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componente della FIGC Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'Associazione Italiana Arbitri (spesso citata con l'acronimo AIA) è la componente della Federazione Italiana Giuoco Calcio che si occupa del reclutamento, della formazione, della gestione tecnica, associativa e disciplinare degli arbitri di calcio italiani.
Associazione Italiana Arbitri | |
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Discipline | Calcio Calcio a 5 Beach soccer |
Fondazione | 1911 |
Nazione | Italia |
Sezioni | 207 |
Sede | Roma |
Presidente | Antonio Zappi |
Sito ufficiale | www.aia-figc.it/ |
È stata fondata nel 1911 e ha il compito di designare gli arbitri per la direzione delle gare di calcio che si svolgono sotto l'egida della FIGC. Il regolamento della FIGC prevede infatti che tutte le gare di calcio disputate in Italia in modo ufficiale o comunque organizzate o autorizzate dalla FIGC o dalle sue articolazioni, incluse quelle di calcio a 5 e il beach soccer, siano dirette da ufficiali di gara (Arbitro e assistenti) designati dal competente Organo Tecnico dell'AIA.
Al 30 giugno 2023 conta 30577 associati di cui 1834 donne.[1]
L'Associazione Italiana Arbitri fu fondata il 27 agosto 1911 presso il "Ristorante Orologio"[2] di Milano;[3] oggi ha sede a Roma in via Campania 47.
Negli anni settanta e ottanta la presidenza dell'Associazione fu tenuta da Giulio Campanati, che la presiedette dal 1972 al 1990. Nel 1992 fu eletto presidente Salvatore Lombardo, che era stato vice di Campanati e, dopo le sue dimissioni, era stato nominato commissario dalla FIGC. Gli succedette, nel 1997, Sergio Gonella, prima come commissario e poi da presidente, che resse l'Associazione fino al 2000, quando alla presidenza fu eletto Tullio Lanese.[4] Nel marzo 2006, raggiunto da un avviso di garanzia per lo scandalo di Calciopoli, Lanese si autosospese e l'associazione fu retta dapprima dal vicepresidente Cesare Sagrestani in qualità di reggente e poi dal commissario straordinario Luigi Agnolin, ex arbitro internazionale. La gestione commissariale di Agnolin fu poco apprezzata, tanto che una larga maggioranza dei responsabili delle articolazioni territoriali dell'AIA sottoscrissero un appello per chiedere al commissario straordinario della FIGC, Luca Pancalli, la fine del commissariamento e l'immediato ritorno a elezioni. Nelle susseguenti elezioni, il 25 novembre 2006, il dirigente benemerito FIGC Cesare Gussoni prevalse su Marcello Nicchi con il 58% dei voti.[5]
Il mandato di Gussoni terminò nel 2009: nell'assemblea generale del 6 marzo fu eletto alla presidenza Marcello Nicchi, che venne confermato anche nel 2012 e nel 2016, per un totale di tre mandati. In occasione dell'assemblea elettiva del 14 febbraio 2021 Nicchi venne tuttavia sconfitto da Alfredo Trentalange, anch'egli ex arbitro internazionale.[6]
Trentalange si dimise da presidente dell'AIA il 18 dicembre 2022.[7] Dal 2023 al 2024 il presidente fu Carlo Pacifici, poi sostituito da Antonio Zappi.
L'Associazione Italiana Arbitri è editore della rivista L'arbitro, fondata nel 1924 da Giovanni Mauro e Ottorino Barassi.
L'AIA è organizzata in 18 Comitati Regionali (C.R.A.), 2 Comitati Provinciali Autonomi (Bolzano e Trento) e 206 sezioni arbitrali, come di seguito:[10]
Gli organi tecnici (O.T.), distinti in organi tecnici nazionali, regionali e sezionali, si occupano delle designazioni degli ufficiali di gara arbitri, assistenti ed osservatori nelle gare di loro competenza.
Sono organi tecnici Nazionali:
Gli organi tecnici periferici hanno competenza a livello regionale. Essi comprendono:
Gli arbitri dell'AIA sono inquadrati in vari ruoli.[12]
Per essere avviati all'esercizio del ruolo di arbitro occorre frequentare un apposito corso, al quale si può essere ammessi dai 14 ai 35 anni. Il superamento dell'esame finale attribuisce la qualifica di arbitro effettivo. Gli arbitri effettivi sono abilitati alla direzione di gare di calcio a 11 e vengono inseriti d'ufficio nell'organico dell'Organo Tecnico Sezionale. In base al merito e all'anzianità gli arbitri effettivi possono essere promossi all'Organo Tecnico Regionale o agli organi tecnici superiori. Speciali inquadramenti sono attribuiti agli arbitri di calcio a 5 e di beach soccer. La qualifica di assistente arbitrale si ottiene a domanda, dopo tre anni di anzianità arbitrale e previo il superamento di un corso di qualificazione.
Le prestazioni di arbitri e assistenti arbitrali sono valutate dagli osservatori arbitrali, che hanno il compito di redigere delle relazioni sui singoli arbitraggi. Esse concorrono alla valutazione del merito dei singoli ufficiali di gara, anche per gli avanzamenti alle categorie superiori.
Ottengono automaticamente la qualifica di arbitro benemerito gli associati che siano stati a disposizione delle massime commissioni arbitri nazionali o che siano stati tesserati da cinquanta anni. Tale qualifica può inoltre essere ottenuta anche da chi abbia svolto incarichi direttivi o maturato venti anni di anzianità o sia stato qualificato per operare da osservatore arbitrale. Una speciale qualifica è inoltre quella di dirigenti benemeriti.
Dagli anni 90 in poi lo sponsor tecnico dell'AIA è stata l'azienda veneta Diadora; dalla stagione 2019-2020 lo sponsor tecnico è stata l'azienda campana Legea;[13] dalla stagione 2023-2024 lo sponsor tecnico è l'azienda campana Givova.[14] Inoltre, dal 2004 al 2007 le divise arbitrali hanno recato il logo commerciale dell'istituto di credito Ing Direct, quindi dal 2016 dalla compagnia assicurativa Eurovita;[15] dalla stagione 2019-2020 tale ruolo viene ricoperto da Net Insurance.[16]
Dalla stagione 2023/2024 il partner ufficiale aggiuntivo è diventato Tigotà, con lo slogan sulle divise ufficiali: "Play fair, feel good".[17]
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