García III Sánchez di Navarra

re di Pamplona (r. 1035-1054) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

García III Sánchez di Navarra

García Sánchez[3], detto “él de Nájera” ("quello di Nájera") (García anche in spagnolo, in galiziano e in asturiano, Garcia, in catalano e in portoghese, Garzia in aragonese e Gartzia, in basco; 1016[2]Atapuerca, 1º settembre 1054), fu re di Pamplona della dinastia Jimena dal 1035 al 1054.

Fatti in breve Re di Pamplona, In carica ...
García III Sánchez[1]
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Re di Pamplona
In carica1035 - 1054
PredecessoreSancho III Garcés
SuccessoreSancho IV Garcés
Nome completoGarcía III Sánchez di Navarra
Nascita1016[2]
MorteAtapuerca, 1º settembre 1054
SepolturaMonastero di Santa Maria la Real de Nájera a La Rioja
Casa realeCasa di Navarra
PadreSancho III Garcés
MadreMunia di Castiglia
ConsorteStefania di Foix
FigliSancho IV Garcés
Ramiro Garcés,
Ferdinando Garcés
Raimondo Garcés
Ermessinda Garcés
Major Garcés
Urraca Garcés
Jimena Garcés
Sancha Garcés
ReligioneCristianesimo
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Origine

García, secondo gli Annales Toledanos, era il figlio primogenito del re di Pamplona, conte d'Aragona, conte di Sobrarbe e Ribagorza, conte di Castiglia, Sancho III Garcés il Grande e della contessa indipendente di Castiglia, Munia[2], che secondo la Chronica latina regum Castellae[4], era figlia del conte indipendente di Castiglia, conte di Burgos, di Lantarón, di Cerezo e di Álava, Sancho Garcés[5] e di Urraca Gomez[6][7].
Sancho III Garcés, secondo lo storico basco Jean de Jaurgain, come riporta nel suo La Vasconie, era figlio del re di Pamplona García II Sánchez e di Jimena Fernández[8], figlia del conte Fernando Vermúndez (discendente del re delle Asturie Ordoño I) e della moglie Elvira[9]; la discendenza da Fernando Vermúndez viene confermata dal documento n° V del Cartulario del Monasterio de Eslonza, Parte 1, inerente una donazione del suo pronipote, Alfonso VI[10].

Biografia

Riepilogo
Prospettiva
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Il regno di Pamplona (Navarra) dopo la guerra contro il re di León, Bermudo III

Nel 1022, secondo la Collecion diplomatica de la cathedral de Pamplona, Sancho III e la moglie, Munia, introdussero la regola di San Benedetto nel Monastero di Leire e Garcia la controfirmò[11].

Nel 1024, secondo il Cartulario de Albelda, Sancho III la moglie, Munia, e Garcia fecero due donazioni: una a maggio[12] e una a dicembre[13].

Nel 1033, secondo il documento n° 2891 delle Chartes de l'abbaye de Cluny, tome 4, Garcia, col padre, Sancho III e due fratelli, fecero la concessione di un monastero[14].

Garcia ereditò il regno di Pamplona alla morte del padre; Sancho III, secondo il Chronicon Burgense, morì nel 1035[15], nella Bureba, dividendo il suo "impero" tra i quattro figli maschi che gli sopravvissero:

Nel 1037 aiutò il fratello Ferdinando nella guerra contro il re di León, Bermudo III, e dopo la battaglia di Tamarón, in cui Bermudo fu ucciso[16], Ferdinando occupò tutto il regno del León (inclusa la Galizia); García, come compenso, ottenne di annettere alla Navarra il resto dei paesi Baschi arrivando sino al porto di Santander.

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Il regno di Pamplona (Navarra), alla morte di García III
Ulteriori informazioni Sancho I, Jimeno II ...
Regno di Navarra
Jiménez
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Sancho I
Figli
Jimeno II
Figli
  • García
  • Sancho
  • Dadildis
  • Munia
  • García, figlio naturale
García I
Sancho II
Figli
García II
Figli
Sancho III
Figli
García III
Figli
Sancho IV
Figli
  • García
  • Ramón, figlio naturale
  • Urraca, figlia naturale

Sancho V

Pietro I

Figli
  • Pietro
  • Isabella

Alfonso I

García IV

Figli

Sancho VI

Figli

Sancho VII

Modifica
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Nel 1038, a Barcellona, aveva sposato Stefania, che secondo lo storico e genealogista spagnolo, Jaime de Salazar y Acha, era Stefania di Foix, figlia del conte di Carcassonne e di Couserans, primo conte di Foix e poi conte di Bigorre, Bernardo Ruggero, come ci viene confermato dal documento n° XXXVII dei Documents de la Histoire du Comté et de la Vicomté de Carcassonne[18], e della contessa di Bigorre, Garsenda, come ci viene confermato dal documento n° XXXVIII dei Documents de la Histoire du Comté et de la Vicomté de Carcassonne[19], che, secondo La Vasconie. Tables Généalogiques, era l'unica figlia del conte di Bigorre, Garcia Arnaldo e della moglie, Riccarda[20], figlia del visconte di Astarac, Garcia Arnaldo[21], che era al suo secondo matrimonio.

Col fratellastro e cognato, Ramiro (il fratellastro Ramiro aveva sposato, nel 1036, la sorella di Stefania, Ermessinda di Foix, come conferma la Cronaca piniatense[22][23]) i rapporti furono invece sempre tesi, poiché Ramiro, oltre ad aspirare di avere la supremazia su Gonzalo, per le contee di Sobrarbe e Ribagorza[16], pretendeva anche una supremazia sulla Navarra in quanto era più anziano di Garcia; gli indugi furono rotti da Ramiro che, nel 1043, invase la Navarra ma venne sconfitto nella battaglia di Tafalla e dovette rientrare in Aragona, senza poter espandere i suoi domini[24].

Con la moglie, Stefania, Garcia III, verso il 1044, aveva fondato il Monastero di Santa Maria la Real de Nájera, come riporta la Histoire de Béarn[25], che nel 1052 dedicò al monastero di Cluny, come riporta il documento n° 3343 delle Chartes de l'abbaye de Cluny, tome 4[26].

Garcia allora cominciò ad appetire i domini del fratello Ferdinando si era dimostrato un abile monarca dopo l'acquisizione del trono di León nel 1037.
La rivalità nei confronti del fratello provocò una guerra e, nel 1054, Garcia invase la Castiglia[27], ma fu sconfitto in battaglia ad Atapuerca, morendo di fronte al fratello il 1º settembre 1054[16]. Secondo la Historia Silense[28] e il Chronicon regum Legionensium[29] Garcia fu ucciso in battaglia dal fratello, Ferdinando, che occupò il regno di Pamplona[30]; anche il Chronicon Burgense riporta che Garcia fu ucciso dal fratello (occisus est Garsea rei à fratre suo Ferdinando in Ataporca)[31].
Secondo il codice di Roda[32] Garcia fu ucciso dal fratello e fu inumato a Nájera[33].
Gli succedette il figlio, Sancho IV Garcés, perché il fratello Ferdinando I non volle annettersi la Navarra (si accontentò di riannettersi la Bureba e parte della Rioja, portando il confine orientale della Castiglia al fiume Ebro), come riporta il The Kingdom of León-Castilla under King Alfonso VI[34].

Discendenza

Riepilogo
Prospettiva

Garcia da Stefania ebbe otto o forse nove figli e due figli illegittimi da amanti.[3][7]
Da Stefania ebbe:

Due figli illegittimi certi sono:

  • Sancho Garcés, signore di Uncastillo e Sangüesa, avo del futuro re di Navarra Garcia Ramirez.
  • Mencia Garcés, che sposò Lupo di Nájera.

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Sancho II Garcés di Navarra García I Sánchez di Navarra  
 
Andregoto Galíndez  
García II Sánchez di Navarra  
Urraca di Castiglia Ferdinando Gonzales  
 
Sancha Sánchez di Navarra  
Sancho III Garcés di Navarra  
Fernando Bermúdez  
 
 
Jimena Fernández  
Elvira  
 
 
García III Sánchez di Navarra  
García Fernández Ferdinando Gonzales  
 
Sancha Sánchez di Navarra  
Sancho Garcés  
Ava di Ribagorza Raimondo II di Ribagorza  
 
Garsenda di Fezensac  
Munia di Castiglia  
Gomez Diaz  
 
 
Urraca Gomez  
Muniadomna Fernandez di Castiglia  
 
 
 

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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