Pino sulla Sponda del Lago Maggiore
centro abitato del comune di Maccagno con Pino e Veddasca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
centro abitato del comune di Maccagno con Pino e Veddasca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, fino al 1863 Pino (Pin in dialetto varesotto), è un centro abitato e, amministrativamente, un municipio del comune italiano di Maccagno con Pino e Veddasca, in provincia di Varese. Fino al 3 febbraio 2014 costituiva un comune autonomo.
Pino sulla Sponda del Lago Maggiore municipio | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Varese |
Comune | Maccagno con Pino e Veddasca |
Territorio | |
Coordinate | 46°06′05″N 8°44′22″E |
Altitudine | 289 m s.l.m. |
Superficie | 7,11 km² |
Abitanti | 224[1] (31-12-2010) |
Densità | 31,5 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21010 |
Prefisso | 0332 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 012112 |
Cod. catastale | G677 |
Targa | VA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 524 GG[3] |
Nome abitanti | pinesi |
Cartografia | |
Pino sorge su un promontorio roccioso detto Sasso di Pino, nella Regione agraria n. 1 - Montagna dell'Alto Verbano Orientale. Dal punto di vista altimetrico, il territorio va dai 193 m s.l.m. del lungolago ai 1.375 m s.l.m.
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità irrilevante)
Il territorio era abitato sin dal V secolo d.C. dai Celti, di cui è stata ritrovata una tomba[4]. Nell'Alto Medioevo faceva parte del Comitato del Seprio nel momento della sua più ampia espansione[5]. In seguito passò sotto l'autorità viscontea, venne unito alla vicina Tronzano e diventò parte del Distretto o Contado di Angera, costituito da Gian Galeazzo Visconti, che congiunse i territori del Lago Maggiore in un unico organo amministrativo.
In seguito, nel 1416, sotto Filippo Maria Visconti Pino venne compreso nel territorio delle Quattro Valli, in un feudo detto Valtravaglia, di cui attualmente fa parte la zona tra il "Sasso di Pino" e la Rocca di Caldé. Nel 1439 venne affidato alla famiglia comasca dei Rusca che divisero il feudo in cinque "squadre": Squadra del Consiglio Maggiore, Squadra della Valle Marchirolo, Squadra della Valtravaglia, Squadra Valveddasca e Squadra di mezzo, della quale faceva parte Pino. Nel 1583 passò alla famiglia Marliani, che mantenne il proprio controllo fino al 1784 quando subentrarono i Crivelli. Questi guidarono il feudo fino al 1797, anno in cui venne abolito il sistema feudale e fu costituita la Repubblica Cisalpina.[4]
Fino al 4 febbraio 2014 era un comune autonomo di 224 abitanti; in tale data, a seguito della legge della regione Lombardia del 30 gennaio precedente[6], fu soppresso e unificato a Maccagno e Veddasca a formare il congiunto comune.
Prima della soppressione era un comune frontaliero con la Svizzera sulla sponda orientale del Verbano nonché il più settentrionale della provincia di Varese; con 30 caratteri deteneva anche il singolare primato, insieme a San Valentino in Abruzzo Citeriore, di essere il comune italiano dal nome più lungo.
Blasonatura dello stemma: scudo accartocciato: d'argento, al pino fiancheggiato da due leoni controrampanti, il tutto al naturale.[7]
Lo stemma civico riporta un simbolo molto antico riferito al paese: su un architrave in pietra del XVI secolo in via Tomasina si può vedere una delle prime rappresentazioni di un albero con rami spioventi abbinato ad una croce di Sant'Andrea.[8] Questo tipo di rappresentazione è inusuale per l'araldica civica italiana e non è previsto nella relativa normativa: probabilmente le figure rappresentate sono un ricordo dei passati casati feudali.
Nel 1964 all'interno di una casa lungo la strada che conduce a Tronzano, è stata ritrovata una tomba di origine celtica risalente al V secolo d.C. Al suo interno diversi reperti dimostrano una particolare abilità nell'arte della ceramica e del cesello, anelli di bronzo, una spilla in rame e un manico di bronzo lavorato.
Abitanti censiti[9]
Presente la stazione di Pino-Tronzano, sulla linea Cadenazzo-Luino. I treni sono gestiti dalla società TiLo, che gestisce il trasporto ferroviario in Ticino e sui confini della Lombardia. L'infrastruttura è gestita dalle Ferrovie Federali Svizzere[senza fonte], con segnali e regolamenti svizzeri. Il capostazione invece è un dipendente RFI.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.