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festival cinematografico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Visionaria è un festival cinematografico internazionale[1].
Visionaria è anche il nome dell'associazione culturale APS, iscritta al RUNTS[2], che lo promuove e l'organizza. Il festival comprende, oltre al concorso, eventi collaterali come mostre, rassegne, incontri, conferenze, laboratori e workshop. L'obiettivo del festival è quello di dare visibilità a opere di registi ed artisti sia indipendenti che professionisti e promuovere la cultura dell'immagine. Mauro Tozzi è stato il direttore artistico dalla fondazione al 2015. A partire dal 2016 alla direzione artistica si sono alternati Giuseppe Gori Savellini[3], il critico Franco Vigni[4] e Antonio Barone dell'Associazione John Belushi di Agrigento[5].
Visionaria | |
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Luogo | Siena |
Anni | 1991 - oggi |
Fondato da | Roberto Dini e Mauro Tozzi |
Date | Ottobre-Novembre |
Genere | Cinema, Video Arte, Fotografia, Mostre, Cortometraggi |
Organizzazione | Renzo Barbetti, Alice Bardini, Duccio Barlucchi, Antonio Barone, Alfredo Cavazzoni, Roberto Dini, Marinella Giannini, Martina Giunti, Francesco Guasconi, Valentina Lorenzini, Mimmo Manes, Clio Manfredi, Damiano Magliozzi, Barbara Mottola, Simone Petricci, Simona Pinzuti, Arsenio Siani, Mauro Tozzi, Franco Vigni |
Visionaria nacque nel 1991 nel quartiere più periferico di Siena, San Miniato, un indistinto agglomerato urbano con molti problemi ambientali e sociali, nell'ambito delle attività culturali della Circoscrizione 2 del Comune di Siena. I fondatori furono Roberto Dini, all'epoca responsabile cultura, e Mauro Tozzi[6].
La prima edizione ebbe luogo l'11 e il 19 aprile 1991 al Centro Civico La Meridiana di San Miniato e prevedeva un premio della giuria e uno del pubblico. La Giuria assegnò il Premio al videomaker e fotografo veronese Maurizio Gioco con il video sperimentale Modus Operandi, mentre il pubblicò apprezzò col proprio voto il video del senese Francesco Cosci. Il Festival entrò stabilmente nelle attività culturali della Circoscrizione 2 e già alla terza edizione, dato il crescente numero di spettatori ed opere in concorso, dovette spostarsi nel quartiere vicino, Vico Alto, in un teatro più capiente e attrezzato.
Dopo una fase critica e organizzativa che caratterizzò la quarta edizione, con il supporto del nuovo assessore alla cultura del Comune di Siena Omar Calabrese, il Premio Video Amateur divenne Visionaria, viaggio nell'immaginario video. La quinta edizione (1996) si tenne all'aperto, presso la Fortezza Medicea di Siena.
Negli anni successivi fu individuata una sede più adeguata nel Complesso Museale Santa Maria della Scala di Piazza Duomo. Il Festival diventò internazionale, nacque la Mediateca di Siena, parteciparono ospiti e giurati di maggior prestigio. Le edizioni che seguirono videro la realizzazione di altre significative iniziative: nel 1997 la mostra di "Computer Animazione 1987-1996", grazie alla collaborazione avviata con il Prix Ars Electronica di Linz e, nel 1999, l'apertura della sezione di Visionaria International, ideata e curata da Tiziana Tarquini, che portò alla collaborazione con alcuni importanti festival internazionali.
Nel 1999 l'VIII edizione vide la partecipazione del Premio Nobel per la Letteratura José Saramago[7], che tenne una importante conferenza sui diritti umani, dal titolo Il diritto e le campane, integralmente pubblicata nel catalogo dell'anno successivo, in cui si raccontano i fatti accaduti nel Cinquecento in un villaggio nei pressi di Firenze, dove i diritti di un contadino vengono calpestati dalla prepotenza del signorotto locale, e dove la ribellione si manifesta con il suono ritmato delle campane con cui il contadino proclama la morte del diritto. Il testo fu pubblicato da Einaudi nel 2004 col titolo La Giustizia e le campane.
Nel 2000 il Festival fu spostato dalla primavera all'autunno. Oltre al concorso furono realizzate alcune mostre: Advertainment Ink. Pubblicità-Spettacolo, curata da Raffaella Guidobono e allestita presso la Galleria di Palazzo Patrizi - che comprendeva una vasta panoramica di spot, affissioni, banner delle maggiori campagne pubblicitarie del mondo, con la partecipazione di agenzie pubblicitarie, grafici, fotografi ed illustratori internazionali; le due mostre di Pino Modica del Gruppo di Piombino[8], tenutesi presso il Santa Maria della Scala. L'edizione del 2000 fu trasmessa in diretta online tramite connessione ISDN.
Nello stesso anno Alessandro Benvenuti assunse la carica di presidente onorario del festival, che manterrà fino al 2005.
A partire dal 2001 una parte consistente della manifestazione fu trasferita presso il Teatro dei Rozzi. Tra le iniziative: nel 2002 la rassegna internazionale di Fotografia Stenopeica Senza Obiettivo, cui parteciparono importanti fotografi stenopeici provenienti da ogni parte del mondo, con la collaborazione della statunitense Pinhole Resource di Eric Renner; nel 2003 Anima & Azione[9], mostra sull'animazione bulgara dagli anni settanta agli anni 2000; nel 2004 la rassegna fotografica Nati nei bordelli - Born into Brothels; nel 2005 il convegno Giornate del Cinema Privato sul cosiddetto "cinema di famiglia", co-organizzato insieme all'Archivio Nazionale del Film di Famiglia, con la partecipazione dei rappresentanti maggiormente accreditati di questo particolare versante produttivo.[10][11]
Intensificò, inoltre, i contatti con altri festival europei ed internazionali, fino a giungere, sotto la direzione di Tiziana Tarquini, alla creazione, nel 2002, di un vero e proprio network, denominato Euronetvision, che raccolse festival francesi, spagnoli, greci, portoghesi e della Repubblica Ceca, suggellato in un Meeting dei Festival Europei.
Nel 2005 e nel 2006 il Festival ebbe luogo sia a Siena che a Piombino[12]. Tra gli eventi collaterali, nel 2006, vanno segnalati il convegno sulla realtà carceraria e i problemi legati alla detenzione cui presero parte il magistrato Alessandro Margara e l'on. Franco Corleone, e l'incontro con Silvia Baraldini in occasione della proiezione del film Liberate Silvia[13], prima uscita pubblica dopo la scarcerazione e l'indulto.
Nel 2007 il buon rapporto con la città di Piombino e con le sue istituzioni convinsero gli organizzatori a trasferirvi interamente il festival. L'edizione numero XVII del 2008 fu caratterizzata da una versione parallela dell'evento sulla piattaforma Second Life[14][15], a cura di Roberto Dini, e dalla collaborazione con il Festival della Creatività di Firenze, che si svolgeva in contemporanea. Evento che fu ripetuto anche l'anno successivo, questa volta in una delle "isole virtuali" della Regione Toscana con la riproduzione della Piazza Bovio di Piombino.
Anche se il progetto "Corto a' la Carte" nacque a Siena, trovò piena applicazione a Piombino. Ideato e promosso dall'attore e regista canadese Jean-Philippe Pearson[16], il format prevedeva che in sole 48 ore venisse scritto, girato e montato un cortometraggio, dopo aver raccolto alcune indicazioni dal pubblico nel corso della prima serata del festival, come ad esempio il titolo, le caratteristiche dei personaggi ed oggetti che avrebbero dovuto comparire nel corto. Dal 2003 al 2008 sono stati girati con questa formula 6 cortometraggi, cui ha preso parte come attore, tra gli altri, Alessandro Benvenuti.
Nel 2011 il festival non ebbe luogo.
Il tema proposto per la XX edizione 2012 fu il cinema del reale, come il cinema racconta la realtà, e si caratterizzò soprattutto per la proiezione del film Diaz[17][18][19][20] e per la partecipazione del regista Daniele Vicari, ma spiccarono anche altri segmenti del programma come "Nema Problema" sulla guerra nella ex-Jugoslavia[21] e le mostre d'arte contemporanea[22].
La XXI edizione si tenne nel mese di Agosto 2013. La caratteristica principale di questa edizione è stata quella di fondere l'esperienza di Fuori Fuoco con la competizione internazionale del concorso. Oltre alla proiezione dei corti, infatti, furono proiettati, alla presenza dei registi, i film L'estate di Giacomo di Alessandro Comodin e Isole di Stefano Chiantini. Si trattò di una edizione itinerante che si svolse nelle piazze di Monteriggioni e Castelnuovo Berardenga e nella fortezza de Il Rivellino a Piombino, dove, oltre alla serata finale del concorso, fu proiettato, alla presenza del regista, il film È stato il figlio[23] di Daniele Ciprì.
Nel 2014 il festival non ebbe luogo.
Nel 2015 il festival tornò in terra senese, a Castelnuovo Berardenga. La XXII edizione, che si svolse nel mese di Ottobre, sviluppandosi attorno al tema "Confini" e prendendo spunto dal centenario della prima Guerra mondiale, ma con un occhio alla odierna realtà dell'emigrazione e dei difficili rapporti tra le istituzioni, come ad esempio nel film documentario La trattativa di Sabina Guzzanti. Il dato più interessante che emerse da questa edizione fu la grande partecipazione di quasi tutti i paesi del mondo con 3.845 cortometraggi iscritti in concorso[24].
L'edizione ebbe un prologo presso l'Expo di Milano, al Padiglione Italia, dove si tenne il 27 agosto la giornata dedicata ad uno temi trattati nel corso del festival: Food & Water. L'iniziativa, realizzata insieme all'Università degli Studi di Siena e con SDSN Mediterranean, prevedeva la proiezione dei corti in concorso su questa tematica e l'assegnazione del premio.[25] Nella speciale giuria figuravano il rettore dell'Università Angelo Riccaboni, il prof. Claudio Rossi ed il fotografo Carlo Emilio Sapia.
L'anno successivo il festival ebbe luogo tra San Gimignano, alla Galleria Raffaele De Grada, e Poggibonsi, al Teatro Politeama. L'edizione XXIII, dedicata all'arte, alla resistenza e alla fuga, intese riflettere sulle vicende dovute alla migrazione come resistenza alla guerra attingendo alla propria cultura d'origine e attraverso la creazione artistica[26]. In proposito fu realizzata una rassegna di film e documentari, tra cui Redemption Song alla presenza della regista Cristina Mantis.
L'edizione 2017 si tenne a San Gimignano al Teatro dei Leggieri. La particolarità di questa edizione è stata la collaborazione con il carcere di Ranza e con i suoi detenuti con i quali è stato possibile girare il cortometraggio Con i tuoi occhi per la regia di Alessandro Bianchi. I detenuti stabilirono anche il vincitore di un premio speciale tra i corti i gara tramite le proiezioni tra le mura del carcere[27].
La XXV edizione 2018 ebbe luogo ancora a San Gimignano presso la Sala Tamagni e vide ancora la collaborazione con il carcere di Ranza con la proiezione dei corti della sezione internazionale. In rilievo la collaborazione con i docenti e gli studenti del Siena Art Institute ed il talk di Luca Illetterati, docente di filosofia teoretica all'Università di Padova, su "Cinema e Paesaggio". In chiusura la proiezione del film Wonderful losers di Arunas Matelis[28].
Nel 2019, nel 2020 e nel 2021, a causa del COVID-19, non si sono tenute edizioni del festival.
Il palmarès del Festival Visionaria comprende i premi assegnati dal 1991 in poi. Nel 1995, 2011, 2014, 2019, 2020, 2021, 2022 il festival non ha avuto luogo mentre il concorso dell'edizione 2004, nonostante un variegato programma, fu riservato solamente alle Scuole di Cinema.
Nel corso degli anni hanno fatto parte delle Giurie di Visionaria, tra gli altri: Roberto Andò, Pupi Avati, Isa Barzizza, Didier Baussy-Oulianoff, Alessandro Benvenuti, Andrea Buscemi, Omar Calabrese, Eugenio Cappuccio, Ugo Chiti, Franco Corleone, Gerardo D'Andrea, Philippe Daverio, Roberto Escobar, Patrizio Fariselli, Giuseppe Ferlito, Cesare Gigli, Marco Hagge, Cristina Mantis, Francesco Ranieri Martinotti, Sergio Micheli, Stefano Missio, Pino Modica, Nicoletta Nesler, Gianluca Nicoletti, Matteo Oleotto, Angelo Riccaboni, Giovanni Maria Rossi, Roland Seijko, Carla Simoncelli, Sergio Staino, Luciano Tovoli.
Nel Dicembre 1998, l'Associazione Culturale Visionaria dette vita alla Mediateca del Cortometraggio con lo scopo di catalogare e rendere fruibili i corti raccolti di anno in anno, provenienti dal festival e dalle attività collegate. A partire dal 2001 iniziò a raccogliere anche lungometraggi frutto di donazioni di collezionisti e amanti del cinema.
Nel 2003 la Mediateca del Cortometraggio cambiò nome e divenne Mediateca di Siena nella nuova sede del complesso museale di Santa Maria della Scala, diventando parte integrante della ex-Mediateca Regionale Toscana[40]. Presso la Mediateca di Siena ebbero sede le segreterie dei festival Visionaria e Campo e Controcampo[41] costituitasi nel 2012.
La Mediateca di Siena, al momento della chiusura, era dotata di un catalogo consultabile online che conteneva 4.700 cortometraggi e 8.091 lungometraggi e documentari.
Con delibera della Giunta Municipale n. 221 dell'8 giugno 2017, la Mediateca fu chiusa provvisoriamente in attesa della sistemazione dei locali nel Complesso di San Marco, prevista come sede definitiva[42], anche se dubbi e perplessità non furono mai scacciati, come del resto riporta la stampa cittadina[43]. Il 27 luglio 2017, in seguito all'interrogazione del consigliere di minoranza Campanini, l'assessora Francesca Vannozzi affermò che la Mediateca fu chiusa per il "venir meno" del protocollo d'intesa costituito nel 2003 tra Università di Siena, Comune di Siena, Mediateca Regionale Toscana e Visionaria, in attesa di costituire un nuovo polo di corti e lungometraggi presso il San Marco ma senza specificare tempi e modalità ulteriori[44].
La nuova amministrazione di destra del sindaco Luigi De Mossi, sul piano organizzativo, all'inizio del 2019, accorpò la Mediateca nella stessa struttura di cui facevano parte la Biblioteca Comunale degli Intronati e l'Archivio Storico del Comune, privandola però dei locali del Complesso del San Marco. La gestione della Mediateca, il personale assegnato, i locali e gli archivi: tutto ciò non è mai comparso nella pagina del sito web del Comune relativa alla Biblioteca, ma solo un cenno in quella della struttura apicale[45], ed è totalmente assente nel sito stesso della Biblioteca Comunale[46].
Nel 2008 prese vita il progetto Fuori Fuoco[47][48], con lo scopo di dare visibilità ai troppi film, realizzati da giovani talenti italiani, in molti casi premiati in vari festival, anche stranieri, che non trovano la via delle sale cinematografiche e finiscono nell'oblio. Ideato e diretto da Tiziana Tarquini, nella rassegna trovarono spazio, tra gli altri, film come Riparo di Marco Simon Puccioni, Le ferie di Licu di Vittorio Moroni, Cover-boy di Carmine Amoroso. Il programma della rassegna dedicò inoltre sia una retrospettiva a Paolo Sorrentino che un convegno al tema "Cinema e Distribuzione" cui presero parte, oltre ad alcuni dei registi presenti nel corso della rassegna, anche Gianluca Arcopinto, Paolo Benvenuti, Roberto Barzanti ed altri.
Il successo della rassegna, convinse l'Associazione a continuare l'esperienza, portandola d'estate nelle piazze dei comuni di Siena e della provincia, affidandone la cura a Giuseppe Gori Savellini. Nel 2010, Fuori Fuoco 2[49] venne presentato a Monteriggioni, Sovicille e Chiusi con film quali Monstar United di Claudia Tosi, Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli, Dieci inverni di Valerio Mieli, quasi sempre alla presenza dei registi. La terza edizione (2011)[50] si tenne a Monteriggioni e a Siena con film come Fughe e approdi di Giovanna Taviani, Pietro di Daniele Gaglianone, Questo mondo è per te di Francesco Falaschi, anche questa volta alla presenza dei registi e dei produttori.
Nel 2012 ebbe luogo la 4ª edizione a Monteriggioni e Castelnuovo B.ga con film: Io sono Li di Andrea Segre, Il paese delle spose infelici di Pippo Mezzapesa, Freakbeat di Luca Pastore, Corpo celeste di Alice Rohrwacher, L'era legale di Enrico Caria, alla presenza dei registi, produttori ed attori, tra cui quella di Renzo Rossellini[51], ottenendo notevole partecipazione di pubblico.
Nel 2013 la 5ª edizione fu incorporata con la XXI edizione del festival Visionaria (vedi).
La 6ª edizione di FuoriFuoco aprì i battenti nell'estate del 2014 nelle piazze di Monteriggioni e Castelnuovo B.ga con i film Piccola patria di Alessandro Rossetto, Spaghetti Story di Ciro De Caro, Zoran - Il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, Il sud è niente di Fabio Mollo, sempre con la partecipazione di alcuni registi ed attori.
Visto il successo delle precedenti edizioni, Visionaria decise di dare vita alla 7ª edizione, questa volta con il sottotitolo Oltre il senso del luogo. La rassegna si tenne a Castelnuovo B.ga, Monteriggioni e Siena nel mese di Agosto 2015. Nelle piazze vennero proiettati In grazia di Dio di Edoardo Winspeare, La foresta di ghiaccio di Claudio Noce, Neve di Stefano Incerti, Fino a qui tutto bene di Roan Johnson. Tra i film in programmazione a Siena, presso il Foyer del Teatro dei Rinnovati vanno ricordati Una nobile rivoluzione di Simone Cangelosi, Sarajevolution di Rocco Riccio, Short Skin di Duccio Chiarini, Anime nere di Francesco Munzi alla presenza di alcuni registi, attori e produttori.[52]
Divenuto un appunto fisso dell'estate, l'8ª edizione ebbe luogo, con il sottotitolo Il mestiere dell'attore, nelle piazze di Monteriggioni, San Gimignano, Castelnuovo B.ga e Siena nel mese di agosto 2016. Tra i film in programma, alla presenza dei registi, attori e produttori, Banat - Il viaggio di Adriano Valerio, Pecore in erba di Alberto Caviglia, L'attesa di Piero Messina, I milionari di Alessandro Piva, Suburra di Stefano Sollima, Alaska di Claudio Cupellini, Cloro di Alberto Sanfelice. L'edizione si caratterizzò anche per gli omaggi a David Bowie, scomparso il 10 gennaio, e a Buster Keaton nel 50º anniversario della morte. L'omaggio a David Bowie si tenne a San Gimignano la notte delle stelle cadenti (10 agosto) con una serata di musica, immagini e degustazioni. A Buster Keaton furono dedicate due serate nel Castello di Monteriggioni, entrambe con proiezioni dei suoi film muti con musica dal vivo: improvvisazioni jazz con il trio Ciné Musique, composto da Romano Pratesi, Amedeo Ronga e Stefano Rapicavoli, e musica elettronica con The Somnambulist[53][54].
La 9ª edizione, dal titolo La voglia matta 2017, si tenne nelle piazze di San Gimignano, Sovicille, Castelnuovo B.Ga e Monteriggioni con la proiezione, tra gli altri, dei film: Indivisibili di Edoardo De Angelis, La pelle dell'orso di Marco Segato, La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu, Il padre d'Italia di Fabio Mollo, Sicilian Ghost Story di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. Come di consueto alla presenza dei registi ed attori, i film sono stati preceduti dalla proiezione dei corti vincitori del festival[55].
Nel 2018, la 10ª edizione, ha visto la proiezione dei film L'uomo con la lanterna documentario di Francesca Lixi, Tito e gli alieni di Paola Randi, Easy - Un viaggio facile facile di Andrea Magnani, L'ordine delle cose di Andrea Segre alla presenza dei produttori, registi ed attori nelle piazze di Sovicille, San Gimignano e Castelnuovo B.ga[56].
L'11ª edizione del 2019, intitolata Il nuovo che avanza, tenutasi a Castelnuovo B.ga, per la direzione artistica affidata a Franco Vigni, vide la proiezione dei film Tutte le mie notti di Manfredi Lucibello e La terra dell'abbastanza di Damiano e Fabio D'Innocenzo[57].
Nel 2020 non si sono tenute edizioni di Fuori Fuoco a causa del Covid.
Nel 2021, la 12ª edizione estiva, denominata "Il nuovo cinema italiano", fu affidata alla direzione di Antonio Barone e Franco Vigni e venne realizzata in collaborazione con l'Associazione John Belushi di Agrigento, presentando i film: Spaccapietre dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, intervenuti a presentare il loro film[58], Dolceroma di Fabio Resinaro[59], Bangla di Phaim Bhuiyan, con un collegamento online con il regista, Effetto domino di Alessandro Rossetto, con la partecipazione dell'attrice Maria Roveran, che peraltro già in passato aveva preso parte al festival, Nevia di Nunzia De Stefano, con la partecipazione e l'intervista alla sceneggiatrice Chiara Atalanta Ridolfi. In appendice, alla manifestazione, ebbe luogo la rievocazione per i 40 anni dall'uscita del capolavoro di Mario Monicelli, alla presenza dell'attore Giorgio Gobbi che nella pellicola impersona Ricciotto, il celebre film Il Marchese del Grillo, sul quale Gobbi ha scritto il libro "S'è svejatooo!" per rievocarne la lavorazione[60] Le proiezioni si tennero a Sovicille, Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti.
"Qui & Ora" è stato il titolo della 13ª edizione 2022, per la direzione di Antonio Barone, in collaborazione con l'Associazione John Belushi di Agrigento, con la proiezione dei film Cùntami di Giovanna Taviani e Piccolo corpo di Laura Samani con la partecipazione della protagonista Celeste Cescutti. In appendice, in occasione dei 30 anni di Amici miei atto II di Mario Monicelli, dopo la proiezione del film, Duccio Barlucchi intervistò Fabrizio Borghini (1947-2023), autore del volume "Cari Amici Miei". L'edizione si svolse a Castelnuovo Berardenga.
Nel 2011, Visionaria dette vita all'Edizione del Festival Internazionale del Documentario, Ulassai Film Fest[61], ad Ulassai, nell'Ogliastra, in Sardegna, con il sostegno della Regione per la direzione artistica di Mauro Tozzi. La giuria, composta tra gli altri da Antioco Floris, docente di cinema all'Università di Cagliari, e Paolo Piquereddu, Presidente dell'Istituto superiore regionale etnografico della Sardegna (ISRE), assegnò il premio al film This is my Land... Hebron di Giulia Amati e Stephen Natanson[62], finalista ai David di Donatello e ai Nastri d'Argento 2011. Tra i cortometraggi, si aggiudicò il premio L'arbitro di Paolo Zucca[63]. In programma, oltre al concorso, la retrospettiva dell'artista sarda Carolina Melis[64], il concerto del gruppo Bentesoi, il laboratorio di introduzione al documentario rivolto agli studenti e "Paesaggi di famiglia", raccolta delle immagini di famiglia della gente dell'Ogliastra.
Nel 2012, in collaborazione con Vernice Progetti Culturali del MPS, Visionaria organizzò la rassegna cinematografica Ciak Si Manara[65][66][67], nell'ambito della mostra Le Stanze del Desiderio di Milo Manara al Santa Maria della Scala di Siena. La rassegna, oltre a La voce della luna di Federico Fellini di cui Manara aveva disegnato il manifesto, presentò film che per assonanza mostravano sequenze di erotismo, attraverso film di Walerian Borowczyk, Peter Greenaway, Liliana Cavani ed altri.
Nello stesso anno, Tiziana Tarquini partecipò al convegno La cultura e la catastrofe, promosso ed organizzato dalla compagnia di danza Motus, con la collaborazione della Regione Toscana, del Comune e dell'Università di Siena[68][69]. Il tema del convegno si incentrò sulla memoria delle catastrofi naturali, come il terremoto dell'Aquila del 2009, ma anche delle guerre come quella dei Balcani. Tarquini presentò in anteprima il festival Cineterra, una produzione di Visionaria. Cineterra ebbe luogo a Monteroni d'Arbia con la proiezione dei film Di mestiere faccio il paesologo di Andrea D'Ambrosio, che nel 2012 ricevette il Premio Rossellini quale miglior documentario, Non chiamarmi terremoto di Beba Gabanelli[70], Anno 2018: verrà la morte di Giuliano Bugani e Salvatore Lucchese, Arrivederci a Taranto di Roberto Paolini[71]. I registi presero parte alle serate e al convegno assieme ai rappresentanti della web tv modenese fuori.tv con il progetto "Fuori dal terremoto".
Con la collaborazione dell'Università di Siena, nel 2013 prese vita Siena.Doc (prove generali di) Stati generali del documentario italiano. La rassegna comprese film quali Che strano chiamarsi Federico di Ettore Scola, Anija - La nave di Roland Sejko, Nadea e Sveta di Maura Delpero, alla presenza dei registi. Nel corso delle tre giornate della rassegna, Claudia Tosi e Rocco Riccio presentarono i loro "lavori in corso". Al termine delle proiezioni si svolse la tavola rotonda sul tema. Il concorso, riservato ai documentari, fu vinto dal film The art of super 8 di Camillo Valle[72].
Nel 2013 la Fratelli Alinari di Firenze e il Museo Galileo con la partecipazione della Regione Toscana, del Comune e di partner, nell'ambito delle manifestazioni di "Festival d'Europa 2013", promosse una giornata dedicata al linguaggio fotografico contemporaneo, dal titolo Visivi. Alla tavola rotonda, suddivisa in varie sezioni, venne invitato anche Mauro Tozzi, in rappresentanza di Visionaria, per raccontare l'esperienza di organizzatore legata a Senza Obiettivo, prima mostra di fotografia stenopeica internazionale in Europa, svoltasi a Siena nel 2002. Introduzione: Filippo Camerota del Museo Galileo (dal 2021 direttore scientifico). Moderatore: Dominique Stroobant.
Visionaria, nel 2017, in collaborazione con il Premio Mattador di Trieste, promosse, da un'idea di Giuseppe Gori Savellini e Giulio Kirchmayr, Visioni in Movimento, una manifestazione per ri/scoprire luoghi vicini a noi, come ad esempio la Via Francigena e di altre zone italiane, ma anche con lo scopo, tramite un bando di concorso, di selezionare i progetti di due aspiranti filmaker per realizzare brevi opere audiovisive. Prese così il via la 1ª edizione della cosiddetta "scuola di cinema senza sedie" perché realizzata, assieme a dei tutor (registi, sceneggiatori, compositori, montatori ecc.), che avrebbero seguito il lavoro degli aspiranti registi lungo il percorso, tra San Gimignano e Siena[73]. I lavori sarebbero stati poi presentati nel corso dei rispettivi festival[74]. Il successo dell'iniziativa venne ripetuto tra la fine dell'anno e l'inizio del successivo per una seconda edizione, questa volta il percorso prescelto si spostò tra Trieste ed Aquileia[75]. Nell'estate 2018 ebbe luogo la 3ª edizione, ancora sulla Francigena, questa volta fino a San Quirico d'Orcia[76]. Visioni in Movimento divenne un appuntamento fisso, con una propria organizzazione, tra San Gimignano e Trieste, al quale dal 2019 Visionaria fece da partner tra le varie collaborazioni. Con la 7ª edizione 2021 cessò ogni rapporto con Visionaria.
Nel 2018 il laboratorio di danza promosso dalla Compagnia di danza Motus, che previde la partecipazione di giovani provenienti da Azerbaigian, Burkina Faso, Cile, Cina, Colombia, Gambia, Giappone, Guinea, Italia, Nigeria, Pakistan, Russia, Senegal e Turchia, si focalizzò sul concetto della comune identità umana, al di là delle provenienze geografiche che, anzi, avrebbero potenzialmente rappresentato un arricchimento culturale. Dal laboratorio nacque nel 2019 lo spettacolo In-Flussi per la coreografia e la regia di Simona e Rosanna Cieri con il finanziamento della Regione Toscana e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la collaborazione, oltre a Visionaria che si occupò delle riprese e della realizzazione del film omonimo, di vari enti ed associazioni tra cui l'Università per stranieri di Siena e Oxfam Italia Intercultura. Lo spettacolo trovò spazio a Castelnuovo B.ga, Siena, cui seguirono altre località[77][78][79].
Con la ripresa delle attività estive post-Covid, nel 2021 Visionaria partecipò, assieme ad Arci-Punto 8, presso l'omonimo bosco, a Cinegeggiano, 3 serate dedicate a Corso Salani, un omaggio al regista fiorentino, prematuramente scomparso nel 2010, con la proiezione di Palabras e Imatra e in qualità di attore de Il muro di gomma di Marco Risi, alla presenza del regista, del produttore dei film Gianluca Arcopinto e della moglie Malgorzata Orkiszewska, presidente dell'associazione a lui dedicata[80].
Nel corso dell'anno prese il via la collaborazione con l'associazione Le Bollicine di Siena sulla disabilità e venne messo a punto il progetto Riesco Ovunque - Cinema per Tutti, dedicato ai non udenti e ai non vedenti che, grazie a proiezioni sottotitolate e ad app gratuite come MovieReading per i non vedenti, fu possibile seguire tutti gli audiovisivi. I film prescelti furono: La pazza gioia di Paolo Virzì e Figli di Giuseppe Bonito. I luoghi per le proiezioni furono Monticchiello, il Cinema Garibaldi a Poggibonsi e l'area verde del Tribunale di Siena. L'operazione fu possibile grazie anche al sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e di altre realtà locali[81].
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