Pro Sesto 1913

club calcistico italiano di Sesto San Giovanni Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Pro Sesto 1913

La Pro Sesto 1913[1], meglio nota come Pro Sesto, è una società calcistica italiana con sede nella città di Sesto San Giovanni, nella città metropolitana di Milano. Milita nel campionato italiano di calcio di Serie D.

Disambiguazione – "Pro Sesto" rimanda qui. Se stai cercando la società di atletica leggera, vedi Pro Sesto Atletica.
Fatti in breve Pro Sesto 1913 Calcio, Segni distintivi ...
Pro Sesto 1913
Calcio
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Biancocelesti
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Thumb
Thumb
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Thumb
Thumb
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Thumb
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Terza divisa
Colori sociali Bianco, celeste
SimboliCastello
Dati societari
CittàSesto San Giovanni
Nazione Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie D
Fondazione1913
Rifondazione1927
Rifondazione1945
Rifondazione2010
Proprietario Professional Football Investments ltd
Presidente Gabriele Albertini
Allenatore Daniele Angellotti
StadioErnesto Breda
(3 523 posti)
Sito webwww.prosesto1913.com
Palmarès
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce
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Costituita nel 2010 come Nuova Pro Sesto (in forma di società sportiva dilettantistica), prosegue la tradizione sportiva iniziata nel 1913 con la nascita della Società Ginnico Sportiva Pro Sesto e poi transitata attraverso cambi di ragione sociale e rifondazioni, fino al fallimento dell'Associazione Calcio Pro Sesto s.r.l.

Vanta quale risultato più prestigioso della sua storia quattro partecipazioni alla Serie B nella seconda metà degli anni '40; il miglior piazzamento ottenuto in questa categoria fu il settimo posto del 1949.

La squadra disputa le partite casalinghe allo stadio Ernesto Breda che ha una capienza di 3.523 posti. I colori sociali sono il bianco e il celeste.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Dagli albori agli anni trenta

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4 maggio 1949: la bandiera della Pro Sesto presente ai funerali del grande Torino dopo la tragedia di Superga

Nei primi anni del Novecento il calcio fa la comparsa nell'hinterland milanese, parallelamente alla nascita della grande industria pesante.[2] Nel 1913, grazie allo sforzo economico di alcuni appassionati di questo nuovo sport, nasce la Società Ginnico Sportiva Pro Sesto.[2] Alla guida del neonato sodalizio viene posto Iginio Trasi che oltre alla funzione di presidente svolge anche la mansione di allenatore, insegnando i princìpi di questo sport ai giovani reclutati nelle strade della città.[2] La prima sede della Pro Sesto trova spazio presso l'Albergo della Grotta, situato in viale Marelli.[2] In un prato dietro alla pensione viene realizzato il primo terreno di gioco dei biancocelesti: un campo rudimentale, le cui recinzioni esterne erano costituite da corde e le porte avevano dei pali asportabili. I problemi finanziari spinsero i dirigenti ad un risparmio sulle divise di gioco: per inserire il celeste sulle maglie bianche i calciatori erano costretti a cucirsi una fascia orizzontale di stoffa.

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Pro Sesto-Bergamasca 1-1 del 21 dicembre 1919.

La Pro Sesto si affilia alla FIGC nel 1914 iscrivendosi al Campionato Regionale di Terza Categoria organizzato dal Comitato Regionale Lombardo, ottenendo un lusinghiero 3º posto per una società alle prime armi. Proprio perché alle prime armi, è per un clamoroso errore della segreteria sestese che dal Comunicato n. 18 del 20 gennaio 1915 del C.R.L. possiamo leggere i nomi dei primi "pelotisti" sestesi:

«"Giuocatori mancanti della tessera federale. - Pei seguenti giuocatori, i quali hanno partecipato a gare di campionato di III Categoria, il 17 corrente, senza essere muniti della tessera federale, si prega il Segretario della F.I.G.C., presente alla seduta, di verificare se essi hanno diritto alla tessera stessa: Molina Ettore, Cortesina Erminio, Tognoni Abramo, Carcano Nerino, Bianchi Giuseppe, Cattini Carlo, Orsenigo Umberto, Mami Umberto, Guffanti Carlo, Mami Giuseppe e Ferrari Ettore della Pro Sesto."»

La prima partita ufficiale, certificata dalla Federazione, giocata dalla Società Ginnico Sportiva Pro Sesto è datata 17 gennaio del 1915, allorquando i sestesi affrontarono la Nazionale Lombardia. Il match termino per 2-1 in favore dei biancazzurri.[3]

La guerra interrompe ogni tipo di attività sportiva dal 1915 fino al 1919 quando, grazie all'impegno del nuovo presidente Guido Tozzi e del vice Bottilana, la Pro Sesto si reiscrive ai campionati Lombardi, partecipando al girone B di Promozione 1919-20 e venendo subito promossa in Prima Categoria, il massimo livello dell'arcaico campionato italiano di calcio.[2] Per la società l'impegno finanziario è al di fuori delle proprie possibilità e, così come successo anche alla Pirelli ad un paio di chilometri di distanza, finito il campionato la società non continua l'attività sportiva dopo la stagione 1921-22. L'inattività fu resa nota dalla Presidenza Federale con comunicato del 10 marzo 1922. I giocatori furono quasi equamente spartiti tra le due altre compagini sestesi in attività ovvero il Gruppo Sportivo Marelli e il Gruppo Sportivo Breda.[2]

La società fu ricostituita all'inizio della stagione 1927-1928, grazie al sostegno di oltre duecento soci, con il nome di Unione Sportiva Pro Sesto, ripartendo dalla Quarta Divisione nell'ultima stagione in cui il Direttorio Regionale Lombardo dovette organizzarla prima della sua definitiva soppressione. La stagione però andò molto male, con il sesto posto in classifica su otto squadre. Vinse la Fulgor di Milano. Il regime fascista impose dunque la fusione con il Gruppo Sportivo Breda, sebbene dopo un solo anno il sodalizio vi fu definitivamente accorpato, scomparendo di fatto dal panorama calcistico nazionale.[2]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gruppo Sportivo Falck.

Il calcio a Sesto San Giovanni proseguì con altre società nate negli anni venti e trenta, che ebbero maggior fortuna dei biancocelesti. La principale fu il Gruppo Sportivo Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck - fondato nel 1924-, formato dagli operai dell'omonima industria milanese che riuscirono nell'impresa di raggiungere la Serie C, rimanendovi per alcuni anni e disputando anche le fasi eliminatorie della Coppa Italia.[2][4][5] Il campo di gioco si trovava nella parte periferica dell'azienda e fu necessaria la costruzione di una tribuna in legno per accogliere i numerosi curiosi e appassionati che accorsero ad assistere alle partite. Parallelamente nacquero diverse società minori, operanti a livello giovanile, come l'Ausonia, la Pro Vittoria e i Giovani Calciatori Sestesi.[2]

Dagli anni quaranta agli anni novanta

La Pro Sesto, nel periodo del secondo dopoguerra, vive i momenti migliori della sua storia, disputando per quattro stagioni consecutive il campionato di Serie B. Nel 1945 nacque, sulle ceneri del GS Falck e dei Giovani Calciatori Sestesi, una nuova società; il neonato sodalizio, fondendosi con la Falck - classificatasi al quarto posto nel girone C della Serie C 1942-43 - ne acquisì i diritti sportivi, e inoltre rivendicò alla Commissione presieduta dall'avvocato Giovanni Mauro i torti subiti dal regime per la fusione coatta, venendo ammesso al torneo misto riservato a squadre di Serie B e C del Nord Italia. L'US Pro Sesto vi si piazzò all'ottavo posto, ottenendo dalla Federazione la possibilità di partecipare al successivo torneo di Serie B a tre gironi.[2]

Sotto la presidenza Merati e con in panchina Eraldo Monzeglio vennero disputati quattro campionati cadetti. Nel 1946-1947 la squadra sestese si piazza all'undicesimo posto, ottenendo un prestigioso successo contro il Como e vincendo tutti i derby milanesi tra le mura amiche, eccezion fatta per l'incontro con il Seregno, perso per 1-0. Nella stagione successiva avviene il ridimensionamento dei quadri da parte della Federazione: da tre gironi a 18 squadre ad un unico girone a 22 squadre. Per salvarsi è necessario arrivare al settimo posto; la Pro Sesto raggiunge l'ultima piazza disponibile per la permanenza nel campionato cadetto ma in coabitazione con il Crema. Le due squadre si incontrano a Melzo il 4 luglio 1948: la Pro Sesto ha la meglio sulla formazione cremasca per 2-1 e si assicura così un altro anno nella Serie B.[2]

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Pro Sesto-Legnago 2-0 dell'8 aprile 1972.

L'annata 1948-1949 è la migliore in assoluto per la formazione sestese. Al termine di un campionato sopra le righe i biancocelesti si classificano in settima posizione, lasciandosi alle spalle Legnano, SPAL, Alessandria e Hellas Verona. Un risultato eccezionale, tenendo conto il blasone delle avversarie. La squadra milanese ottiene importanti risultati, come la vittoria sul promosso Venezia e lo 0-0 contro il Napoli.[2] Successivamente, nel giro di tre anni, la Pro Sesto ritornerà nel campionato regionale di Promozione.

Nel 1963, in seguito alla fusione con l'AC Sestese, la società assume il nome di Associazione Calcio Pro Sesto.[6]

La seconda metà degli anni settanta è caratterizzata dalla presenza di Olinto Bega.[2]

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Una formazione di fine anni ottanta.

A partire dal 1985 inizia l'era Peduzzi, Pasini, Fontana, triade presidenziale che con l'allenatore Alfredo Spada. nel 1987, conquista la promozione in Serie C2 e la Pro Sesto torna così nei professionisti.[7] La forza del tandem Peduzzi - Pasini permette ai biancocelesti di raggiungere un altro traguardo importante: nel 1990, con Gianfranco Motta allenatore, i biancocelesti conquistano la Serie C1 e tornano a giocare con avversari di rango quali Bologna, Como, Monza, Empoli, Venezia e Vicenza.[8] Un periodo caratterizzato da grandi soddisfazioni, tra le quali non va dimenticata la partecipazione alla Coppa Italia della Lega Nazionale Professionisti.[2]

Terzo millennio

All'inizio del nuovo millennio, la squadra retrocede in Serie C2.[9] La Serie C1 viene riconquistata sul campo alla fine del campionato 2004-2005.[10] Tra gli artefici della promozione, il presidente Luca Pasini. Nel torneo successivo, però, la formazione bianco-blu, dopo un buon inizio, finisce ai play-out e, perdendoli, torna subito in C2. Pasini medita addirittura di non iscrivere la squadra, per fortuna l'ingresso del comune all'interno del sodalizio consente la prosecuzione dell'avventura. Pasini prepara dunque i documenti per il ripescaggio in terza serie. Forte del primo posto nelle graduatorie di merito, la Pro Sesto resta dunque in C1.[11]

Nel 2006-2007 un campionato con alti e bassi caratterizzato da un forte livellamento verso il basso riporta la Pro Sesto ai play-out, contro l'Ivrea. I lombardi non commettono errori come l'anno prima e con il doppio risultato di 0-0, 1-0 spingono gli eporediesi in C2 conquistando una faticosa salvezza.[12]

Nel campionato 2007-2008 i biancocelesti partono bene con la vittoria in casa contro il Foggia e un pareggio a Verona con l'Hellas, ma passano da un periodo nero di 5 sconfitte consecutive stoppate dal 2-1 in casa col Padova, la squadra dopo l'infortunio di Robert Maah ottiene una serie di alti e bassi che la porterà a lottare per la salvezza.[13] Tuttavia la retrocessione in Lega Pro Seconda Divisione, ex serie C2, arriva l'anno successivo quando la Pro Sesto si classifica 14º e perde i play-out contro il Venezia.[14] Nella stagione 2009-2010 retrocede in Serie D. La società fallisce e le è revocata l'affiliazione dalla FIGC.[15]

Il 31 marzo 2010 il club viene dichiarato fallito, sotto la gestione dell'ex ds Luciano Passirani che in estate aveva rilevato la società dalla famiglia Pasini. L'attività prosegue in esercizio provvisorio, sotto l'egida dei curatori fallimentari Maurizio Oggioni e Pino Sorrentino, in modo da poter concludere il campionato, che si risolve in un 18º posto con susseguente retrocessione in Lega Pro Seconda Divisione.[6] Il 10 agosto successivo, visto l'art. 16 delle N.O.I.F., la FIGC revoca all'A.C. Pro Sesto srl l'affiliazione e dispone lo svincolo dei tesserati.[16]

La continuità sportiva viene garantita da un nuovo soggetto giuridico, fondato il 6 luglio con ragione sociale Associazione Sportiva Dilettantistica Nuova Pro Sesto; la newco, presieduta da Massimo Milos e Massimo Nava, viene ammessa in sovrannumero a disputare il campionato regionale di Promozione Lombardia 2010-2011.[17][18][19] Il 1º maggio la "nuova Pro" si aggiudica matematicamente il girone C di Promozione[19] e un anno dopo - avendo frattanto mutato denominazione in Società Sportiva Dilettantistica Pro Sesto, vince il campionato d'eccellenza con 5 giornate di anticipo, ritornando in serie D. Successivamente la gestione affidata alla cordata degli imprenditori Salvo Zangari, Nicola Radici e Massimo Nava.[20]

Nel 2013 entra in società l'imprenditore Mauro Ferrero, che partendo da una partecipazione del 20%[21] diviene entro il 2022 l'azionista di riferimento della Pro Sesto[22].

Dopo alcune stagioni interlocutorie, nel 2017 l'ingaggio dell'allenatore Francesco Parravicini vede la Pro Sesto proporsi ripetutamente come candidata al ritorno nel professionismo, che viene infine conseguito nel 2019-2020 grazie alla vittoria nel girone B del campionato di Serie D, in un contesto di campionato concluso anzitempo a causa dello scoppio della pandemia di COVID-19 in Italia; decisivo per garantire ai biancocelesti il ritorno in Serie C si rivela lo scontro diretto casalingo col Legnano, vinto per 3-2.

Le successive due stagioni si rivelano travagliate: nel 2020-2021 Parravicini, inizialmente confermato, viene esonerato nella prima parte del girone di ritorno in favore di Antonio Filippini, che pur non riuscendo a superare il 17º posto evita alla Pro i playout grazie ai 12 punti di distacco sulla Pistoiese, 18^ e quindi subito retrocessa. Nel 2021-2022 occorrono invece ben 6 cambi di guida tecnica (a Filippini subentrano dapprima Simone Banchieri e quindi Ettore Pasca, alternati dalle brevi "reggenze" del vice Stefano di Gioia) per portare quantomeno i biancocelesti agli spareggi, ove riescono nuovamente a evitare la retrocessione grazie al doppio confronto con il Seregno: le due partite finiscono in parità e a scendere in Serie D sono i brianzoli, in virtù della peggior posizione in classifica.

Nell'estate 2022 la società decide quindi per un deciso rimpasto alla squadra, che viene ricostruita dal direttore sportivo Christian Botturi con l'innesto di molti giovani ed affidata all'allenatore esordiente Matteo Andreoletti. A sorpresa il girone d'andata vede i biancocelesti proporsi tra le squadre di vertice, arrivando a tratti a occupare anche la prima posizione nel gruppo A di Serie C[23]. Una flessione sul finire della stagione regolare porta la Pro a perdere tuttavia terreno rispetto alla Feralpisalò, che infine vince il girone, e a concludere in quarta posizione; il successivo cammino nei playoff termina al primo turno della fase nazionale per mano del L.R. Vicenza.

Di segno completamente opposto si rivela la stagione 2023-2024: persi sia Botturi che Andreoletti (trasferitisi rispettivamente al Mantova e al Benevento), la Pro si trova stabilmente nelle retrovie e nemmeno il doppio cambio in panchina (a Francesco Parravicini subentra Massimo Paci, poi ugualmente esonerato in favore di Daniele Angellotti) le evita la retrocessione diretta in Serie D. Il rovescio segna altresì la fine della gestione Albertini: nell'estate 2024 il controllo del club passa alla società d'investimento di diritto britannico Professional Football Investments ltd.

Cronistoria

Ulteriori informazioni Cronistoria della Pro Sesto 1913 ...
Cronistoria della Pro Sesto 1913
  • 1913 - Fondazione della Società Ginnico Sportiva Pro Sesto.
  • 1914 - Si affilia al Comitato Regionale Lombardo della F.I.G.C.
  • 1914-1915 - 3º nel girone C della Terza Categoria Lombardia.
  • 1915-1918 - Attività calcistica sospesa per eventi bellici in corso.
  • 1919-1920 - 2º nel girone B della Promozione Lombardia. 3º alla finale. Promossa in Prima Categoria.

  • 1920-1921 - 4º nel girone C della Prima Categoria Lombardia dopo aver perso lo spareggio. Retrocesso in Promozione.
  • 1922 - Sciolta la prima squadra, la società rinuncia ai campionati F.I.G.C. per continuare l'attività con i giocatori non ancora maggiorenni iscrivendosi ai campionati dell'U.L.I.C.[24]
  • 1922-1923 - Vince il campionato di Prima Categoria del Comitato ULIC Monzese.[25]
  • 1923-1927 - Inattiva, probabilmente per motivi finanziari.[26]
  • 1927 - Viene rifondata l'Unione Sportiva Pro Sesto. Si iscrive al campionato di Quarta Divisione organizzato dal Direttorio Regionale Lombardo.
  • 1927-1928 - 5º nel girone unico della Quarta Divisione Lombardia.[27]
  • 1928 - La Pro Sesto, costretta alla coatta fusione con il Gruppo Sportivo E.N.A.L. Breda voluta dai dirigenti fascisti, sparisce dalla geografia calcistica lombarda.


  • 1950-1951 - 16º nel girone B della Serie C. Retrocessa in Promozione.
  • 1951-1952 - 16º nel girone C della Promozione. Retrocessa in Promozione Regionale.
  • 1952-1953 - 1º nel girone C della Promozione Lombardia. Promossa in IV Serie.
  • 1953-1954 - 4º nel girone B della IV Serie.
  • 1954-1955 - 5º nel girone B della IV Serie.
  • 1955-1956 - 4º nel girone B della IV Serie.
  • 1956-1957 - 17º nel girone B della IV Serie. Retrocessa nella II Serie dell'Interregionale.
  • 1957-1958 - 8º nel girone B dell'Interregionale II Serie.
  • 1958-1959 - 10º nel girone B della IV Serie.
  • 1959-1960 - 3º nel girone B della Serie D.

  • 1960-1961 - 17º nel girone B della Serie D. Retrocessa in Prima Categoria.
  • 1961-1962 - 7º nel girone A della Prima Categoria Lombardia.
  • 1962-1963 - 3º nel girone E della Prima Categoria Lombardia.
  • 1963 - Cambia denominazione in Associazione Calcio Pro Sesto a causa della fusione con l'A.C. Sestese.[29]
  • 1963-1964 - 3º nel girone B della Prima Categoria Lombardia.
  • 1964-1965 - 2º nel girone B della Prima Categoria Lombardia.
  • 1965-1966 - 1º nel girone B della Prima Categoria Lombardia. Vince le finali regionali. Promossa in Serie D.
  • 1966-1967 - 10º nel girone B della Serie D.
  • 1967-1968 - 7º nel girone B della Serie D.
  • 1968-1969 - 4º nel girone B della Serie D.
  • 1969-1970 - 12º nel girone B della Serie D.

  • 1970-1971 - 6º nel girone B della Serie D.
  • 1971-1972 - 8º nel girone B della Serie D.
  • 1972-1973 - 14º nel girone B della Serie D.
  • 1973-1974 - 15º nel girone B della Serie D.
  • 1974-1975 - 7º nel girone B della Serie D.
  • 1975-1976 - 3º nel girone B della Serie D.
  • 1976-1977 - 10º nel girone B della Serie D.
  • 1977-1978 - 11º nel girone B della Serie D.
  • 1978-1979 - 16º nel girone A della Serie D. Retrocessa in Promozione.
  • 1979-1980 - 6º nel girone A della Promozione Lombardia.

Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
  • 1995-1996 - 16º nel girone A della Serie C1. Perde i play-out. Retrocessa in Serie C2.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Quarti di finale di Coppa Italia Serie C.
Ottavi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.

Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
  • 2005-2006 - 14º nel girone A della Serie C1. Perde i play-out. Retrocessa in Serie C2 e riammessa a completamento organici.
Primo turno di Coppa Italia.
Qualificazioni ai sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia.
Secondo turno di Coppa Italia Lega Pro.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Lega Pro.
  • 2010 - La società è dichiarata fallita e due aste fallimentari vanno deserte. La FIGC le revoca l'affiliazione e la cancella dai ruoli federali. Nata l'Associazione Sportiva Dilettantistica Nuova Pro Sesto, e pagato il relativo deposito cauzionale, viene ammessa dal Comitato Regionale Lombardia della FIGC a disputare il campionato di Promozione.

  • 2010-2011 - 1º nel girone C della Promozione Lombardia. Promosso in Eccellenza.
  • 2011-2012 - 1º nel girone A dell'Eccellenza Lombardia. Promosso in Serie D.
  • 2012 - Cambia denominazione in Società Sportiva Dilettantistica Pro Sesto.
  • 2012-2013 - 16º nel girone B della Serie D.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
  • 2014-2015 - 15º nel girone B della Serie D. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2017-2018 - 5º nel girone A della Serie D. Perde la semifinale dei play-off.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
  • 2018-2019 - 3º nel girone B della Serie D. Vince i play-off.
Primo turno di Coppa Italia Serie D.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia Serie D.

  • 2020 - Cambia denominazione in Pro Sesto 1913.
  • 2020-2021 - 17ª nel girone A della Serie C.
  • 2021-2022 - 17ª nel girone A della Serie C. Salva dopo aver vinto i play-out.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
  • 2022-2023 - 4ª nel girone A della Serie C. Perde il primo turno dei play-off nazionali.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Primo turno di Coppa Italia Serie C.
Turno preliminare di Coppa Italia Serie D.
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Colori e simboli

Riepilogo
Prospettiva

Colori

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La Pro Sesto 1945-1946, con la tradizionale divisa bianca fasciata.

Fin dalla fondazione della società, i suoi colori sociali sono il bianco e il celeste. La tradizionale divisa è interamente bianca con una fascia orizzontale azzurra sul petto.[2] In età arcaica, a causa della difficile situazione economica in cui versavano le casse della società, i calciatori dovevano cucirsi da sé la banda celeste sulla casacca; non di rado essa si staccava durante la partita, compromettendo l'equilibrio dei calciatori stessi.[2] In alcune estemporanee circostanze la Pro Sesto ha tuttavia adottato anche completi differenti, ad esempio a strisce verticali bianco-azzurre, bianche con pinstripes azzurre o ancora bianche con l'azzurro relegato ai margini[30].

Tipicamente le divise di cortesia usano lo stesso schema del completo casalingo, ma a colori invertiti (maglia azzurra e fascia bianca), oppure declinati sulle tinte bianco-rosso, in omaggio allo stemma civico (d'argento, al castello torricellato di due, di rosso...); peculiare in tale ambito fu la terza maglia dell'annata 2020-2021, recante un disegno che evocava la linea 1 della metropolitana di Milano, che ha a Sesto San Giovanni il proprio capolinea orientale[31]. Non sono poi mancate tinte più estrose, come il giallo, il verde[32] o finanche il nero[33].

In occasione del centenario dalla fondazione della società, ricorso nel 2013, i calciatori sestesi indossarono una divisa celebrativa composta da una maglietta interamente celeste con il numero 100 stilizzato sul petto, interamente bianco, e calzettoni e calzoncini bianchi.[34]

Simboli ufficiali

Stemma

Lo stemma dell'A.C. Pro Sesto - fallita nel 2010 - era composto da un ovale con sfondo bianco diviso al centro in verticale in due parti: a sinistra compariva la tradizionale fascia celeste che caratterizza la divisa, contenente al suo interno la data di fondazione del sodalizio, a destra una torre stilizzata in oro. Nella parte alta della stemma la dicitura "AC" mentre nella parte bassa "PRO SESTO".[35]

Nel 2010 fu fondata la Nuova Pro Sesto, il cui stemma - circolare anziché ovale - fu disegnato da Marco Nava, figlio del presidente e fondatore della società Massimo.[36] All'interno trovavano posto la fascia celeste con la torre dorata sovrapposta. La denominazione societaria era collocata nella parte alta mentre nella parte bassa le due date "1913" e "2010". Successivamente fu adottato uno stemma simile in cui il colore celeste prevaleva in maniera netta sul bianco.[37]

Nel 2020 è stato adottato un nuovo logotipo, che consiste nel solo lettering della ragione sociale.

Inno

Nel 2011, Roberto Vaini, consigliere comunale di Sesto San Giovanni e appassionato tifoso del sodalizio biancoceleste, ha donato alla società un inno scritto da lui in vernacolo. Vaini nella stesura del testo trasse ispirazione da una lettera che pochi giorni prima Alessandro Nava, allora presidente della Pro Sesto, inviò ai ragazzi del settore giovanile.[38]

Strutture

Stadio

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Ernesto Breda.

La Pro Sesto gioca le partite di casa allo stadio Ernesto Breda, costruito nel 1939. La struttura, di proprietà dell'Ente Parco Nord Milano, è capace di 3 523 posti a sedere.

Società

Riepilogo
Prospettiva

Organigramma societario

Di seguito l'organigramma dal sito internet ufficiale della società.[39]

Staff dell'area amministrativa
  • Italia (bandiera) Mauro Ferrero - Patròn e amministratore delegato
  • Italia (bandiera) Gabriele Albertini - Presidente
  • Italia (bandiera) Luca Villa - Vicepresidente
  • Italia (bandiera) Matteo Fraschini - Direttore generale
  • Italia (bandiera) Christian Botturi - Direttore sportivo
  • Italia (bandiera) Vincenzo Talluto - Responsabile Scouting
  • Italia (bandiera) Giovanni Tanucci - S.L.O.
  • Italia (bandiera) Nicola Manera - Direttore amministrativo
  • Italia (bandiera) Riccardo Rapelli - Revisore e sindaco unico
  • Italia (bandiera) Mario Tabaro - Biglietteria
  • Italia (bandiera) Massimo Noto - Magazzino
  • Italia (bandiera) Mimmo Liso - Magazzino
  • Moldavia (bandiera) Dorel Surujiu - Campi
  • Italia (bandiera) Marco Grossi - Responsabile settore giovanile
  • Italia (bandiera) Gabriele Parolari - Coordinatore area pre-agonistica
  • Italia (bandiera) Paolo Bugini - Responsabile scouting pre-agonistica
  • Italia (bandiera) Virginia de Simio - Segreteria giovanili
  • Italia (bandiera) Gaetano Melillo - Segreteria giovanili
  • Italia (bandiera) Serafina Pitaro - Biglietteria giovanili
  • Italia (bandiera) Stefano Peduzzi - Addetto stampa
  • Italia (bandiera) Marcello De Noia - Fotografo

Di seguito i fornitori tecnici e gli sponsor ufficiali.

Cronologia degli sponsor tecnici

Settore giovanile

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Gli Allievi campioni d'Italia nel 1989-1990.

Nelle formazioni giovanili della Pro Sesto giocarono l'imprenditore Urbano Cairo e l'ex pilota automobilistico di Formula 1 Ivan Capelli. Il primo vi militò dai 16 ai 18 anni - giocando da esterno alto e indossando la maglia numero 7 -, il secondo invece a partire dalla metà degli anni settanta, optando in seguito per la carriera motoristica.[44][45] Dal settore giovanile della società sestese sono usciti calciatori come Cristian Brocchi, Francesco Parravicini, Fabio Macellari e Massimo Carrera.

Due formazioni giovanili della Pro Sesto hanno conquistato il titolo di campione d'Italia nella rispettiva categoria. Nella stagione 1989-1990 gli Allievi nazionali vinsero il campionato riservato ai vivai delle formazioni di Serie C1 e Serie C2.[46] Nella stagione 2007-2008 fu la volta della squadra Berretti, che vinse in finale contro i pari età del Pescara (vittoria per 4-0 all'andata[47] e sconfitta per 3-1 al ritorno[48]) dopo aver eliminato in semifinale il Monza.[46]

Nella stagione 2022-2023 il settore giovanile della Pro Sesto comprende 13 squadre maschili (dalla Primavera a tutte le fasce d'età da under-17 a under-8) e 5 squadre femminili (da juniores a pulcine)[49][50].

Sezione femminile

La società ha costituito la propria sezione femminile nel 2019 partendo dal campionato di Eccellenza e salendo in Serie C dopo aver vinto la stagione.[51]

Nella stagione 2020-2021 vince il girone A e viene promossa in Serie B.[52]

Allenatori e presidenti

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori della Pro Sesto 1913.
Allenatori
Presidenti
  • 1914-1915 ...
  • 1915-1919 Campionati fermi per cause belliche
  • 1919-1921 ...
  • 1921-1922 Inattivo.
  • 1922-1923 ...
  • 1923-1927 Inattivo.
  • 1927-1928 ...
  • 1928-1945 Inattivo.
  • 1945-1949 Italia (bandiera) Luigi Merati
  • 1949-1950 Italia (bandiera) Carlo Dubini
  • 1950-1951 Italia (bandiera) Telesforo Malinverni
  • 1951-1986 ...
  • 1986-2001 Italia (bandiera) Giuseppe Peduzzi
  • 2001-2007 Italia (bandiera) Luca Pasini
  • 2007-2009 Italia (bandiera) Elisabetta Pasini
  • 2009-2010 Italia (bandiera) Luciano Passirani
  • 2010-2012 Italia (bandiera) Massimo Milos e Italia (bandiera) Massimo Nava
  • 2012-2016 Italia (bandiera) Salvo Zangari
  • 2016-2017 Italia (bandiera) Nicola Radici
  • 2017- Italia (bandiera) Gabriele Albertini

Calciatori

Riepilogo
Prospettiva
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori della Pro Sesto 1913.

Hall of fame

Di seguito la Hall of fame presente sul sito internet ufficiale della società.[54]

Capitani

Contributo alle Nazionali

Gli unici calciatori a vestire la maglia azzurra durante la militanza nella Pro Sesto sono stati il portiere Enrico Malatesta e l'attaccante Carmelo Augliera, che nell'ottobre del 1991 debuttarono nella medesima partita della Nazionale Under-16.[56][57] Augliera tre anni più tardi giocò anche con la Nazionale Under-18.[57]

Nessun calciatore straniero ha invece vestito la divisa della propria nazionale.

Palmarès

Competizioni interregionali

2004-2005 (girone A)
2019-2020 (girone B)
1986-1987 (girone B)

Competizioni regionali

2011-2012 (girone A)
1952-1953 (girone C), 1981-1982 (girone A), 2010-2011 (girone C)
1965-1966 (girone B)

Competizioni giovanili

2007-2008
1989-1990
2023-2024

Altri piazzamenti

Secondo posto: 1989-1990 (girone B)
Terzo posto: 1959-1960 (girone B), 1975-1976 (girone B), 2018-2019 (girone B)
Terzo posto: 1982-1983 (girone B), 1985-1986 (girone B)
Secondo posto: 1964-1965 (girone B)
Terzo posto: 1962-1963 (girone E), 1963-1964 (girone B)

Statistiche e record

Riepilogo
Prospettiva

Partecipazione ai campionati

Campionati su base nazionale e interregionale
Ulteriori informazioni Livello, Categoria ...
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Serie B41946-19471949-19504
Serie B-C Alta Italia[58]11945-194616
Serie C51950-19512023-2024
Serie C191990-19912007-2008
Lega Pro Prima Divisione12008-2009
IV Serie51953-19541958-195938
Serie D201959-19602019-2020
Serie C2121987-19882004-2005
Lega Pro Seconda Divisione12009-2010
Campionato Interregionale - 2° Cat.11957-19589
Serie D31978-19792013-2014
Campionato Interregionale51982-19831986-1987
Chiudi

In 59 stagioni sportive a partire dalla fondazione della società nel 1913. Sono compresi uno Cadetto Misto Alta Italia e 13 campionati di Serie C2. Non viene considerata la stagione in Prima Categoria in quanto la squadra non andò oltre il girone eliminatorio.

Campionati su base regionale
Ulteriori informazioni Livello, Categoria ...
Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
IPrima Categoria[N 1]11920-192113
Terza Divisione[N 2]11927-1928
Promozione[N 3]51952-19531981-1982
Prima Categoria[N 4]51961-19621965-1966
Eccellenza[N 5]12011-2012
IIPromozione[N 6]21919-19202010-20112
IIITerza Categoria[N 7]11914-19151
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Annotazioni
  1. All'epoca massimo livello del campionato italiano di calcio.
  2. All'epoca quarto livello del campionato italiano di calcio.
  3. I campionati 1951-1952 e 1952-1953 furono il quarto livello del campionato italiano di calcio mentre i campionati dal 1979 al 1982 il sesto.
  4. All'epoca quinto livello del campionato italiano di calcio.
  5. All'epoca sesto livello del campionato italiano di calcio.
  6. Il campionato 1919-1920 fu il secondo livello del campionato italiano di calcio mentre il campionato 2010-2011 il settimo.
  7. All'epoca terzo livello del campionato italiano di calcio.

Partecipazione alle coppe

Ulteriori informazioni Competizione, Partecipazioni ...
Competizione Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Coppa Italia31994-19952008-20093
Coppa Italia Serie C211987-19882007-200823
Coppa Italia Lega Pro22008-20092009-2010
Coppa Italia Serie D82012-20132019-20208
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Statistiche di squadra

Statistiche individuali

Tifoseria

Sede della tifoseria organizzata sestese è la curva ovest (impropriamente definita "curva nord") "Vito Porro" dello stadio Ernesto Breda[59].

Gemellaggi e rivalità

La tifoseria della Pro Sesto vanta gemellaggi con quelle di Chievo Verona, AlbinoLeffe[60][61] e Pro Vercelli.[62][61] Rapporti amichevoli o rispettosi intercorrono con i supporters del Vicenza, della Massese e del Piacenza,[63][64][61] mentre per quanto concerne le rivalità si annoverano quelle verso le curve di Monza,[61] Seregno, Mantova,[61] Casale,[61] Novara,[61] Trento, Giana Erminio,[65] Ivrea, Pavia, Pro Patria e Varese.[66]

Note

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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