Spoleto
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Spoleto (Spuleto in dialetto spoletino[4]) è un comune italiano di 36 091 abitanti[1] della provincia di Perugia in Umbria.
Spoleto comune | |
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Il Duomo di Spoleto | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Umbria |
Provincia | Perugia |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Sisti (centro-sinistra) dal 18-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 42°44′N 12°44′E |
Altitudine | 396 m s.l.m. |
Superficie | 348,14 km² |
Abitanti | 36 091[1] (31-5-2024) |
Densità | 103,67 ab./km² |
Frazioni | vedi elenco |
Comuni confinanti | Acquasparta (TR), Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Ferentillo (TR), Giano dell'Umbria, Massa Martana, Montefranco (TR), Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Terni (TR), Trevi, Vallo di Nera |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06049 |
Prefisso | 0743 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 054051 |
Cod. catastale | I921 |
Targa | PG |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 427 GG[3] |
Nome abitanti | spoletini |
Patrono | san Ponziano |
Giorno festivo | 14 gennaio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Spoleto all'interno della provincia di Perugia | |
Sito istituzionale | |
Sede dell'arcidiocesi di Spoleto-Norcia, di distretto sanitario e di tribunale, in virtù della sua posizione geografica ha forti legami storici e culturali con la Valnerina e la provincia di Terni. Il comune è ente capofila della Zona sociale n° 9 dell'Umbria[5].
Spoleto è situata all'estremità meridionale della Valle Umbra, vasta pianura alluvionale, generata in epoca preistorica dalla presenza di un vasto lago, il lacus Umber, prosciugato definitivamente nel Medioevo, dopo il suo impaludamento, con delle opere di bonifica.
La città si è sviluppata sul colle Sant'Elia, un basso promontorio collinare alle falde del Monteluco, nei pressi del fiume Clitunno, e più in basso fino alle rive del torrente Tessino; ad est è contornata dai monti che delimitano la Valnerina, di cui tre delle sue frazioni, Le Cese, Belvedere e Ancaiano ne fanno parte. A Sud confina con la Valserra, un'area dell'Umbria sita nella quasi totalità nel comune di Terni, ad eccezione di una piccola propaggine che ricade nel territorio comunale di Spoleto più precisamente nelle frazioni di Fogliano, Castagnacupa e Messenano.
La città si colloca per estensione al 28º posto fra i comuni italiani.
Il clima della città di Spoleto è essenzialmente di tipo subcontinentale con elevate escursioni termiche annuali e giornaliere, specie nella stagione estiva. Si rileva una variazione climatica tra il centro cittadino, che si trova ad una quota compresa tra 320 e 450 m s.l.m. ed è in gran parte circondato dai monti, e la periferia che si sviluppa sulla valle spoletina ad un'altitudine inferiore ai 300m, in un contesto pianeggiante e collinare. In inverno le temperature minime medie sono intorno allo zero, ma in caso di cielo sereno, durante la notte possono scendere ad alcuni gradi sotto lo zero e sono piuttosto frequenti le brinate. Nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio si contano mediamente 13 giorni di gelo (temperature minime inferiori o uguali a 0 °C) al mese, mentre le giornate di ghiaccio (temperatura massima inferiore o uguale a 0 °C) sono eventi piuttosto rari.
Le precipitazioni nevose sono un fenomeno che si sta verificando sempre con maggior rarità, sebbene il centro storico ogni anno veda scendere la neve anche più volte, ma con accumuli che tendono a non essere particolarmente significativi. Nella prima parte della primavera, che risulta la stagione più piovosa dell'anno, non di rado si assiste a gelate tardive e nevicate sui monti (la più eclatante fu la nevicata del 25 Maggio 2013 a quote comprese tra i 900 e i 1000 m nello spoletino). In estate la città presenta caratteristiche marcatamente continentali con escursioni termiche che in condizioni anticicloniche sfiorano, e a volte raggiungono, i 20 °C. Le temperature massime in estate sono generalmente inferiori ai 32 °C, mentre i valori minimi si attestano tra i 16 e i 18 °C. Durante le ondate di calore portate da espansioni dell'anticiclone subtropicale afro-mediterraneo le temperature massime possono salire fino ai 38 °C, portandosi comunque oltre i 35 °C per diversi giorni consecutivi, mentre le minime possono raggiungere (e raramente superare) i 20 °C.Tuttavia, le elevate escursioni termiche e la ventilazione, soprattutto nel centro cittadino, rendono il clima gradevole sia nelle prime ore del mattino, sia nelle ore serali e notturne.
L'autunno, in una prima fase, presenta caratteristiche miti e molto piovose (fine settembre e mese di ottobre), mentre tende ad essere più simile all'inverno nel mese di novembre. Nell'area periferica della città sono piuttosto frequenti le nebbie autunnali, che in alcuni giorni possono persistere anche per tutta la giornata. I fenomeni di nebbia sono assai meno frequenti nel centro cittadino, e sono relativi alle sole prime ore del mattino.
Il toponimo di Spoleto deriverebbe dalla congiunzione delle parole greche Spao e Lithos (Σπαω-λιθος), ovvero sasso-staccato: in altre parole il colle Sant'Elia (ovvero "il colle del sole") su cui è sorta la città sarebbe stato interpretato come il resto di una frana staccatasi dal Monteluco, ma tale teoria non è stata mai confermata.[6]
Spoleto è centro abitato fin dalla preistoria. Le prime testimonianze di insediamenti[senza fonte] risalgono almeno all'età del bronzo finale (XII-XI secolo a.C.): i reperti di maggiore interesse sono venuti alla luce alla sommità e sui pendii del colle Sant'Elia, dove molti secoli più tardi sorgerà la Rocca Albornoziana.
Durante l'età del ferro Spoleto fu uno dei maggiori centri umbri, in posizione dominante sulla valle umbra. Rimangono numerose sepolture ad inumazione con ricchi corredi databili all'VIII-VI secolo a.C. trovate soprattutto nella necropoli di Piazza d'Armi. Eccezionali sono i ritrovamenti di 4 scettri, di cui due raffiguranti animali e divinità, nella tomba principesca detta "del re", oltre a numeroso vasellame in ceramica d'impasto decorato con elementi fittili zoomorfi (cavalli, uccelli e animali fantastici) e due sonagli cerimoniali in lamina bronzea e in ferro. Si colgono chiari elementi del potere aristocratico e reale già per diritto di nascita, come dimostrano le tombe neonatali dei "piccoli principi" che contengono armi (dischi-corazza, lance, pugnali) e simboli di status sociale (kantharos bronzeo, fiaschetta d'impasto)[7].
Rimangono inoltre resti delle mura poligonali del V-IV secolo a.C., dette mura ciclopiche, costituite da enormi massi di pietra calcarea in forma poligonale.
Un importante documento lapideo arrivato ai giorni nostri è la Lex spoletina, conservato al Museo archeologico nazionale di Spoleto.
Divenne colonia romana nel 241 a.C. con il nome di Spoletium e si mantenne sempre fedele a Roma, in special modo durante le guerre puniche, non soltanto respingendo Annibale dopo la sua vittoria al Trasimeno (217 a.C.)[8], ma soprattutto nel periodo critico successivo a quel lungo conflitto.
Nel 43 a.C. vi sostò Ottaviano, prima della battaglia di Modena, officiando un sacrificio rituale presso uno dei templi della città.
Agli inizi del V secolo risiedeva a Spoleto il poeta romano Giulio Naucellio[9].
Abbellita da Teodorico, che fra il 507 e il 511 pose mano al restauro della città e alla bonifica della valle in larga parte impaludata, e da Belisario (536), Spoleto fu espugnata da Totila (545) e restaurata da Narsete che, dopo il 553, intraprese il ripristino delle mura.
Sotto i Longobardi Spoleto fu capitale dell'omonimo ducato, proiettando l'influenza politica della città su un vasto territorio dell'Italia centro-meridionale, fino al ducato di Benevento. In questo periodo le suddivisioni territoriali cittadine vennero chiamate Vaite, termine che rimase in uso fino al XVII secolo.
Caduti i Longobardi, il ducato passò ai Franchi. Quando l'impero carolingio fu smembrato, i duchi di Spoleto, Guido II e suo figlio Lamberto II, si spinsero alla conquista della corona imperiale (889).
Nel 1155 Spoleto, "munitissima città, difesa da cento torri"[10] fu, secondo la tradizione, distrutta da Federico Barbarossa il quale in seguito nel 1185, in segno di riconciliazione, donò alla città la Santissima Icona, un'immagine della Madonna esposta attualmente nel Duomo.
Contesa poi tra l'Impero e la Chiesa, fu a questa aggregata dal papa Innocenzo III nel 1198 e, definitivamente, nel 1247. La città fu duramente colpita dal terremoto del 1298. Funestata da conflitti tra Guelfi e ghibellini, fu riappacificata dal cardinale Egidio Albornoz (egli, nel 1359, diede inizio ai lavori di costruzione della Rocca come sede dei governatori della città); fu assicurata alla Chiesa e fatta centro importante dello Stato Pontificio, che le mandò autorevoli governatori, tra cui anche Lucrezia Borgia (1499).
Dal Rinascimento in poi, Spoleto si trasformò progressivamente da centro prevalentemente strategico a centro culturale, con la fondazione dell'Accademia degli ottusi (nota anche come Accademia spoletina). Seguirono periodi di splendore e di decadenza. I papi Urbano VIII e Pio IX erano stati rispettivamente vescovo ed arcivescovo di Spoleto.
Dal 1850 al 1860 fece parte della Legazione dell'Umbria o III Legazione dell'Umbria, una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa istituita da Pio IX il 22 novembre 1850.
Nel 1859 contava 43.155 abitanti e il territorio era suddiviso nelle tre storiche delegazioni di Perugia, Spoleto e Rieti, a loro volta ripartite in 24 complessivi governi: 11 nella delegazione di Perugia, 9 in quella di Spoleto (che comprendeva tutta l'odierna Valle Umbra o Spoletana e la Valnerina) e 4 in quella di Rieti.
Durante l'occupazione francese nel periodo napoleonico, Spoleto fu capoluogo prima del dipartimento del Clitunno e poi di quello del Trasimeno. Dal 1816 al 1860 fu capoluogo della delegazione apostolica di Spoleto una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa, istituita da papa Pio VII nel territorio dell'Umbria e della Sabina. Nella sua conformazione definitiva confinava a nord con le delegazioni di Perugia e Camerino, a est con la delegazione di Ascoli, a sud con la delegazione di Rieti e il Regno delle Due Sicilie e a ovest con la delegazione di Viterbo.
Il 17 settembre 1860, le truppe del generale piemontese Filippo Brignone entrarono a Spoleto, sottraendo la città allo Stato pontificio[11]. Successivamente, con il plebiscito del 4 novembre 1860, che coinvolse Marche e Umbria, Spoleto fu annessa al Regno d'Italia.
Dopo l'unità, il nuovo Regno d'Italia privilegiò Perugia come capoluogo di una vastissima provincia, che inglobava anche il territorio spoletino e si estendeva in parte dell'odierna provincia di Rieti, nella valle del Tevere fino alle porte di Roma, relegando quindi Spoleto ad un ruolo di secondo piano, anche se ancora per molti anni la città continuò a restare sede di diverse istituzioni quali ad esempio il distretto militare.
Infine, con la successiva costituzione della provincia di Rieti e la promozione di Terni a capoluogo di provincia, nel 1927, Spoleto ha finito per perdere definitivamente il suo antico ruolo di centro politico-amministrativo dell'Umbria meridionale.
Abitanti censiti[14]
Il comune di Spoleto ha fatto registrare nel censimento del 1991 37 763 abitanti. Nel censimento del 2001 la popolazione è risultata di 37 889 abitanti, distribuiti in 13 304 nuclei familiari, con una media per nucleo di 2,85 componenti.
La città ha presentato nel tempo una singolare estensione urbana al di fuori del territorio comunale, andando a costituire un agglomerato urbano con zone dei comuni confinanti di Castel Ritaldi, Campello Sul Clitunno, Giano dell'Umbria, Scheggino, Sant'Anatolia di Narco e Vallo di Nera di oltre 65 000 abitanti.
Secondo i dati ISTAT[15] Al 31 gennaio 2023 la popolazione straniera residente era di 3 521 persone, pari al 9,16% della popolazione.[16]
Al 2015 le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Dal XIII al XVI secolo Spoleto fu sede di una piccola comunità ebraica. A testimonianza della sua storia rimane oggi solo nella toponomastica cittadina il nome di una via: San Gregorio della Sinagoga.
La città è servita dall'ospedale "San Matteo degli Infermi", struttura DEA di I° livello.
Per il particolare aspetto scenografico dei suoi scorci, specie nel suo centro storico, a Spoleto sono stati girati diversi film, specie fra gli anni sessanta e settanta, con famosi attori e registi.
Acqualacastagna, Acquaiura, Ancaiano, Arezzola, Azzano, Baiano, Balduini, Bazzano Inferiore, Bazzano Superiore, Beroide, Belvedere, Borgiano, Camporoppolo, Campo Salese, Caprareccia, Casal della Valle, Casal di Mezzo, Casigliano, Castagnacupa, Catinelli, Cappuccini, Cerqueto, Cese, Colle Attivoli, Collerisana, Collicelli, Cortaccione, Crocemaroggia, Eggi, Fabbreria, Fogliano, Forca di Cerro, Icciano, Madonna di Baiano, Maiano, Messenano, Milano, Molinaccio, Montebibico, Montelirossi, Monteluco, Monte Martano (sorge sull'omonimo monte ed è sede di un castello), Morgnano, Morro, Ocenelli, Palazzaccio, Patrico (in cui si trova Mustaiole), Perchia, Petrognano, Pincano, Pompagnano, Pontebari, Poreta, Protte, Rapicciano, Roselli, Rubbiano, San Brizio, San Giacomo, San Giovanni di Baiano, San Gregorio di Ocenelli, San Martino in Trignano, San Nicolò, San Sabino, San Severo, San Silvestro, Santa Croce, Sant'Anastasio, Sant'Angelo in Mercole, Santo Chiodo, San Venanzo, Scatarci, Silvignano, Somma, Strettura, Sterpeto, Sustrico, Terraia, Terzo la Pieve, Terzo San Severo, Testaccio, Torrecola, Torricella, Uncinano, Valdarena, Valle San Martino, Vallocchia.
Dopo l'unificazione, divenuta Perugia capoluogo dell'Umbria, Spoleto perse progressivamente il ruolo di centro amministrativo. Ai gravi contraccolpi economici si pose a parziale rimedio nei primi anni del Novecento, con la costruzione di opifici in prossimità delle mura, con l'attivazione delle miniere di lignite di Spoleto dislocate in varie frazioni tra cui Morgnano, che il 22 marzo 1955 sarà teatro di una grave sciagura, il disastro di Morgnano[28], e con la costruzione nel 1907 del Cotonificio e di un'industria chimica per la trattazione del fosforo.
Alla fine del XIX secolo in città erano attivi cinque piccoli istituti di credito (Banco Laurenti, Banco Poli, ecc.). Un generale dissesto economico provocò il loro fallimento e privò la città di un servizio indispensabile, dato il discreto giro d'affari che grandi proprietari terrieri locali intrattenevano con le Marche e con Terni. Fu Giulio Cesari, insegnante di Diritto ed Economia nel locale istituto tecnico commerciale, a proporre l'istituzione di un'altra, unica, banca cittadina, di cui divenne primo direttore. Fu istituita il 28 aprile 1895 con il nome Banca Popolare Società Cooperativa[29].
Al fine di integrare nel bacino di utenza spoletino le popolazioni montane della Valnerina, a fine Ottocento si iniziò la progettazione di una strada di collegamento adeguata tra Spoleto e Norcia; successivamente, si passò alla realizzazione di un collegamento ferroviario (la ferrovia Spoleto-Norcia), operativo dal 1926 al 1968.
Turismo, artigianato, industria e agricoltura, affiancati dal commercio e dal terziario, sono le basi su cui poggia l'economia spoletina. L'artigianato vanta una solida tradizione di tessuti, ricami e sellerie; l'agricoltura, con la produzione di olio extravergine di oliva (numerose sono le aziende del settore in zona: Monini, Costa D'Oro, C.U.FR.OL., Coricelli etc.), continua una tradizione antica di secoli; la piccola e media industria, con aziende che operano nel settore metalmeccanico, tessile e grafico, contribuisce all'economia locale.
Ma la voce più rappresentativa del comparto economico spoletino è quella del turismo. Spoleto è infatti uno dei principali centri turistici dell'Umbria, conosciuto a livello internazionale grazie al patrimonio storico, artistico, culturale e naturale offerto dalla città e dal suo territorio.
Le principali aziende che hanno permesso lo sviluppo industriale della città, in alternativa alla tradizionale economia legata alla mezzadria:
Sul territorio comunale sono presenti 2 stazioni ferroviarie , Spoleto Centrale e Baiano di Spoleto, entrambe sulla direttrice Roma-Ancona. Fino al 30 Dicembre 2020 era presente una terza Stazione, quella di San Giacomo di Spoleto all'estremo nord del Comune, definitivamente soppressa il 30 dicembre 2020 in seguito all'attivazione di una variante di tracciato in galleria contestualmente ai lavori di raddoppio della tratta Spoleto-Campello.
Fino al 31 luglio 1968 era in funzione anche la Ferrovia Spoleto-Norcia, a scartamento ridotto.
La città di Spoleto è dotata di tre percorsi meccanizzati sotterranei e di superficie che consentono di semplificare l'accessibilità al centro storico e di risolvere il problema parcheggi all'interno delle mura urbiche medievali.
Nº | Primo cittadino | Mandato | Partito | Giunta | Carica | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Inizio | Fine | |||||||
Sindaci eletti dal consiglio comunale (1944-1995) | ||||||||
1 | Aldo Manna | 18 giugno 1944 | settembre 1944 | Partito Socialista Italiano | CLN | Sindaco | ||
2 | Filippo di Filippo | settembre 1944 | 14 aprile 1946 | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |||
3 | Gaetano Valentini | 14 aprile 1946 | 25 aprile 1947 | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |||
4 | Mario Monterosso | 25 aprile 1947 | 25 maggio 1952 | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |||
5 | Giorgio Giovanni Toscano | 25 maggio 1952 | 23 dicembre 1960 | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |||
– | Aldo Manna | 23 dicembre 1960 | 1º marzo 1965 | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |||
– | Dott. Martissa | ottobre 1967 | Giunta commissariata | Commissario prefettizio | ||||
– | Dott. Vaccaro | 24 ottobre 1967 | 15 marzo 1969 | Giunta commissariata | Commissario prefettizio | |||
6 | Ercole Rossi | 15 marzo 1969 | 16 ottobre 1969 | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |||
– | Dott. Jannone | 16 ottobre 1969 | 22 luglio 1970 | Giunta commissariata | Commissario prefettizio | |||
7 | Giancarlo Mercatelli | 31 luglio 1970 | 29 luglio 1975 | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |||
8 | Mario Laureti | 29 luglio 1975 | 11 agosto 1980 | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |||
9 | Pietro Conti | 11 agosto 1980 | 22 dicembre 1980 | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |||
10 | Enrico Roscini | 22 dicembre 1980 | 10 marzo 1982 | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |||
11 | Leopoldo Corinti | 10 marzo 1982 | 11 settembre 1985 | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |||
12 | Aldo Mattioli | 11 settembre 1985 | 23 novembre 1987 | Partito Comunista Italiano | PCI-PSI-PSDI | Sindaco | ||
– | Pietro Conti | 23 novembre 1987 | 7 settembre 1988 (Deceduto in carica) |
Partito Comunista Italiano | Sindaco | |||
– | Aldo Mattioli | 10 ottobre 1988 | 2 luglio 1990 | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |||
13 | Giancarlo Tulipani | 2 luglio 1990 | 9 maggio 1995 | Partito Socialista Italiano | PCI-PSI-DC-PRI | Sindaco | ||
Sindaci ad elezione diretta (dal 1995) | ||||||||
14 | Alessandro Laureti | 9 maggio 1995 | 29 giugno 1999 | Partito Democratico della Sinistra | PDS-PRC-PPI-FdV | Sindaco | ||
15 | Massimo Brunini | 29 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Democratici di Sinistra | DS-PPI-SDI | Sindaco | ||
14 giugno 2004 | 7 giugno 2009 | DS-DL-SDI-PdCI | ||||||
16 | Daniele Benedetti | 8 giugno 2009 | 8 giugno 2014 | Partito Democratico | PD-PSI-Civiche | Sindaco | ||
17 | Fabrizio Cardarelli | 9 giugno 2014 | 10 dicembre 2017 (Deceduto in carica) |
Indipendente di centro | Lista civica-NCD | Sindaco | ||
– | Maria Elena Bececco | 10 dicembre 2017 | 24 giugno 2018 | Indipendente di centro | Vicesindaco f.f | |||
18 | Umberto De Augustinis | 25 giugno 2018 | 12 marzo 2021 | Indipendente di centro-destra | Lega-FI-FdI-Civiche | Sindaco | ||
– | Tiziana Tombesi | 12 marzo 2021 | 18 ottobre 2021 | Giunta commissariata | Commissario prefettizio | |||
19 | Andrea Sisti | 18 ottobre 2021 | in carica | Indipendente di centro-sinistra | PD-M5S-Civiche | Sindaco | ||
A livello calcistico sono presenti diversi club: quello storico che rappresenta la città di Spoleto è l'A.S.D. Spoleto calcio, la quale in passato ha partecipato per 4 stagioni alla Serie C negli anni '40, quando ancora la denominazione del club era Virtus Spoleto; milita attualmente in Promozione . Più recente è La Ducato Spoleto, con sede nella frazione di San Giacomo, la quale detiene attualmente il più florido settore giovanile della città, comprese le sezioni femminili. Altre associazioni della città attualmente attive sono la Superga 48 (società storica della frazione di Baiano), militante nel campionato di Prima categoria regionale e attiva nel settore giovanile, e la Polizia Penitenziaria Spoleto la quale partecipa al campionato di Seconda categoria regionale. Nella frazione di Morgnano è attiva dagli anni '50 la S.S.D. Bacigalupo che, dopo aver disputato diversi campionati regionali, svolge solo attività nel settore giovanile.
Il futsal a Spoleto nasce nel 1999 con la fondazione della sezione calcio a 5 dell'Associazione Sportiva Polizia Penitenziaria, successivamente A.S.D. Polizia Penitenziaria Maran, la quale disputò, come massimo risultato, anche una stagione in Serie A nel 2008-09 e successivamente sciolta nel 2010. Nel 2022 è nata L'A.S.D. Ducato Spoleto Futsal, grazie alla presenza di diversi membri della vecchia Maran, allenatori, collaboratori ma soprattutto giocatori i quali, in alcuni casi tornando in attività, hanno contribuito notevolmente alla rinascita del futsal a Spoleto, costituendosi come nuovo sodalizio iscrivendosi al campionato regionale umbro di serie C2 nel 2022-23 vincendolo al primo tentativo e venendo quindi promossa nel campionato di Serie C1 2023-24.
In questa disciplina sportiva è molto attiva a livello organizzativo, ma non solo, la Polisportiva Dilettantistica La Fenice. Dal 2003, ogni due anni viene disputato un torneo internazionale denominato International Spoleto Cup di ginnastica ritmica, che ha avuto fra le sue vincitrici ginnaste del calibro di Anna Bessonova 2003, Vera Sessina 2005 e Eugenia Kanaeva 2007.
Il migliore risultato ottenuto dalla pallavolo maschile a Spoleto è stato il raggiungimento dei quarti di finale nel campionato di Serie A1 1991-1992 da parte della Marconi: la squadra, allora sponsorizzata Olio Venturi, fu eliminata nella gara decisiva da Treviso che vinse per 3-2 in casa.
L'Associazione Sportiva M.M. Marconi Baseball Softball ha militato nella serie C2 dal 1995 al 1999, mantenendo sempre una o due squadre giovanili, mentre la squadra di softball è salita in serie C1 dal 1996.
Dal 1998 la Società organizza ogni anno il Torneo Città di Spoleto, che si svolge nel primo fine settimana del mese di settembre.
Fondata nel 1946 da Dante Burli, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Boxe Spoleto è tra i pochi sodalizi pugilistici italiani a potersi fregiare del titolo di "Società di Interesse Nazionale" assegnato dalla Federazione Pugilistica Italiana nel 1984, anno delle Olimpiadi di Los Angeles. Dal 2010, a un anno della scomparsa del suo fondatore, la Boxe Spoleto organizza in novembre un Memorial intitolato al suo fondatore e inserito in una grande manifestazione denominata "Tre giorni di Pugilato a Spoleto". Altresì è l'unica associazione sportiva italiana a praticare la disciplina sportiva del chess boxing.
ASD Spoleto Rugby, è una squadra di rugby di Spoleto. Si sono affiliati alla FIR per la prima volta nel 2014. Nel 2018 hanno partecipato alla FIR Serie C2.
Il 25 novembre 2018 si è svolta allo Stadio Comunale di Spoleto una partita tra la Nazionale Italiana di Rugby League (LIRFL) e la BARA.
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