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attore e doppiatore italiano (1917-1998) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ugo Bologna (Milano, 11 settembre 1917 – Roma, 29 gennaio 1998) è stato un attore, doppiatore e militare italiano.
Ugo Bologna | |
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Nascita | Milano, 11 settembre 1917 |
Morte | Roma, 29 gennaio 1998 (80 anni) |
Cause della morte | Infarto |
Luogo di sepoltura | Cimitero di Bolzano |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Bersaglieri |
Unità | 3º Reggimento bersaglieri |
Anni di servizio | 1940 - 1945 |
Grado | Sottotenente |
Ferite | Ferita nella Battaglia di Nikitowka |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Fronte orientale |
Battaglie | Battaglia di Nikitowka |
Decorazioni | Medaglia di bronzo al valor militare vedi sotto |
Altre cariche | Attore |
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Nacque nel 1917 a Milano, figlio di un impiegato comunale e di una casalinga; dal 1936 si dedicò all'attività di insegnante elementare. Nel 1939 frequentò il corso allievi ufficiali di Pola, all'epoca italiana,[1] e nel corso della seconda guerra mondiale combatté come sottotenente dei Bersaglieri. Partecipò quindi alla campagna di guerra sul fronte russo, inquadrato nel 3º Reggimento bersaglieri. Nel novembre del 1941, prese parte ai combattimenti di Nikitovka, nel corso dei quali, il 12 novembre, si distinse per il proprio contegno, rimanendo ferito, e guadagnandosi una medaglia di bronzo al valor militare.[2] Fu congedato solo alla fine del conflitto.
Dopo aver abbandonato l'insegnamento nel 1950, cominciò a dedicarsi alla recitazione, collaborando con Isabella Riva, Fantasio Piccoli e Toni Barpi, grazie al quale esordì con un piccolo ruolo nel film Sul cammino dei giganti (1962) di Angio Zane.
Lavorò molto anche in televisione, dove apparve negli sceneggiati Il piccolo Lord (1960), I Buddenbrook (1971), dove fu diretto da Edmo Fenoglio, e Il balordo (1978), girato a fianco di Tino Buazzelli; ma soprattutto nel cinema, lavorò spesso con Paolo Villaggio, come ne Il secondo tragico Fantozzi (1976, in cui interpretava il direttore conte Corrado Maria Lobbiam), Rag. Arturo De Fanti, bancario precario (1980), Fracchia la belva umana (1981), Fantozzi subisce ancora (1983) e Ho vinto la lotteria di capodanno (1989).
Sposato con l'attrice Ada Ruvidotti, fu molto attivo anche nel doppiaggio, fondando a Milano nel 1970 la società C.D.M. (Cooperativa Doppiatori Milanesi), società che però ebbe vita breve in quanto fallì pochi anni dopo per problemi di bilancio.[3] Ha recitato nella celebre collana Fiabe sonore della Fabbri Editori.
Pur affaticato per l'avanzare dell'età, non aveva diradato i suoi impegni. Mentre stava recitando presso il Teatro Valle di Roma in Mercadet l'affarista di Balzac, fu colto da un infarto che lo portò alla morte subito dopo il ricovero in ospedale. Aveva 80 anni.[4] Secondo le sue volontà, le ceneri riposano nel cimitero di Bolzano, la città nella quale aveva vissuto molti dei primi anni della sua carriera, e dove aveva trovato moglie.[5]
Prese parte inoltre a numerosi episodi della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello:[6]
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