Timeline
Chat
Prospettiva

Campane dell'arcidiocesi di Milano

lista di un progetto Wikimedia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Campane dell'arcidiocesi di Milano
Remove ads
Remove ads

Le campane dell'arcidiocesi di Milano hanno la particolarità, rispetto a quelle di altre regioni italiane, di essere incastellate a battaglio cadente (termine tecnico con il quale si definisce questo sistema di campane in movimento) o, come è più usuale chiamarlo in base all'origine, a sistema ambrosiano. Esso si caratterizza per il fatto che, dopo aver fatto compiere alle campane ampie rotazioni, fino alla posizione di stallo a bicchiere, le campane scendono una a una, componendo varie scale che nascono dall'intreccio e dal concatenamento dei vari rintocchi che emettono. Nel territorio dell'arcidiocesi di Milano vi è ancora un numero molto elevato di torri campanarie, che svolgevano il compito di scandire il tempo e la vita dei cittadini, richiamandoli alla preghiera quotidiana.

Thumb
Campane a sistema ambrosiano a bicchiere, durante un Concerto Solenne Ambrosiano

Calcolando il tempo che ogni singola campana impiega per compiere ciascuna rotazione, è possibile comporre predefinite o nuove successioni di suoni, chiamate "Solenni": si tratta della suonata più classica e solenne dell'arcidiocesi di Milano, denominata appunto Concerto Solenne Ambrosiano.

Remove ads

La nascita del sistema ambrosiano

Riepilogo
Prospettiva

La nascita del sistema di suono ambrosiano, si colloca nel XVIII secolo, sulle nuove campane della basilica di Sant'Ambrogio a Milano: alle campane viene applicata una ruota in cui può scorrere più comodamente la corda. L'aggiunta in seguito di un fermo e di una balestra, ha permesso di poter portare le campane dalla posizione di stallo alla famosa posizione a bicchiere, utile e indispensabile per poter comandare le discese, andando a creare un intreccio di suoni e comporre così i concerti suonati nelle massime solennità.

Il più antico concerto di campane montate all'ambrosiana è quello di Piana dei Monti, che è composto da tre bronzi. Il più antico tra questi è stato fuso da Francesco Sottile, risalente al 1611 ed emette la nota Sol3.

Durante la Repubblica Cisalpina, viene redatto il primo inventario di tutte le campane presenti sui campanili del centro storico della città di Milano: ne vengono "censite" quasi trecento, alcune delle quali vennero poi vendute all'asta.

Nel corso dell'Ottocento, la qualità musicale delle campane prodotte in area lombarda raggiunge i suoi massimi livelli: abbiamo nomi di grande spicco, come Felice Bizzozero di Varese, i discendenti del cremasco Domenico Crespi, i figli di Pietro Luigi Comerio (di Malnate trasferitosi a Milano per la concorrenza con i Bizzozero), i fratelli Barigozzi di Milano e Giorgio Pruneri di Grosio, in provincia di Sondrio.

Nel corso del 1942 venne emanata una legge che impose il sequestro delle campane, al fine di riutilizzare il metallo contenuto al loro interno per scopi bellici. La diocesi di Milano subì una pesante perdita di bronzi storici, con oltre settecento campane andate distrutte. Nel dopoguerra le parrocchie si adoperarono per sostituire le campane rifuse, rifondendo molto spesso interamente i concerti, distruggendo di fatto molte delle campane storiche rimaste. La diocesi di Milano fu seconda solo a quella di Bergamo, per la mole delle campane requisite.

Remove ads

La composizione dei concerti

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Corde all'interno di un campanile

Le campane hanno iniziato a suonare secondo il sistema a slancio, che consiste nella semplice oscillazione per permettere al battaglio di colpire il bordo superiore della campana per forza d'inerzia. In seguito sono stati introdotti nuovi sistemi di suono, i quali prevedevano rotazioni più ampie, in modo da poter gestire meglio la campana, controllando i suoi rintocchi una volta portata a bicchiere. L'antica tradizione dello slancio, si conserva oggi nella tipologia della suonata a distesa, dove la campana dondola semplicemente emettendo un suono ogni volta che il battaglio ne colpisce la superficie. In base al numero di campane coinvolte nella distesa e alla tradizione locale, si riesce a capire il grado d'importanza del giorno liturgico e della celebrazione che è prossima a cominciare. Ovviamente questa suonata è quella riservata ai giorni feriali, ai festivi e talvolta alle solennità minori. Durante le solennità maggiori invece, le campane suonano a concerto.

Thumb
Tastiera per il suono a festa posizionata nella cella campanaria

Il termine concerto indica l'insieme dei bronzi presenti sul campanile, accordati in scala diatonica. I campanili possono essere dotati di un numero di campane che varia da uno (di solito per le cappelle o le chiese sussidiarie) a venticinque campane; in diocesi i più diffusi per le parrocchie sono composti da cinque campane.

Il sistema di suono è oggi diffuso principalmente nelle vecchie zone soggette alla Diocesi di Milano (e naturalmente in quelle in cui vi è ancora il rito ambrosiano), perciò lo troviamo in Lombardia, in Piemonte e nel Canton Ticino, ma è anche possibile trovarle anche in luoghi del tutto estranei a queste aree geografiche, poiché alcuni fonditori fondevano campane anche per altri territori e portavano con loro il metodo più congeniale alla fusione delle loro campane.

Completamento del suono ambrosiano è il suono a festa con la tastiera, collocata nella cella campanaria, una sorta di grosso pianoforte con tasti in legno collegati per mezzo di tiranti ai battagli delle singole campane (che restano immobili per questa tipologia esecutiva). Il suono è prodotto dalla percussione del battaglio contro il bordo della campana. Questo metodo di suono sfrutta lo stesso principio dei carillon di campane presenti sulle torri fiamminghe. I moderni ritrovati tecnologici hanno soppiantato il suono manuale con la tastiera con martelli elettrici collocati a fianco del bordo delle campane e comandati da una centralina di controllo automatizzata.

La quasi totalità dei campanili della diocesi possiede campane incastellate all'ambrosiana, la più grande eccezione è il duomo di Monza che ha campane montate a slancio, una scelta mantenuta nei secoli anche per ribadire la sua appartenenza al rito romano.

Remove ads

Elenco delle campane e dei concerti di campane

Riepilogo
Prospettiva

Il numero delle campane si riferisce a quelle presenti unicamente sul campanile.

La I campana corrisponde sempre alla campana minore.

Una campana

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Due campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Tre campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Quattro campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Cinque campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Sei campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Otto campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Nove campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Dieci campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Dodici campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

Venticinque campane

Ulteriori informazioni Località, Provincia ...

I 10 concerti più grandi

Ulteriori informazioni №, Localizzazione ...

I 10 campanili più alti

Ulteriori informazioni №, Localizzazione ...
Remove ads

Bibliografia

  • Gian Luigi Barigozzi e Melissa Nicolini, La fonderia Fratelli Barigozzi. Cento anni di memoria fotografica a Milano, Milano, Edizioni Nexo, 2006.
  • Luigi Cavaletti, I Crespi, antichi celebri artigiani fonditori di campane, Crema, Leva, 1986.
  • Marvin Andrea Corno, Alessandro Pedersoli, Le campane di Seregno. La storica fonderia Ottolina, Seregno, Seregn de la Memoria, 2015.
  • Mario De Biasi, Chiese di Milano, Milano, Edizioni Celip, 1991, ISBN 88-87152-06-3.
  • Antonio Delli Quadri, Arte campanaria. Manuale tecnico pratico, Milano, Arte Tipografica, 2010.
  • Pierangelo Donati, Il campanato, Bellinzona, 1981.
  • Maria Luisa Gatti Perer (a cura di), La Chiesa di San Marco a Milano, Milano, Banca Popolare di Milano, 1998.
  • Marco Navoni, Dizionario della liturgia ambrosiana, Milano, NED, 1996.
  • AA.VV., Milano, Milano, Touring Club Italiano, 2005, ISBN 88-370-3763-5.
Remove ads

Voci correlate

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads