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società polisportiva ceca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Athletic Club Sparta Praha fotbal, noto internazionalmente e semplicemente come Sparta Praha (pron. ceca '[ˈsparta ˈpraɦa]'), e in italiano Sparta Praga, è una società polisportiva ceca con sede a Praga, famosa soprattutto per la sua sezione calcistica.
AC Sparta Praha Calcio | |
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Železná Sparta ("Sparta di Ferro") | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Granata |
Dati societari | |
Città | Praga |
Nazione | Rep. Ceca |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ČMFS |
Campionato | 1. liga |
Fondazione | 1893 |
Presidente | Daniel Křetínský |
Allenatore | Lars Friis |
Stadio | Stadion Letná (20 111 posti) |
Sito web | www.sparta.cz |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 24 campionati cecoslovacchi 14 campionati cechi |
Trofei nazionali | 8 coppe di Cecoslovacchia 8 coppe ceche 2 Supercoppe ceche |
Trofei internazionali | 3 Coppe Mitropa 3 Coppe Intertoto |
Si invita a seguire il modello di voce |
È il club più titolato della 1. liga, la massima divisione del panorama calcistico nazionale. Divisa da un'acerrima rivalità dalla concittadina Slavia Praga, è stata storicamente la squadra che ha fornito più giocatori alle nazionali di Cecoslovacchia prima e di Rep. Ceca poi.
Nel suo palmarès figurano 38 titoli nazionali (24 campionati cecoslovacchi e 14 cechi), 16 coppe nazionali (8 ceche e 8 cecoslovacche), 2 supercoppe nazionali e 3 Coppe dell'Europa Centrale / Mitropa. La squadra vanta inoltre numerose partecipazioni alle coppe europee confederali, dove i migliori risultati sono i quarti di finale in Coppa Campioni (1966 e 1985), i quarti di finale in UEFA Europa League (1984 e 2016) e la semifinale di Coppa delle Coppe 1972-1973. Nel Coppa dei Campioni 1991-1992, lo Sparta Praga arriva secondo nella seconda fase a gironi dietro ai futuri vincitori del Barcellona, in un'edizione che immetteva direttamente in finale le vincitrici degli ultimi due gruppi: è ricordata come una delle migliori annate europee nella storia del club.[1]
Alla fine del 1893 un piccolo gruppo di ragazzi usciti dall'Athletic Club Praha e formato da tre fratelli, Vaclac, Bohumil e Rudolf Rudl, decise di fondare un proprio club. Il 17 dicembre ci fu il primo incontro dei membri del club e vennero decisi i colori dell'Athletic Club Sparta: un tricolore blu, rosso e giallo. Il colore blu per simboleggiare l'Europa, il rosso per la città reale, il giallo è purtroppo sconosciuto.
Agli inizi dell'attività calcistica i giocatori indossavano una maglietta nera con una grande "S" sul petto, poi giocarono con una maglietta a strisce bianconere. Nel 1906 il presidente Petrik era in Inghilterra per vedere l'Arsenal giocare. Rimase affascinato dalla maglia rossa e decise così di portare il completo a Praga. Da allora lo Sparta giocò con maglia rossa, pantaloncini bianchi e calzettoni neri.
Appena dopo la prima guerra mondiale venne il famoso periodo degli Iron Sparta, in cui il club, a partire dalla metà degli anni '20, conquistò titoli su titoli, dominando il campionato cecoslovacco. Nella squadra giocavano calciatori del calibro di Peyer, Hochamn e Nejedly, il capocannoniere della Coppa del Mondo 1934. I trofei più importanti di questo primo periodo d'oro sono le vittorie della Coppa dell'Europa Centrale nel 1927 e 1935, che al tempo era considerata importante come l'attuale Champions League.
Dopo bruschi cambiamenti imposti dal regime socialista, come i frequenti cambi di nome, i tifosi rimpiangevano i tempi d'oro degli Iron Sparta e dopo il titolo del 1954 il club cadde in miseria. Solo Andrej Kvasnak negli anni '60 riuscì a riportare il club ad alti livelli.
Infatti il trio Kvasnak, Jiri Tichy e Vaclav Masek riuscì a riempire lo stadio nuovamente come negli anni '30, raggiungendo quasi i 40.000 spettatori. Tutti e tre parteciparono al Mondiale 1962 in Cile, dove la Cecoslovacchia finì seconda. Negli anni '60 infatti il club conquistò un'altra Coppa Mitropa nel 1964, che sebbene non avesse più l'importanza di una volta era ancora piuttosto prestigiosa, e due campionati cecoslovacchi nel 1964-65 e nel 1966-67.
Fino al 1975 lo Sparta era l'unico club a non essere mai retrocesso nella serie cadetta. Proprio nello stesso anno, sia per la squadra non competitiva sia per una serie di circostanze, il club retrocedette per la prima volta nella seconda divisione. Lo Sparta però non deluse le attese questa volta, dominando il campionato e tornando rapidamente in I. liga, riempiendo lo stadio nelle partite di cartello.
Sebbene il club fosse tornato subito nella massima serie, ci vollero parecchi anni per tornare tra le grandi. Nella stagione 1983-84 il club tornò a riconquistare il titolo nazionale, vincendone altri 7, di cui 5 di fila, fino allo scioglimento della Cecoslovacchia avvenuto nel 1993.
Anche dopo la divisione della Cecoslovacchia e l'istituzione del campionato ceco, la cui massima serie fu denominata Gambrinus Liga, la squadra continuò a dominare il campionato (dal 1993-1994 al 2000-2001 arrivarono sette titoli nazionali in otto stagioni) e a ben figurare in Europa. Negli anni '90 vestirono la maglia dello Sparta giocatori come Pavel Nedvěd, futuro Pallone d'oro e vincitore di tre titoli nazionali con la squadra, il portiere Jaromír Blažek e l'attaccante Vratislav Lokvenc, partner d'attacco di Horst Siegl in una delle coppie-gol più prolifiche della storia del club. Non ebbe fortuna allo Sparta, invece, un giovane Jan Koller, pur destinato ad una ragguardevole carriera.
Nella Coppa dei Campioni 1991-1992 lo Sparta, pur essendo una debuttante nella competizione, battendo prima i Rangers e poi il Marsiglia arrivò ai gruppi di semifinale. Pur confrontandosi con squadre del calibro di Barcelona, Benfica e Dinamo Kiev, lo Sparta arrivò comunque in seconda posizione nel proprio raggruppamento, il che varrebbe non ufficialmente il terzo o quarto posto. Dal 1997 il club giocò con regolarità in UEFA Champions League, sebbene in qualche occasione sia stata eliminata ai play-off. Nel 1997-98 la compagine praghese fu la prima squadra ceca a qualificarsi alla fase a gruppi della rinnovata Champions League.
Gli anni 2000 iniziarono con un nuovo alloro nazionale, ma nel decennio seguente la squadra ottenne quattro titoli in tutto, non riuscendo mai a confermare il successo dell'anno precedente a causa dell'arrivo delle outsider Slovan Liberec, Baník Ostrava, e, sul finire del primo decennio degli anni 2000, dei concittadini dello Slavia Praga. Tra i protagonisti dei successi dello Spartak nei primi anni 2000 figurano Tomáš Rosický e i difensori Tomáš Řepka e René Bolf, nonché Milan Fukal e Vladimír Labant. Inoltre, malgrado giocasse molto spesso in Europa, il club non riuscì mai a bissare il grande risultato ottenuto nel 1992, arrivando al massimo alla seconda fase a gruppi (1999-2000 e 2001-02) o agli ottavi di finale (2003-04) della massima competizione continentale.
Ancora peggio, in ambito nazionale, andarono gli anni duemiladieci, caratterizzati da due soli titoli in dieci anni, in cui a farla da padrone in campionato sono stati il Viktoria Plzeň e, sul finire del decennio, lo Slavia.
Cronistoria dell'A.C. Sparta Praha fotbal |
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Lo Sparta Praga nel corso della sua storia ha avuto un forte legame con la nazionale cecoslovacca.
Karel Hradecký fu il primo calciatore dello Sparta ad entrare in Nazionale, allora in quella della Boemia, nel 1907. Nella Nazionale boema militarono anche Jaroslav Špindler, Karel Šubrt e Václav Titl. Con il ritorno della Nazionale cecoslovacca nel 1920, dopo il primo conflitto mondiale, 10 giocatori su 14 furono della società granata. Ai Giochi della VII Olimpiade i calciatori dello Sparta Praga furono Hojer, Kolenatý, Pešek, Sedláček, Janda, Pilát, Plaček, Pospíšil e Perner.
Aggiornata al 26 agosto 2024
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