Carrara
comune italiano, co-capoluogo della provincia di Massa-Carrara in Toscana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
comune italiano, co-capoluogo della provincia di Massa-Carrara in Toscana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Carrara (Carara in dialetto carrarese) è un comune italiano di 59 782 abitanti, situato tra il litorale tirrenico e le Alpi Apuane, centro di rilevanza internazionale per l'estrazione, la lavorazione e il commercio del marmo, noto con il nome di marmo di Carrara. Dal 30 gennaio 2024 è co-capoluogo, insieme al comune limitrofo di Massa, della provincia di Massa-Carrara[7].
Carrara comune | |
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Panorama di Carrara dalla strada per Torano | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Massa-Carrara |
Amministrazione | |
Sindaco | Serena Arrighi (indipendente di centro-sinistra) dal 28-6-2022 |
Data di istituzione | 4 marzo 1946[1] |
Territorio | |
Coordinate | 44°05′N 10°06′E |
Altitudine | 100 m s.l.m. |
Superficie | 71,01[2] km² |
Abitanti | 59 782[3] (31-5-2024) |
Densità | 841,88 ab./km² |
Frazioni | Vedi lista |
Comuni confinanti | Fivizzano, Fosdinovo, Luni (SP), Massa, Sarzana (SP) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 54033 |
Prefisso | 0585 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 045003 |
Cod. catastale | B832 |
Targa | MS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona D, 1 601 GG[5] |
Nome abitanti | carraresi[6], carrarini |
Patrono | san Ceccardo |
Giorno festivo | 16 giugno |
Motto | Fortitudo mea in rota (La mia forza è nella ruota) |
Cartografia | |
Posizione del comune di Carrara all'interno della provincia di Massa-Carrara | |
Sito istituzionale | |
L'emblema della città è una ruota con il motto latino Fortitudo mea in rota (in italiano: "La mia forza è nella ruota"). Questo stemma parlante fa riferimento al nome stesso della città, nonché alle ruote dei carri che trasportavano i marmi, principale fonte di ricchezza per Carrara. Un'interpretazione alternativa sostiene che sia invece un simbolo legato al dio celtico Taranis, in genere rappresentato con il fulmine in una mano e una ruota a sei o otto raggi nell'altra; Taranis, assimilabile a Giove, era il nume tutelare delle tempeste da cui i cavatori apuani dovevano proteggersi e il cui nome potrebbe aver generato il toponimo di Torano, oggi frazione di Carrara[8].
Con Massa, nel periodo tra il XV ed il XIX secolo, costituì il Ducato di Massa e Carrara. Il 12 gennaio 2007 la città di Carrara è stata insignita della medaglia d'oro al merito civile per il contributo dato tra il 1943 e il 1945 alla guerra di liberazione dal nazifascismo, che vide impegnati moltissimi partigiani in questa provincia.
La città di Carrara è l'ultima città dell'attuale regione Toscana prima di arrivare in Liguria (fino al censimento del 1870 era compresa nell'attuale Emilia). La provincia di cui fa parte (Massa e Carrara, poi dal 1938 Apuania, quindi dal 1946 Massa-Carrara e dal 2010 sia Massa e Carrara che Massa-Carrara) è una porzione dell'antico territorio lunense che, nell'attuale sistema amministrativo territoriale, resta diviso in due regioni, Toscana e Liguria, ed è a contatto in tutta la sua estensione con l'Emilia.
Carrara si sviluppa dalla costa (Marina di Carrara) fino alle Alpi Apuane, alle pendici delle quali si trovano le frazioni montane. La città è bagnata dal fiume Lavenza (nome celtico per fiume, poi chiamato Carrione), che nasce dal monte Spallone ed ha un bacino d'acqua di 52 km². Il centro storico di Carrara si può considerare un vero e proprio centro abitato di montagna avvolto dalle colline che stanno al piede delle Alpi Apuane. La città, a chi guarda verso i monti, appare dentro la candida cornice dei tre grandi bacini marmiferi Ravaccione, Fantiscritti e Colonnata, bacini ora sbrigativamente rinominati col nome della località più vicina, ossia: di Torano, di Miseglia, di Colonnata. La costa, bagnata dal mar Ligure, presenta ampie spiagge sabbiose su cui sorsero, a partire dal lontano 1851, tre lunghi pontili caricatori sostituiti negli anni trenta dello scorso secolo con un porto in muratura posto al confine con il Comune di Massa) che offrono ampie possibilità di svago durante la stagione estiva.
Il territorio fa parte del Parco naturale regionale delle Alpi Apuane.
Il clima è mitigato dal mare che la bagna e che apre la via alle correnti calde del Mar Mediterraneo. L'escursione termica annua si aggira sui 10-15 °C. Le precipitazioni seguono il regime pluviometrico ligure di levante, con massima piovosità in novembre, minima a luglio e massimi secondari a febbraio e maggio. Sulla costa si registrano precipitazioni annue di circa 1100 mm che aumentano fino ai 1400 mm della città fino a superare i 2000 mm annui tra i Monti Pisanino e Pizzo d'Uccello (località Orto di Donna). Dal secondo dopoguerra è stata colpita da alcune esondazioni: nel 1949[9], il 23 settembre 2003 (con due morti), ad ottobre 2010, due volte nell'arco di dieci giorni nel novembre del 2012, e ancora il 5 novembre del 2014.
Sulle vicine montagne il clima è temperato fresco ed in tempi passati favoriva l'alpeggio delle greggi.
1981-2010[10] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 12,7 | 13,5 | 15,9 | 18,5 | 23,0 | 26,3 | 29,4 | 29,6 | 26,1 | 22,1 | 16,5 | 13,2 | 13,1 | 19,1 | 28,4 | 21,6 | 20,6 |
T. media (°C) | 8,6 | 8,9 | 11,3 | 13,9 | 18,3 | 21,7 | 24,4 | 24,5 | 21,0 | 17,4 | 12,4 | 9,1 | 8,9 | 14,5 | 23,5 | 16,9 | 16,0 |
T. min. media (°C) | 4,4 | 4,3 | 6,7 | 9,4 | 13,4 | 17,0 | 19,5 | 19,4 | 16,0 | 12,6 | 8,3 | 5,1 | 4,6 | 9,8 | 18,6 | 12,3 | 11,3 |
Precipitazioni (mm) | 101 | 76 | 77 | 100 | 78 | 70 | 34 | 55 | 110 | 168 | 156 | 127 | 304 | 255 | 159 | 434 | 1 152 |
Durante l'età del Ferro, nel territorio circostante alla futura Carrara erano insediati i Liguri Apuani, le cui tracce più antiche risalgono al IX secolo a.C.; queste popolazioni, forgiate dall'asprezza del loro territorio, diedero filo da torcere ai Romani, che faticarono ad imporre la loro supremazia.
La città attuale di Carrara ha origine in epoca romana, dopo la conquista della Liguria avvenuta nel corso del II secolo a.C. Il toponimo si può ricondurre al latino carrāria (via), ossia "strada per i carri", così come per altri esempi simili in Toscana (come Carraia)[11].
Il borgo originario, certamente legato al processo produttivo di estrazione e lavorazione del marmo tratto dalle vicine cave delle Alpi Apuane, probabilmente ospitava anche i lavoratori che operavano nelle cave medesime.
Oltre che per le vie di terra, il marmo poteva essere agevolmente movimentato anche via mare grazie al porto di Luni, che sorgeva non lontano dalla foce del fiume Magra.
Nel Medioevo Carrara fu prima possedimento bizantino, quindi longobardo, e infine dei vescovi di Luni, trasformandosi in una città-stato nei primi anni del XIII secolo; durante la lotta tra guelfi e ghibellini, Carrara apparteneva a quest'ultimo partito. I vescovi acquisirono di nuovo la città nel 1230; nel 1313 la città cadde sotto il dominio della Repubblica di Pisa, poi della Repubblica di Lucca e in seguito della Repubblica fiorentina; per terminare, fu acquistata da Gian Galeazzo Visconti.
Dopo la morte di Filippo Maria Visconti di Milano nel 1477, Carrara fu contesa da Tommaso Campofregoso, signore di Sarzana, e ancora dalla famiglia Malaspina, che trasferì qui la sede della signoria nella seconda metà del XVI secolo.
Nell'ottobre del 1472 Iacopo Malaspina comprò dalla famiglia dei Campofregoso di Genova le terre di Carrara, di cui divenne signore. Per via ereditaria lo stato carrarese venne unito con il confinante stato di Massa sotto la comune dinastia dei Malaspina prima, e dei Cybo Malspina poi. Sotto l'ultima di questi, Maria Teresa, che aveva sposato Ercole III d'Este, entrò nell'orbita del Ducato di Modena e Reggio, a cui fu restituito dopo il breve dominio napoleonico di Elisa Bonaparte Baciocchi.
Durante il processo di unificazione italiana, Carrara fu sede di una rivolta popolare guidata da Domenico Cucchiari, al centro dell'attività rivoluzionaria di Giuseppe Mazzini.
Alla fine del XIX secolo Carrara divenne la culla dell'anarchismo, in particolare tra i lavoratori delle cave. I cavatori, compresi gli intagliatori di pietra, avevano convinzioni radicali che li distinguevano dagli altri. L'anarchismo e il radicalismo generale entrarono a far parte del patrimonio degli intagliatori di pietra. Secondo un articolo del New York Times del 1894, molti rivoluzionari violenti che erano stati espulsi dal Belgio e dalla Svizzera andarono a Carrara nel 1885 e fondarono il primo gruppo anarchico in Italia.
Anche in seguito Carrara rimase un centro dell'anarchismo in Italia, con diverse organizzazioni che trovarono apertamente appoggio in città. I lavoratori anarchici del marmo erano anche la forza trainante dell'organizzazione del lavoro nelle cave e nei capannoni. Furono anche i protagonisti della rivolta della Lunigiana nel gennaio 1894.
La fine della prima guerra mondiale, il ritorno a casa dei reduci e l'esplosione delle proteste sociali del Biennio Rosso segnarono anche a Carrara una rapida riorganizzazione del tessuto operaio locale. A guidare il mondo sindacale carrarese era l'Unione Sindacale Italiana, presieduta da Alberto Meschi[12]. Nella primavera del 1920 la Camera del Lavoro iniziò una dura lotta sindacale per veder riconosciuto l'aumento delle paghe ai lavoratori delle cave. In aprile gli industriali firmarono un accordo che accoglieva le richieste degli operai.
Nel maggio 1921 fu fondato il Fascio di combattimento di Carrara che sin dai primi giorni di attività iniziò a compiere azioni squadristiche[12]. Guidati da Renato Ricci e sostenuti sia dall'imprenditoria marmifera che dalla borghesia cittadina, i fascisti carraresi si caratterizzarono subito per una lunga serie di omicidi e violenze ai danni di militanti socialisti, comunisti e anarchici per le tante spedizioni punitive contro sindacati e circoli in città e nelle frazioni vicine. Tra i fatti di sangue più noti vi fu il 2 giugno 1921 l'assassinio in centro a Carrara del socialista Renato Lazzeri e della madre di quest'ultimo Giselda da parte di un gruppo di squadristi fiorentini capitanati da Amerigo Dumini[12]. Altro fatto che vide protagonisti i fascisti carraresi ed il loro ras Ricci furono i fatti di Sarzana. Le violenze squadriste, tacitamente avallate dalle autorità regie, porteranno alla non solo alla rapida distruzione di tutte le istituzioni sindacali come la Camera del Lavoro, ma anche all'effettiva presa del potere sulla città da parte dei fascisti, dei ceti industriali e della borghesia compiutasi nei fatti con la vittoria del PNF alle elezioni comunali del novembre 1922[12].
Nel 1929, i comuni di Carrara, Massa e Montignoso vennero uniti in un unico comune, denominato Apuania. Nel 1946 fu restaurata la situazione precedente[13].
La seconda guerra mondiale bloccò l'estrazione del marmo. La linea di difesa della Wehrmacht venne posta nella piana di Luni, dove venne eretta la Linea Gotica. Durante l'occupazione nazifascista la città venne liberata una prima volta dai partigiani nel novembre del 1944. Il territorio carrarese, proprio perché situato nelle immediate retrovie tedesche, fu teatro di spaventosi eccidi contro la popolazione civile come quello di Bergiola Foscalina, di Avenza e di Castelpoggio. Carrara fu definitivamente liberata l'11 aprile 1945. Nel secondo dopoguerra il volume della produzione delle cave salì a 500.000 tonnellate, e la situazione economica migliorò.
Oggi Carrara rappresenta il principale centro europeo di lavorazione del marmo. Oltre ad aver affermato la propria importanza in Italia, il marmo carrarino è molto apprezzato anche in altri paesi, come in Cina, India e Brasile.
La crisi economica del 2008 ha avuto come effetto un forte calo delle vendite da parte degli impianti di lavorazione del marmo di Carrara che sono stati fortemente esportati. Ciò ha avuto un impatto sulla situazione economica degli impianti di lavorazione della pietra e dei loro posti di lavoro, anche sullo sviluppo urbano. Nelle elezioni comunali svolte nel giugno del 2017 è stato eletto come sindaco il candidato del Movimento 5 Stelle Francesco De Pasquale; questo rappresenta un avvenimento storico per la città, infatti dall'instaurazione della Repubblica fino al 2017 le elezioni comunali erano sempre state vinte da una coalizione di sinistra o centrosinistra[14]. Dal 26 giugno 2022 il sindaco di Carrara è Serena Arrighi.
«D'azzurro, alla ruota d'oro, caricata sul cerchio della scritta in nero "Fortitudo mea in rota".»
«Drappo di azzurro…»
Il gonfalone è stato concesso con l'apposito decreto del presidente della Repubblica datato al 1º agosto 1972.[15][16]
Fuori dalla città, nelle frazioni limitrofe, sono presenti:
Altri edifici rilevanti ai fini dell'architettura, soprattutto per i tipi di stile: eclettico, liberty, razionalista, ecc., sono: villa Dervillè, la ex Camera di Commercio di Carrara in corso Rosselli (già corso Vittorio Emanuele), progettata da Leandro Caselli, la casa Baruzzo-Franzoni, la casa del Balilla, progettata nel 1929 (ultimata nel 1934) dall'architetto Giuseppe Boni, la villa Il Corvenale, palazzo Bonanni, progettato dall'architetto Enrico Bonanni, palazzo della "Moretta", progettato dall'architetto Enrico Bonanni su impianto strutturale dell'ingegner Leandro Caselli, il palazzo INAIL (1940/46), già INFAIL, di puro stile razionalista rivestito interamente in marmo di Carrara su progetto dell'architetto Luigi Giulini e direzione lavori Aldo Scarsella (ben noto a quell'epoca come eccellente ingegnere, fine conoscitore sia delle tecniche costruttive sia della lavorazione e dell'impiego dei marmi), palazzo Tenerani progettato dall'architetto Enrico Remedi, palazzo Torri edificato agli inizi degli anni 1960 del secolo scorso lungo il Viale XX Settembre e progettato dall'architetto Ezio Bienaimé, il palazzo del Comune di Carrara progettato dagli architetti Bruno Fedrigolli e Dante Petrucci, Villa Giampaoli su progetto dell'architetto Enrico Galeotti poi modificata dall'architetto Enrico Del Debbio, Villa Robson, il nuovo palazzo della Camera di commercio di Carrara, in via Sette Luglio, progettato nel 1957 a seguito di concorso nazionale da Carlo Aymonino assieme a Chiarini e a B. De Rossi.
Si tratta di un complesso di edifici composto da un Castello altomedievale a cui in epoca rinascimentale fu aggiunto un Palazzo signorile. Il Castello (o Rocca) ha origini antichissime e fu edificato su precedenti fortificazioni risalenti forse al periodo bizantino-longobardo. È citato per la prima volta in un documento del 13 agosto 1187, conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze, che menziona il pedaggio pagato dall'Abate di Bobbio in transito a Carrara. All'epoca pare che l'edificio fosse costituito da una coppia di torrioni. Il Castello fu ampliato in due epoche successive: la prima volta nel 1215 da Guglielmo Malaspina, successivamente da Iacopo Malaspina nel 1473, quando il feudo passò definitivamente nelle mani di questa casata. In origine il Castello era la sede della famiglia nobiliare, ma dopo la rovinosa incursione dei francesi di Carlo III nel 1495 i Malaspina spostarono la loro corte nella città di Massa, giudicata più sicura. Il Palazzo rinascimentale fu aggiunto da Ricciarda Malaspina nel 1519 e successivamente ampliato dal figlio Alberico I nel 1557. I lavori di Alberico I unirono il Palazzo al Castello e trasformarono il complesso in una residenza signorile adeguata agli standard dell'epoca. I lavori di ampliamento e di adeguamento furono continuati anche dal nipote di Alberico Carlo I. Con l'affermazione dei Cybo-Malaspina e dei loro successori, gli Este di Modena, il complesso divenne sede marchionale (già nel 1558 sotto Alberico I), e successivamente, sede ducale (nel 1790 sotto Maria Beatrice d'Este). Con l'occupazione napoleonica e l'inclusione di Massa e di Carrara nel principato di Elisa Bonaparte Baciocchi, il Castello-Palazzo venne adibito a sede dell'Accademia di belle arti di Carrara (1806), destinazione d'uso che conserva ancora oggi. L'Accademia di Belle Arti, una delle più antiche d'Italia e d'Europa, era stata fondata con atto chirografo di Maria Teresa d'Este qualche decennio prima, il 26 settembre 1769. Dopo il terremoto, che ha colpito la città nel settembre del 1920, il complesso della Rocca e del Palazzo ha subito un restauro (iniziato nel 1924) che ha portato al consolidamento delle strutture murarie e delle fondazioni (sul lato ovest, dove una strada aperta dal Comune aveva indebolito le fondazioni della Rocca) e alla demolizione dei locali aggiuntisi nel tempo sul lato esterno del torrione medioevale. La costruzione si presenta ancora oggi con due viste ben distinte: i lati Ovest e Sud Ovest mostrano una caratteristica architettura rinascimentale, corrispondente al più recente Palazzo del Principe, mentre il lato Est conserva ancora l'antico stile medioevale dell'originale Castello. Le molte opere d'arte e di valore, che erano contenute nel palazzo, sono state trafugate durante le numerose vicissitudini storiche che la città di Carrara ha subito anche in epoca relativamente recente.
Il castello di Moneta, oggi in rovina, è un antichissimo insediamento risalente al II secolo a.C., quando, poco dopo la sconfitta degli Apuani ad opera dei Romani, la famiglia dei Monetii vi si stabilì fondando una villa. Collocato in posizione strategica, sulla cima di un colle dal quale si può dominare tutta la valle di Carrara, l'insediamento venne utilizzato a più riprese come postazione difensiva dagli abitanti dell'antica Luni, poi dai Bizantini, successivamente dai Longobardi e dai Franchi. Nel corso del X e XI secolo fu ulteriormente fortificato per difendere la zona dalle incursioni dei Normanni e degli Arabi, e passò sotto l'amministrazione dei vescovi-conti di Luni con il nome di Castrum de Moneta. La fortificazione conservò la sua importanza per quasi tutti i nobili che si alternarono al governo della tormentata Signoria di Carrara e andò incontro ad un grande ampliamento sotto Spinetta Fregoso che, nel 1447 - 1455, organizzò il borgo in una serie di cinte ellittiche concentriche, ristrutturò le cisterne sotterranee e ingrandì il mastio principale aggiungendoci anche una cappella. Con il passaggio del territorio sotto il dominio stabile dei Malaspina (1476) il borgo fortificato di Moneta iniziò a perdere importanza, anche perché lo sviluppo e il perfezionamento dell'artiglieria resero il luogo facilmente bombardabile dai colli vicini. Ancora al 1602 fino alla seconda metà del Settecento Moneta era occupata da una guarnigione militare a difesa stabile del castello ma abitata solo da qualche centinaia di paesani. La guarnigione del castello Moneta (a difesa confine orientale del Ducato) era per numero di componenti inferiore solo a quella del Castello di Massa (a difesa del confine occidentale). La guarnigione era soggetta alla "tenenza" ossia affidata alla responsabilità di una famiglia nobiliare locale ed era sottoposta al comando operativo di un "sottotenente" ossia di un esperto militare. Le cariche di "tenente" e "sotto tenente" venivano rinnovate e/o mutate di anno in anno, secondo convenienza. Tra il finire del XVIII secolo e i primi anni del XIX (persa definitivamente importanza militare con i nuovi assetti territoriali conseguenti alla prima campagna d'Italia di Napoleone I) il castello ed il circostante borgo vengono definitivamente abbandonati.
La Torre di Castruccio è quanto rimane della fortezza fatta costruire all'inizio del XIV secolo da Castruccio Castracani nel borgo di Avenza, a scopi difensivi e per il controllo dei traffici commerciali lungo la pianura. È probabile che la rocca di Castruccio sia stata costruita su strutture precedenti risalenti almeno all'anno Mille. A loro volta gli attuali resti corrispondono ad ampliamenti e ammodernamenti delle fortificazioni originali operati dai Malaspina nei successivi secoli. L'imponente castello (posto all'incrocio della via Aemilia Scauri col fiume Lavenza) era caratterizzato da robusti torrioni (tre cilindrici ed uno quadrangolare) fu smantellato dopo l'Unità d'Italia per essere utilizzato come cava di pietre da costruzione. Il torrione che ancora esiste (di forma cilindrica posto nell'angolo sud-est della fortezza) si salvò nel 1883 grazie al riuscito interessamento dello storico Theodor Mommsen.
Il castello di Ficola era un edificio ad uso militare in cima ad una collina nell'omonima località in prossimità di Carrara. Distrutto, è stato trasformato in villa gentilizia con oratorio dedicato a santa Caterina. Oggi è parzialmente ridotto a rudere.
Abitanti censiti[21]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera residente era di 4 691 persone, pari al 7,82% della popolazione totale.
Accanto alla lingua italiana, peculiarità etno-linguistica di Carrara e di alcuni territori limitrofi è il dialetto carrarese, idioma di transizione tra le parlate toscane e quelle gallo-italiche. l'area in questione è prevalentemente circondata, a sud da parlate toscane, ad ovest da liguri e a nord da parlate lunigiane (queste ultime maggiormente affini anche se diverse).
L'Accademia di belle arti di Carrara è stata fondata nel 1769.
Il centro della città è suddiviso in vari rioni:
Il territorio comunale era suddiviso fino al 2012 in cinque circoscrizioni:[24]
La città di Carrara è composta da vari quartieri che vanno dal centro storico, posto in posizione dominante, fino al mare. I quartieri della città di Carrara sono:[24][25]
Le frazioni del comune di Carrara sono:[25]
L'economia di Carrara è legata principalmente all'industria e al commercio del marmo e derivati. Le scaglie (cosiddetti detriti), che costituiscono circa il 75% del materiale estratto, vengono polverizzate per realizzare carbonato di calcio per additivi industriali. I blocchi vengono invece imbarcati nel porto di Marina di Carrara ed esportati in tutto il mondo per essere lavorati o, più raramente, finiscono nelle segherie e laboratori presenti sul territorio e nei laboratori dove vengono trasformati e messi sul mercato. Da diversi anni, a causa dell'elevato impatto paesaggistico e ambientale in un territorio ricco di biodiversità e geodiversità come quello delle Alpi Apuane, la filiera del marmo è oggetto di un'aspra battaglia ambientalista per la chiusura delle cave.
Oltre all'industria e al commercio del marmo, che rimangono le attività principali, Carrara fa leva sul turismo, in particolare quello artistico (da visitare ovviamente le cave e il centro storico) e balneare (la città mette a disposizione dei turisti spiagge attrezzate e numerosi locali); peraltro il turismo rappresenta tuttora un fenomeno economicamente marginale[26].
Rilevante è la presenza di industrie, in particolare chimiche e alimentari. Notevole è stato nel passato recente il settore dell'abbigliamento, in particolare per alcuni nomi celebri fra cui quello della sartoria D'Avenza, fondato nel 1857 da Myron Ackermann: "Il modo di lavorare di D'Avenza [ ... ] era, e lo è tuttora, analogo a quello di una tradizionale sartoria artigianale, solo su più vasta scala. Pertanto all'epoca D'Avenza era all'avanguardia rispetto a molti colleghi italiani. Negli ultimi quarant'anni la manifattura ha acquisito fama di solidità, e sebbene non rappresenti più l'avanguardia offre sempre una qualità di altissimo livello"[27].
Storicamente Carrara si è sviluppata lungo il tracciato della via Aurelia integrata, nel 1915, dalla direttrice che taglia diagonalmente il territorio in direzione monti-mare e prende il nome di viale XX Settembre. L'autostrada A12 presenta, nel territorio comunale, il casello di Carrara.
Carrara è attraversata e servita dalla ferrovia Genova-Pisa grazie alla fermata di Carrara-Avenza. In passato esisteva una stazione più centrale, denominata Carrara San Martino, sulla tratta di diramazione costruita nel 1866 e soppressa nel 1970.[28] Tale tratta fu integrata nel tracciato della nota ferrovia Marmifera che fu operativa fra il 1876 ed il 1964.
Completavano gli impianti ferroviari cittadini alcuni raccordi industriali, i più significativi dei quali raggiungevano le località di Fiorino e Covetta, e comprendevano il tracciato della Marmifera fino al molo caricatore in località Marina. Oltre a questi vi sono i raccordi al servizio della Zona Industriale Apuana, localizzati tra Carrara e Massa, attivi dal 1938.
La rete di trasporto pubblico di Carrara è costituita dalle autolinee urbane ed interurbane gestite dalla società Autolinee Toscane.
In passato, fra il 1915 ed il 1955, è esistita una linea tranviaria di collegamento fra il centro e Marina di Carrara, realizzata contestualmente al viale XX Settembre, sostituita poi da una linea filoviaria prolungata verso Marinella di Sarzana, che fu a sua volta soppressa nel 1985.
Sebbene non si tratti di un vero e proprio gemellaggio vi è uno stretto legame tra Carrara e una cittadina del Dipartimento di Maldonado in Uruguay, prima nota come Cantaras de Burgueño, ma che nel 1953 ha assunto ufficialmente il nome di Nueva Carrara per i numerosi emigranti del settore lapideo che dall'inizio del Novecento arrivano dalla città toscana.[36]
Il regolamento per la concessione di pubbliche onorificenze prevede che le Alte Benemerenze Civiche vengano riconosciute, tra gli altri, ai carraresi che abbiano svolto azione di promozione e tutela del patrimonio artistico e culturale e che si siano distinti nei settori dell’arte, della cultura, della scienza, dell’economia, delle pubbliche relazioni e dello sport, in misura tale da far derivare prestigio alla città.[37]
Anno | Nominativo | Tipo di onorificenza | Motivazione | Sindaco | Presidente del Consiglio Comunale |
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1988 | Sandro Pertini | cittadinanza onoraria | «Campione della lotta per la libertà, la giustizia, la pace, Carrara nel conferirgli la Cittadinanza Onoraria esalta anche le proprie tradizioni di lotta per la libertà e contro qualsiasi ingiustizia» | Fausto Marchetti | |
2000 | Edwin Granai | cittadinanza onoraria | «Per il suo continuo impegno teso ad approfondire i legami culturali e commerciali tra il Vermont e l’Italia ed il profondo attaccamento alle proprie origini carraresi» | Lucio Segnanini | Giovanni Nannini |
2001 | Floriano Bodini | cittadinanza onoraria | «Per la sensibilità, la competenza ed il fervore che hanno contraddistinto la sua attività quale Docente, Direttore e Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, allorché arte, cultura, marmo ed amore per la città hanno trovato ampia e duratura sintesi nella creatività e nelle opere dello scultore» | Lucio Segnanini | Giovanni Nannini |
2006 | Gianluigi Buffon | alta benemerenza civica | «Cresciuto nei settori giovanili di società sportive carraresi ha raggiunto, giovanissimo, ruoli di prestigio nei più importanti campionati calcisti nazionali ed europei, dimostrando il proprio impegno, la propria serietà professionale e la straordinaria perizia tecnica. Portiere della Nazionale Italiana di Calcio, in occasione del campionato mondiale, appena conclusosi in Germania con la finale di Berlino del 9 Luglio 2006, ha concorso in modo fondamentale ed esaltante alla conquista del titolo di campioni del Mondo, contribuendo a far conoscere universalmente il valore e la positiva ecletticità della comunità carrarese» | Giulio Conti | Romano Caffaz |
2006 | Rita Centa | alta benemerenza civica | «Per la sensibilità e la passione che hanno contraddistinto la sua attività di attrice e poetessa, per la dedizione accordata alla formazione artistica dei giovani e per l’impegno profuso nell’ambito sociale e ricreativo, contribuendo così ad elevare l’immagine culturale del nostro territorio» | Giulio Conti | Romano Caffaz |
2008 | Claudio Pisani | alta benemerenza civica | «Per la sensibilità e la passione che hanno contraddistinti la sua attività di studioso e ricercatore di storia locale, per la dedizione con cui per anni ha diretto la risorta Accademia Aruntica, contribuendo con le numerose pubblicazioni storiche da lui curate ad approfondire la conoscenza delle origini storiche del nostro territorio» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2009 | Werner Possl | cittadinanza onoraria | «Per l’impegno profuso a favore del vincolo di amicizia che fin dal 1962 lega Carrara alla città gemella di Ingolstadt, per l’attualità delle sue idee di una Europa unita da costruire partendo dai rapporti istituzionali, per il suo intenso apprezzamento di un valore irrinunciabile e prioritario come la pace» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2010 | Cesare Piccioli | alta benemerenza civica | «Giurista, storico e limpido scrittore con costante e qualificata attività intellettuale si è dedicato per un’intera vita alla ricostruzione scientifica del secolare sistema concessorio degli Agri Marmiferi di Carrara e al suo adeguamento alle realtà emergenti sempre in difesa dei diritti della comunità, ha raccolto, ricomposto e illustrato il Diritto Statutario vigente del Principato di Carrara fino all’Unità d’Italia, ha profuse le sue energie in iniziative di alto valore sociale e culturale per la sua amata Città natale» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2010 | Fausto Marchetti | alta benemerenza civica | «Profondo conoscitore delle normative del settore lapideo e fine artefice degli strumenti e delle norme che contrastano la continua usurpazione ai danni della collettività da parte di piccole minoranze, del bene collettivo rappresentato dagli Agri Marmiferi. La sua azione politica a livello locale, regionale e nazionale ha permesso l’affermarsi di orientamenti tesi ad eliminare le rendite parassitarie presenti nel settore lapideo da secoli. Questa lotta, dopo molto tentativi, ha raggiunto un risultato fondamentale con la sentenza della Corte Costituzionale del 1995, che, disattendendo tesi governative, ha sancito il carattere abusivo delle sub concessioni degli agri marmiferi» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2011 | Don Augusto Lucchesi | alta benemerenza civica | «Carrarese d’adozione si è distinto per la sua infaticabile opera religiosa, sociale ed educativa al servizio della comunità, divenendo punto di riferimento per i giovani che ancora gli dimostrano affetto e riconoscimento» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2011 | Piero Faggioni | alta benemerenza civica | «Carrarino di nascita, regista d’opera tradizionale le cui realizzazioni sceniche riproducono in modo puntuale e realistico l’ambiente, il momento storico, il clima culturale dando vita ad esecuzioni mai rappresentate anche attraverso l'inserimento di strumenti comunicativi peculiari del linguaggio teatrale» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2011 | Tilde Corsi | alta benemerenza civica | «Nota produttrice nel panorama cinematografico sia italiano che internazionale, carrarina per nascita e ancor oggi partecipe della vita di Carrara con il suo lavoro di rilievo a livello internazionale ha contribuito a dare lustro alla città» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2011 | Achille Sicari | cittadinanza onoraria | «Illustre medico chirurgo divenuto riferimento indiscusso per l’intero territorio di Carrara ha lasciato un segno indelebile con le sue iniziative contribuendo ad alleviare sofferenze e problemi alla cittadinanza con il suo costante impegno sociale e professionale a favore della comunità carrarina anche attraverso iniziative di carattere sociale che ancora oggi svolgono funzioni importanti per le persone colpite da patologie»[38] | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2013 | Emmanuel Forest Dunchi | cittadinanza onoraria | «Per il forte legame con la nostra Città che ha dato i natali al padre Nardo Dunchi, artista ed eroe partigiano e che trae lustro dall’accogliere tra i suoi figli una figura che ha saputo distinguersi tanto nell’attività professionale di illuminato dirigente industriale quanto nel panorama artistico»
Carrara, 16 giugno 2013 |
Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2013 | Rosa Maria Galleni Pellegrini | alta benemerenza civica | «Carrarese d’adozione ha formato con il suo insegnamento numerose generazioni valorizzando la realtà storico-sociale ed economica del territorio. la sua capacità e il suo profondo amore per la ricerca ha riportato all’attenzione della cultura carrarese opere, saggi e documenti importanti, indispensabili per ulteriori studi al servizio delle generazioni future» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2013 | Alma Vittoria Cordiviola | alta benemerenza civica | «Sostenitrice della valorizzazione della sua Carrara, della sua cultura e delle antiche tradizioni locali, con appassionata attenzione alle espressioni dialettali» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2013 | Beniamino Gemignani | alta benemerenza civica | «Cittadino doc, ama così definire lo spirito guida del suo fare storiografia: studio delle peculiarità ambientali nella Terra Apuana, ricerca ed interpretazione dei caratteri originari e originali della Sua Gente e di quanto Essa ha saputo e sa realizzare, ricerca ed interpretazione pervasi da una nota di ottimismo, ottimismo della ragione» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2013 | Gualtiero Magnani | alta benemerenza civica | «Animato da sincero affetto per la città natale, si è dedicato allo studio di personaggi e vicende storiche della comunità carrarese; ha svolto indagini glottologiche sul dialetto locale; è impegnato in ricerche di carattere storico-sociale sulle manifestazioni popolari ludico-sportive legate al territorio» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2014 | Christiane Klapisch-Zuber | cittadinanza onoraria | «Stimata studiosa a livello internazionale del periodo tardo medioevale e rinascimentale della storia dei sistemi economici-politici e demografico-antropologici. Profonda conoscitrice della realtà italiana e toscana di quelle epoche. Autrice di una pietra miliare nella ricerca storiografica e identitaria su Carrara attraverso il volume “Les Maitre du marbre. Carrare, 1300 - 1600» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2015 | Giorgio Mori | alta benemerenza civica | «In rappresentanza di una generazione di donne e uomini Carraresi che liberarono Carrara e le sue Apuane in qualità di partigiane e partigiani, animati da ideali di libertà e di democrazia che gli consentirono di superare difficoltà e pericoli con abnegazione e forza d’animo e, compiuto il proprio dovere, di proseguire la propria vita con silenziosa dignità e salda morale sempre ispirata ai valori della Resistenza» | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2015 | Remo Bodei | cittadinanza onoraria | «Per la chiara fama di filosofo, di attento e sensibile studioso delle strutture concettuali dell’uomo e delle loro manifestazioni sociali, politiche e culturali. Per la gratitudine della nostra Città dove ha diretto e fatto crescere il Festival Con-vivere come luogo e occasione di pensiero e di conoscenza oltre che momento di aggregazione tra i più importanti per la comunità locale e per i tanti che, a motivo dell’evento, visitano Carrara»[39] | Angelo Zubbani | Luca Ragoni |
2018 | Centro Sociale Caritas all’Annunziata onlus | alta benemerenza civica | «Il costante impegno e la continua assistenza profusa negli anni, grazie all’apporto di numerosi volontari, la rendono una realtà unica sul territorio e un sicuro punto di riferimento per le persone che affrontano momenti difficili» | Francesco De Pasquale | Michele Palma |
2019 | Francesco Gabbani | alta benemerenza civica | «Per essersi contraddistinto nel panorama musicale italiano ed internazionale attraverso la sua arte ed aver recato prestigio a Carrara, esprimendo sempre con orgoglio le sue radici e il suo legame alla città»[40] | Francesco De Pasquale | Michele Palma |
2020 | Liliana Segre | cittadinanza onoraria | «Per aver fatto del dolore del suo vissuto e dei suoi ricordi uno strumento di forte valenza etica e sociale insegnando alle nuove generazioni di essere ogni giorno in grado a fare la scelta: quella della non indifferenza»[41] | Francesco De Pasquale | Michele Palma |
2021 | Federico Bernardeschi | alta benemerenza civica | «Partendo dai settori giovanili delle società carraresi, si è allenato e formato in prestigiosi club italiani distinguendosi nelle massime competizioni a livello mondiale. Ha contribuito alla vittoria del titolo europeo UEFA Euro 2020 segnando uno dei rigori decisivi nella finale disputata a Wembley il giorno 11 luglio 2021. Ha recato prestigio a Carrara, manifestando sempre con orgoglio l’affetto e il suo legame con la città»[37] | Francesco De Pasquale | Michele Palma |
L'Inno è stato composto nel 2013 dal M° Marco Iardella che ne ha curato gli arrangiamenti per le versioni bandistiche, filarmoniche o di semplice esecuzione pianistica, assieme a Paolo Biagini, autore anche del testo. Solitamente viene suonato durante cerimonie di carattere para-ufficiale[42]. Le partiture semplificate sono state rese disponibili alla cittadinanza mediante la rete delle Biblioteche Municipali dislocate nel Comune: a Carrara centro, Avenza e Marina di Carrara.
Testo:
«Ti son grembo i colli e l'Apuane,
guardia il Sagro, il mare di ristor.
La Rota memore t'è fortitudo e scudo,
motto e simbolo del grande tuo vigor.
Scrigno di puri, candidi marmi,
oh Carrara, or e per l'eternità!
S'erge il tuo popol, ad alta voce
intona all'unanimità, oh Carrara!
Sangue, sudore di tuoi innocenti figli
scorron eterni tra l'abbagliante or.
Ardite donne contro fatal nemico
sorse impavide per la tua libertà.
Della storia, d'ingegno e di virtude,
grandi uomini in t'ebbero i natal.
Il sommo Dante e il valoroso Vate
cantano lodi all'alta tua beltà.
Il santo martire e vescovo Ceccardo
t'è celeste e mite protettor.
Il marmo niveo orna palazzi e regge;
in ogni loco eterna la tua maestà.
Ameno luogo e la giovial Marina;
pontili e spiagge ornano il litoral.
Terra florida di viti e di germogli,
grano, olivi, sei terra di bontà».
Secondo il Grande Oriente d'Italia, lo stemma di Carrara contiene la ruota comacina, simbolo degli antichi maestri scalpellini comaschi.[43][44][45]
La Carrarese Calcio 1908 è la principale società di calcio cittadina. È nata nel 1908 e nella stagione 2023-2024 ha ottenuto la promozione alla Serie B. Ha vinto una Coppa Italia Serie C nel 1983. Disputa le partite casalinghe allo Stadio dei Marmi, impianto intitolato ai quattro giocatori carraresi che facevano parte della nazionale olimpica di calcio vincitrice della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936.
La pallavolo è rappresentata dalla Virtus Carrarese che milita nel campionato di serie C.
Le società di pallacanestro presenti nel Comune sono: la ASD Audaxcarrara che milita in serie C, la società Carrara Legends che milita nel campionato di Promozione e il Centrominibasket Carrara che milita in serie C.
Per il tennistavolo, è presente l'Apuania Carrara Tennistavolo[46] (costituita nel 1968), che disputa il campionato di serie A1. La società ha vinto sette volte il titolo di Campione d'Italia (2013, 2014, 2017, 2018, 2021, 2023, 2024) a squadre maschile, detenendo il record di Campionati vinti, cinque volte la Coppa Italia (2018, 2021, 2022, 2023, 2024), tre Supercoppe Italiane (2021, 2022, 2023) e, a livello europeo, una Europe Cup (2022) riportata in Italia dopo ben 38 anni. Inoltre per cinque anni è stata presente in tutti i campionati nazionali (unica società d'Italia a vantare tale curriculum).
L'Apuania Carrara è la società più titolata a livello nazionale. Suoi tesserati hanno disputato le Olimpiadi, Campionati del mondo e Campionati europei. È stata insignita della Stella d'oro al Merito Sportivo del CONI, con ben 10 dirigenti che hanno ricevuto a vario titolo le citate Stelle.
Nel 1960 Carrara ospitò una tappa del Giro d'Italia, divisa in due semitappe: la prima, Livorno-Carrara, vinta dal belga Emile Daems, e la seconda, una mini-cronometro attraverso le cave, vinta a pari merito da Jacques Anquetil e Miguel Poblet. Nel 2010 il Giro ha nuovamente visitato la cittadina con l'arrivo delle sesta tappa vinta dall'australiano Matthew Lloyd.
È di Carrara la prima squadra campione d'Italia di korfball, titolo vinto nel 2005.
Infine, molti sono e sono stati i giocatori carraresi importanti nello sport, e tra di essi in particolare si ricordano i calciatori Achille Piccini, Bruno Venturini, Paolo Vannucci, Gianluigi Buffon, Federico Bernardeschi, Daniele Ficagna, Giorgio Chinaglia, Simone Del Nero, Claudio Vinazzani, Nicolò Bertola, il ciclista Francesco Secchiari, la pallavolista Maurizia Cacciatori, i fratelli cestisti Andrea Saccaggi e Lorenzo Saccaggi, l'ex cestista e allenatore di basket Augusto Binelli e il tennista Lorenzo Musetti, che nel 2024 è diventato il secondo tennista italiano di entrambi i sessi a conquistare la medaglia di bronzo in singolare ai Giochi Olimpici, cento anni dopo Uberto de Morpurgo.
Da ricordare anche il vicecampione mondiale di karate Riccardo Vaira e i pugili Enrico Bertola e Piero Cerù.
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