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film del 2014 diretto da Francesco Munzi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Anime nere è un film del 2014 diretto da Francesco Munzi.
Anime nere | |
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Una scena del film | |
Lingua originale | Calabrese (dialetto reggino), italiano |
Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 2014 |
Durata | 103 min |
Genere | drammatico, noir |
Regia | Francesco Munzi |
Soggetto | Gioacchino Criaco, Francesco Munzi e Fabrizio Ruggirello |
Sceneggiatura | Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello, Maurizio Braucci con la collaborazione di Gioacchino Criaco |
Produttore | Fabio Conversi, Luigi Musini, Olivia Musini |
Casa di produzione | Cinemaundici e Babe Films con Rai Cinema |
Distribuzione in italiano | Good Films |
Fotografia | Vladan Radovic |
Montaggio | Cristiano Travaglioli |
Musiche | Giuliano Taviani |
Interpreti e personaggi | |
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Il soggetto, riguardante le sventure di una famiglia collusa con la 'ndrangheta, è liberamente tratto dell'omonimo romanzo di Gioacchino Criaco. Il film ha partecipato alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nel concorso ufficiale, ricevendo un'ottima accoglienza. Ha ottenuto nove David di Donatello tra i quali quelli per il miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura.
Luigi è un trafficante internazionale di droga, legato a potenti gruppi sudamericani. Il fratello Rocco vive a Milano con la moglie Valeria e la loro bambina ed è imprenditore grazie al denaro illecito di quest'ultimo. Luciano, il maggiore dei tre fratelli, è rimasto in Calabria a lavorare con semplicità la sua terra e ad allevare le capre, con l'obiettivo, forse illusorio, di rendersi estraneo agli affari illeciti dei fratelli.
Leo, giovane e rancoroso figlio di Luciano, dopo un litigio, per ripicca spara alcuni colpi di fucile sulla saracinesca di un bar appartenente ad un clan della 'ndrangheta, loro rivale. La cosa riaccende una guerra latente che spinge Luigi a tornare al paese per sistemare le cose, magari rinsaldando le alleanze con le altre famiglie, così da acquisire più forza. Ma prima di concludere alcunché Luigi viene assassinato per strada da un sicario. Rocco, giunto da Milano, è deciso a vendicarsi subito ma prima di agire attende di nuovo di sapere se la sua famiglia è sola o può contare sul sostegno delle altre famiglie.
Leo, molto legato allo zio Luigi, di fronte al temporeggiare dei grandi, sente il dovere di risolvere le cose da solo. Nel piano-lampo che escogita per uccidere il boss nemico, viene tradito e fatto uccidere dal suo complice. La cosa sconvolge tutti, in particolare il padre Luciano che, dopo aver bruciato tutte le foto di suo padre morto anni prima in un agguato causato proprio dai membri del clan rivale, rientra a casa dove uccide il fratello minore Rocco, meditando il suicidio che completerebbe lo sterminio di tutti gli uomini della sua famiglia.
Le riprese sono avvenute ad Amsterdam, Milano e nella Locride, nei comuni di Bianco e soprattutto Africo (specialmente nel borgo fantasma di Casalinuovo). Il regista ha anche utilizzato diversi attori non professionisti selezionati personalmente in Calabria.[1]
Presentato in anteprima alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film è stato distribuito in Italia a partire dal 18 settembre 2014, successivamente è stato presentato nelle sale di 19 Paesi. Tra aprile e maggio 2015 è stato distribuito nelle principali sale statunitensi con il titolo Black Souls.[2]
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