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costruzione storiografica relativa alla conquista dei territori musulmani nella penisola iberica da parte dei regni cristiani tra il 722 e il 1492 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Per Reconquista ([rekoŋˈkista], spagnolo e portoghese per "riconquista") si intende la costruzione storiografica relativa al periodo durato quasi ottocento anni in cui avvenne la progressiva conquista dei regni moreschi musulmani di al-Andalus (come i musulmani chiamavano la parte di penisola iberica da loro dominata) da parte degli eserciti cristiani, che terminò il 2 gennaio 1492, con la capitolazione di Granada e del suo ultimo sultano, Boabdil di Granada, a Ferdinando e Isabella, Los Reyes Católicos ("I Re Cattolici"). Con la caduta di Granada e l'incorporazione del sultanato di Granada si completò inoltre l'unificazione territoriale della Spagna che assunse quasi del tutto i suoi confini attuali (la Navarra verrà incorporata solo nel 1512; altre modifiche territoriali avrebbero riguardato il Rossiglione e altre aree pirenaiche cedute alla Francia con il trattato dei Pirenei e il trattato di Llívia). La Reconquista interessò anche il territorio del Contado Portucalense e del successivo regno del Portogallo, formalmente riconosciuto nel 1139 come Stato autonomo. Nel Portogallo la Reconquista terminò con la conquista dell'Algarve, completata tra il 1238 ed il 1249.
Reconquista | |
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Scena della battaglia di San Esteban de Gormaz (989 o 994) tra García Fernández e Almanzor, dettaglio della miniatura contenuta nel manoscritto in lingua galiziano-portoghese Cantigas de Santa María (relativa alla cantiga 63). | |
Data | 718-1492 |
Luogo | Penisola iberica |
Casus belli | Conquista islamica della penisola iberica |
Esito | Vittoria cristiana:
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Schieramenti | |
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La conquista fu seguita da una serie di editti (1499-1526) che costrinsero alla conversione i musulmani e gli ebrei locali, i quali vennero in seguito sistematicamente espulsi dalla penisola iberica, principalmente nel 1492, con il decreto dell'Alhambra, e nel 1609, con l'espulsione dei moriscos. A partire dal XIX secolo la storiografia occidentale usa il termine Reconquista per definire quella che in precedenza era stata considerata come una restaurazione del Regno visigoto sui territori conquistati dai musulmani. Il concetto di Reconquista, consolidato nella storiografia spagnola nella seconda metà del XIX secolo, era associato allo sviluppo di un'identità nazionale spagnola, sottolineando aspetti patriottici e romantici.
La conquista musulmana della penisola iberica ebbe inizio nel 711, quando un esercito composto da berberi e arabi guidato da Tariq ibn Ziyad attraversò lo stretto di Gibiliterra. Nel luglio del 711 ebbe luogo la battaglia del Guadalete tra gli invasori e le forze del regno visigoto guidate da Roderico. La vittoria delle forze arabo-berbere convinse il governatore omayyade dell'Ifriqiya Musa ibn Nusayr ad intervenire a sua volta nella penisola iberica, conducendo una campagna congiunta con Tariq ibn Ziyad che si concluse con la conquista o la sottomissione di vaste aree.
L'inizio della Reconquista viene tradizionalmente individuato nella ribellione di Pelagio, culminata nella battaglia di Covadonga, avvenuta nel 718 o 722. L'importanza di tale evento è stata tuttavia messa in dubbio da parte della storiografia, che la descrivono come una semplice rivolta locale. Altri storici hanno invece negato la storicità della battaglia e della stessa figura di Pelagio. La battaglia è menzionata dallo storico arabo al-Maqqari, sia pure diversi secoli dopo tale evento e dalla Cronaca di Albelda, composta nel IX secolo.
Le battaglie contro i musulmani non impedirono ai regni cristiani di combattersi l'un l'altro o di allearsi con i sovrani musulmani che, a loro volta, erano in guerra o inimicizia fra loro. Ad esempio, i primi re di Navarra erano familiari dei Banu Qasi di Tudela, mentre emiri e califfi omayyadi di al-Andalus (e, successivamente, altri sovrani dei Reinos de Taifas) ebbero spesso mogli o madri nate cristiane. D'altro canto, secondo la fede islamica, era proibito il contrario, ovvero le donne musulmane non potevano sposare uomini cristiani. Anche campioni cristiani come El Cid forse vennero assunti da signori musulmani della Taifa per combattere contro i loro vicini.
Negli ultimi anni di al-Andalus, la Castiglia aveva la potenza militare necessaria a conquistare i resti del Sultanato di Granada, ma i re preferirono incassare i tributi imposti ai musulmani (parias), dal momento che il commercio granadino con il Vicino Oriente islamico e il Maghreb era ancora florido e i parias erano il principale mezzo con cui incassare il prezioso oro africano, che poi si diffondeva nell'Europa medioevale, strutturalmente a corto di tale metallo prezioso.
Nell'Alto Medioevo, la lotta contro i musulmani in Spagna fu collegata alla lotta dell'intera cristianità contro l'assalto islamico. Gli ordini militari come l'Ordine di Santiago, l'Ordine di Montesa e l'Ordine militare di Calatrava vennero fondati e chiamati a svolgere la propria attività militare nella Penisola iberica. I Papi chiamarono i cavalieri d'Europa alle crociate nella Penisola, tanto che navarresi, castigliani e aragonesi si riunirono nella colossale e vittoriosa Battaglia di Las Navas de Tolosa (1212).
I grandi territori concessi in premio agli ordini militari e ai nobili furono alle origini del latifondismo nell'odierna Andalusia ed Estremadura.
Durante il processo della Reconquista, vennero alla luce le traduzioni greche e gli sviluppi arabi delle opere scientifiche di autori classici e dell'Ellenismo, quali: Platone, Aristotele, Ippocrate, Euclide, Archimede, Tolomeo e Galeno. Dall'VIII al IX secolo, in tutta l'Europa si diffusero principalmente opere in lingua araba, mentre a partire dal XII aumentò vistosamente il numero di manoscritti greci tradotti in lingua latina, che alimentarono il Rinascimento medievale.[1]
Le avanzate e ritirate crearono diversi tipi sociali:
Attualmente, lungo la costa del Mar Mediterraneo, i festival di moros y cristianos ("mori e cristiani") ricreano le battaglie come parate colorate, ricche di costumi elaborati e di fuochi d'artificio.
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