Corylus avellana
specie di pianta della famiglia Betulaceae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il nocciòlo (Corylus avellana L., 1753) è un albero da frutto appartenente alla famiglia Betulaceae.[2][3]
Nocciòlo | |
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![]() | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Betulaceae |
Genere | Corylus |
Specie | C. avellana |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Hamamelidae |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Betulaceae |
Sottofamiglia | Coryloideae |
Genere | Corylus |
Specie | C. avellana |
Nomenclatura binomiale | |
Corylus avellana L., 1753 | |
Sinonimi | |
Corylus sylvestris | |
Nomi comuni | |
nocciolo | |
Areale | |
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Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco κόρυς = elmo, oppure da kurl, il nome celtico della pianta, mentre l'epiteto specifico deriva da Avella, comune in provincia di Avellino, zona nota fin dall'antichità per la coltivazione di noccioli[4].
Descrizione

La pianta ha portamento a cespuglio o ad albero, se coltivata è alta in genere dai 2 ai 4 m ma se lasciata in forma libera può raggiungere anche 7–8 m.[5][6] Ha foglie semplici, cuoriforme a margine dentato. È una specie monoica diclina, caducifoglia e latifoglia, con crescita rapida.
Le infiorescenze sono unisessuali. Le maschili in amenti penduli che si formano in autunno, le femminili somigliano ad una gemma di piccole dimensioni. Ogni cultivar di nocciolo è autosterile e ha bisogno di essere impollinata da un'altra cultivar.
Il frutto (nocciola) è avvolto da brattee da cui si libera a maturazione e cade. È commestibile e si usa crudo, cotto o macinato in pasta. È ricco di un olio impiegato sia nell'alimentazione che nell'industria cosmetica.
Il legno del nocciolo è molto flessibile, elastico e leggero, adoperato fin dall'antichità per fabbricare ceste e recinti[3][7]. Non è adatto come materiale da costruzione o per mobili in quanto troppo elastico e poco durevole.
Distribuzione e habitat
L'areale geografico naturale è europeo-caucasico; va dalla Penisola iberica e Inghilterra fino al Volga, e dalla Svezia alla Sicilia. La distribuzione altitudinale è da collinare a medio-montana. Rifugge le aree mediterranee più calde e aride. Preferisce terreni calcarei, ben drenati, fertili e profondi e luoghi semi-ombreggiati. L'habitat naturale è costituito da boschi di latifoglie, soprattutto querceti misti mesofili, radure e margini. Può formare boschetti pionieri su terreni freschi pietrosi, in consociazione con aceri o pioppo tremulo.



Produzione
I 10 maggiori produttori di nocciole nel 2018[8] | |
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Paese | Produzione (tonnellate) |
![]() | 515.000 |
![]() | 132.699 |
![]() | 52.067 |
![]() | 46.270 |
![]() | 24.790 |
![]() | 17.000 |
![]() | 15.839 |
![]() | 14.988 |
![]() | 9.019 |
![]() | 8.033 |
Mondo | 863.888 |
Coltivazione
Riepilogo
Prospettiva
Vengono coltivate numerose varietà da frutto e ornamentali: tra queste ultime sono notevoli la varietà pendula, la varietà contorta, a portamento tortuoso, la varietà fusco-rubra a foglie porporine.
È una pianta colonizzatrice che, avendo esigenze modeste in fatto di terreno e di clima, si adatta a svariate condizioni ambientali. In Italia, secondo produttore mondiale dopo la Turchia, il nocciolo è coltivato in modo intensivo principalmente in poche zone (in parentesi sono indicate le cultivar):
- Piemonte, nelle Langhe (Tonda Gentile delle Langhe);
- Lazio, in provincia di Viterbo (Tonda Gentile Romana);
- Campania, nelle province di Caserta (Tonda di Giffoni, Camponica, Mortarella, San Giovanni), Napoli, Avellino (Mortarella, San Giovanni, Camponica), Benevento (Mortarella), Salerno (Tonda di Giffoni);
- Calabria, tra i comuni di Cardinale, Simbario, Torre di Ruggiero la Tonda Calabrese, la Tonda di Giffoni e la Tonda Romana[9].
- Sicilia, principalmente nella provincia di Messina, ma anche sull'Etna, sulle Madonie e nei dintorni di Piazza Armerina.
Le cultivar di riferimento in Italia per uso e caratteristiche sono:
- Tonda Gentile delle Langhe, piemontese, molto richiesta dall'industria dolciaria, si ambienta con difficoltà fuori dalla sua area tipica di coltivazione e di origine;
- Tonda di Giffoni, originaria della provincia di Salerno, è coltivata in varie zone della Campania e del Lazio essendo una cultivar dall'ottimo ambientamento anche in zone diverse dall'area tipica di coltivazione, molto richiesta dall'industria dolciaria;
- Tonda Gentile Romana, della provincia di Viterbo;
- Mortarella e S. Giovanni, campane a frutto allungato;
- Camponica, campana a frutto grosso, ottima da tavola;
- Nostrale o Siciliana, la varietà più diffusa in Sicilia, ottima per la tostatura che esalta il suo aroma intenso.
Avversità
Funghi
Le più importanti malattie da funghi che colpiscono il nocciolo sono il mal dello stacco (causato da Cytospora corylicola), il cimiciato dei semi (causato da Nematospora coryli) e l'oidio o mal bianco (causato da Phyllactinia guttata).
Insetti
Gli insetti parassiti più importanti sono la cimice angolosa (Gonocerus acuteangulatus), la cimice verde (Palomena prasina), le farfalle tortrice del nocciolo (Gypsonoma dealbana) e gemmaiola del nocciolo (Epinotia tenerana), i coleotteri aplidia del nocciolo (Haplidia etrusca), agrilo del nocciolo (Agrilus viridis) e balanino delle nocciole (Curculio nucum).
Usi terapeutici
Le foglie del nocciolo contengono i fenoli e i flavonoidi che agiscono sul gonfiore, come tonici delle vene e come antinfiammatori[10].
L'olio di nocciola ha un alto contenuto di lipidi insaturi, quindi penetra facilmente la cute senza ungere, per cui si usa come cosmetico in creme o olii per la pelle.
Aspetti medici
La presenza di nocciole, anche in tracce, va indicata per legge sulle etichette degli alimenti al fine di evitare reazioni allergiche.
Galleria d'immagini
- Foglie e frutti in brattee
- Infiorescenze
- Frutto con guscio e senza guscio
- Polline al microscopio
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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