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comune spagnolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Dénia è un comune spagnolo di 44.464 abitanti situato nella comunità autonoma Valenciana. La città è al centro di intensi flussi turistici provenienti sia dalla Spagna che dall'estero, e in particolare dai paesi centroeuropei (Germania, Svizzera, Paesi Bassi, ecc.) e dalla Gran Bretagna.
Dénia comune | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Spagna |
Comunità autonoma | Valencia |
Provincia | Alicante |
Territorio | |
Coordinate | 38°50′24″N 0°06′36″E |
Altitudine | 22 m s.l.m. |
Superficie | 66,2 km² |
Abitanti | 44 444 (2009) |
Densità | 671,36 ab./km² |
Comuni confinanti | Benimeli, Gata de Gorgos, Jávea, Oliva (V), Ondara, Pedreguer, Pego, Els Poblets, El Ràfol d'Almúnia, Teulada, El Verger |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 03700 |
Prefisso | (+34)... |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice INE | 03063 |
Targa | A |
Nome abitanti | dianense |
Comarca | Marina Alta |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Denia è situata sulla Costa Blanca, che inizia in questa località e si estende fino a Pilar de la Horadada. Oltre al nucleo urbano di Denia, esistono vari paesi limitrofi di un certo interesse:
L’aspetto principale della cittadina di Denia è il Parco del Montgó (753 m.), che domina maestosamente il territorio municipale. Il Parco Naturale, creato nel 1987, offre al visitatore una vasta diversità faunistica e floreale, godibile attraverso i numerosi sentieri che lo attraversano.
L'altro polo di attrazione paesaggistica è rappresentato dalle spiagge di Las Marinas e di Las Rotas, così come la Riserva Marina del Cabo de San Antonio.
Malgrado la presenza di reperti archeologici relativi a un insediamento iberico nelle vicinanze (Diniu), l'origine della città di Denia è probabilmente greca, fondata dai focesi, che le diedero il nome di Hemeroskopeion[1]. Diventò poi romana. Il centro di Dianum, così fu nominata all'atto della rifondazione, era situato a nord della Denia moderna.
I testi classici e le scoperte archeologiche indicano che nel I secolo a.C. le truppe di Quinto Sertorio fondarono una base navale a Dianium. Durante l'Alto Impero, la città godette di un periodo di splendore, passando allo stato di municipium. Tra il 636 e il 693 d.C., durante il periodo del regno visigoto, Denia fu sede episcopale dipendente da Toledo.
Durante l'epoca musulmana, la città toccò il momento culminante del suo splendore e potenza, accompagnato da un momento di grande attività culturale. Dàniya fu capitale della tāʾifa nel 1010 dall'emiro Mujāhid al-ʿĀmirī, detto al-Muwaffaq. La tāʾifa perse la propria indipendenza nel 1076 a favore della Taifa di Saragozza.
La conquista cristiana, nel 1244, portò una decadenza della città, praticamente lasciata senza abitanti dopo la vittoria sui Mori. Venne ripopolata in parte da Valenziani. Nel 1356 Denia torna alla corona di Spagna, sotto Alfonso il Magnanimo. Denia viene promossa a marchesato nel 1487. Il duca di Lerma, quinto marchese di Denia e favorito di Filippo III permette alla città di elevarsi al grado di città.
A seguito della cacciata dei Moriscos, musulmani più o meno forzosamente convertiti al cristianesimo ma che in realtà non avevano abbandonato le precedenti credenze islamiche (1609), il marchesato subì una forte flessione demografica accompagnata da una crisi economica di ampie proporzioni. Sembra infatti che dal porto di Denia salparono, diretti soprattutto in Africa settentrionale, ben 25.000 Moriscos.
A partire dal XVIII secolo, Denia partecipò attivamente alla Guerra di Successione e fu la prima a proclamare re l'arciduca Carlo d'Asburgo. La guerra e le rappresaglie portarono un'altra crisi alla città. I Borboni finalmente la occuparono il 17 novembre 1708.
Nel XIX secolo Denia viene reincorporata alla Corona (1804) e lentamente riprende la sua crescita sia economica che demografica. Le attività commerciali sono, da allora, legate alle attività marinare, al commercio dell'uva sultanina e – più recentemente – al turismo.
La città è situata in una baia, porto naturale, ai piedi del monte Montgó. Sono preservati gli antichi quartieri di les Roques o de Baix la Mar. Le strade che scendono dal castello ricordano il passato arabo, mentre la parte bassa offre edifici modernisti, indici della ricchezza della borghesia legata al commercio dell'uva sultanina. Musei e monumenti maggiormente interessanti:
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