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Il seguente elenco riassume gli dèi e le dee della religione dell'antica Grecia e altre figure divine o semi-divine della mitologia greca.
I Greci hanno creato immagini di divinità per diversi scopi, uno di questi è quello di far vedere quanto ci tenevano alle loro divinità e per onorarle agli altri. Un tempio ne ospitava spesso una statua ed era spesso decorato con scene in bassorilievo o altorilievo. Le loro immagini erano presenti su sarcofagi, affreschi, mosaici, monete, alabastron, anfore o altre ceramiche, dove venivano rappresentate.
Le tre divinità più importanti sono: Zeus (padre e re degli dèi, ultimo figlio del titano Crono, fratello di Poseidone e Ade e primo in ordine di importanza), Poseidone (fratello di Zeus e Ade e re dei mari, secondo per importanza) e Ade (fratello di Zeus e Poseidone, signore degli Inferi e terzo per importanza).
Divinità | Descrizione |
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Ade (ᾍδης, Hádēs) / Plutone
Re del mondo sotterraneo, dei morti, del rimorso e del rancore. Sua moglie è Persefone. I suoi simboli o attributi sono lo scettro, il trono, un vaso (un cantaro o una patera), l'elmo ricevuto in dono dai ciclopi con il dono dell'invisibilità nelle ombre, una pelliccia di lupo e il cane a tre teste Cerbero. Animali a lui sacri sono il lupo, il serpente e il gufo. Era uno dei tre figli di Crono e Rea che, nella spartizione dei tre regni fra i tre fratelli (Poseidone, Zeus e Ade), ottenne quello degli inferi. Come divinità ctonia, comunque, il suo posto nell'Olimpo è ambiguo. Secondo la maggior parte delle tradizioni Zeus gli vietò l'accesso sull'Olimpo. Nelle religioni misteriche e nella letteratura ateniese appare con il nome di Plutone (Πλούτων, "il ricco"), e il nome Ade o Averno è dato al suo regno. I romani lo tradussero infatti come Plutone o anche Dis Pater (Dite). | |
Afrodite (Ἀφροδίτη, Aphrodìtē) / Venere
Dea dell'amore, della bellezza, del desiderio, della fertilità e del piacere carnale. Benché sposata con Efesto, aveva diversi amanti, tra i quali i più noti sono Ares, Adone, e Anchise. Fu rappresentata sempre come una bella donna ed è la dea che più spesso appare nuda o seminuda. I poeti ne apprezzano il sorriso e il riso. Tra i suoi simboli troviamo le rose e altri fiori, le conchiglie, la madreperla, e il mirto. Gli animali a lei sacri erano le colombe e i passeri. La sua corrispondente nella mitologia romana è Venere. | |
Apollo (Ἀπόλλων, Apóllōn)
Dio della musica, del sole, delle arti, della conoscenza, della cura, della profezia, della bellezza maschile, del tiro con l'arco e della luce. È il figlio di Zeus e Leto e ha una sorella gemella, Artemide. Come fratello e sorella vennero identificati con il sole e la luna ed entrambi usavano archi e frecce. In miti più antichi è in competizione con Ermes, suo fratellastro. Nelle sculture è rappresentato come un ragazzo molto bello, senza barba e con lunghi capelli, dal fisico ideale. Essendo perfezionista poteva essere crudele e distruttivo, e i suoi amori sono raramente felici. Per esempio, l'inutile corteggiamento della ninfa Dafne, entrambi vittime di Eros che aveva colpito lui con una freccia d'amore (per punirlo della sua vanità) e lei con una d'odio. Lei venne trasformata in lauro e perciò Apollo ne adorava le foglie e spesso le indossa (le corone di alloro, che venivano anche indossate dagli atleti greci), portando anche una lira. Spesso appare in compagnia di muse. Gli animali a lui sacri includono il capriolo, i cigni, le cicale, i falchi, i corvi, le volpi, i topi, i lupi e i serpenti. Anche nella mitologia romana era chiamato Apollo. | |
Ares (Ἄρης, Árēs) / Marte
Dio della guerra, dello scompiglio, dello spargimento di sangue e della violenza. Figlio di Zeus e Era, era rappresentato come un giovane senza barba, spesso con un elmo o una lancia o una spada, nudo o vestito da guerriero. Omero lo descrive come inaffidabile, umorale, sanguigno, in contrasto con Atena, che in guerra ha invece strategia e capacità di controllo. Gli animali a lui sacri sono l'avvoltoio, il serpente velenoso, il cinghiale e i corvi che facevano la guardia al suo tempio. Il suo corrispondente romano è Marte, che però era visto come progenitore della gente di Roma, e rappresentato in genere più adulto. | |
Artemide (Ἄρτεμις, Ártemis) / Diana
Dea vergine della caccia, del selvaggio, degli animali, della foresta, e della luna, protettrice delle fanciulle, delle vergini e del parto senza dolore. In tempi successivi è stata associata con l'arco e le frecce. Era figlia di Zeus e Leto, ed era sorella gemella di Apollo. È spesso rappresentata come donna giovane, mentre indossa un corto chitone la cui gonna arriva sopra le ginocchia, e ha con sé un arco e una faretra. I suoi simboli includono lance da caccia, una mezza luna al capo, pellicce, cervi e altri animali selvaggi. Gli animali a lei sacri, oltre al cervo, comprendono orsi, cinghiali, cani e altri animali di bosco. Il suo corrispondente romano è Diana. | |
Atena (Ἀθηνᾶ, Athēnā̀) / Minerva
Dea vergine dell'intelligenza, della pace, delle arti manuali, della strategia militare (ovvero l'aspetto più nobile della guerra, contrario ad Ares, il quale si occupava degli aspetti più brutali e malvagi), dei manufatti e della saggezza. Secondo la maggior parte delle tradizioni è nata dalla testa di Zeus, già formata e armata. Veniva rappresentata con un elmo con cimiero, armata di scudo e spada, con un'egida sopra una veste lunga. Dea "dagli occhi glauchi" (azzurri, lucenti), o comunque dotati di luce speciale e lampi di astuzia. Proteggeva eroi greci come Odisseo o Diomede e la città di Atene (chiamata così in suo onore). I suoi simboli sono l'olivo e la civetta. La corrispondente dea romana è Minerva. | |
Demetra (Δημήτηρ, Dēmḕtēr) / Cerere
Dea dei cereali, della flora, dell'agricoltura, del raccolto, della crescita e della nutrizione. È figlia di Crono e Rea e sorella di Zeus, dal quale ebbe Persefone. Era una delle divinità maggiori dei misteri eleusini, dove il suo potere sul ciclo della vita delle piante simbolizza il passaggio dell'anima umana dalla vita all'oltretomba. Era rappresentata come una donna matura, spesso con una corona, un fascio di graminacee e una torcia. I suoi simboli sono la cornucopia, la spiga, il serpente alato, e il loto con il fusto. Gli animali a lei sacri sono i maiali e i serpenti. La corrispondente divinità romana è Cerere. | |
Dioniso (Διόνυσος, Diónysos) / Bacco
Dio del vino, delle feste, della follia, del caos, dell'ubriachezza, delle droghe e dell'estasi. L'origine viene dall'antica Chios, che era la sua casa. È stato rappresentato come un vecchio con la barba o un fanciullo carino ed effeminato, dai capelli lunghi. I suoi simboli includono un tirso (bastone con in cima una pigna), una coppa per bere, grappoli d'uva e una corona di edera. È spesso in compagnia di un tiaso, una processione di assistenti che includono satiri, menadi (o baccanti), e il suo tutore sileno. Secondo alcune versioni, sua moglie era Arianna, abbandonata da Teseo sull'isola di Nasso e ritrovata dal dio. Gli animali a lui sacri erano i delfini, le tigri, i ghepardi, gli asini e i serpenti. Essendo nato mortale, anche se figlio di Zeus, per aver inventato il vino gli dèi decidono di ricompensarlo concedendogli un trono sull'Olimpo, dove sostituirà Estia. Un altro suo nome era Bacco, con il quale verrà ripreso tra i romani. | |
Efesto (Ἥφαιστος, Hḕphaistos) / Vulcano
Dio del fuoco, della metallurgia, e dell'artigianato. Figlio di Zeus ed Era, o di lei soltanto, è il fabbro degli dèi, marito di Afrodite. In genere rappresentato come uomo con la barba, un martello, un'incudine o delle tenaglie, a volte a cavallo di un asino. Gli animali a lui sacri erano appunto l'asino, ma anche il cane da guardia e la gru. Tra le sue creazioni c'erano le armi di Achille. Se nella mitologia greca Efesto usava il fuoco come forza creativa, presso i romani era un dio più terribile, con poteri distruttivi e associato ai vulcani, come anche il suo nome romano Vulcano attesta. | |
Era (Ἥρα, Hḕrā) / Giunone
Regina degli dèi e dea del matrimonio, delle donne adulte, dell'eredità, dei re e degli imperi. È la moglie e sorella di Zeus, figlia di Crono e Rea. Veniva in genere rappresentata in atteggiamento regale, in età adulta, indossante un diadema e un velo coprente la testa, a volte con in mano un fusto di loto. Benché fosse la dea del matrimonio, Zeus le era molto infedele e questo le procurava gelosia e sete di vendetta. Per esempio quando lui la tradì con Alcmena, dalla quale nacque Eracle, lei perseguitò quest'ultimo con le fatiche e alla fine lo fece impazzire. Un altro racconto dice invece che lo adottò e lo nutrì. Gli animali a lei sacri erano la vacca, il pavone e il cuculo. A Roma era conosciuta come Giunone. | |
Ermes(Ἑρμῆς, Hermḕs) / Mercurio
Dio dei confini, dei viaggi, delle comunicazioni, degli scambi commerciali, dei linguaggi e della scrittura, protettore dei viandanti, dei vagabondi e viaggiatori. Figlio di Zeus e Maia, era il messaggero degli dèi e uno psicopompo che accompagnava le anime dei trapassati nell'aldilà. Era rappresentato come un giovane atletico senza barba, ma anche come un vecchio barbuto dotato di un fallo enorme. I suoi simboli includono un caduceo, sandali con le ali, un petaso o altro cappello da viaggio. Gli animali a lui sacri erano la tartaruga, il gallo e l'avvoltoio. Il corrispondente romano Mercurio era più strettamente collegato con il commercio. | |
Estia (Ἑστία, Hestíā) / Vesta
Dea vergine del focolare e della castità, protettrice delle case. È figlia primogenita di Rea e Crono, sorella di Zeus, di Poseidone, Ade, Era e Demetra. Non sempre identificabile nell'arte greca, appare come una donna umile dal capo coperto con un velo. I suoi simboli sono il focolare, il cerchio, la casa, il cuore e la pentola. In alcuni racconti lei rinuncia al proprio posto tra gli Olimpi in favore di Dioniso. Nella mitologia romana corrisponde a Vesta, che ha invece un ruolo maggiore, anche per l'istituzione delle vestali. | |
Poseidone(Ποσειδῶν, Poseidṑn) / Nettuno
Dio del mare, dei fiumi, dei laghi, delle alluvioni, dei maremoti e dei terremoti. È figlio di Crono e Rea, fratello di Zeus, Ade, Era, Estia e Demetra. Comanda su uno dei tre regni, come re dei mari e delle acque. Nelle rappresentazioni classiche è visto come uomo maturo, di corporatura robusta, con una barba vistosa, e regge un tridente. Gli animali a lui sacri sono il cavallo e il delfino. Il suo matrimonio con Anfitrite è rappresentato con una processione trionfale (da loro nacque poi Tritone). Alcuni racconti dicono che ebbe una relazione con Medusa, da cui nacque Pegaso, venuto fuori mentre Perseo le tagliava la testa. I suoi simboli sono il tridente, il cavallo (Poseidone e Atena si contesero l'Attica: Poseidone creò il cavallo dalla spuma del mare, Atena l'ulivo dalla terra; dopo una lunga riflessione, gli ateniesi proclamarono vincitrice Atena), il delfino, i pesci e il toro. Il suo corrispondente romano è Nettuno. | |
Zeus (Ζεύς, Zèus) / Giove
Re e padre degli dei, è il capo dell'Olimpo, dio del cielo, del tempo atmosferico, dei tuoni e dei fulmini, della legge, dell'ordine e della giustizia. È il figlio più piccolo di Crono e Rea e ha detronizzato suo padre da sé, acquisendo il potere del cielo. È rappresentato con attributi regali, una figura robusta, con barba scura. I suoi simboli sono lo scettro, la folgore (la sua arma, secondo i miti capace di lanciare fulmini a piacimento della divinità) e il lampo. Gli animali a lui sacri sono l'aquila e il toro. Il suo corrispondente romano è Giove, anch'egli capo supremo degli altri dèi. |
Nome greco antico | Nome italiano | Descrizione |
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Ἀχλύς (Akhlús) | Acli | Dea dei veleni e personificazione della tristezza. |
Χάος (Cháos) | Caos | Il nulla da cui tutto proviene. Descritto come un vuoto. |
Ἡμέρα (Hēmérā) | Emera | Personificazione del giorno. |
Αἰών (Aiōn) | Eone | Dio dell'eternità e personificazione del tempo ciclico e illimitato. |
Ἔρεβος (Érebos) | Erebo | Personificazione delle tenebre. |
Ἔρως (Érōs) | Eros | Dio e personificazione dell'amore fisico e della procreazione. |
Αἰθήρ (Aithḕr) | Etere | Dio della luce e dell'alta atmosfera. |
Γαῖα (Gàia) | Gea | Personificazione della Terra, madre dei titani. |
Νύξ (Nýx) | Notte | Dea della notte. |
Πόντος (Pontos) | Ponto | Personificazione del mare e sposo di Talassa. |
Θάλασσα (Thálassa) | Talassa | Dea primordiale e personificazione del mare e sposa di Ponto. |
Τάρταρος (Tártaros) | Tartaro | Dio della parte più profonda e oscura del mondo sotterraneo. |
Οὐρανός (Ūranòs) | Urano | Personificazione del cielo e padre dei titani. |
Nome greco antico | Nome italiano | Descrizione |
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Ἀνάγκη (Anánkē) | Ananke | Personificazione del fato e della necessità. |
Χρόνος (Chrònos) | Chronos | Dio del tempo, da non confondere con Crono, capo dei titani. |
Φάνης (Phánēs) | Phanes | Divinità androgina della vita e della procreazione, nata dall'uovo cosmico. |
Ὕδρος (Hýdros) | Idro | Personificazione dell'acqua primordiale. |
Θέσις (Thèsis) | Tesi | Divinità della creazione. |
I titani sono rappresentati nell'arte greca meno spesso degli Olimpi. Identificati come nemici dei Dodici Dèi.
Nome greco | Nome italiano | Descrizione |
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I dodici titani | ||
Κοῖος (Kòios) | Ceo | Titano dell'intelletto e asse del cielo intorno al quale ruotano le costellazioni. |
Κρεῖος (Krèios) | Crio | Il meno rappresentato dei dodici titani, è il padre di Astreo, Pallante e Perse. |
Κρόνος (Crónos) | Crono | Capo dei titani, che ha detronizzato suo padre Urano per poi essere a propria volta detronizzato da suo figlio Zeus. Titano del tempo. |
Ὑπερίων (Hyperíōn) | Iperione | Titano della luce. Con Teia, è il padre di Elio (sole), Selene (luna), ed Eos (aurora). |
Ἰαπετός (Iapetós) | Giapeto | Titano della mortalità e padre di Prometeo, Epimeteo, Menezio e Atlante. |
Mνημοσύνη (Mnēmosýnē) | Mnemosine | Titanessa della memoria e del ricordo, madre delle nove muse. |
Ὠκεανός (Ōkeanós) | Oceano | Titano del fiume che ruota tutto intorno alla terra ed è la fonte di tutta l'acqua corrente. |
Φοίβη (Phòibē) | Febe | Titanessa della mente arguta e della profezia, moglie di Ceo. |
Ῥέα (Rhéā) | Rea | Titanessa della fertilità, della maternità e delle montagne. È sorella e moglie di Crono, madre di Zeus, Ade, Poseidone, Era, Demetra ed Estia. |
Τηθύς (Tēthýs) | Teti | Titanessa dell'acqua fresca, madre di fiumi, sorgenti, ruscelli, torrenti, fontane e nuvole. |
Θεία (Thèiā) | Teia | Titanessa della vista e della luce brillante del cielo azzurro. È la moglie di Iperione e madre di Elio, Selene e Eos. |
Θέμις (Thémis) | Temi | Titanessa della legge divina e dell'ordine. |
Altri titani | ||
Ἀστερία (Asteríā) | Asteria | Titanessa degli oracoli notturni e delle stelle cadenti. |
Ἀστραῖος (Astràios) | Astreo | Titano del crepuscolo, delle stelle, dei pianeti e dell'arte dell'astrologia. |
Ἄτλας (Átlas) | Atlante | Titano costretto da Zeus a portare i cieli sulle sue spalle. È figlio di Giapeto. |
Αὔρα (Àura) | Aura | Titanessa della brezza e dell'aria fresca del mattino presto. |
Κλυμένη (Clyménē) | Climene | Titanessa della fama, del riconoscimento e dell'infamia. È la moglie di Giapeto. |
Διώνη (Diṑnē) | Dione | Titanessa dell'oracolo di Dodona. |
Ἥλιος (Hḕlios) | Elio | Titano del sole e guardiano dei giuramenti. |
Σελήνη (Selḕnē) | Selene | Titanessa della luna. |
Ἠώς (Ēṑs) | Eos | Titanessa dell'aurora. |
Ἐπιμηθεύς (Epimēthèus) | Epimeteo | Titano dei ripensamenti e padre delle scuse. |
Εὐρυβία (Eurybíā) | Euribia | Titanessa della padronanza dei mari e moglie di Crio. |
Εὐρυνόμη (Eurynómē) | Eurinome | Titanessa della rugiada e dei pascoli, madre delle tre Cariti di Zeus. |
Λήλαντος (Lḕlantos) | Lelanto | Titano dell'aria e dell'abilità di cacciare e predare. È la parte maschile di Latona. |
Λητώ (Lētṑ) | Latona | Titanessa della maternità e madre dei gemelli Artemide e Apollo. |
Μενοίτιος (Menòitios) | Menezio | Titano della rabbia violenta, dell'azione improvvisa e della mortalità umana. Ucciso da Zeus. |
Μῆτις (Mḕtis) | Meti | Titanessa dei buoni consigli, degli avvertimenti, della progettualità, dell'astuzia, dell'abilità e della saggezza. Madre di Atena. |
Ὀφίων (Ophíōn) | Ofione | Titano predecessore che in alcune versioni del mito dominava la Terra con sua moglie Eurinome, prima che Crono lo spodestasse. Un altro racconto lo descrive come un serpente nato dall'«uovo del mondo». |
Πάλλας (Pállas) | Pallante | Titano del mestiere della guerra. Ucciso da Atena durante la titanomachia. |
Πέρσης (Pérsēs) | Perse | Titano della distruzione. |
Προμηθεύς (Promēthèus) | Prometeo | Titano della previdenza e del buon consiglio, creatore della razza umana. |
Στύξ (Stýx) | Stige | Titanessa del fiume sommerso Stige, personificazione dell'odio. |
I giganti erano i figli di Gea (Terra), nati dal sangue che sboccò quando Urano (Cielo) fu castrato dal loro figlio titano Crono, che combatté la gigantomachia, una guerra con gli Olimpi per la supremazia del cosmo. Essi comprendono:
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