Regioni d'Italia

primo livello di suddivisione amministrativa italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Regioni d'Italia

Le regioni d'Italia costituiscono il primo livello di suddivisione territoriale della Repubblica Italiana, nonché un ente pubblico dotato di autonomia politica e amministrativa sancita e limitata principalmente dalla Costituzione (art. 114-133). Sono 20 di cui 15 a statuto ordinario e 5 a statuto speciale.

Disambiguazione – Se stai cercando i profili istituzionali, vedi Regione (Italia).
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Italia suddivisa per regioni
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Mappa con i colori delle bandiere regionali

Le regioni sono a loro volta ripartite in enti di area vasta, le province e le città metropolitane, al cui interno rientrano i comuni.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Una prima definizione di quello che in futuro si sarebbe sviluppato nelle regioni italiane si ebbe negli anni immediatamente successivi all'Unità d'Italia. Una delle prime preoccupazioni del neonato Regno d'Italia fu il timore del decentramento visto come anticamera di dissoluzione dello Stato unitario appena costituito. Vi era in quel periodo un'attenzione precipua alla centralizzazione amministrativa e politica.[1]

La Legge 20 marzo 1865, n. 2248 ("Legge Ricasoli") disciplinò gli enti locali in qualità di province, circondari, mandamenti e comuni. Le province, in particolare, si configurarono come "sede di decentramento dell’amministrazione centrale" con a capo il prefetto, un funzionario nominato dal governo per verificare la rispondenza degli atti degli enti locali alle leggi statali. In seguito, il Regio decreto 10 febbraio 1889, n. 5921, la legge 21 maggio 1908 n. 269 e la legge 4 febbraio 1915, n. 148 (chiamati i Testi unici delle leggi comunali e provinciali) garantirono un margine un po' più ampio al decentramento amministrativo.[1]

Nel Regno d'Italia, pertanto, la massima suddivisione amministrativa era la provincia, e le regioni non esistevano come enti territoriali.

I primi precursori delle odierne regioni italiane furono stilati nel 1870 da Pietro Maestri a fini statistici e didattici: egli raggruppò infatti le province in "circoscrizioni territoriali" o "compartimenti", rimpiazzando i precedenti compartimenti che ricalcavano gli stati preunitari; il termine "regione" sarebbe poi apparso come sostituto del termine "compartimento" per la prima volta nell'Annuario statistico italiano del 1912.

Pur se rappresentati sulle cartine dell'epoca, i compartimenti erano divisioni teoriche a cui non corrispondeva alcun organo istituzionale. Le partizioni erano sostanzialmente le regioni attuali, tranne che per l'assenza di Val D'Aosta, Friuli e Molise e la presenza della Venezia Giulia comprendente territori oggi non italiani. I confini regionali invece sono cambiati soprattutto durante le riorganizzazioni di epoca fascista (durante la quale furono soppressi i mandamenti, 1923, ed i circondari, 1927): le differenze più sensibili riguardano i confini del Lazio.[2]

L'Italia introdusse le regioni nel suo ordinamento giuridico con la Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1º gennaio 1948, che prevedeva:[3]

«La Repubblica si riparte in Regioni, Province e Comuni.»
«Le Regioni sono costituite in enti autonomi con propri poteri e funzioni secondo i principî fissati nella Costituzione.»
«Sono costituite le seguenti Regioni:

Piemonte; Valle d'Aosta; Lombardia; Trentino-Alto Adige; Veneto; Friuli-Venezia Giulia; Liguria; Emilia-Romagna; Toscana; Umbria; Marche; Lazio; Abruzzi; Molise; Campania; Puglia; Basilicata; Calabria; Sicilia; Sardegna.»

La prime regioni a essere costituite furono le regioni autonome Sicilia (autonomia speciale della Sicilia) nel 1947, seguita da Sardegna, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta nel 1948, i cui statuti vennero approvati tutti con legge costituzionale.

Nel 1963 la regione Abruzzi e Molise venne scorporata nelle due regioni Abruzzo e Molise, portando a 20 il numero attuale delle regioni. Inoltre nello stesso anno fu approvato lo statuto speciale della quinta regione autonoma, il Friuli-Venezia Giulia.

Le prime elezioni regionali per gli organi delle regioni a statuto ordinario si tennero nel 1970.

Dati demografici e geografici

Riepilogo
Prospettiva

Di seguito si riporta una tabella contenente popolazione,[4] superficie, densità abitativa, capoluogo, numero di comuni[5] e province delle 20 regioni italiane. Dati aggiornati al 1º gennaio 2024.

Ulteriori informazioni Regione, Capoluogo ...
Regione Capoluogo Popolazione (ab.) Superficie (km²) Densità (ab./km²) Province e città metropolitane[6] Comuni
  Abruzzo L'Aquila 1 269 571 10 828,89 117 Chieti, L'Aquila, Pescara, Teramo 305
  Basilicata Potenza 533 233 10 071,59 53 Matera, Potenza 131
  Calabria Catanzaro 1 838 568 15 212,65 121 Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia 404
  Campania Napoli 5 593 906 13 667,85 409 Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno 550
  Emilia-Romagna Bologna 4 451 938 22 501,82 198 Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini 330
  Friuli-Venezia Giulia Trieste 1 194 616 7 936,83 151 Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine[7] 215
  Lazio Roma 5 714 745 17 236,49 332 Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo 378
  Liguria Genova 1 509 140 5 417,71 279 Genova, Imperia, La Spezia, Savona 234
  Lombardia Milano 10 012 054 23 862,87 420 Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese 1 502
  Marche Ancona 1 482 746 9 344,54 159 Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino 225
  Molise Campobasso 289 224 4 459,80 65 Campobasso, Isernia 136
  Piemonte Torino 4 251 623 25 391,67 167 Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli 1 180
  Puglia Bari 3 890 661 19 541,03 199 Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Lecce, Foggia, Taranto 257
  Sardegna Cagliari 1 570 453 24 106,30 65 Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Sud Sardegna 377
Sicilia (bandiera) Sicilia Palermo 4 797 359 25 824,33 186 Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani[8] 391
  Toscana Firenze 3 660 530 22 985,01 159 Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena 273
  Trentino-Alto Adige Trento 1 082 702 13 605,97 80 Bolzano, Trento 282
  Umbria Perugia 853 068 8 463,97 101 Perugia, Terni 92
  Valle d'Aosta Aosta 122 877 3 258,61 38 Aosta 74
  Veneto Venezia 4 852 216 18 351,49 264 Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza 560
Italia (bandiera) Italia Roma 58 971 230 302 069,41 195 107 7 896[9]
Chiudi

Dati politico-istituzionali

Riepilogo
Prospettiva

Gli organi politico-istituzionali della regione si rinnovano a seguito delle elezioni regionali in Italia, che di norma si tengono ogni cinque anni. Tali elezioni - dal 1995 normate dalla legge Tatarella - determinano la composizione del consiglio regionale e prevedono la contestuale elezione del Presidente di Regione, ovvero il capo della giunta regionale.

Quasi tutte le regioni seguono questo modello, eccettuate la Valle d'Aosta (dove il presidente è eletto dal consiglio regionale) e il Trentino-Alto Adige (dove la carica di presidente di regione è ricoperta a rotazione dal Presidente della Provincia di Trento e dal Presidente della Provincia di Bolzano).

Ulteriori informazioni Localizzazione, Regione ...
Localizzazione Regione Suddivisione amministrativa Capoluogo Bandiera Presidente della giunta regionale Ultima elezione Organi istituzionali[10]
Consiglio regionale Giunta regionale
Thumb   Valle d'Aosta Thumb Aosta Presidente della Valle d'Aosta
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Renzo Testolin
(Union Valdôtaine)
2020 Consiglio regionale della Valle d'Aosta
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Palazzo del consiglio
Giunta regionale della Valle d'Aosta
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Palazzo della Regione
Thumb   Piemonte Thumb Torino Presidente del Piemonte
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Alberto Cirio
(Forza Italia)
2024 Consiglio regionale del Piemonte
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Palazzo Lascaris di Ventimiglia
Giunta regionale del Piemonte
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Grattacielo della Regione Piemonte
Thumb   Liguria Thumb Genova Presidente della Liguria
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Marco Bucci
(Indipendente di centro-destra)
2024 Consiglio regionale della Liguria
Giunta regionale della Liguria
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Palazzo della Regione Liguria
Thumb   Lombardia Thumb Milano Presidente della Lombardia
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Attilio Fontana
(Lega)
2023 Consiglio regionale della Lombardia
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Grattacielo Pirelli
Giunta regionale della Lombardia
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Palazzo Lombardia
Thumb   Trentino-Alto Adige Thumb Trento Presidente del Trentino-Alto Adige
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Arno Kompatscher
(SVP)
2023 Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige e Giunta regionale del Trentino-Alto Adige
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Palazzo della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige[11]
Thumb   Veneto Thumb Venezia Presidente del Veneto
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Luca Zaia
(Lega)
2020 Consiglio regionale del Veneto
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Palazzo Ferro Fini
Giunta regionale del Veneto
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Palazzo Balbi
Thumb   Friuli-Venezia Giulia Thumb Trieste Presidente del Friuli-Venezia Giulia
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Massimiliano Fedriga
(Lega)
2023 Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia
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Ex "Casa del lavoro", piazza Oberdan
Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia
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Palazzo del Lloyd Triestino
Thumb   Emilia-Romagna Thumb Città metropolitana di Bologna[12] Emilia-Romagna (bandiera) Presidente dell'Emilia-Romagna
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Michele De Pascale
(Partito Democratico)
2024 Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna e Giunta regionale dell'Emilia-Romagna
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Palazzo della Regione, Fiera District
Thumb   Toscana Thumb Firenze Presidente della Toscana
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Eugenio Giani
(Partito Democratico)
2020 Consiglio regionale della Toscana
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Palazzo Panciatichi
Giunta regionale della Toscana
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Palazzo Strozzi di Mantova
Thumb   Marche Thumb Ancona Presidente delle Marche
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Francesco Acquaroli
(Fratelli d’Italia)
2020 Consiglio regionale delle Marche
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Palazzo delle Marche
Giunta regionale delle Marche

Palazzo Raffaello
Thumb   Umbria Thumb Perugia Presidente dell'Umbria
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Stefania Proietti
(Indipendente di centro-sinistra)
2024 Assemblea legislativa dell'Umbria
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Palazzo Cesaroni
Giunta regionale dell'Umbria
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Palazzo Donini
Thumb   Lazio Thumb Roma Presidente del Lazio
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Francesco Rocca
(Indipendente di destra)
2023 Consiglio regionale del Lazio e Giunta regionale del Lazio
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Palazzo della Regione Lazio
Thumb   Abruzzo Thumb L'Aquila Presidente dell'Abruzzo
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Marco Marsilio
(Fratelli d'Italia)
2024 Consiglio regionale dell'Abruzzo
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Palazzo dell'Emiciclo[13]
Giunta regionale dell'Abruzzo

Palazzo Silone[13]
Thumb   Molise Thumb Campobasso Presidente del Molise
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Francesco Roberti
(Forza Italia)
2023 Consiglio regionale del Molise

Palazzo D'Aimmo
Giunta regionale del Molise
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Palazzo Vitale
Thumb   Campania Thumb Napoli Presidente della Campania
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Vincenzo De Luca
(Partito Democratico)
2020 Consiglio regionale della Campania

Torre del Consiglio regionale della Campania
Giunta regionale della Campania

Palazzo Santa Lucia
Thumb   Puglia Thumb Bari Presidente della Puglia
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Michele Emiliano
(Indipendente di centro-sinistra)
2020 Consiglio regionale della Puglia
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Palazzo del consiglio
Giunta regionale della Puglia
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Palazzo della Regione
Thumb   Basilicata Thumb Potenza Presidente della Basilicata
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Vito Bardi
(Forza Italia)
2024 Consiglio regionale della Basilicata e Giunta regionale della Basilicata
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Palazzo della Regione
Thumb   Calabria Thumb Catanzaro Presidente della Calabria
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Roberto Occhiuto
(Forza Italia)
2021 Consiglio regionale della Calabria
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Palazzo Campanella a Reggio Calabria
Giunta regionale della Calabria
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Cittadella regionale "Jole Santelli" a Catanzaro
Thumb Sicilia (bandiera) Sicilia Thumb Palermo Presidente della Regione siciliana
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Renato Schifani
(Forza Italia)
2022 Assemblea regionale siciliana
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Palazzo dei Normanni
Giunta regionale della Sicilia
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Palazzo d'Orléans
Thumb   Sardegna Thumb Cagliari Presidente della Regione Autonoma della Sardegna
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Alessandra Todde
(Movimento 5 Stelle)
2024 Consiglio regionale della Sardegna
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Palazzo del Consiglio regionale della Sardegna
Giunta regionale della Sardegna
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Palazzo della giunta
Chiudi

Dati economici

Riepilogo
Prospettiva

Prodotto interno lordo

La tabella sottostante riporta il PIL in milioni di euro e il PIL pro-capite delle regioni italiane nel 2022 secondo i dati territoriali ISTAT:[14]

Ulteriori informazioni Regione o macroregione, PIL totale (mln€) ...
Regione o macroregionePIL totale (mln€)PIL pro-capite (€)PIL pro-capite (ITA=100) PIL Pro capite (macroregione = 100)
Nord-ovest 648 290 40 900 123,9 -
Piemonte146 22034 400104,2 84,1
Valle d'Aosta5 38043 700132,4 106,8
Liguria54 00035 800108,5 87,5
Lombardia442 69044 400134,5 108,6
Nord-est 454 140 39 300 119,1 -
Alto Adige29 10354 500165,2 138,7
Trentino24 00744 200133,9 112,5
Veneto180 44037 200112,7 94,7
Friuli-Venezia Giulia43 01236 000109,1 91,6
Emilia-Romagna177 57840 000121,2 101,8
Centro 413 327 35 100 106,4 -
Toscana128 58335 100106,4 100
Umbria26 38828 20085,5 80,3
Marche45 74330 80093,3 87,7
Lazio212 61337 200112,7 106,0
Sud e isole 429 400 21 700 65,8 -
Abruzzo34 36527 00081,8 124,4
Molise7 12322 50068,2 103,7
Campania118 73021 20064,2 97,7
Puglia84 36521 60065,5 99,5
Basilicata14 95027 80084,2 128,1
Calabria35 81519 40058,8 89,4
Sicilia96 66320 10060,9 92,6
Sardegna37 38723 70071,8 109,2
Italia1 945 15533 000100 100
Chiudi

Il documento pubblicato dall'agenzia Eurostat offre un'analisi più estesa della situazione economica delle regioni italiane confrontandole anche con le rispettive regioni. In termini di PIL totale la Lombardia è in testa seguita da Lazio e Veneto, rispettivamente in seconda e terza posizione. L'Alto Adige capeggia la classifica del PIL pro capite.

Il Centro segue con dati importanti per il Lazio e la Toscana e superiori o inferiori alla media italiana per i restanti territori.

Il Sud chiude la classifica con dati inferiori alla media nazionale in termini sia di PIL sia di PIL pro capite.

Indice di sviluppo umano

Lo stesso argomento in dettaglio: Regioni italiane per indice di sviluppo umano.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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