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attore e doppiatore italiano (1927-2013) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Antonio Guidi (Ferrara, 28 ottobre 1927 – Bergamo, 17 ottobre 2013) è stato un attore e doppiatore italiano.
Guidi si laurea in Architettura nel 1951, ma non ne intraprende la carriera.[1]
Negli anni cinquanta, Guidi frequenta per due anni la scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da Giorgio Strehler. Per quattro stagioni è parte della troupe del teatro Sant'Erasmo di Milano, glorioso teatro a scena centrale, interpretando tra le altre pièces di Goldoni, Pirandello e Claudel.[1] Ha vinto il premio Noce d'oro come miglior attor giovane.[1] Entrò a far parte della Compagnia di prosa di Radio Firenze, diretta da Umberto Benedetto, negli anni in cui la radio presentava il meglio della produzione drammaturgica mondiale, da Pirandello a Shaw, da Fabbri a Gide.
Tra le sue numerose interpretazioni, I coccodrilli (1960) di Rocca, Il ragazzo incontra la ragazza (1961) di Pewack, La strada della violenza (1962) di Levene, Vacanza a Parigi (1964) di Piper e Ascanio (1965) di Dumas. Grazie alla sua versatilità ha affrontato anche il teatro di rivista con Macario, Raimondo Vianello, Sandra Mondaini, Gino Bramieri e Franca Rame.
In TV ha condotto per alcuni anni il fortunato programma Il teatro di Arlecchino (1958), facendo conoscere ai ragazzi la Commedia dell'arte e le maschere italiane.
Nei primi anni Duemila collaborò anche con la Televisione della Svizzera italiana.
Come doppiatore Guidi è stato attivo per la C.I.D. dalla fine degli anni 1950 fino al fallimento della cooperativa nel '73; poi per C.D., Gruppo Trenta e per la milanese A.D.C.[1] Il doppiaggio delle voci di Peter Ustinov, Peter Falk, Dominic Chianese, Walter Matthau e tanti altri lo rese conosciuto al grande pubblico televisivo oltre che a quello radiofonico.[2]
Dal 1991 in poi ha doppiato Peter Falk nella serie tv Colombo, ruolo assegnatogli dopo la morte di Giampiero Albertini.
È morto il 17 ottobre 2013 all'età di 85 anni.
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