Fetus
Etichetta: Bla Bla, 1970, prodotto da Pino Massara.
- Ho avuto molte donne in vita mia, | e in ogni camera ho lasciato qualche mia energia. | Quanti figli dell'amore ho sprecato io, | racchiusi in quattro mura, | ormai saranno spazzatura. | Se un figlio si accorgesse che per caso, | è nato fra migliaia di occasioni, | capirebbe tutti i sogni che la vita dà, | con gioia ne vivrebbe tutte quante le illusioni. (da Energia, n. 1, lato A)
- Viaggeremo più veloci della luce | intorno al sole, | come macchine del tempo | contro il tempo che non vuole, | sarò una cellula fra motori | come una cellula vivrò. (da Una cellula, n.3, lato A)
- xi1 = a (sen. ωt), xi2 = a (sen. ωt + γ) (da Fenomenologia, n. 5, lato A)
- Meccanici i miei occhi, | di plastica il mio cuore, | meccanico il cervello, | sintetico il sapore. (da Meccanica, n.1, lato B)
- Che cosa vedranno tra poco i miei occhi? | Magari saranno dei corpi di pietra, | li sento arrivare. (da Mutazione, n.3, lato B)
Pollution
Etichetta: Bla Bla, 1972, prodotto da Giuseppe Previde Massara.
- Non hai forza per tentare, | di cambiare il tuo avvenire, | per paura di scoprire, | libertà che non vuoi avere. | Ti sei mai chiesto, | quale funzione hai? (da Il silenzio del rumore, n. 1, lato A)
- Ima areknames. | Malha areknapes. | Atenoip arret elevoun, | sisoprommatem ereitnorf, | alled etnem. (da Areknames, n. 3, lato A)
- Dentro di me vivono la mia identica vita | dei microrganismi che non sanno | di appartenere al mio corpo... | Io a quale corpo appartengo? (da Beta, n. 4, lato A)
- Sto vivendo da due secoli in oceani, | ho imparato come respirare mare, | le mie mani diventano squame, | sotto il mare sta cambiando la mia struttura | ed il mio corpo è sempre più uguale ai pesci. | I miei capelli diventano alghe. (da Plancton, n.1, lato B)
- La portata di un condotto | è il volume liquido | che passa in una sua sezione | nell'unità di tempo: | e si ottiene moltiplicando | la sezione perpendicolare | per la velocità che avrai del liquido. | A regime permanente | la portata è costante, | attraverso una sezione del condotto. (da Pollution, n.2, lato B)
- Atomi dell'idrogeno, | campi elettrici, | ioni-isofoto, | radio, litio-atomico, | gas magnetico. (da Pollution, n.2, lato B)
L'era del cinghiale bianco
Etichetta: Emi, 1979, prodotto da Angelo Carrara.
- Pieni gli alberghi a Tunisi, | per le vacanze estive, | a volte un temporale non ci faceva uscire. (da L'era del cinghiale bianco, n. 1, lato A)
- Profumi indescrivibili, | nell'aria della sera, | studenti di Damasco, | vestiti tutti uguali. | L'ombra della mia identità, | mentre sedevo al cinema oppure in un bar. (da L'era del cinghiale bianco, n. 1, lato A)
- C'è chi parte con un raga della sera, | e finisce per cantare "La Paloma", | E giorni di digiuno e di silenzio, | per fare i cori nelle messe tipo Amanda Lear. (da Magic Shop, n. 2, lato A)
- Supermercati coi reparti sacri che vendono gli incensi di Dior, | rubriche aperte sui peli del Papa. (da Magic Shop, n. 2, lato A)
- La Falce non fa più pensare al grano, | il grano invece fa pensare ai soldi. (da Magic Shop, n. 2, lato A)
- Spinto dai Curdi e dagli Iracheni, | qui fece campo Mustafà Mullah Barazani, | strade dell'est, d'immensi orizzonti, | città nascoste di lingua persiana, | da qui la Fine. (da Strade dell'est, n.3, lato A)
- Di notte ancora ti può capitare | di udire suoni di armonium sfiatati, | e vecchi Curdi che da mille anni | offrono il petto a Novene. (da Strade dell'est, n.3, lato A)
- Strano come il rombo degli aerei da caccia un tempo, | stonasse con il ritmo delle piante al sole sui balconi... | e poi silenzio... e poi, lontano il fuoco dei cannoni, a freddo. (da Il Re del Mondo, n.1, lato B)
- Un giorno, in cielo, fuochi di Bengala, | la Pace ritornò, | ma il Re del Mondo | ci tiene prigioniero il cuore. (da Il Re del Mondo, n.1, lato B)
- Più diventa tutto inutile | e più credi che sia vero. | E il giorno della fine, | non ti servirà l'inglese. (da Il Re del Mondo, n. 1, lato B)
- Kyrie Eleison, | Christe Eleison, | Kyrie Eleison, | Khriste Eleison. (da Pasqua Etiope, n.2, lato B)
- E quannu t'ancontru 'nda strata | mi veni 'na scossa 'ndo cori | ccu tuttu ca fora si mori | na mori stranizza d'amuri, l'amuri. (da Stranizza d'Amuri, n.3, lato B)
Patriots
Etichetta: Emi, 1980, prodotto da Angelo Carrara.
- Alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena, | potete stare a galla. (da Up Patriots To Arms, n. 1, lato A)
- E non è colpa mia se esistono carnefici, | se esiste l'imbecillità, | se le panchine sono piene | di gente che sta male. (da Up Patriots to Arms, n.1 lato A)
- Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia, | che crea falsi miti di progresso. (da Up Patriots To Arms, n. 1, lato A)
- L'Etica è una vittima incosciente della Storia, | ieri ho visto due uomini | che si tenevano abbracciati | in un cinemino di periferia... | e penso a come cambia in fretta la Morale: | un tempo si uccidevano i cristiani e poi questi ultimi | con la scusa delle streghe ammazzavano i pagani, | Ave Maria, | e perché il sol dell'avvenire splenda ancora sulla Terra | facciamo un po' di largo con un'altra guerra. (da Venezia-Istanbul, n.2 lato A)
- E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare, | l'alba dentro l'imbrunire. (da Prospettiva Nevsky, n. 1, lato B)
- Un giorno sulla prospettiva Nevsky per caso vi incontrai Igor Stravinsky. (da Prospettiva Nevsky, n. 1, lato B)
- La mia parte assente si identificava con l'umidità. (da Arabian song, n. 2, lato B)
- L'uomo è l'animale più domestico e più stupido che c'è. (da Arabian song, n. 2, lato B)
- Good vibrations, | Satisfaction, | Sole Mio, | Cinderella, | Mit Violino, | Lux Eterna, | Galileo, | Douce France | Nietzsche-Lieder, | Kurosawa, | Meine Liebe, | Mister Einstein on the Beach. (da Passaggi a livello, n.4, lato B)
La voce del padrone
Etichetta: Emi, 1981, prodotto da Angelo Carrara.
- A wonderful summer on a solitary beach, | against the sea, | "Le Grand Hotel Sea-Gull Magique", | mentre lontano un minatore bruno tornava, | Mare, mare, mare, voglio annegare, | | portami lontano a naufragare, | via, via, via da queste sponde, | portami lontano sulle onde. (da Summer on a Solitary Beach, n.1)
- Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro. (da Bandiera bianca, n. 2)
- Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare, | quei programmi demenziali con tribune elettorali. (da Bandiera bianca, n. 2)
- C'è chi si mette degli occhiali da sole, | per avere più carisma e sintomatico mistero. (da Bandiera bianca, n. 2)
- A Beethoven e Sinatra preferisco l'insalata, | a Vivaldi l'uva passa che mi dà più calorie. (da Bandiera bianca, n. 2)
- Quante squallide figure che attraversano il paese, | com'è misera la vita negli abusi di potere. (da Bandiera bianca, n. 2)
- Aprono le ali, | scendono in picchiata, | atterrano meglio di aeroplani, | cambiano le prospettive al mondo, | voli imprevedibili | ed ascese velocissime, | traiettorie impercettibili, | codici di geometrie esistenziali. (da Gli Uccelli, n.3)
- Il mondo è grigio, il mondo è blu | Cuccuruccucù, Paloma. | Aiaiaiaiai, cantava. (da Cuccuruccucù, n. 4)
- Il tempo cambia molte cose nella vita, | il senso, le amicizie, le opinioni, | che voglia di cambiare che c'è in me! (da Segnali di vita, n. 5)
- Si sente il bisogno di una propria evoluzione | sganciata dalle regole comuni | da questa falsa personalità. (da Segnali di vita, n. 5)
- Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire, | le luci fanno ricordare le meccaniche celesti. (da Segnali di vita, n. 5)
- Cerco un centro di gravità permanente, | che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose, sulla gente. (da Centro di gravità permanente, n. 6)
- Gesuiti Euclidei, | vestiti come dei bonzi per entrare a corte degli imperatori, | della dinastia dei Ming. (da Centro di gravità permanente, n. 6)
- I desideri mitici di prostitute libiche, | il senso del possesso che fu pre-alessandrino, | la tua voce come il coro delle sirene d'Ulisse m'incatena, | ed è bellissimo perdersi in quest'incantesimo. (da Sentimiento Nuevo, n.7)
Orizzonti Perduti
Etichetta: EMI, 1983, prodotto da Angelo Carrara.
- La stagione dell'amore viene e va, | all'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà, | ne abbiamo avute di occasioni, perdendole, | non rimpiangerle, non rimpiangerle mai. (da La stagione dell'amore, n. 1)
- Tornerà la moda dei vichinghi, | torneremo a vivere come dei barbari. | Friedrich Nietzsche era vegetariano, | scrisse molte lettere a Wagner | ed io mi sento un po' un cannibale. (da Tramonto occidentale, n. 2)
- Poi la fine un giorno | arrivò per noi, | dammi un po' di vino | con l'idrolitina. (da Zone Depresse, n.3)
- Dal barbiere al sabato | per chiacchierare | ed a turno leggere il giornale, | le ragazze in casa | o fuori nei balconi, | mi regali ancora | timide erezioni, | guardavo di nascosto | i saggi ginnici | nel tuo collegio. (da Zone Depresse, n.3)
- Su divani, abbandonati a telecomandi in mano, | storie di sottofondo, Dallas e I Ricchi Piangono, | sulle strade la terza linea del metro che avanza, | e macchine parcheggiate in tripla fila, | e la sera ritorno con la noia e la stanchezza, | non servono più eccitanti o ideologie, | ci vuole un'altra vita. (da Un'altra Vita, n.4)
- Da una finestra di ringhiera mio padre si pettinava; | l'odore di brillantina s'impossessava di me, | piacere di stare insieme solo per criticare, | ed era come un mal d'Africa, mal d'Africa. (da Mal d'Africa, n. 5)
- In quest'epoca di scarsa intelligenza ed alta involuzione, | qualche scemo crede ancora che veniamo dalle scimmie, | ed il sole è soltanto una palla di fuoco, | e non si sono accorti che è una tappa di una forma di energia, | Adamo colse della frutta dall'Albero della Conoscenza, | poi l'ultima mela cadde sulla testa procurando un ematoma a Newton. (da La Musica è stanca, n.6)
- E tu che fai di sabato in questa città, | dove c'è gente che lavora, per avere un mese all'anno di ferie. | E poi nel bene, nel male, è una questione sociale, | coatti nella convivenza affrontiamo il progresso, coi nostri problemi di sesso. (da Gente in progresso, n. 7)
- Suoni lunghi di Campane Tibetane a valle, | svegliavano al mattino i falegnami del paese, | temporali estivi con lenzuola appese, | nell'aria qualche cosa si fermò. (da Campane Tibetane, n.8)
Mondi lontanissimi
Etichetta: Emi, 1985, prodotto da Angelo Carrara.
- Noi, | provinciali dell'Orsa Minore, | alla conquista degli spazi interstellari, | e vestiti di grigio chiaro, | per non disperdersi. | Seguimmo certe rotte in diagonale | dentro la Via Lattea. (da Via Lattea, n. 1)
- La presenza dell'artiglieria | nei paesi del Meridione, | uniti nella lotta allo straniero | sotto il Regno delle Due Sicilie, | e i movimenti prevedibili | delle truppe in finte battaglie, | l'odore della polvere da sparo | e voci dallo stretto di Messina. | Sentimenti occulti tra noi, | mi innamorai seguendo i ritmi del cuore, | e mi svegliai in primavera. (da Risveglio di Primavera, n.2)
- Seguimmo per istinto le scie delle comete, | come avanguardie di un altro sistema solare. (da No Time No Space, n. 3)
- No Time No Space, | another race of vibrations, | the sea of the simulation, | keep your feelings in memories, | I love you especially tonight. (da No Time No Space)
- Quando è notte, | nelle stanze d'albergo, | rumori di letto, | sesso meccanico, | questa ginnastica | chiamata amore. (da Personal Computer, n.4)
- Innumerevoli stati d'assedio | propongono ricette per la vita, | ma ho già l'astrologia babilonese. (da Personal Computer, n.4)
- L'aria calma dei dì di festa | sale dalle scale verso me, | vigilesse all'erta come teddy boys, | baby, I need you, come into my life, | da una chiesa qui vicino suona una campana din don dan. (da Temporary Road, n.5)
- Dalla pupilla viziosa delle nuvole | la luna scende i gradini di grattacieli, | per prendermi la vita. (da Chan-son Egocentrique, n.7)
- Central Park, | I love in the dark, | Ich bin klein, | people sang, | around the campfire ground, | I remember | prehistoric sound, | was the time of dinosaur age, | Oh, Nein. | Chan-son Egocentrique, | self centred song. (da Chan-son Egocentrique, n.7)
- E per un istante ritorna la voglia di vivere, | a un'altra velocità. (da I treni di Tozeur, n. 8)
- Vivere non è difficile potendo poi rinascere, | cambierei molte cose, un po' di leggerezza e di stupidità. (da L'animale, n. 9)
- Dentro di me segni di fuoco, | è l'acqua che li spegne, | se vuoi farli bruciare | tu lasciali nell'aria, | oppure sulla terra. (da L'animale, n.9)
Fisiognomica
Etichetta: Emi, 1988, prodotto da Enrico Maghenzani.
- Leggo dentro ai tuoi occhi | da quante volte vivi, | dal taglio della bocca | se sei disposto all'odio o all'indulgenza. (da Fisiognomica, n. 1)
- Ma se ti senti male, | rivolgiti al Signore, | credimi siamo niente, | dei miseri ruscelli senza fonte. (da Fisiognomica, n. 1)
- E ti vengo a cercare, | anche solo per vederti o parlare, | perché ho bisogno della tua presenza, | per capire meglio la mia essenza. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
- Un rapimento mistico e sensuale, | mi imprigiona a te. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
- Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri, | non accontentarmi di piccole gioie quotidiane, | fare come un eremita, | che rinuncia a sé. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
- Questo secolo oramai alla fine, | saturo di parassiti senza dignità, | mi spinge solo ad essere migliore, | con più volontà. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
- Emanciparmi dall'incubo delle passioni, cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male, | essere un'immagine divina, | di questa realtà. (da E ti vengo a cercare, n. 2)
- Mo patri m'insignau lu muraturi | pi nan sapiri leggiri e scriviri, | è inutili ca 'ntrizzi e fai cannola, | lu santu è di mammuru e nan sura. (da Veni l'Autunnu, n.3)
- 'N cielu fochi di culuri, | 'n terra aria bruciata, | e tutti appressu o santu, | 'nda vanedda. | Sicilia bedda mia, | Sicilia bedda. (da Veni l'autunnu, n. 3)
- Passo ancora il mio tempo, | a osservare i tramonti, | e vederli cambiare, | in Secondo Imbrunire. | E il cuore, | quando si fa sera, | muore d'amore... | non ci vuole credere, | che è meglio, | stare soli. (da Secondo Imbrunire, n. 4)
- Lungo il transito dell'apparente dualità | la pioggia di settembre | risveglia i vuoti della mia stanza, | ed i lamenti della solitudine si prolungano, | come uno straniero non sento legami di sentimento, | e me ne andrò dalle città, | nell'attesa del risveglio. (da Nomadi, n. 5)
- Zai, zai, zai Saman, | ialla nuzur al ahel, | schufi addii, | keber el weld, | schufi el nas mahneia "a zara", | e di domenica tutto si fa quieto, | usciamo insieme come una volta | a fare visita ai parenti, | "Guarda com'è diventato grande!"(da Zai Saman, n. 6)
- Vuoto di senso crolla l'Occidente, | soffocherà per ingordigia | e assurda sete di potere, | e dall'Oriente orde di fanatici. (da Zai Saman, n. 6)
- Il Mito dell'Amore muore, | senza tante cortesie, | ti accorgi che è finita | da come cadi nell'indifferenza, | ciò che ti unisce | ti dividerà, | nei miei ricordi | la Quarta Sinfonia di Brahms. (da Il Mito dell'Amore, n. 7)
- Un Oceano di Silenzio scorre lento, | senza centro né principio, | cosa avrei visto del mondo | senza questa luce | che illumina i miei pensieri neri? (da L'Oceano di Silenzio, n. 8)
- Der Schmerz, | der Stillstand des Lebens, | Lassen die Zeit | zu lang erscheinen. (da L'Oceano di Silenzio, n. 8)
Caffè de la Paix
Etichetta: EMI Records, 1993, prodotto da Enrico Maghenzani e Saro Cosentino.
- Ci si risveglia ancora in questo corpo attuale | dopo aver viaggiato dentro il sogno, | l'inconscio ci comunica coi sogni, | frammenti di verità sepolte: | quando fui donna o prete di campagna, | un mercenario o un padre di famiglia. | Per questo in sogno ci si vede un po' diversi, | ed i luoghi sconosciuti sono familiari.(da Caffè de la Paix, n. 1)
- Ancora oggi le renne della tundra | trasportano tribù di nomadi che percorrono | migliaia di chilometri in un anno... | e a vederli mi sembrano felici, | ti sembrano felici? (da Caffè de la Paix, n. 1)
- Fogh in-nakhal fogh ya ba, | fogh in-nakhal fogh, | medri lama'k khaddak ya ba, | medri l-ghomar fogh, | walla marida balini balwa. (da Fogh in Nakhal, n. 2)
- E gli Dei tirarono a sorte, | si divisero il mondo, | Zeus la Terra, | Ade gli Inferi, | Poseidon il continente sommerso. | Apparve Atlantide. | Immenso, isole e montagne, | canali simili ad orbite celesti, | il suo re Atlante | conosceva la dottrina della sfera, | gli astri, la geometria, | la cabala e l'alchimia. (da Atlantide, n. 3)
- Per generazioni la legge dimorò | nei principi divini, | i re mai ebbri delle immense ricchezze, | e il carattere umano si insinuò, | e non sopportarono neppure la felicità, | neppure la felicità. | In un giorno e una notte | la distruzione avvenne. | Tornò nell'acqua. | Sparì Atlantide. (da Atlantide, n. 3)
- Beati nel Dominio della Preesistenza, | fedeli al regno che era nei cieli, | prima della caduta sulla Terra, | prima della rivolta nel dolore. | Tu volavi lieve sui Giardini della Preeternità, | poi ti allungavi sopra i gelsomini. (da Sui Giardini della Preesistenza, n. 4)
- E senza tregua vedo buio intorno, | voglio di nuovo gioia nel mio cuore, | un tempo in alto e pieno di allegria. (da Sui Giardini della Preesistenza, n. 4)
- Nei circhi e negli stadi s'ammassano | turbe stravolte a celebrare riti di sangue. | Conferendis pecuniis, | ergo, solicitae tu causa, pecunia, vitae! | Per te immaturum mortis adimus iter, | tu vitiis hominum crudelia pabula praebes, | semina curarum de capite orta tuo! (da Delenda Carthago, n. 5)
- Somma la vista ad occhi chiusi, | sottrai la distanza, | e il Terzo scoprirai, | che si espande e si ritrova, | dividi la differenza. (da Ricerca sul Terzo, n. 6)
- Ne abbiamo attraversate di tempeste, | e quante prove antiche e dure, | ed un aiuto chiaro da un'invisibile carezza, | di un Custode. | Degna è la vita di colui che è sveglio, | ma ancor di più di chi diventa saggio, | e alla sua gioia poi si ricongiunge. | Sia Lode, Lode all'Inviolato.(da Lode all'Inviolato, n. 7)
- E quanti personaggi inutili ho indossato | io e la mia persona quanti ne ha subiti. (da Lode all'Inviolato, n. 7)
- Quanti miracoli, disegni e ispirazioni | e poi la sofferenza che ti rende cieco. (da Lode all'Inviolato, n. 7)
- Nelle cadute c'è il perché della Sua Assenza. | Le nuvole non possono annientare il Sole. (da Lode all'Inviolato, n. 7)
- E lo sapeva bene Paganini, | che il diavolo è mancino e subdolo, | e suona il violino. (da Lode all'inviolato, n. 7)
- Alla rugiada che si posa sui fiori | quando s'annuncia l'autunno | assomiglio io che devo svanire, | e vorrei sospendermi nel nulla, | ridurmi e diventare nulla. (da Haiku, n. 8)
L'ombrello e la macchina da cucire
Etichetta: EMI Records, 1995, prodotto da Enrico Maghenzani.
- Ero solo come un ombrello su una macchina da cucire. | Dalle pendici dei monti Iblei, | a settentrione. | Ho percorso il cammino, arrampicandomi per universi e mondi, | con atti di pensiero e umori cerebrali. (da L'Ombrello e la Macchina da Cucire, n. 1)
- Che cena infame stasera, | che pessimo vino, | chiacchiero col vicino, | lei non ha finezza, | non sa sopportare l'ebbrezza. | Colgo frasi occidentali. (da L'Ombrello e la Macchina da Cucire, n. 1)
- Dice che questa estate ci sarà la fine del mondo. | The end of the world, | berretto di pelo e sottanina di tàrtan. | Have we cold feet about the cosmos? ( da L'Ombrello e la Macchina da Cucire, n. 1)
- Va bene, hai ragione, | se ti vuoi ammazzare. | Vivere è un'offesa, | che desta indignazione... | ma per ora rimanda... | è solo un breve invito, rinvialo. (da Breve Invito a Rinviare il Suicidio, n. 2)
- Questa parvenza di vita | ha reso antiquato il suicidio (da Breve Invito a Rinviare il Suicidio, n. 2)
- Nel '43 ero malato, | vidi tutta la mia vita, | sudato scorreva finita. | Vi saluto amici, ci vedremo domani, | se la notte non fa il suo colpo stanotte. (da Piccolo Pub, n. 4)
- Birra e urina si scambiano le parti, | la latrina è il tuo caveau. (da Piccolo Pub, n. 3)
- Nessuno o tutt'uno, | vacca nera sono, | gatto grigio nella tua notte. (da Piccolo Pub, n. 3)
- Vorrei tra giaculatorie di versi spirare, | e rosari composti di spicchi d'arancia, | e l'aria del mare, | e l'odore marcio di un vecchio porto, | e come pesce putrefatto putrefare. | Fornicammo mentre i fiori si schiudevano, | al mattino e di noi prendemmo piacere, | sì, l'un l'altro. (da Fornicazione, n. 4)
- (Pensiero causale. | - Imperativo categorico. | - Ferma distinzione dell'uomo dall'animale, | Teorema adiabatico!). I madrigali di Gesualdo, principe di Venosa, | musicista assassino della sposa – | cosa importa? | Scocca la sua nota, | dolce come rosa. (da Gesualdo da Venosa, n. 5)
- Moto Browniano, | particelle di polline, | pulviscolo londinese. | Un frammento della Sfinge ed altro, | sospesi in acqua... (da Moto Browniano, n. 6)
- Tao, ama secondo il Tao. | Ritieni il seme. | Duecentocinquanta milioni di spermatozoi, | in un solo orgasmo, | un solo uomo può popolare la Terra. (da Tao, n. 7)
- I piedi che gli dolgono, | la moglie pazza, | e quanto gliene viene | dal fatto che egli è un uomo | ed appartiene alla razza. (da Un Vecchio Cameriere. n. 8)
- Giovane teologo, | non fare come in Rue de Fouarre, | dove si produceva amore | si produceva per Dio. (da L'Esistenza di Dio, n. 9)
- Lessing diciassettenne arriva a Lipsia | per fare teologia. | Apprende prima la scherma e la danza, | la distinzione e la lontananza. (da L'Esistenza di Dio, n. 9)
- Ancora una cosa, | mente a Ockam, prego: | Dio differisce dalla pietra, | perché questa, dice, è finita. | La teologia vi invita, | anzi vi impone di immaginare, | una pietra infinita. | Camice, prego (da L'Esistenza di Dio, n. 9)
L'imboscata
Etichetta: Polygram, 1996, prodotto da Franco Battiato.
- Ταὐτὸ τ΄ἔνι ζῶν καὶ | τεθνηκὸς καὶ ἐγρηγορὸς | καὶ καθεῦδον καὶ νέον | καὶ γηραιόν· τάδε γὰρ | μεταπεσόντα ἐκεινά ἐστι | κἀκεῖνα πάλιν ταῦτα. (da Di Passaggio, n. 1)
- Passano gli anni, | i treni, i topi per le fogne, | i pezzi in radio, | le illusioni, le cicogne. | Passa la gioventù, | non te ne fare un vanto: | lo sai che tutto cambia, nulla si può fermare. (da Di passaggio[15], n. 1)
- E intanto passa ignaro | il vero senso della vita, | si cambia amore, idea, umore, | per noi che siamo solo di passaggio. (da Di Passaggio, n. 1)
- In nineteen-fortyfive I came to this planet. | Ascoltavo ieri sera un cantante, uno dei tanti, | ed avevo gli occhi gonfi di stupore | nel sentire: "Il cielo azzurro appare limpido e regale". | (Il cielo a volte, invece, ha qualche cosa d' infernale). (da Strani giorni, n. 2)
- You look at the hands, | not at the face, if you want to stay | out of trouble. (da Strani giorni, n. 2)
- Nella voce di un cantante, | si rispecchia il sole, | ogni amata ogni amante. | Strani Giorni, viviamo Strani Giorni. | I've fallen into reverie, | I dreamed a vague outline, | the whisky flowed sending me into the past. | Action! Roll the cameras! | Here comes a lighting tour of my life. | The two in the corner didn't say a word. (da Strani giorni, n. 2)
- Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, | dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. | Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, | dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. (da La cura[15], n. 3)
- Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore | dalle ossessioni delle tue manie. (da La cura[15], n. 3)
- Supererò le correnti gravitazionali, | lo spazio e la luce per non farti invecchiare. (da La cura[15], n. 3)
- E guarirai da tutte le malattie, | perché sei un essere speciale, | ed io, | avrò cura di te. (da La cura[15], n. 3)
- Vagavo per i campi del Tennessee, | come vi ero arrivato, chissà, | non hai fiori bianchi per me | più veloci di aquile, | i miei sogni attraversano il mare. (da La cura[15], n. 3)
- Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto. | Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. (da La cura[15], n. 3)
- Genug, Tony genug! | Ich bitte dich! | Was setzest du ihm in den Kopf. | Er sass, ein wenig uber Die Tasten gebeugt, | sedette e cominciò a improvvisare. (da ...Ein Tag Aus Dem Leben Des Kleinen Johannes n. 4)
- Ero in te come un argomento | del tuo amore sillogistico, | conclusione di un ragionamento. | Ma mi piaceva essere così, | avviluppato dai tuoi sensi artificiali. | Ora sono come fluttuante... (da Amata Solitudine, n. 5)
- Brief an das Nichts, | unbekanntes Nichts, | sage mir ein Wort, | eine Schnee Nadel | jenseits des Schweigens. | Le previsioni danno nuvole nere, | stormi di temporali in arrivo. | Io sono pronto ad ogni evenienza, | ad ogni nuova partenza. (da Splendide Previsioni, n. 6)
- La gente vive senza più testa, | la specie è in mutazione. | E non sappiamo dove stiamo andando... (da Splendide Previsioni, n. 6)
- La mia anima non stilla miele e dolcezze, | happyness and truth, bisogni naturali. | Ma io ho una bambina negli intervalli, | che mi accarezza i bianchi capelli.| E gli anni si fanno docili al suo tocco, | mi bacia sulle guance crudeli, | e giochi pazienti di rami mi intreccia | con le sue pupille da gatta. (da Ecco com'è che va il mondo n. 7)
- Ti porto con me, | Segunda-Feira de Lisboa, | nel mio antico mare, | nell'acqua occidentale, | nel Mediterraneo, | affollato di navi e corpi | di ignudi nuotatori. | Segunda-Feira de Lisboa, | che nome d'incanto! | Qui da noi è lunedì. | Soltanto. (da Segunda-Feira, n. 8)
- Avevo diciassette anni. | Impaziente mi aspettava la vita, | mentre il vento frizzante del mattino | si portava via ogni cosa. (da Memorie di Giulia, n. 9)
- Non avere paura | perché porto il coltello tra i denti, | ed agito il fucile come emblema virile. | Non avere paura della mia trentotto, | che porto qui sul petto. | Di questo invece devi avere paura: | io sono un uomo come te. (da Serial Killer, n. 10)
Gommalacca
Etichetta: Polygram, 1998, prodotto da Franco Battiato.
- Ho sentito urla di furore di generazioni, | senza più passato, | di neoprimitivi. | Rozzi cibernetici signori degli anelli, | orgoglio dei manicomi. | Shock In My Town, | Velvet Underground. (da Shock In My Town, n. 1)
- Stiamo diventando come degli insetti; | simili agli insetti. | Nelle mie orbite si scontrano tribù di sub-urbani, | di aminoacidi. (da Shock In My Town, n. 1)
- Latenti shock, | shock addizionali, | shock addizionali. | Sveglia Kuṇḍalinī! | Sveglia Kuṇḍalinī! | Sveglia Kuṇḍalinī! | Per scappare via dalla paranoia. | Mescalina! | Come dopo un viaggio con la mescalina | che finisce male nel ritorno. (da Shock In My Town, n. 1)
- Idicaonimma id, | inabrubus id ùbirt onartnocs is etibro eim ellen, | idicaonimma id. (da Shock In My Town, n. 1)
- E' sceso il buio nelle nostre coscienze, | e ha reso apocrifa la nostra relazione, | vorrei innestare il modo dell'indifferenza, | e allontanarmi da te, | per presentarmi innanzi al tribunale | di una nuova inquisizione: | faccio un' Auto da Fé, | dei miei innamoramenti, | un'Auto da Fé, | voglio praticare il sesso senza sentimenti. (da Auto da Fé, n. 2)
- Eri una ragazzina assai robusta, | non sapevi ancora di essere divina, | ci hai spezzato per sempre il cuore. (da Casta Diva, n. 3)
- Un vile ti rubò serenità e talento. | Un vile ti rubò serenità. | Un vile ti rubò. | Divinità dalla suprema voce, | la tua temporalità mi è entrata nelle ossa. (da Casta Diva, n.3)
- Ti muovi sulla destra, | poi sulla sinistra, | resti immobile sul centro, | provi a fare un giro su te stesso, | un giro su te stesso. | You miss me and I miss you. | Fingi di riandare avanti | con un salto, | poi a sinistra, con la finta che stai andando a destra, | che stai andando a destra. (da Il Ballo del Potere, n.4)
- The circle symbolizes T'ai Chi, | wich is formless and above duality. | Here it is manifesting itself | as the progenitor of the universe. | It is divided into Yin, (the Dark), | and Yang, (the Light), | wich signify the Negative and Positive Poles, | pairs of opposites, | Passive and Active, | Female and Male, | Moon and Sun. (da Il Ballo del Potere, n. 4)
- Gli aborigeni d'Australia | si stendono sulla terra, | con un rito di fertilità | ti lasciano il loro sperma. (da Il Ballo del Potere, n.4)
- Volare così in alto da afferrare la preda ambita, | senza luoghi comuni né vane parole. | S'intrecciano lenzuola come sacre bende di sacerdoti egiziani. | Non saremo più né tu né io. (da La Preda, n. 5)
- Come sempre le foglie cadono d'autunno, | d'autunno, d'autunno. | Intona i canti dei veggenti, | cedi alla saggezza, | alle scintille di fuochi ormai spenti, | regolati alle temperature, | alle frescure delle notti: | Lascia tutto e seguiti. (da Il mantello e la spiga, n. 6)
- Lasci un'orma attraverso cui tu stesso | ti segui nel tempo e ti riconosci, | correvi con la biga nei circhi, | e fosti pure un'ape delicata, | il gentile mantello che coprì le spalle di qualcuno: | Lascia tutto e seguiti. | I tuoi occhi dunque trascorrono svagati, | ed ozi come una spiga. (da Il Mantello e La Spiga, n. 6)
- I colli dei cigni splendono alla luce, | e mille barbagli trafiggono le palpebre, | il fuoco che bruciò Roma è solo sprazzo. | Così mi incendi. Con bugie di suoni mi possiedi. (da E' stato molto bello, n. 7)
- Non domandarmi dove porta la strada, | seguila e cammina soltanto. (da E' stato molto bello, n. 7)
- La circumnavigazione, | i nomi che si diedero alle cose, | la gioia ed il dolore dell' esistere, | l'enigma del consenso, | le emozionali imprese della specie, | fu quello che fu, | tutto fu quello che fu. (da Quello che Fu, n. 8)
- Credo nella Reincarnazione, | in quel lungo percorso che fa vivere vite in quantità, | ma temo sempre l'oblio, la dimenticanza. | Giriamo sospesi nel vuoto, intorno all'invisibile, | ci sarà pure un Motore Immobile. (da Vite Parallele, n. 9)
- "Alla deriva, alla deriva, | verso Nord, Nord-Ovest. | Profondità 370 metri, | 72° di Latitudine Est." | Per sopravvivere furono costretti ad uccidere i loro cani, | per sopravvivere. | Ma il 30 Agosto del 1916 | il leggendario capitano compariva a salvarli con un'altra nave (da Shakleton, n.10)
- Sage Mir Warum, | in einem verlorenen Garten. | Sage Mir Warum, | deine Stimme horen. | Sage Mir Warum, | schweige bitte nicht. (da Shakleton, n. 10)
Ferro Battuto
Etichetta: Universal, 2000, prodotto da Franco Battiato e Saro Cosentino.
- Ho attraversato la vita inferiore, | seguendo linee per moto contrario. | Sfruttando per le mie vele, | flussi di controcorrente. | Cercando sempre le cause | che mi hanno insegnato ad andare | con disciplina anche contro le mie inclinazioni. | From time to time | I remember your face, | so near to me. (da Running Against the Grain, n. 1)
- E adesso la mia vita fugge in diagonale, | ritorna prepotentemente un desiderio morale, | la mia vita cerca fughe in diagonale | per accelerare le calde influenze del sole. (da Running Against the Grain, n. 1)
- Osservo la mia condizione, | il mio prezioso ed alterno passato, | le mie bizzarre imprese | sono mercurio colorato. | Un salto oltre ciò che abbassa, | pinna in alto mare. (da Running Against the Grain, n. 1)
- Risuona un mambo nella cavea | e il mondo semplicemente gira. | Sull'orlo di un precipizio | mi inviti adesso a giocare. (da Bist du bei mir, n. 2)
- Bist Du Bei Mir, | Geh Ich Mit Freuden, | Zum Sterben und | Zum Meiner Ruh, | Bist Du Bei Mir, | Mit Freuden. (da Bist Du Bei Mir, n. 2)
- Verrà un altro temporale, sarà di nuovo estate, | e scoppieranno i suoi colori per le strade, | ci sentiremo crescere la voglia di viaggiare | e di incontrare nuovi amori che rifaranno credere. | Monti sorgenti, dalle acque appariranno le Baie dell'Incostanza, | le Valli dell'Incoerenza, per superare questa noia di vivere. | Prendi ciò che vuoi | dai tuoi giardini sospesi nell'anima. (da La Quiete dopo un Addio, n. 3)
- Verrà un nuovo temporale e finirà l'estate, | la Quiete dei colori autunnali a riflettersi sulle strade e sugli umori, | come il dolce malessere dopo un Addio. (da La Quiete dopo un Addio, n. 3)
- Il faut abandonner la personalitè pour retrouver votre "je". | Changer dame cheval et chevalier. | Changer d'habit baton et penseé. | (Retiens la nuit pour nous jusqu'à la fin du monde). (da Personalità Empirica, n. 4)
- Quando non coincide più l'immagine che hai di te, | con quello che realmente sei, | e incominci a detestare i processi meccanici e i tuoi comportamenti. | E poi le pene che sorpassano la gioia di vivere, | coi dispiaceri che ci porta l'esistente. | Ti viene voglia di cercare spazi sconosciuti, | per allenare la tua mente a nuovi stati di coscienza. (da Personalità empirica, n. 4)
- Se vuoi conoscere i tuoi pensieri di ieri osserva il tuo corpo oggi, | se vuoi sapere come sarai domani osserva i tuoi pensieri di oggi. (da Il cammino interminabile, n. 5)
- Su tempu sta finennu na 'n ci pinzari, | macari aceddi sunu stanchi di cantari, | mi l'aia passatu tra peni e turmenti, | li peni di lu 'nfernu nan su nenti. | Curri e na stanca 'u cavaddu 'i Monreali. (da Il Cammino Interminabile, n. 5)
- Rovine inseguono i ricordi, | ma io voglio vivere il presente senza fine. | Il giorno davanti a cui fugga questa notte. | Voglio lontananze d'azzurro per me. (da Lontananze d'Azzurro, n. 6)
- Fu nefasta e temibile l'età del tempo, | di profonda ed irrimediabile umidità, | quando ancora non si distingueva l' aurora dal tramonto. (da Sarcofagia, n. 8)
- Come può la vista sopportare l'uccisione di esseri, | che vengono sgozzati e fatti a pezzi? | Non ripugna il gusto, berne gli umori e il sangue?[16] | Le carni agli spiedi crude... | e c'era come un suono di vacche.[17] | Non è mostruoso desiderare di cibarsi, | di un essere che ancora emette suoni? | Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo. (da Sarcofagia, n. 8)
- Accanto a un platano ingiallito | ti giurai amore per l'eternità, | mi risvegliavi un'innocenza preadamitica, e un'immobilità. | Ma l'uomo non è pietra di tungsteno, | e cambia spesso proprietà, | uccide sempre a tradimento con veleno | di invidia e d'infedeltà. (da Scherzo in Minore, n. 9)
- Il Canto è Potere. | Si bagna come un prato, | si arrampica sugli alberi, | fa muovere il giroscopio, | spezza ogni inganno, | ha la forza di undici aquile, | fa smuovere il cuore al faraone. (da Il Potere del Canto, n. 10)
Dieci stratagemmi
Etichetta: Universal, 2004, prodotto da Franco Battiato.
- Scorrono gli anni nascosti dal fatto che c'è sempre molto da fare | e il tempo presente si lascia fuggire con scuse condizionali. (da Tra Sesso e Castità, n. 1)
- Tra i sussurri, l' indolente ebbrezza | di ascendere e cadere qui, | tra la vita e il sonno, | la luce e il buio, | dove forze oscure da sempre si scatenano. (da Tra Sesso e Castità, n. 1)
- Felici i giorni in cui il fato ti riempie di lacrime ed arcobaleni, | della lussuria che tenta i papaveri con turbinii e voglie... | Chissà perché avrò abdicato, con te riproverei... | Per capriccio, gioco, per necessità, | mi divido così, tra astinenza e pentimento, | tra Sesso e Castità. (da Tra Sesso e Castità, n. 1)
- Giorni e mesi corrono veloci, | la strada è oscura e incerta, | e temo di offuscarmi. | Non prestare orecchio alle menzogne, | non farti soffocare dai maligni, | non ti nutrire di invidie e gelosie. (da Le Aquile Non Volano A Stormi, n. 2)
- In silenzio soffro i danni del tempo, | le aquile non volano a stormi, | vivo è il rimpianto della via smarrita, | nell'incerto cammino del ritorno. (da Le Aquile Non Volano A Stormi, n. 2)
- Salta su un cavallo alato | prima che l'incostanza offuschi lo Splendore. (da Le Aquile Non Volano A Stormi, n. 2)
- Shizukani tokino kizuni kurushimu, | murewo kundewa tobanai taka, | furuki oshiewo tadotte, | kokoronomamani konokanashimiwo norikoete. (da Le Aquile Non Volano a Stormi, n. 2)
- Tensioni di tensioni di frustrazioni si manifestano, | nel nostro seme si nascondono, | si riproducono germi di desideri infetti. | In my dreams I see you in a different way, | the emotional colours of life are changing completely. (da Ermeneutica, n. 3)
- Mostruosa creatura (human virus), | il suo nome è fanatismo, | solo quando il sacro parla (human virus), | l'eccelso prende forma. (da Ermeneutica, n. 3)
- Deus est filius dei. | Tutte le macchine al potere | gli uomini a pane ed acqua. | And what is cosmos? | What is the meaning of the world? | History is bunk. (da Ermeneutica, n.3)
- Eiacula precocemente l'impero, | ritorna il circolo dei combattenti, | gli stati servi si inchinano | a quella scimmia di presidente. (da Ermeneutica, n.3)
- S'invade, s'abbatte, s'insegue, s'ammazza il cattivo, | si inventano democrazie. (da Ermeneutica, n. 3)
- Mi tiene immobile nei limiti, | l'ossessione dell'io. (da Fortezza Bastiani, n. 4)
- E mi svegliai con l'aria di pioggia recente | che aveva lasciato frammenti di gioia. (da Fortezza Bastiani, n. 4)
- E' vero che sul Mar Nero, | sul Mare Nero, | le rose fioriscono tre volte? | E' vero che le colonne doriche | vanno in briciole | e si sente parlare di distanze | per andare ad Alessandria d'Egitto? | Fasto della vecchia Europa. | L'Odore di Polvere da Sparo | sparso per quartieri mentre una banda | accompagna le reliquie della santa, | impulsi religiosi dell'Occidente. Accidente. (da L'Odore di Polvere da Sparo, n. 5)
- La parte sinistra di Baku | guardando il porto. (da L'Odore di Polvere da Sparo, n. 5)
- What glorious light, | wisdom without bound, | wrapt in eternal solitary shade. | The impenetrable gloom of light intense | impervious inaccessible immense. (da I'm that, n. 6)
- We're come from stars' cosmic nature, | now we are destroying the future. (da I'm That, n. 6)
- What joy to breathe the scent of open air, | wich dies like the last rays of the sun, | no mortal man has lifted my veil. | I'm neither Muslim, nor Hindu, | nor Christian, nor Buddhist, | I'm not for the hammer neither for the sickle | and even less for the tricolour flame | because I'm a musician. (da I'm That, n. 6)
- Nella sventura non ti colga sgomento, | per te non sorga il giorno | che alla tua gioia sia compenso di dolore. | Ah, quante volte un malefico vento ti colse, | ma il soave profumo risaturò subito l'aria. (da Conforto alla Vita, n. 7)
- La sera insegna ad attendere il giorno, | che arriva come sempre a chiudere i passaggi della notte. (da Conforto alla vita, n. 7)
- L'autentico sentimento scientifico è impotente davanti all'universo. | L'inflazione che caccia nelle mani dell'individuo, | in un gesto solo, un miliardo di marchi, | lasciandolo più miserabile di prima, | dimostra punto per punto che il denaro è un'allucinazione collettiva. (da 23 Coppie di Cromosomi, n. 8)
- To be a kangaroo, | To be a spider, | Metamorphosis is coming. (da 23 Coppie di Cromosomi, n. 8)
- Tempi tumultuosi, e quindi resto confinato nella mia stanza, | immobilizzato da così tanta lontananza al mondo, | mi sento estraneo. (da Apparenza e Realtà, n. 9)
- Bisognerà per forza | attraversare alla fine | la porta dello spavento supremo (da La Porta dello Spavento Supremo, n. 10)
- Il nulla emanava la pietra grigia, | e attorno campi di zafferano, | passavano donne bellissime, | in sete altere. (da La Porta dello Spavento Supremo (il Sogno), n. 10)
Il vuoto
Etichetta: Universal, 2007, prodotto da Franco Battiato.
- Tempo non c'è tempo, sempre più in affanno, | inseguo il nostro tempo, | vuoto di senso, senso di vuoto. (da Il vuoto, n. 1)
- Tu sei quello che tu vuoi ma non sai quello che tu sei. (da Il vuoto, n. 1)
- Danni fisici, psicologici, | collera e paura, stress, | sindrome da traffico, ansia, | stati emotivi, primordiali malesseri, | pericoli imminenti e ignoti disturbi sul sesso. | "Venti di profezia parlano di Dei che avanzano". (da Il vuoto, n. 1)
- Passavamo così, attraverso impervie vie, | i giorni della monotonia, | tutte e due le labbra sulle tue, | gli attimi vissuti intensamente sono spenti. | Stare insieme a te fu il delirio | di una storia della nostra estrema diversità, | e mi innamorai ossessivamente | per distruggermi. (da I Giorni della Monotonia, n. 2)
- Giorni d'immensa meraviglia, | e giorni di cattività, | tra noi due poi scoppiò il diluvio. | Lux eterna domine in excelsis deo. (da I giorni della monotonia, n. 2)
- Sto con me, fra noi due ho scelto me. (da I Giorni della Monotonia, n. 2)
- L'allegrezza del vento fuga i cattivi pensieri, | mentre la mia ombra fugge via, le giornate si accorciano, | la sera, i fuochi inondano i dintorni di luce. | La tristezza non prevale su me, | col canto la tengo lontana, | le giornate si allungano, | sto aspettando l'estate. (da Aspettando l'Estate, n. 3)
- Anche se non ci sei tu sei sempre con me, | per antiche abitudini, | perché ti rivedrò dovunque tu sia. (da Aspettando l'estate, n. 3)
- Rovinò lungo la china, solo chi ha un destino rovina, | non voglio che l'impuro ti colga, | ti darò a una rondine in volo. (da Niente è Come Sembra, n. 4)
- Niente è come sembra, niente è come appare, | perché niente è reale. (da Niente è Come Sembra, n. 4)
- I was in my car, | watching for the bend, | I was looking for you. | Dal balcone ammiravo il vuoto, | che ogni tanto un passante riempiva... | è stato solo un presentimento. (da Niente è Come Sembra, n. 4)
- Pensieri leggeri si uniscono alle resine dei pini, | si fa chiara la mente come nuvola, | pensieri leggeri si uniscono alle luci ed ai colori | al silenzio lontano delle nuvole. (da Tiepido Aprile, n.5)
- Entri dentro le case, | Tiepido Aprile, | risvegli all'amore | gli amanti. | Mi affido al vento, | ai profumi del tempo, | agli umori delle stagioni, | a meridione. (da Tiepido Aprile, n.5)
- Dov'è che stiamo andando nel succedersi del tempo, | avrai un progetto o no per la tua vita? Andiamo. (da The Game is Over, n. 6)
- To ask the mind to kill the mind | is like making the thief, | when I reach the selfish stage | I enjoy a certain pleasure, | but sometimes a vague fear | which I cannot describe. (da The Game is Over, n. 6)
- La primavera cominciò un po' di tempo prima, | e l'erba si vedeva appena e noi stavamo bene. (da Era l'inizio della primavera, n. 7)
- Io sono. Io Chi Sono? | Il cielo è primordialmente puro ed immutabile, | mentre le nubi sono temporanee. | Le comuni apparenze scompaiono | con l'esaurirsi di tutti i fenomeni. | Tutto è illusorio, privo di sostanza. | Tutto è vacuità. (da Io Chi Sono?, n. 8)
- Però in una stanza vuota la luce si unisce allo spazio, | sono una cosa sola, indivisibili. (da Io chi sono?, n. 8)
- Le azioni del mondo non influenzano il sole, | ed i nemici, è sicuro, sono dentro di noi, | com'è possibile restare ciechi per così lungo tempo. | Mi trovavo a lottare contro i miei fantasmi, | spostandomi in avanti per quanto lo permette la catena, | scopersi per caso lo stato che ascende alla Gioia. (da Stati di Gioia, n.9)
- Masticavo semi di mela alla luce del mattino, | le increspature dell'aria sembravano pulsare. (da Stati di gioia, n. 9)
- Riti di Purificazione dentro Stati di Gioia, | senza Luce né Oscurità. (da Stati di Gioia, n. 9)
Fleurs 2
Etichetta: Mercury, 2008, prodotto da Franco Battiato.
- Ed è in certi sguardi... | che si nasconde l'infinito. (da Tutto l'universo obbedisce all'amore[18], n. 1)
- Io ti guardavo e sognavo una vita tutta con te, | ma i sogni belli non si avverano mai. (da Era d'estate, n. 2)
Inneres Auge – Il tutto è più della somma delle sue parti
Etichetta: Universal, 2009, prodotto da Franco Battiato.
- Come un branco di lupi | che scende dagli altipiani ululando, | o uno sciame di api, | accanite divoratrici di petali odoranti, | precipitano roteando come massi, | da altissimi mondi in rovina. | Uno dice, che male c'è, | a organizzare feste private, | con delle belle ragazze, | per allietare primari e servitori dello stato? | Non ci siamo capiti, | e perché mai dovremmo pagare, | anche gli extra a dei rincoglioniti? (da Inneres Auge[19], n. 1)
- La linea orizzontale | ci spinge verso la materia, | quella verticale verso lo spirito. (da Inneres Auge, n. 1)
- Con le palpebre chiuse, | si intravede un chiarore, | che con il tempo, e ci vuole pazienza, | si apre allo sguardo interiore. | Inneres Auge, das Innere Auge. (da Inneres Auge, n. 1)
- Ma quando ritorno in me, | sulla mia via, a leggere e studiare, | ascoltando i grandi del passato, | mi basta una sonata di Corelli | perché mi meravigli del Creato. (da Inneres Auge, n. 1)
- We cannot excuse you | for your behaviour, | the great China, | the divine empire, | has fallen into dishonour. | Politicians kill the monks, | refusing to listen and to reason. | Keep your hands off Tibet now. (da Tibet, n. 9)
- 'U sennu stamu piddennu 'u sennu, | ti ni stai accuggennu unni stamu jennu a finiri. (da 'U Cuntu, n. 10)
- Hic et nunc non habeo dispositionem mentis, | latus mundi insanus est, | malus imbutus malis libidinibus. (da 'U Cuntu, n. 10)
Apriti Sesamo
Etichetta: Universal, 2012, prodotto da Franco Battiato.
- Era magnifico quel tempo, com'era bello, | quando eravamo collegati, perfettamente, | al luogo e alle persone che avevamo scelto, prima di nascere. (da Un irrestibile richiamo, n. 1)
- Un suono di campane, | lontano, irresistibile il richiamo | che invita alla preghiera del tramonto. (da Un irresistibile richiamo, n.1)
- Gentile è lo specchio, | guardo e vedo | che la mia anima ha un volto, | ti saluto divinità della mia terra, | il richiamo mi invita. (da Un irresistibile richiamo, n.1)
- Lascio agli eredi l'imparzialità, | la volontà di crescere e capire, | uno sguardo feroce ed indulgente | per non offendere inutilmente. (da Testamento, n.2)
- Peccato che io non sappia volare, | ma le oscure cadute nel buio mi hanno insegnato a risalire. (da Testamento, n. 2)
- E mi piaceva tutto della mia vita mortale, | noi non siamo mai morti, e non siamo mai nati. (da Testamento, n. 2)
- Viva la Gioventù, che fortunatamente passa, | senza troppi problemi. | Vivere è un dono che ci ha dato il Cielo. (da Quand'ero giovane, n. 3)
- Ciò che deve accadere accadrà, | qualunque cosa facciamo per evitarlo, | ciò che deve accadere accadrà | perché è già accaduto. (da Eri con me, n.4)
- Eri con me, ma io non ero con te, | sei con me, ma io non sono con te, | ero con te, ma tu non eri con me. (da Eri con me, n. 4)
- Vorrei tornare indietro, | per rivedere il passato, | per comprendere meglio, | quello che abbiamo perduto. (da Passacaglia, n. 5)
- Millions of shadows walking into nothingness. (da La polvere del branco, n. 6)
- Un antico detto, cinese o tibetano, forse arabo-siciliano, dice così: | Caliti junku 'ca passa la China, | caliti junku, da sira 'a matina. (da Caliti Junku, n. 7)
- La Mente è qualcosa di stupefacente, un tesoro, | che soddisfa il desiderio, uno scrigno, | di ogni possibile cosa. (da Aurora, n. 8)
- Il denaro striscia come il serpente, | nelle città d'occidente così si celebra, | ma da qualche parte un uomo nuovo sta nascendo. (da Il serpente, n. 9)
Torneremo ancora
Etichetta: Sony Music, 2019, prodotto da Franco Battiato.
- La vita non finisce | È come il sogno | La nascita è come il risveglio | Finché non saremo liberi | Torneremo ancora | Ancora e ancora. (da Torneremo ancora, n. 1)