da essere interamente diseredato della bontà del cuore. (Giovanni Arrivabene)
Qualora volessimo quindi risollevare il genere umano tramite metodi naturali, botanici, magnetici o appartenenti agli indiani, dovremmo prima renderci semplici e puri come la Natura, dissipare le nubi che ci coprono gli occhi e riempire i nostri pori di vita. Non ponetevi come custodi dei poveri, ma cercate di diventare uno degli uomini più degni al mondo. (Henry David Thoreau)
Qualsiasi uomo può essere lodato, e a ragione. Anche soltanto stando in piedi su due gambe fa qualcosa che una mucca non sa fare. (Gilbert Keith Chesterton)
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui ad esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano. (William Somerset Maugham)
Quando l'uomo nasce è debole e duttile, quando muore è forte e rigido, così come l'albero: mentre cresce è tenero e flessibile, e quando è duro e secco, muore. (Stalker)
Quanto al genere umano, preferisco immaginarlo come la malavita degli dèi. Quando gli dèi vogliono farsi un giro nei bassifondi, vengono a visitare la terra. Capisce, non nutro esattamente il massimo rispetto per il genere umano. Le mie buffonate sullo schermo le appariranno senza dubbio ridicole. Ebbene, le buffonate degli uomini – perfino nelle loro occupazioni più serie, e in quelle che scelgono di chiamare le più sublimi – appaiono altrettanto ridicole agli dèi o agli esseri che abitano le dimensioni superiori. In una parola l'umanità nel suo complesso, vista con gli occhi dell'immaginazione comica, è composta di tanti piccoli Charlot. Con le mie buffonate, i miei abiti, i miei scherzi grossolani, i miei gesti illogici e il pathos comico io mostro l'umanità stessa come deve apparire agli spettatori che stanno Lassù, se pure ce n'è qualcuno intento a osservare questa cagnara terrestre. (Charlie Chaplin)
Quanto all'uomo deve bastare per reggersi da sé senza un Principe né una Provvidenza, per essere e sentirsi, uno per uno e solidalmente, responsabile della propria buona o mala fortuna: l'Uomo, l'Io. Ecco Stirner, con l'Unico e le sue proprietà. (Massimo Bontempelli)
«Quanto male c'è al mondo.» «È dagli uomini che viene» disse Pungitopo. «Tutti gli altri elil fanno quello che devono fare e Frits li spinge come spinge noi. Vivono su questa terra e hanno bisogno di nutrirsi. Gli uomini invece non sono contenti finché non hanno rovinato la terra e distrutto gli animali.» (Richard Adams)
Quanto più l'uomo è religioso, tanto più crede; quanto più crede, tanto meno sa; quanto meno sa, tanto è più ignorante; quanto è più ignorante, tanto è più governabile. (Johann Most)
Quanto più si accumulano le ricchezze, tanto più negli uomini cresce e si esaspera l'invidia. (Maksim Gorkij)
Quattro cose dicono alla gente com'è un uomo: la sua casa, la sua macchina, sua moglie e le sue scarpe. (La guerra dei Roses)
Quei che nel mondo è Re, non è altri che un uomo, | e chi è mendicante e pitocco, non è altri che un uomo, | il danaroso e l'afflitto, non è altri che un uomo, | e chi mangia ogni grazia di Dio, non è altri che un uomo, | e chi va in cerca d'una crosta di pane, non è altri che un uomo! || Faraone, che si vantava, lui, d'essere Dio | e Sciaddâd[1], che s'era fatto un paradiso e n'era il Signore, | Nimrôd[2] , che si faceva chiamare Dio avanti a tutti... | È cosa che tutti capiscono, a che parlarne di più: | quando tutto fu finito, chi erano? Null'altro che uomo! || [...] || Dai nobili ai plebei, dal Principe fino al Ministro | tutti son uomini, sieno onorati o meschini. | Qui uomo è il Maestro, uomo è il discepolo suo, | e quello che è buono lo chiamano uomo, o Nazîr, | e quello che fra tutti è malvagio uomo, infine, è anche lui. (Nazir di Agra)
Raramente gli uomini sono degni di governarsi da sé. Questa fortuna deve toccare soltanto a piccoli popoli, che si nascondano in qualche isola o in mezzo a delle montagne, come conigli che vogliono sfuggire agli animali carnivori; ma, a lungo andare, vengono scoperti e divorati. (Voltaire)
Ritengo che l'uomo se non è ostacolato, raggiunge da sé con l'eroismo del lavoro e del pensiero la grandezza che gli spetta. (Leonid Leonov)
Scendendo dal grande al piccolo, ogni uomo vive come un selvaggio nella sua tana, e ne esce di rado per visitare il proprio simile, come lui accovacciato in un'altra tana. La grande famiglia universale degli esseri umani è un'utopia degna della logica più mediocre. (Lautréamont)
Se ci pensi un attimo, quasi tutti i comportamenti dell'uomo e le sue attività in sostanza non sono diverse da quelle degli animali. Le più avanzate tecnologie e la nostra abilità artigiana ci portano al livello dei super-scimpanzé, non di più. In realtà la differenza fra, diciamo, Platone e Nietzsche e l'uomo medio, è maggiore di quella che esiste fra lo scimpanzé e l'uomo medio. Il regno del vero spirito, del vero artista, del santo, del filosofo, sono in pochi a raggiungerlo. Perché così pochi? Perché la storia del mondo e l'evoluzione non sono esempi di progresso ma piuttosto un'infinita e futile addizione di zeri? Non si sono sviluppati i valori più importanti. Diamine, i Greci 3000 anni fa non erano certo meno progrediti di noi. Allora quali sono le barriere che impediscono all'essere umano di arrivare per lo meno vicino al suo vero potenziale? La risposta a questa domanda la si può trovare in un'altra domanda. Qual è la caratteristica umana più universale? La paura. O la pigrizia. (Waking Life)
Se gli uomini potessero operare impunemente, non esiterebbero a compiere il male. Né dopo si sentirebbero peggiori. (Carlo Maria Franzero)
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, | la luna e le stelle che tu hai fissate, | che cosa è l'uomo perché te ne ricordi | e il figlio dell'uomo perché te ne curi? | Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, | di gloria e di onore lo hai coronato. (Salmi)
Se l'uomo non fosse altro che un essere interamente determinato dal suo ambiente, allora sarebbe, a seconda dei casi, un animale terrestre, o un pesce, o un uccello, oppure una fantastica mescolanza di tali qualità elementari. […] Ma l'uomo è un essere che non si riduce al suo ambiente. Egli ha la forza di conquistare storicamente la sua esistenza e la sua coscienza; conosce non solo la nascita, ma anche la possibilità di una rinascita. (Carl Schmitt)
Se l'uomo non si illudesse di essere un individuo ammirevole dovrebbe nel momento che è per afferrare una qualsiasi cosa rimanere sempre con la mano tremante, dubitosa, nel mezzo dell'aria e dire: la prendo o non la prendo? Farò bene oppure no? – e eternamente non farebbe mai nulla. (Mario Tobino)
Se l'uomo può dimenticare o rifiutare Dio, Dio però non si stanca di chiamare ogni uomo a cercarlo perché viva e trovi la felicità. (Catechismo della Chiesa cattolica)
Se non si salva l'uomo non si salverà niente, perché è l'uomo stesso che è chiamato a diventare il regno di Dio. (Maurice Zundel)
Se un uomo riposa troppo, e troppo presto, la chiamiamo morte. Ma per l'Uomo, non esistono né riposo né fine. Deve spingersi sempre avanti, passando di conquista in conquista: prima questo angusto globo e tutti i suoi oceani e continenti, poi tutte le leggi della mente e della materia che ne limitano la natura. E poi i pianeti sopra di lui e, infine, le stelle, slanciandosi attraverso le vaste distese dello spazio. E quando avrà conquistato tutto il profondo spazio, e tutti i misteri del tempo, ebbene sarà ancora all'inizio. (Herbert George Wells)
Se vuoi davvero amare l'umanità, allora devi amarla per come adesso è. (Sri Chinmoy)
Senza entrare nel dominio della mitologia, noi abbiamo già trovato nel regno della natura un essere che concentra in sé la vita cosmica sotto la forma più unitaria e più molteplice, più distinta da tutto il resto e più intimamente congegnata con tutto il resto: è l'essere pensante, l'uomo. (Cesare Ranzoli)
Si è sempre tentato di tenere insieme gli uomini con la forza o le minacce. La minaccia dell'inferno era un tentativo di questo tipo. (Karl Popper)
Si vive per anni accanto a un essere umano, senza vederlo. Un giorno, ecco che uno alza gli occhi e lo vede. In un attimo, non si sa perché, non si sa come, qualcosa si rompe: una diga fra due acque. E due sorti si mescolano, si confondono e precipitano. (Gabriele D'Annunzio)
Sì, l'uomo è un sole che tutto vede e tutto trasfigura, quando ama; e se non ama è solo un'oscura dimora, ove arde un piccolo lume fumoso. (Friedrich Hölderlin)
So finalmente cosa distingue l'uomo dalle bestie; le difficoltà pecuniarie. (Jules Renard)
Soffio di vento è l'uomo, un alito il suo agire; | simile ad ombra opaca che grande via trasvola | è la vita: un uccello che nel turbine svola, | nell'ombra, ove i suoi anni s'ammucchiano a marcire || E quanto l'uomo crede sicuro aver serbato, | tutto si perde in polve ruinando; | soltanto il cuore puro con che abbia operato | nell'avello lo segue, per lui testimoniando. | E per esso dal luogo della pena spaurita | Dio lo solleva al luogo della Grazia infinita. (Moses ibn Ezra)
Solo un soffio è ogni uomo che vive, | come ombra è l'uomo che passa; | solo un soffio che si agita, | accumula ricchezze e non sa chi le raccolga. (Salmi)
Sono poche le persone che amo veramente e ancora meno quelle di cui penso bene. Più conosco il mondo, più ne sono scontenta; ogni giorno conferma la mia opinione sull'incoerenza degli esseri umani e sull'impossibilità di fare affidamento su ciò che sembra meritevole o sensato. (Jane Austen)
Spettatore effimero d'uno spettacolo eterno, l'uomo leva un istante gli occhi al cielo e li chiude in eterno; ma durante quel rapido istante che gli è concesso, da tutti i punti del cielo e fin dai limiti dell'universo, un raggio consolatore parte da ogni globo e gli si posa negli sguardi, per affermargli che esiste un rapporto tra lui e l'immensità, e ch'egli è parte integrante dell'eternità. (Xavier de Maistre)
Tra le bestie l'uomo è quella che vive in stato di supremazia sulla sua stessa specie. Denti e artigli non bastano più a saziare i suoi appetiti. In questo mondo neppure la realtà più atroce supera la perversione del comportamento umano. (Austin Osman Spare)
Tutti gli animali, eccetto l'uomo, sanno che il principale dovere in questa vita è di goderla, ed essi infatti la godono, quanto l'uomo e le altre circostanze permettono loro. (Samuel Butler)
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. (Dichiarazione universale dei diritti umani)
Tutto questo perché l'uomo un bel giorno ha fissato l'idea del mondo. Due strade gli si offrivano: quella dell'infinito fuori, quella dell'infinito dentro. E ha scelto l'infimo dentro. (Antonin Artaud)
Umanità vanitosa, che, non potendo della virtù, ti glorii del vizio! (Carlo Dossi)
Un astronomo di gran nome scrive su "La Repubblica" del Satellite Planck, che ha esplorato più estesamente l'immensità celeste e ci fa sapere e capire più degli inizi dell'universo. Pure, l'uomo, la donna, sono ancora infanti storditi, impauriti, avidi perché insicuri, stupidi perché atterriti dalla morte. Procediamo. (Elio Pecora)
Un po' meno di 70.000 anni fa la nostra specie, Homo sapiens, lasciò l'Africa per iniziare la sua inesorabile espansione in tutto il globo. Altre specie umane si erano già stabilite in Europa e in Asia, ma solo i nostri antenati H. sapiens riuscirono a raggiungere tutti i continenti e molte catene insulari. Non fu una comune migrazione. Ovunque, all'arrivo di H. sapiens seguivano massicci cambiamenti ecologici. Gli esseri umani più arcaici che incontrava in quei territori si estinsero, e lo stesso avvenne con un grande numero di specie a animali. Senza dubbio, fu l'evento migratorio con i più importanti effetti nella storia del nostro pianeta. (Curtis William Marean)
Un po' più bianchi, un po' più neri, un po' più freddi, un po' più caldi, gli uomini son tutti uguali. (Totò)
Un ragazzo può essere due, tre, quattro persone potenziali, ma un uomo una sola: quella che ha ucciso le altre. (Mordecai Richler)
Un uomo è sempre così convinto di essere un vulcano per dono divino che gli sembra degradante doversi confrontare con una faccenda di faville. (Aldo Busi)
Un uomo osa destarmi? Un uom mi chiama? | l'uomo inventor di mali, e di rovine; | l'uom, che coll'opre l'universo infama? || L'uom, che le leggi umane, e le divine | sprezza, e calpesta; i cui delitti enormi | san trovar nel sepolcro appena il fine? (Salvator Rosa)
Un uomo senza difetti è una montagna senza crepacci. Non m'interessa. (René Char)
Un uomo vivo è meglio di qualsiasi uomo morto, ma nessun uomo vivo o morto è molto migliore di qualsiasi altro uomo vivo o morto. (William Faulkner)
Una delle preoccupazioni più antiche dell'umanità è stata quella della preparazione e dell'addestramento della gioventù alla lotta per la vita. (William Boyd)
Uomo, non porti al di sopra degli animali: essi sono senza peccato mentre tu, nella tua grandezza, guasti la Terra al tuo solo apparire lasciando dietro di te la tua lurida traccia. (Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamàzov)
Uomo (s.m.). Un animale talmente preso dalla rapita contemplazione di ciò che pensa da perdere di vista quello che dovrebbe essere realmente. La sua occupazione principale è lo sterminio, non solo degli altri animali, ma anche della sua stessa specie: la quale, tuttavia, si moltiplica con tale tenacia, insistenza e rapidità da infestare l'intero mondo abitabile nonché il Canada. (Ambrose Bierce)
Uomo sarà colui che non si lascerà né trasportare dal soffio della buona fortuna né schiantare da quello della avversa. (Tito Livio, attribuita a Lucio Emilio Paolo Macedonico)
Uomo sono, e mi pregio | D'esser humano; e teco, che sè huomo, | O che più tosto esser dovresti, parlo | Di cosa humana; e, se di cotal nome | Forse ti sdegni, guarda | Che nel dishumanarti | Non divenghi una fera, anzi che un Dio. (Battista Guarini)
Vedesti il mare, o esule? Vedesti il lavoro eterno ed alterno dell'onda coll'onda? Così è dell'uomo: è perseguito dall'infinito, è sbattuto all'infinito. Oh fortunato se sopra il suo capo vede brillare una stella! (Ambrogio Bazzero)
Vero, che l'uomo in quasi ogni cosa pare o migliore o peggiore di quello ch'egli è. (Niccolò Tommaseo)
Vuoi che ti dica che cosa ci insegna la sociologia a proposito della razza umana? Te lo dico in poche parole. Mostrami un uomo o una donna soli e io ti mostrerò un santo o una santa. Dammene due e quelli si innamoreranno. Dammene tre e quelli inventeranno quella cosa affascinante che chiamiamo «società». Quattro ed edificheranno una piramide. Cinque e uno lo metteranno fuori legge. Dammene sei e reinventeranno il pregiudizio. Dammene sette e in sette anni reinventeranno la guerra. L'uomo può essere stato fatto a immagine di Dio, ma la società umana è stata fatta a immagine del Suo opposto. E cerca sempre di ritornare. (Stephen King)
Zebio pensò che la vita degli uomini era simile alla vita del bosco: parassitaria, crudele; affidata alla forza e agli istinti più che al buon diritto di ciascuno e all'amore di tutti; fatta di apparenze più che di verità; falsa tanto nel bene quanto nel male. (Guido Cavani)
Tu sei grande, Signore [...] E l'uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l'uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te.
Tutte le Scritture sono state scritte per questo: perché l'uomo capisse quanto Dio lo ama e, capendolo, s'infiammasse d'amore verso di lui.
Quand'è che Dio creò l'uomo? È stato il sesto giorno? Be', doveva fermarsi al quinto. (seconda stagione)
Sono sicuro che quando Dio ha creato gli esseri umani li ha elaborati con un'unica formula. Li ha creati uguali sulla Terra così come negli angoli più remoti dello spazio. (prima stagione)
State osservando due esemplari di un animale bipede, fragile e indifeso con la testa estremamente piccola. Si chiama "uomo". (prima stagione)
Credo che portare il culo fuori da questa stanza mi costringa a guardare il Genere Umano e quando guardi il Genere Umano DEVI proprio reagire. È davvero troppo, uno spettacolo dell'orrore continuo. Già, laggiù mi annoio, sono terrorizzato quando sono là, anche se finora sono stato una specie di studioso. Uno studioso dell'inferno.
Il genere umano ha molte debolezze, ma le due principali erano: incapacità di arrivare in orario e incapacità di mantenere le promesse.
L'uomo nasce per morire. Che significato ha? Stare lì ad aspettare.
La razza umana esagera su tutto: sui suoi eroi, i suoi nemici, la sua importanza.
La razza umana mi ha sempre, disgustato. Ciò che, in sostanza, me la rende disgustosa è la malattia dei rapporti familiari, il che include il matrimonio, scambio di potere e aiuti, cosa che, come una piaga, come una lebbra, poi diviene: il tuo vicino di casa, il tuo quartiere, la tua città, la tua contea, la tua patria... tutti quanti che s'abbrancano stronzamente gli uni agli altri, nell'alveare della sopravvivenza, per paura e stupidità animalesca.
Passai accanto a 200 persone e non riuscii a vedere un solo essere umano.
Sembravano infelici. Il mondo era infelice. Gli uomini erano al buio. Gli uomini erano delusi e spaventati. Gli uomini erano in trappola. Gli uomini erano affannati e sulla difensiva. Sentivano che le loro vite si stavano sprecando. E avevano ragione.
Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L'uomo si estende. L'uomo è il cancro della terra.
L'uomo emana un odore speciale: fra tutti gli animali, soltanto lui puzza di cadavere. (Emil Cioran)
Piante e bestie recano i segni della salvezza, come l'uomo quelli della perdizione. Questo è vero per ciascuno di noi, per l'intera Specie, accecata e vinta dall'esplosione dell'Incurabile.
L'Homo sapiens non è soltanto l'unico animale capace di fabbricare utensili e l'unico animale politico, è anche l'unico animale etico.
L'uomo, a differenza dei suoi parenti animali, agisce in un universo, che egli ha scoperto e reso intelligibile a se stesso, in quanto organismo non solo capace di coscienza, ma anche di coscienza di sé e di introspezione.
L'uomo si sente libero di dar esecuzione a certi suoi progetti e lasciarne altri in disparte; prova la gioia di essere padrone, anziché schiavo, del mondo e di se stesso; ma la gioia è temperata dal senso di responsabilità; sa che deve render conto dei suoi atti: ha acquistato la conoscenza del bene e del male.
Il vero valore di un essere umano è determinato, in prima istanza, dalla misura e dal senso in cui ha raggiunto la liberazione dal sé.
L'essere umano è dotato di una intelligenza appena sufficiente nel comprendere il mondo reale. Se si potesse comunicare a ognuno questo senso di umiltà, tutta la sfera dei rapporti umani ne trarrebbe vantaggio.
L'essere umano è una parte di quel tutto che noi chiamiamo "Universo", una parte limitata nello spazio e nel tempo. L'uomo sperimenta sé stesso, i suoi pensieri e i suoi sentimenti scissi dal resto — una sorta di illusione ottica della propria coscienza. Lo sforzo per liberarsi di questa illusione è l'unico scopo di un'autentica religione. Non per alimentare l'illusione ma per cercare di superarla: questa è la strada per conseguire quella misura raggiungibile della pace della mente.
L'uomo è nato per odiare in misura quasi maggiore d'amare: e l'odio non si stanca di afferrare qualsiasi situazione disponibile.
Non possiamo disperarci per l'umanità, perché siamo noi stessi degli esseri umani.
Dio ha creato l'uomo a sua immagine, piacevole e seducente, il mio aspetto invece, è la caricatura del tuo, reso ancora più grottesco da una vaga attinenza. (La creatura)
L'uomo poteva veramente essere così potente e virtuoso e al tempo stesso perfido e vile? In un'occasione, pareva una mera incarnazione del principio del male, in un'altra, di tutto ciò che nobile e divino è possibile concepire. Forgiarsi un uomo grande e virtuoso sembrava il più alto onore attribuibile a un essere sensibile quanto proporsi abbietto e malvagio, come molti nella storia si erano qualificati, la peggiore degradazione, una condizione più spregevole di quella di un verme. Per molto tempo faticai a comprendere come un uomo potesse volontariamente uccidere un proprio simile e perché fossero necessarie leggi e governi; ma quando fui messo a conoscenza dei dettagli di alcuni delitti cruenti, il mio stupore cessò. (La creatura)
Perché l'uomo vanta una sensibilità superiore a quelle che si manifestano nei bruti? Questo non fa di noi esseri migliori, bensì maggiormente bisognosi. Se i nostri impulsi si limitassero alla fame, alla sete e al desiderio di voluttà, potremmo ritenerci quasi liberi; invece siamo rosi da ogni spirare di venti, da una parola casuale o dalla percezione che essa induce in noi. (Victor Frankenstein)
Credo nell'assoluta unicità di Dio e, perciò, anche dell'umanità.
L'uomo è l'immagine dei suoi pensieri.
Nel mondo c'è quanto basta per le necessità dell'uomo, ma non per la sua avidità.
Nessun uomo è inutile, se allevia il peso di qualcun altro.
Non è la letteratura né il vasto sapere che fa l'uomo, ma la sua educazione alla vita reale. Che importanza avrebbe che noi fossimo arche di scienza, se poi non sapessimo vivere in fraternità con il nostro prossimo?
Ogni qual volta vedo un uomo che sbaglia, mi dico che io pure ho sbagliato; quando vedo un uomo sensuale, mi dico, lo fui anch'io un tempo; e così mi sento affine a ciascuno nel mondo e sento di non poter essere felice senza che lo sia il più umile tra noi.
Quanto più l'uomo si conosce, tanto più progredisce.
L'Uomo, come creatura fisica, e sensuale, è mosso naturalmente a sostenere, e difendere la sua conservazione contro gl'attentati della violenza.
L'Uomo è un essere sì fisico, che morale, composto di sensi materiali, e di facoltà puramente spirituali. Egli è un essere animale, e filosofico.
L'uomo può esser definito definito un animal religioso, che un animal ragionevole, se si consideri, che negl'altri animali v'ha qualche cosa di ragionevole; ma nulla vi si trova di religioso.
La maggior parte degli uomini, o il loro maggior numero si lascia guidare in fatto di religione da una direzion comune.
Dimandato a che nascano gli uomini, rispose per ischerzo: a conoscere quanto sia più spediente il non esser nato. (Operette morali)
Era una sorta di bestie da quattro zampe come siamo noi altri, ma stavano ritti e camminavano con due sole come fanno gli uccelli e con le altre due s'aiutavano a strapazzare la gente. (Operette morali)
L'uomo, [...] chiarito e disamorato delle cose umane per l'esperienza; a poco a poco assuefacendosi di nuovo a mirarle da lungi, donde elle paiono molto più belle e più degne che da vicino, si dimentica della loro vanità e miseria; torna a formarsi e quasi crearsi il mondo a suo modo; [...] e desiderare la vita; delle cui speranze, [...], si va nutrendo e dilettando, come egli soleva à suoi primi anni. [...] e rimette in opera l'immaginazione. (Operette morali)
L'uomo è quasi sempre tanto malvagio quanto gli bisogna. Se si conduce dirittamente, si può giudicare che la malvagità non gli è necessaria. Ho visto persone di costumi dolcissimi, innocentissimi, commettere azioni delle più atroci, per fuggire qualche danno grave, non evitabile in altra guisa.
La Terra si è creduta sempre di essere imperatrice del mondo [...] l'uomo [...] se ben fosse un vestito di cenci e che non avesse un cantuccio di pan duro da rodere, si è tenuto per certo di essere uno [...] imperatore dell'universo; un imperatore del sole, dei pianeti, di tutte le stelle visibili e non visibili; e causa finale delle stelle, dei pianeti, di vostra signoria illustrissima, e di tutte le cose. (Operette morali)
– [riferito alla fine degli uomini]: Ma come sono andati a mancare quei monelli? – Parte guerreggiando tra loro, parte navigando, parte mangiandosi l'un l'altro, parte ammazzandosi non pochi di propria mano, parte infracidando nell'ozio, parte stillandosi il cervello sui libri, parte gozzovigliando, e disordinando in mille cose; in fine studiando tutte le vie di far contro la propria natura e di capitar male. (Operette morali)
[La razza umana] Non viveva già naturalmente, e come tutti gli altri, ma in mille modi loro propri. E perciò avevano questa particolarità curiosa che non potevano mai esser contenti né felici, cosa maravigliosa per le bestie che non hanno mai pensato ad essere scontenti della loro sorte. (Operette morali)
Tutti gli uomini per necessità nascono e vivono infelici. (Operette morali)
L'umanità non si propone se non quei problemi che può risolvere, perché, a considerare le cose da vicino, si trova sempre che il problema sorge solo quando le condizioni materiali della sua soluzione esistono già o almeno sono in formazione.
L'uomo non è un essere naturale: è un essere naturale umano.
Presumiamo che l'uomo sia uomo, e la sua relazione con il mondo sia umana, e si consideri amore l'amore, confidenza la confidenza ecc. Se volete apprezzare l'arte, dovete essere una persona artisticamente preparata; se volete avere ascendente sul prossimo dovete essere una persona che ha un'influenza veramente stimolante sulla gente. Ognuno, nei suoi rapporti con l'uomo e la natura, deve essere un'espressione definita della sua vera vita individuale, corrispondente all'oggetto del suo desiderio.
Gli esseri umani non sono che insetti paragonati a questo oceano... per non parlare del cosmo infinito.
In realtà gli esseri umani sono creature meschine, egoiste, che pensano solo a sé stesse, pronte a discriminare e odiare i loro simili se questi mettono in pericolo la loro felicità e sicurezza.
Innanzi tutto gli esseri umani sono una razza imperfetta, di cui non ci si può fidare. Senza il nostro magnanimo controllo continuerebbero a farsi guerra l'un l'altro e porterebbero l'intero pianeta alla rovina. Queste impudenti creature non hanno futuro!
L'uomo è un essere vivente quanto mai interessante: scatena le guerre per cercare la pace e non capisce che combattendole la distrugge. Eh sì, gli uomini sono creature molto interessanti.
Secondo alcune teorie gli esseri umani deriverebbero dalle scimmie ma molti quesiti rimangono senza risposta. Perché a un certo punto questi primati hanno cominciato a camminare eretti, a usare degli utensili e a sviluppare un linguaggio ben articolato? È un mistero che fino ad oggi non ha trovato una soluzione plausibile. Il passaggio evolutivo da scimmia a uomo, è questo l'anello mancante della catena che unisce due creature.
Abbinare che noi possiamo apprendere qualche cosa sulla natura delle scimmie dallo studio dell'uomo è un'assurdità! Inoltre l'uomo è dannoso. Quando non riesce a trovare il suo sostentamento nella foresta si riunisce in branchi e invade le nostre campagne e devasta le nostre colture. Più presto l'uomo sarà sterminato e meglio sarà.
Ci fu un tempo che gli antichi tenevano gli umani come animali domestici finché colui che dettò la legge non provò che l'uomo non è addomesticabile.
Guardati dalla bestia-uomo, poiché egli è l'artiglio del demonio. Egli è il solo fra i primati di Dio che uccida per passatempo, o lussuria, o avidità. Sì, egli uccide il suo fratello per possedere la terra del suo fratello. Non permettere che egli si moltiplichi, perché egli farà il deserto della sua casa e della tua. Sfuggilo, ricaccialo nella sua tana nella foresta, perché egli è il messaggero della morte.
Io ho sempre saputo dell'esistenza dell'uomo. E per quanto ne so credo che la sua "saggezza" cammini di pari passo con la sua idiozia. E che le passioni guidino il suo cervello e che sia un essere bellicoso che dà battaglia a tutto ciò che lo circonda, perfino a se stesso!
Non posso fare a meno di pensare che da qualche parte nell'universo deve esserci qualcosa migliore dell'uomo. Deve esserci.
In passato foste scimmie, ma ancor oggi l'uomo è più scimmia di qualsiasi scimmia.
In un angolo remoto dell'universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari, c'era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della «storia del mondo»: ma tutto ciò durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire. Qualcuno potrebbe inventare una favola di questo genere, ma non riuscirebbe tuttavia a illustrare sufficientemente quanto misero, spettrale, fugace, privo di scopo e arbitrario sia il comportamento dell'intelletto umano entro la natura.
Scoppiamo dal ridere al solo vedere fianco a fianco l'uomo e il mondo, separati dalla sublime pretesa della paroletta e.
Uomo! – Che cos'è la vanità dell'uomo più vanitoso in confronto a quella del più modesto, nel sentirsi, nella natura e nel mondo, «uomo»!
Cristo, come lievito divino, penetra sempre più profondamente nel presente della vita dell'umanità diffondendo l'opera della salvezza di Lui compiuta nel Mistero pasquale. Egli avvolge inoltre nel suo dominio salvifico anche tutto il passato del genere umano, cominciando dal primo Adamo.
L'uomo è un fine a cui tutto va sottoposto. Se diventa strumento della scienza, perde la propria dignità, diventa oggetto, si trasforma in cosa nelle mani delle potenze di questo mondo.
Né l'anima né il corpo, presi separatamente, sono l'uomo: quello che si chiama con questo nome è ciò che nasce dalla loro unione.
L'uomo, come un vaso rotto, chiama Dio, lo obbliga a farsi vicino. È il cuore spezzato che costringe Dio a non ritirarsi nei suoi cieli perfetti e lontani.
L'uomo non coincide con il suo peccato, ma con le sue più alte possibilità. L'uomo non coincide con il suo male, ma con le sue potenzialità.
Di cosa soffre profondamente l'uomo? Di non poter né sfogare né sublimizzare i propri istinti.
Gli uomini, anche i migliori, non mettono tanto l'accento sull'avere, quanto sul desiderio che gli altri non abbiano, o abbiano meno.
Gli uomini non hanno memoria, non hanno immaginazione, non hanno senso fisionomico. Di questo, ne hanno meno dei poveri cani. Quali – se ne avessero avuto almeno altrettanto – quali mali si sarebbero risparmiati! Non vedevano – Dio mio! – quelle facce?
Conosco molto bene le caratteristiche umane. Spesso ne sono sopraffatto. Ma mi sono sempre allenato a non subirne le conseguenze. (Spock)
Dottore, lei applica criteri del tutto umani a culture non umane. Le ricordo che gli umani sono una piccola minoranza in questa galassia. (Spock)
È curioso come spesso voi umani riusciate ad ottenere tutto quello che non volete. (Spock)
Gli umani hanno una straordinaria capacità di credere a ciò che vogliono credere e di eliminare ciò che procura loro dolore. (Spock)
Ho già notato questo in voi umani. Gli è più facile piangere alla morte di una sola persona che la morte di un milione. Lei parla sempre dell'insensibilità del cuore vulcaniano, ma che poco spazio sembra esserci nel vostro. (Spock)
I sogni più grandi degli esseri umani riguardano ciò che non si può fare.
L'essere umano è estremamente complesso. Non sempre riusciamo a evitare brutture che ci vengono da dentro. (James T. Kirk)
Siamo esseri umani con le mani imbrattate dal sangue di milioni di anni di barbarie, ma possiamo evitarlo. Ammettiamo pure di essere assassini, ma oggi possiamo non uccidere. Questo basta: la consapevolezza che possiamo non uccidere. (James T. Kirk)
Sono sorpreso di quanto poco si sia avanzato nell'evoluzione umana. Oh, ci sono stati degli indubbi progressi tecnici, ma l'uomo in se stesso ha fatto ben pochi cambiamenti. (Khan Noonien Singh)
Siamo umani! Non lo dimentichi, tenente. Ecco come potrà farlo: ricordando che cosa è lei, un piccolo insieme di carne e sangue nell'universo. Questa è l'unica cosa che veramente le appartiene: il resto dell'umanità. (James T. Kirk)
È questo il problema con gli umani: non apprezzate il fascino di un bel mistero. (Elim Garak)
Gli esseri umani si adattano più facilmente dei klingon alla cattività. (Julian Bashir)
Lascia che ti dica una cosa sugli umani, nipote. Gli umani sono gentili ed anche amichevoli quando hanno la pancia piena e le sale ologrammi funzionano. Ma prova a negare loro tutte le comodità, privali del cibo, privali del sonno, delle docce soniche, metti a rischio le loro vite per un lungo periodo di tempo, e quelle stesse amichevoli, intelligenti e meravigliose persone diventeranno isteriche, e con una violenza che li farà assomigliare un klingon. (Quark)
Ricorda che sotto quella patina placida della Federazione, gli umani sono un gruppo di violenti selvaggi. (Quark)
Secondo me, voi umani eravate molto simili ai ferengi: avidi, assetati di possesso, interessati solo al profitto. Vi ricordiamo di continuo quella parte di voi che preferite dimenticare. [...] Ma tralasciate un particolare: voi umani, una volta, eravate molto peggio dei ferengi: schiavitù, campi di concentramento, guerre interstellari. Non abbiamo niente nel nostro passato che somigli lontanamente a questo genere di barbarie. Lo vede? Noi non siamo come voi. Siamo migliori. (Quark)
Voi umani siete sempre affascinati dal ciò che sarebbe potuto accadere. Che noia! (Martok)
Anatomicamente parlando, voi umani siete piuttosto semplici. Ma ciò che vi manca biologicamente lo rimpiazzate con il vostro affascinante ottimismo. (Dottor Phlox)
Anche se proveniamo dallo stesso pianeta delle gazelle, alla nostra nascita siamo molto più indifesi. Ci vogliono mesi anche solo per imparare a gattonare e spesso più di un anno per camminare. La nostra missione nello spazio non è molto diversa. A volte inciampiamo, possiamo cadere e prima di imparare l'equilibrio può succedere diverse volte. Ma, alla fine, ci riusciamo. Impariamo dai nostri errori. Gli esseri umani sono di questa pasta. (Jonathan Archer)
– È vero che vi accoppiate per tutto l'anno con chiunque vogliate? – Non avete molta esperienza sugli umani, vero? – Siete i primi che incontriamo, ma ho sentito molte cose su di voi. So che siete gente che si abbandona alle passioni. Ma è vero che mangiate sei volte al giorno? – Veramente sono tre. – Mi hanno detto che dormite molto, che passate più della metà della giornata a letto. – Otto ore, noi dormiamo per otto ore. Nel mio caso sei, all'incirca.
Gli istinti umani sono molto forti. Non possiamo cambiare dal giorno alla notte. (Jonathan Archer)
Gli umani non sanno astenersi dal trarre conclusioni. (T'Pol)
La mia esperienza con voi umani è limitata, ma ho imparato che siete una specie piena di risorse. (T'Pol)
Non immaginavo che gli umani fossero capaci di resistere a tanto. La specie dei primati non si distingue per questa caratteristica.
Non sappiamo come gestire gli esseri umani. Di tutte le specie con cui abbiamo preso a contatto, la vostra è l'unica che non riusciamo a definire. Voi avete l'arroganza degli andoriani e il perspicace orgoglio dei tellariti. Per un attimo siete guidati dalle vostre emozioni come i klingon e, l'attimo dopo, ci confondete con ragionamenti logici.
Quale momento migliore per studiare gli esseri umani se non quando sono sotto pressione? (Dottor Phlox)
Una cosa differenzia noi umani dalle specie che finora abbiamo incontrato. Quando dobbiamo affrontare una minaccia comune, mettiamo da parte le nostre controversie e cerchiamo di cooperare. (Jonathan Archer)
Il progresso umano non esisterebbe senza fantasia. (Kathryn Janeway)
Non cesserò mai di stupirmi della grande capacità umana di esagerare le cose. (Tuvok)
Noi borg siamo da sempre abituati a convivere con migliaia di altri droni, ma trovo estremamente difficile convivere anche con un solo essere umano. (Sette di Nove)
Per essere completamente umana, deve imparare ad avere compassione per coloro che soffrono, anche quando a soffrire sono i suoi peggior nemici. (Kathryn Janeway)
Può non sembrare, ma spesso il comportamento umano mi diverte. (Sette di Nove)
Dio è quell'infinito Tutto, di cui l'uomo diviene consapevole d'essere una parte finita. [...] L'uomo è una Sua manifestazione nella materia, nel tempo e nello spazio. Quanto più il manifestarsi di Dio nell'uomo (la vita) si unisce alle manifestazioni (alle vite) di altri esseri, tanto più egli esiste. L'unione di questa sua vita con le vite di altri esseri si attua mediante l'amore. Dio non è amore, ma quanto più grande è l'amore, tanto più l'uomo manifesta Dio, e tanto più esiste veramente.
Esaminai la vita di enormi masse di uomini, sia di quelli passati sia di quelli contemporanei. E di uomini che avevano capito il senso della vita, che avevano saputo vivere e morire io ne vedevo non due, tre, dieci, bensì centinaia, migliaia, milioni. [...] Ed io fui preso da amore per quegli uomini. Quanto più penetravo nella loro vita di uomini viventi e nella vita degli uomini che erano già morti, dei quali leggevo o sentivo raccontare, tanto più io li amavo, e tanto più mi diventava facile vivere.
L'uomo, impietosendosi delle sofferenze di un essere vivente, dimentica se stesso e si immedesima nella situazione degli sventurati. Con questo sentimento si sottrae al suo isolamento ed acquista la possibilità di congiungere la sua esistenza a quella degli altri esseri. L'uomo, esercitando e sviluppando questa qualità che lo unisce agli altri, s'incammina verso una vita superpersonale, che eleva ad un livello più alto la sua coscienza e gli offre la maggiore felicità possibile.
L'uomo non vive per soddisfare i suoi bisogni, ma vive per l'amore.
Una delle superstizioni più frequenti e diffuse è che ogni uomo abbia solo certe qualità definite, che ci sia l'uomo buono, cattivo, intelligente, stupido, energico, apatico, eccetera. Ma gli uomini non sono così. Possiamo dire di un uomo che è più spesso buono che cattivo, più spesso intelligente che stupido, più spesso energico che apatico, e viceversa: ma non sarebbe la verità se dicessimo di un uomo che è buono o intelligente, e di un altro che è cattivo, o stupido. E invece è sempre così che distinguiamo le persone. Ed è sbagliato. Gli uomini sono come i fiumi: l'acqua è in tutti uguale e ovunque la stessa, ma ogni fiume è ora stretto, ora rapido, ora ampio, ora tranquillo, ora limpido, ora freddo, ora torbido, ora tiepido. Così anche gli uomini. Ogni uomo reca in sé, in germe, tutte le qualità umane, e talvolta ne manifesta alcune, talvolta altre, e spesso non è affatto simile a sé, pur restando sempre unico e sempre se stesso.
A cavallo di fuoco, uomo di paglia, a uomo di fuoco, cavallo di paglia.
Un uomo ne val cento, e cento non ne vagliono uno.
Un uomo nuoce a cento, e cento non giovano a uno.
↑ Re leggendario dell'Arabia Felice (Yemen). Edificatore, secondo la tradizione islamica, dei giardini di Iram simili al paradiso terrestre, considerava se stesso Dio. Cfr. Storia delle letterature del Pakistan, p. 157.
↑ Nel Corano il nemico di Abramo. Cfr. Storia delle letterature del Pakistan, p 157.