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film del 2009 diretto da Valerio Mieli Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Dieci inverni è un film del 2009 scritto e diretto da Valerio Mieli, all'esordio nella regia cinematografica. Il film è accompagnato dall'omonimo romanzo di Mieli, uscito a distanza di poche settimane dal film.
Dieci inverni | |
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I protagonisti nel film | |
Paese di produzione | Italia, Russia |
Anno | 2009 |
Durata | 99 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | sentimentale |
Regia | Valerio Mieli |
Soggetto | Valerio Mieli con la collaborazione di Isabella Aguilar |
Sceneggiatura | Isabella Aguilar, Davide Lantieri, Valerio Mieli con la supervisione di Federica Pontremoli e Andrej Selivanov |
Produttore | Ul'jana Kovaleva, Igor' Poršnev, Rezo Sharabidze, Roberto Bessi |
Produttore esecutivo | Elisabetta Bruscolini |
Casa di produzione | Centro Sperimentale di Cinematografia Production, Rai Cinema, United Film Company |
Distribuzione in italiano | Bolero Film |
Fotografia | Marco Onorato |
Montaggio | Luigi Mearelli |
Musiche | Francesco de Luca, Alessandro Forti, Vinegar Socks |
Scenografia | Mauro Vanzati |
Costumi | Andrea Cavalletto |
Interpreti e personaggi | |
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Il titolo stesso è un riassunto della trama: dieci momenti casuali, ma sempre invernali, estrapolati da dieci anni successivi, raccontano per quadri una storia di anelito tra due ragazzi, Silvestro e Camilla. La storia ha inizio nell'inverno del 1999 a Venezia, con l'incontro dei due protagonisti diciottenni su un vaporetto. Da lì in poi si dipana lungo i dieci anni in una Mosca nevosa e caotica (Camilla è studentessa di slavistica, e specializzata nel teatro russo), una Venezia stranamente industriale e insolita, e le colline venete di Valdobbiadene.
Questi dieci anni rappresentano una sorta di educazione sentimentale dei due, dai diciotto ai ventott'anni, dove il caso, le tensioni o le paure del momento hanno sempre il sopravvento su questo amore "congelato" e mai consumato.
Lo stesso Mieli ha definito quest'opera come film "anti-colpo di fulmine".[1]
Il film è scritto da Mieli, Isabella Aguilar e Davide Lantieri, e comprende un cameo di Vinicio Capossela che recita e interpreta un brano della colonna sonora originale del film.
Il film è stato in concorso al Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2009 nella sezione Controcampo[2] e al Tokyo International Film Festival[3]. Nel 2010 ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente[4] e il Nastro d'argento al miglior regista esordiente.[5]
Ha vinto inoltre, tra gli altri, il premio della Federazione Italiana Cinema d'essai Fice, Mantova,[6] il primo premio al festival del cinema italiano di Villerupt,[7] il Capri Hollywood Exploit Award[3], il premio Francesco Laudadio al Bif&st 2010 per la miglior opera prima,[8] il premio Rai Trade 2010,[9] il premio Ciak d'oro Bello & Invisibile 2010.[10] Il soggetto, scritto da Valerio Mieli in collaborazione con Isabella Aguilar, è arrivato finalista al premio Solinas.[3]
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