Gli applausi che la filosofia astratta di Hegel avea riscosso nelle scuole eterodosse, e la facilità con cui essa si propagava non lasciava punto presupporre, che un Materialismo abbiettissimo potesse di poi levare il capo impunemente, e incontrare favorevole accoglienza. Eppure niente fu così naturale quanto la comparsa di questo errore, dopoché il Razionalismo avea percorso tutti i suoi stadii; per modo che ben può dirsi che il Razionalismo con i suoi delirii abbia preparato la via al Materialismo, se pure non si vuole affermare che lo abbia tratto dal proprio seno. Non si possono di fatti leggere senza raccapriccio le bestemmie profferite negli ultimi tempi dagli Hegeliani più spinti, quali fuorono Feuerbach, Bruno Bauer, Max Stirner, Arnoldo Ruge. Costoro non indietreggiarono innanzi alle spaventose conseguenze, alle quali menavano le teorie del loro maestro; ed alcuni fra loro giudicando inutile di ritenere il culto e il nome di Dio, quando col negarne la personalità se ne era distrutto il concetto, inventarono un culto dell'uomo per sostituirlo a quello di Dio.
Citazioni
[...] il Materialismo è errore rancido e mostruoso, il quale non cessa di fare ribrezzo, allorché si presenta a viso aperto: era dunque necessario un uomo che avesse saputo scaltramente mascherarlo; e quest'uomo fu Carlo Darwin, che sotto bugiarde sembianze di scoperte scientifiche foggiossi o a dir meglio riprodusse la ipotesi delle trasformazioni delle specie viventi, la quale in fondo non è che un vergognoso materialismo. Egli però non si manifestò interamente dal principio, protestò di non volere disputare sulla origine della vita, si tenne nella sua ipotesi tra i limiti delle specie organizzate inferiori all'uomo, e riconobbe perfino l'azione creatrice di Dio. (Introduzione, p. VII)
L'uomo, che secondo il linguaggio sacro della Bibbia fu fatto da Dio per alcun poco inferiore agli angioli, coronato di gloria ed onore, e costituito signore di tutto il creato sensibile, da una scienza, che vuole far senza della Fede ed anche di Dio, è stato abbassato infino alle bestie, ed insieme con esse confuso. Che cosa è l'uomo secondo Darwin, Büchner, Häckel, Huxley e tutti i recenti trasformisti? Un vertebrato un poco più perfetto degli altri, e niente più. (parte terza, cap. I, p. 95)
La sola considerazione del corpo umano, lungi dal gettare alcuna luce sul problema della origine dell'uomo, è una guida fallace, e mena a grossolani errori, poiché il corpo non è né tutta la natura umana né il più nobile costitutivo della medesima. (parte terza, cap. II, p. 119)
Qual'è dunque la prima origine dell'uomo? La risposta è facile: è per l'appunto quella ch'è descritta dalla Bibbia. Una falsa scienza; disprezzando le nobili prerogative della umana natura, e sfidando audacemente il comun senso degli uomini, ha voluto ergersi contro il racconto Biblico, ed intaccarne la verità sotto il pretesto di recenti scoperte: ma essa ha finito con ismarcherarsi ed apparir ridicola ed assurda. Le scoperte ed i progressi della scienza hanno sempre confermato la verità dei fatti riferiti dalla Bibbia, e spesso ne hanno ricevuto grandi lumi. (parte terza, cap. X, p. 231)