Ferruccio Amendola

attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano (1930-2001) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Ferruccio Amendola

Ferruccio Amendola (Torino, 22 luglio 1930Roma, 3 settembre 2001) è stato un attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.

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Ferruccio Amendola nel 1985

È noto soprattutto per essere stato il doppiatore principale di Robert De Niro, Sylvester Stallone, Dustin Hoffman e Tomas Milian. Ha anche prestato la voce ad Al Pacino e Bill Cosby in alcune delle loro interpretazioni più importanti.

Biografia

Riepilogo
Prospettiva
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Ferruccio Amendola col figlio Claudio nel 1992

Figlio unico degli attori teatrali Federico Amendola e Amelia Ricci, entrambi romani, e nipote del commediografo e sceneggiatore Mario Amendola. Nacque a Torino e si trasferì poi con la famiglia a Roma. Esordì in teatro a soli cinque anni, nella celebre compagnia milanese di Nino Besozzi e Armando Falconi[1]. Recitò nel suo primo film appena tredicenne, Gian Burrasca di Sergio Tofano (1943) e iniziò presto a lavorare anche come doppiatore: il suo primo doppiaggio fu quello del piccolo Vito Annicchiarico in Roma città aperta, del 1945, anno in cui a settembre perse il padre, deceduto a 47 anni[2].

A partire dal 1968 si dedicò prevalentemente al doppiaggio, anche se portò avanti una discreta carriera come attore. Diventò noto al grande pubblico per una serie di spot televisivi negli anni ottanta e per alcuni sceneggiati televisivi di grande successo di cui fu protagonista, tra i quali Storia d'amore e d'amicizia col figlio Claudio Amendola, Quei trentasei gradini, Little Roma e Pronto soccorso.

Il doppiaggio

Ferruccio Amendola inizia a lavorare come doppiatore alla fine degli anni '40 per la C.D.C. A causa di alcuni difetti di pronuncia viene relegato per diverso tempo a ruoli secondari come caratterista, finché non viene scelto da Mario Maldesi per doppiare Dustin Hoffman in Un uomo da marciapiede. Da allora diviene il doppiatore di molti attori celebri: oltre a Hoffman doppia ininterrottamente fino alla morte, con poche eccezioni, Robert De Niro e Sylvester Stallone.

Ha prestato la voce anche ad Al Pacino in alcuni dei suoi film più noti, tra cui la trilogia de Il padrino, Serpico e Scarface. Fu scelto da Tomas Milian perché lo doppiasse nei ruoli di Nico Giraldi ed er Monnezza e in altri poliziotteschi. Doppiò anche Bill Cosby nelle sit-com I Robinson e Cosby. Prestò inoltre la voce al cane Tequila nella serie televisiva Tequila e Bonetti.

Amendola rimase nella C.D.C. fino alla sua chiusura nel 1994, fondando poi la sua società Compagnia Doppiatori (oggi CD Cine Dubbing) nella quale ha lavorato fino alla morte.

Vita privata

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Ferruccio Amendola nel 1973 insieme a Rita Savagnone e i figli

Si sposò con l'attrice e doppiatrice Rita Savagnone, da cui divorziò nel 1971 e dalla quale ebbe due figli: uno è Claudio Amendola, attore, conduttore televisivo e regista, che gli ha dato tre nipoti fra cui Alessia, attrice e doppiatrice; l'altro figlio è Federico, così chiamato in memoria di suo nonno, e divenuto direttore d'orchestra e musicologo attualmente docente al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo.

Il figlio Claudio, nel libro "Ma non dovevate andà a Londra" (2024), che ha dedicato alla madre, ha raccontato che l'unica volta che ha sentito i suoi genitori dirsi "ti amo" è stato nel film New York New York di Martin Scorsese, dove lui doppiava Robert De Niro e lei Liza Minnelli[3].

Sposò poi Patrizia, dalla quale ebbe Silvia.[4]

Morte

Morì a Roma il 3 settembre 2001 all'età di 71 anni a causa di un tumore alla gola che lo affliggeva da tempo.[5] I funerali si sono celebrati il 6 settembre nella Chiesa degli artisti a piazza del Popolo la quale era gremita di gente e inoltre furono presenti alcuni volti del cinema e dello spettacolo; è sepolto nel loculo di famiglia presso il cimitero monumentale del Verano di Roma.[6]

Filmografia

Riepilogo
Prospettiva

Cinema

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Ferruccio Amendola (a sinistra) con Vittorio Gassman e Tiberio Murgia in una scena de La grande guerra (1959), di Mario Monicelli
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Mario Castellani, Ferruccio Amendola, Totò e Gianni Bonagura in una scena della serie TV Tutto Totò, Totò yè yè (1967) di Daniele D'Anza

Televisione

Carosello

Partecipò inoltre a numerose edizioni della rubrica pubblicitaria televisiva Rai Carosello:[7]

Prosa radiofonica Rai

  • Tre maschi e una femmina, commedia di Roger Ferdinand, trasmessa il 24 agosto 1950

Doppiaggio

Cinema

Televisione

Film d'animazione e cartoni animati

Videogiochi

  • Joe Tanto in Driven[8]

Direttore del doppiaggio

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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