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Vicente del Bosque

allenatore di calcio e calciatore spagnolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Vicente del Bosque
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Vicente del Bosque González, 1º marchese di Del Bosque (Salamanca, 23 dicembre 1950) è un ex calciatore e allenatore di calcio spagnolo, di ruolo centrocampista.

Fatti in breve Nazionalità, Altezza ...
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Nel 2010 è divenuto il secondo allenatore nella storia del calcio, dopo Marcello Lippi, ad aver vinto i massimi tornei internazionali sia con una nazionale sia con un club, essendosi aggiudicato alla guida del Real Madrid due UEFA Champions League (nel 1999-2000 e nel 2001-2002) e una Coppa Intercontinentale (nel 2002) e alla guida della nazionale spagnola il campionato del mondo 2010 e il campionato d'Europa 2012.

È stato eletto per una volta miglior allenatore di club dell'anno dall'IFFHS e per quattro volte miglior commissario tecnico (nel 2009, nel 2010, nel 2012 e nel 2013, mentre nel 2011 si è piazzato secondo dietro a Óscar Tabárez). Nel 2012 ha vinto il premio FIFA World Coach of the Year tra gli allenatori di calcio maschile, dopo il secondo posto del 2010.[1][2]

In virtù dei successi conseguiti alla guida della nazionale spagnola, il 4 febbraio 2011 il re di Spagna Juan Carlos I ha conferito a del Bosque il titolo di marchese, che potrà essere ereditato dai suoi successori.[3]

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Carriera

Riepilogo
Prospettiva

Giocatore

Del Bosque era un buon centrocampista difensivo. Militò nel Real Madrid Castilla, nel Castellón, nel Córdoba e nel Real Madrid. Da giocatore vinse cinque scudetti e quattro Coppe del Re con il Real Madrid. Con le merengues raggiunse la finale della Coppa dei Campioni 1980-1981 perdendo contro il Liverpool, dopo aver eliminato l'Inter in semifinale. Il 17 aprile 1975 fece il suo esordio nella nazionale spagnola, con la quale disputò 18 partite, segnando un gol e prendendo parte al Campionato europeo di calcio 1980.

Allenatore

Real Madrid

Cominciò la carriera da allenatore con le giovanili del Real Madrid dal 1985 al 1987. Fino al 1992 allenò il Real Madrid B. Fu l'allenatore ad interim della prima squadra dall'8 marzo al 30 giugno 1994, dopo l'esonero del tecnico Benito Floro. Qui ebbe come assistente un Rafael Benítez alle prime armi. Il 21 gennaio 1996 venne di nuovo chiamato ad allenare ad interim la prima squadra dopo l'esonero di Jorge Valdano e prima dell'arrivo di Arsenio Iglesias, insediatosi il 24 gennaio.

Il 17 novembre 1999, dopo l'esonero di John Toshack, venne chiamato per la terza volta ad allenare la prima squadra, in crisi di risultati, e in un primo momento si pensava che dovesse ancora svolgere il ruolo di traghettatore; a fine stagione arrivò la vittoria in UEFA Champions League nel 1999-2000 e il 5º posto in campionato, che lo portarono ad essere confermato anche per la stagione successiva. Da allora vinse due campionati spagnoli, nel 2000-2001 e 2002-2003, una Supercoppa di Spagna nel 2001, una UEFA Champions League nel 2001-2002, una Coppa Intercontinentale nel 2002 e una Supercoppa europea sempre nel 2002.

Il 23 giugno 2003, all'indomani della vittoria del campionato, il presidente del club madrileno Florentino Pérez decise clamorosamente di non confermarlo alla guida della squadra (sostituendolo con il portoghese Carlos Queiroz).[4][5] Del Bosque lasciò il club madrileno dopo aver vinto sette trofei in quattro anni e mezzo.

Beşiktaş

Il 7 giugno 2004 venne ingaggiato dal Beşiktaş.[6] Fu eliminato dalla Coppa UEFA nella fase a gironi. Il 27 gennaio 2005, dopo la sconfitta per 3-1 contro il Konyaspor al quarto turno della Coppa di Turchia, costata l'eliminazione dalla competizione, fu esonerato.[7] Lasciò la squadra al sesto posto, dopo aver totalizzato 8 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte in campionato.

Cádiz

Il 20 giugno 2007 venne ingaggiato dalla nuova presidenza del Cádiz nelle vesti di direttore sportivo.[8]

Nazionale spagnola

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Del Bosque ad una conferenza stampa come commissario tecnico della nazionale spagnola nel 2013.

Il 15 luglio 2008 la Federazione calcistica spagnola ufficializzò del Bosque come nuovo CT della nazionale spagnola in sostituzione di Luis Aragonés, che aveva appena condotto la squadra alla vittoria del campionato d'Europa 2008.[9] Esordì il 20 agosto alla guida delle furie rosse nell'amichevole vinta per 3-0 contro la Danimarca. La prima competizione internazionale a cui prese parte fu la Confederations Cup 2009, dove si piazzò al primo posto nel girone, per poi perdere in semifinale contro gli Stati Uniti per 2-0 e ottenere il terzo posto battendo per 3-2 il padroni di casa del Sudafrica nella finale di consolazione.

Qualificatasi al primo posto del proprio girone per i campionato mondiale 2010, la Spagna di del Bosque si piazzò al primo posto nella fase a gironi del torneo, a pari punti con il Cile di Marcelo Bielsa. Sconfisse poi agli ottavi di finale il Portogallo, ai quarti il Paraguay e in semifinale la Germania. L'11 luglio 2010 del Bosque guidò la Roja alla vittoria della Coppa del mondo, la prima per la Spagna, grazie alla vittoria per 1-0 ai tempi supplementari nella finale del Soccer City Stadium di Johannesburg contro i Paesi Bassi.

Qualificatasi al campionato d'Europa 2012 grazie al primo posto nel girone, nella fase finale del torneo la Spagna di del Bosque vinse il proprio girone, poi superò ai quarti la Francia e in semifinale il Portogallo. Il 1º luglio 2012, allo stadio olimpico di Kiev, le furie rosse vinsero il campionato d'Europa battendo in finale l'Italia per 4-0. L'anno successivo del Bosque partecipò per la seconda volta alla Confederations Cup, dove, dopo aver chiuso al primo posto il girone, la Spagna vinse in semifinale contro l'Italia per 7-6 dopo i tiri di rigore e perse la finale per 3-0 contro il Brasile.

Al campionato mondiale 2014, dopo una qualificazione al primo posto nel suo girone, a seguito della sconfitta per 2-0 contro il Cile, fu eliminato al primo turno da campione uscente, venendo comunque riconfermato in panchina.[10] Ottenuta la qualificazione per l'Europeo del 2016 arrivando al primo posto del proprio girone, dopo aver superato il primo turno, la Spagna di del Bosque fu eliminata dall'Italia (sconfitta 2-0) negli ottavi di finale ed il CT annunciò di non voler rinnovare il suo contratto. Il 4 luglio seguente la Federcalcio spagnola ufficializzò l'interruzione del rapporto.[11] Chiuse il suo ciclo dopo aver guidato le Furie Rosse per 114 partite ottenendo 89 vittorie, 8 pareggi e 17 sconfitte; sulla panchina della nazionale gli subentrò Julen Lopetegui.

Il 7 agosto 2016 annunciò la sua volontà di terminare la carriera da allenatore.[12]

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Statistiche

Riepilogo
Prospettiva

Cronologia presenze e reti in nazionale

Ulteriori informazioni Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Spagna, Data ...

Statistiche da allenatore

Club

Statistiche aggiornate al 30 gennaio 2005. In grassetto le competizioni vinte.

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...

Nazionale

Statistiche aggiornate al 30 luglio 2016.

Ulteriori informazioni Squadra, Naz ...

Nazionale nel dettaglio

Ulteriori informazioni Stagione, Squadra ...

Panchine da commissario tecnico della nazionale spagnola

Ulteriori informazioni Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Spagna, Data ...
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Palmarès

Allenatore

Club

Competizioni nazionali
Real Madrid: 2000-2001, 2002-2003
Real Madrid: 2001
Competizioni internazionali
Real Madrid: 1994
Real Madrid: 1999-2000, 2001-2002
Real Madrid: 2002
Real Madrid: 2002

Nazionale

Spagna: Sudafrica 2010
Spagna: Polonia-Ucraina 2012

Individuale

2000
2002
2002
2009, 2010, 2012, 2013
2012
2012

Onorificenze

Note

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Collegamenti esterni

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