Ventimiglia
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Ventimiglia (IPA: /ventiˈmiʎʎa/[4], Ventemiglia nel dialetto locale intemelio, Vintimiggia in ligure[5], Vintimille in francese, Ventemilha in occitano, Albintimilium in latino) è un comune italiano di 22 922 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria.
Ventimiglia comune | |
---|---|
La città vecchia di Ventimiglia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | Imperia |
Amministrazione | |
Sindaco | Flavio Di Muro (Lega) dal 29-5-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 43°47′25″N 7°36′30″E |
Altitudine | 9 m s.l.m. |
Superficie | 53,73 km² |
Abitanti | 22 922[1] (28-2-2024) |
Densità | 426,61 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Airole, Camporosso, Castellar (FR-06), Dolceacqua, Mentone (FR-06), Olivetta San Michele |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 18039 |
Prefisso | 0184 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 008065 |
Cod. catastale | L741 |
Targa | IM |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 119 GG[3] |
Nome abitanti | ventimigliesi/intemelii |
Patrono | san Secondo |
Giorno festivo | 26 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Ventimiglia nella provincia di Imperia | |
Sito istituzionale | |
La città di Ventimiglia, alla quale spesso ci si riferisce come "la porta occidentale d'Italia",[6] "la Città di confine" o "la Porta Fiorita d'Italia",[7] intrattiene forti rapporti economico-sociali con la vicina Costa Azzurra, come testimoniato dai dati relativi al pendolarismo.[8]
La città si sviluppa presso la foce del fiume Roia, a 8 km dalla frontiera francese. Il punto del territorio comunale sito alla maggiore altitudine è il monte Grammondo (1378 m s.l.m.).
Altre vette del territorio ventimigliese sono la punta Renuit (1300 m), la cima Veglia (1159 m), la cima di Bravona (1013 m), la punta Pellegrio (922 m), il monte Grosso (909 m), la cima dell'Arpetta (861 m), il monte Cogorda (838 m), il monte Fuga (786 m), il monte Carpano (772 m), la Testa Maimona (732 m), il monte Erisetta (664 m), il monte Pozzo (570 m), il monte Bellenda (540 m), la cima di Terca (505 m), il monte Magliocca (500 m), il monte Carbone (442 m), la cima di Gavi (440 m).
Il clima è di tipo mediterraneo, molto mite, solo occasionalmente disturbato dalla tramontana, un vento che discende dalla valle del Roia.
Ventimiglia (1971-2000) | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 12,9 | 13,3 | 15,4 | 18,3 | 21,7 | 24,8 | 27,6 | 27,4 | 25,3 | 21,4 | 16,6 | 14,1 | 13,4 | 18,5 | 26,6 | 21,1 | 19,9 |
T. min. media (°C) | 5,5 | 5,9 | 7,3 | 9,7 | 13,1 | 16,6 | 19,1 | 18,9 | 16,8 | 13,1 | 9,1 | 6,5 | 6,0 | 10,0 | 18,2 | 13,0 | 11,8 |
Precipitazioni (mm) | 61 | 74 | 74 | 67 | 52 | 40 | 18 | 36 | 66 | 110 | 121 | 86 | 221 | 193 | 94 | 297 | 805 |
Il toponimo Ventimiglia deriva probabilmente dalla parola ligure Albom "città capoluogo" e dal genitivo plurale del nome etnico Intemeliom, quindi "città capoluogo dei Liguri Intemeli". Le due parole, attraverso la forma latinizzata Album Intimilium (attestata per es. in Plinio il Vecchio),[9] si fusero poi in Albintimilium,[10] con una crasi analoga a quella verificatasi per Albingaunum, l'odierna città di Albenga. In seguito alla deglutinazione di al- iniziale e al conseguente passaggio b>v si giunse a una forma Vintimilium (interpretata per etimologia popolare come Vigintimilium),[11] che nel medioevo divenne infine Vintimilia.[12]
In epoca recente, a causa della toponomastica poco accurata di certi cartelli stradali, che ne abbreviavano arbitrariamente il nome in "XXmiglia", si è diffusa l'erronea credenza che il nome della città derivasse da una distanza stradale, anche perché effettivamente, per una curiosa coincidenza, l'abitato di Ventimiglia dista circa 20 miglia nautiche dalla vicina città francese di Nizza, alla cui contea Ventimiglia è stata storicamente legata. Tuttavia tale teoria popolare sull'origine del nome non ha alcun fondamento storico.
Secondo alcune fonti storiche il primitivo insediamento fu fondato dalla tribù dei Liguri Intemeli in età preistorica sull'altura di Colla Sgarba nella valle del torrente Nervia. Nel II secolo a.C. il villaggio fu conquistato dall'esercito dell'Impero romano, che rinominerà l'insediamento in Albium Intimilium, in seguito Albintimilium, riedificando una nuova città cinta da mura presso la foce del Nervia.
Nel 49 a.C., durante la dominazione romana, la città ospitò Cesare, diretto in Spagna; qui risiedette da un certo Domizio, suo sostenitore. Ciò suscitò l'indignazione dei Pompeiani: Domizio venne poco dopo fatto uccidere per mano di un certo Bellieno, servo di Demetrio, quest'ultimo comandante del presidio militare romano dell'odierna Ventimiglia. La popolazione, per la maggior parte fedele a Cesare, secondo quanto scrive Celio, il corrispondente di Cicerone, insorse allora contro il presidio, prendendo il sopravvento sulle poche guardie romane, e lo stesso Celio racconta di come dovette intervenire con un piccolo esercito per sedare la rivolta tra soldati e popolo. Il fatto storico è testimoniato dal motto che tutt'oggi è inscritto nello stemma comunale: Civitas ad arma iit: "la popolazione corse alle armi".
Ventimiglia restò sempre fedele a Roma, e tale riconoscenza fu premiata dallo stesso Cesare quando la riconobbe municipium dell'impero, favorendo così prosperità ed espansione. Nel 68 subì un saccheggio causato dallo scompiglio dei pretendenti al trono che si creò dopo la morte dell'imperatore Nerone. Negli scontri in un podere di Ventimiglia fu assassinata la nobile Giulia Procilla, madre di Gneo Giulio Agricola, che partecipò ai funerali e riparò ai danni subiti dai saccheggi stanziando appositi contributi verso la città intemelia.
I confini cittadini nel frattempo si espansero notevolmente, arrivando fino a Villa Matutiæ (l'odierna Sanremo) ad est e a Mentone verso ovest, sfruttando il percorso della via Julia Augusta realizzata da Ottaviano Augusto. La città intemelia subì diversi e notevoli cambiamenti urbanistici, grazie ad una completa rivisitazione degli architetti ed ingegneri di Roma che crearono nuove piazze, ville e case, acquedotti, fontane, bagni termali, un foro pubblico e un teatro.
La nuova urbanizzazione richiamava il classico stile di progettazione romano, usando una tecnica rettilinea ed ortogonale: il nuovo centro urbano, molto diverso dalla preesistente città vecchia dei Liguri sulle alture di Colla Sgarba, si estendeva lungo due vie principali - il Cardo e il Decumano -, che si intersecavano ad angolo retto con altre vie minori dette vici o subvici.
Dopo l'invasione dal re longobardo Rotari nel 644, gli abitanti nel periodo medievale abbandonarono l'antica città romana e si rifugiarono alla destra del fiume Roia, dove edificarono la nuova città col nome di Vintimilia. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la città entrò a far parte dei domìni di Carlo Magno dal 774 e, successivamente, diventerà una contea dipendente dalla Marca di Torino, di cui si hanno le prime notizie nel 962.
In età feudale si dichiarò libero Comune, divenendo dominio dei Conti locali - detti appunto di Lascaris di Ventimiglia -; essi dominarono diversi borghi e villaggi della Riviera di Ponente, scontrandosi più volte con le altre signorie locali ma soprattutto con la Repubblica di Genova. Quest'ultima, dopo aver conquistato l'intera Riviera di Levante e parte del ponente ligure, si spinse sempre più verso Ventimiglia, dando il via, nel XIII secolo, ad un vero e proprio assedio.
Nel 1221 Genova affidò il compito al comandante genovese Lotaringo di Martinengo di far cadere la città degli Intemeli e quindi sottometterla al volere della Repubblica. Dopo una lunga e aspra lotta, nella quale la città subì continui bombardamenti dalle alture di San Giacomo, Maure e Siestro e l'impaludamento del porto-canale alla foce del Roia, Ventimiglia fu conquistata, diventando per la Repubblica un'importante base strategica fortificata di frontiera.
La città nei secoli a seguire fu però sempre contesa da altre signorie locali, nonostante fosse oramai compresa nei territori genovesi, e diversi furono i pretendenti, quali i Grimaldi, gli Angioini, i Visconti, i Savoia, gli Sforza e anche dalla Francia; dal 1505 divenne definitivamente dominio genovese, subendone le sorti e le glorie.
Nel 1514 la Repubblica cedette la sovranità su Ventimiglia alla Casa di San Giorgio. Poiché, tuttavia, l'amministrazione dei possedimenti territoriali si era rivelata antieconomica, la Casa di San Giorgio restituì alla Repubblica tutti i territori che le rimanevano in sovranità, fra cui Ventimiglia, nel 1562[13].
La Repubblica in seguito la nominò a sede del locale e omonimo capitaneato, alla quale furono sottoposti villaggi, borghi e comuni vicini. Nel XVII secolo ottenne da Genova una propria autonomia economica e fiscale soprattutto per le continue lamentele della popolazione che, secondo fonti dell'epoca, manifestò più il proprio disaccordo agli stessi nobili locali.
Ventimiglia seguì successivamente le sorti di Genova, patendo anch'essa la dominazione austriaca del 1747 e l'invasione francese di Napoleone Bonaparte nel 1797. Fu proprio durante la nuova dominazione d'oltralpe che la comunità di Ventimiglia si costituì in municipalità della neo costituita Repubblica Ligure, nel Dipartimento delle Palme con capoluogo Sanremo.
Amministrativamente fece quindi parte del IX cantone di Ventimiglia nella Giurisdizione delle Palme e dal 1803 centro principale del X cantone delle Palme nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento delle Alpi Marittime.
Dopo la caduta di Napoleone, nel 1815 il territorio entrò nel Regno di Sardegna, sottoposto al Contado di Nizza. Al 12 agosto 1820 risale la ratificazione dei nuovi confini comunali tra i due municipi di Airole e Ventimiglia.
Dal 1861 è parte del nuovo Regno d'Italia. Dal 1859 al 1926 il territorio era compreso nel VIII mandamento di Ventimiglia del circondario di Sanremo, facente parte della provincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di Imperia).
Nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, furono arrestati a Ventimiglia almeno 3 tra i molti ebrei che nelle località della provincia di Imperia avevano cercato rifugio dalle deportazioni.[14]
Tra il 25 aprile e il 10 luglio 1945, finita ormai la seconda guerra mondiale, Ventimiglia ed il territorio circostante furono occupati dalla Francia che ne tentò l'annessione.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Intemelia.
«Drappo di azzurro…[15]»
«Drappo di rosso, al capo di giallo, caricato del leone coronato, il tutto di oro…[15]»
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del Governo del 13 agosto 1929[16][15]; il gonfalone è stato concesso con regio decreto del 19 marzo 1931.[17][16]
Il Gonfalone del Comune si fregia di Medaglia d'argento per le vittime civili, conferita in seguito agli avvenimenti della guerra 1940-1945.[17]
Balzi Rossi (toponimo italianizzato dal dialettale bàussi russi = sassi rossi) è il nome con cui si indica una località presso il confine di Stato di Ponte San Ludovico, caratterizzata dalla presenza di una parete rocciosa in cui si apre una serie di caverne. In alcune di queste, nel corso di varie campagne di scavi effettuati in tutta la seconda metà dell'Ottocento, sono stati scoperti numerosi reperti risalenti per lo più al paleolitico superiore, fra cui, oltre a svariati oggetti e resti di animali, una ventina di sepolture umane, di cui almeno sette riferibili a individui del tipo Cro-Magnon (uomo di Grimaldi).
Occupano l'area a levante di Ventimiglia presso la foce del torrente Nervia e comprendono la città romana di Albintimilium con le terme e l'adiacente teatro romano: quest'ultimo, databile alla fine del II secolo d.C., è uno dei più piccoli nel suo genere e unico in Liguria insieme all'anfiteatro romano di Luni.
Parte del materiale ritrovato nel corso degli scavi è esposto all'interno dell'antiquarium.
Abitanti censiti[18]
È da ricordare come Ventimiglia sia il più esteso e popoloso centro della conurbazione che dal confine di Stato si estende ininterrottamente fino alla Madonna della Ruota a Bordighera, conglobando così circa 55.000 residenti. Tale conurbazione nel periodo estivo vede aumentare notevolmente la sua popolazione, grazie ai turisti provenienti per lo più da Piemonte e Lombardia.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Ventimiglia sono 2 922[19], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[20]:
Una importante realtà associativa culturale di Ventimiglia è la Cumpagnia d'i Ventemigliusi, fondata nel 1927.
Ventimiglia è sede dei seguenti istituti scolastici:
A Ventimiglia ha sede una compagnia teatrale dialettale, la Cumpagnia d'u Teatru Ventemigliusu (sezione della Cumpagnia d'i Ventemigliusi).
Ventimiglia è sede del coro polifonico "Città di Ventimiglia" e della corale in costume "Cumpagnia cantante" (sezione della Cumpagnia d'i Ventemigliusi).
Ventimiglia ha anche all’attivo tuttora la sua storica banda musicale, con una continuità rara nel panorama musicale bandistico: la Banda Musicale “Città di Ventimiglia”, infatti, venne fondata nel 1853.
Nel 2009 viene fondata l'orchestra filarmonica giovanile "Città di Ventimiglia".
Nel suo celebre romanzo, Emilio Salgari non descrive propriamente la città, ma l'eroe eponimo, il Corsaro Nero, viene proprio da Ventimiglia. Il Cavaliere Emilio di Roccanera (o Roccabruna), signore di Ventimiglia e di Valpenta, è il protagonista dei primi due romanzi del ciclo de I corsari delle Antille, ossia Il Corsaro Nero e La regina dei Caraibi.
Per creare la figura del Conte di Ventimiglia, sembra che Salgari si sia ispirato al realmente esistito Capitan Romero, corsaro operante nel Mediterraneo, alle azioni di Salagro e Luchino, due corsari della nobile famiglia dei marchesi Di Negro[21][22].
Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Bevera, Calandri, Calvo, Carletti, Grimaldi Inferiore, Grimaldi Superiore, Latte, Mortola Inferiore, Mortola Superiore, Porra, Roverino, Sant'Antonio, San Bernardo, San Lorenzo, Sealza, Torri, Trucco, Varase, Verrandi, Villatella, Ville per una superficie territoriale di 53,73 km²[23]. La circoscrizione comunale di Ventimiglia conta inoltre 13 quartieri cittadini (due delle quali ex frazioni), oltre a numerose località minori comunali, raggruppate convenzionalmente in sei delegazioni. Confina a nord con i comuni di Olivetta San Michele, Airole e Dolceacqua, a sud è bagnato dal mar Ligure, ad ovest con i comuni francesi di Castellar e Mentone, ad est con Dolceacqua e Camporosso.
Le delegazioni sono:
La principale risorsa del comune è l'attività legata al turismo balneare, alla pesca e alla floricoltura. Oggi l'area Roia-Bevera svolge la funzione di zona industriale della città.
Importanti anche le attività commerciali, legate alla vicinanza della frontiera, rappresentate dai numerosi negozi e dal mercato settimanale del venerdì che richiama, tra gli altri, numerosi visitatori dalla Francia. Molto numerosi sono i ristoranti, bar e pub che si susseguono quasi ininterrottamente sul lungomare cittadino e nelle vie del centro.
Il territorio di Ventimiglia è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia che gli permette il collegamento stradale, ad est, con Camporosso e Vallecrosia, e verso ovest verso il confine di stato con la Francia. Dalla città intemelia origina inoltre la strada statale 20 (il cui tratto iniziale rappresenta una tangenziale, che evita un passaggio a livello e l'attraversamento di Roverino), la quale, risalita la val Roia (per ampio tratto in territorio francese, dove assume la denominazione di RN 204) e oltrepassato il colle di Tenda, conduce a Limone Piemonte, Cuneo e infine a Torino.
Nel 1903 venne istituita la prima linea extraurbana con autobus d'Italia che collegava Ventimiglia a Garessio nel cuneese.
Inoltre è raggiungibile anche grazie al proprio casello autostradale sull'autostrada A10.
Sono presenti due stazioni: una stazione ferroviaria internazionale di confine, nel pieno centro cittadino, e la stazione di Bevera presso l'omonima frazione ventimigliese, quest'ultima lungo la linea per Cuneo. Tre linee originano dalla stazione centrale: la linea Genova-Ventimiglia, la linea Cuneo-Limone-Ventimiglia e la linea Marsiglia-Ventimiglia.
La linea ferroviaria per Cuneo, detta anche del Col di Tenda, è considerata una delle più pregevoli, a livello paesaggistico, d'Europa. Da Ventimiglia parte giornalmente un TGV (Train à Grande Vitesse) delle ferrovie francesi con destinazione Parigi.
In località Scoglietti è presente il locale porticciolo turistico - denominato Cala del Forte - i cui lavori hanno interessato l'area tra il 2010 e il 2020[24]; il completamento finale dell'opera è prevista a giugno 2021. L'approdo attualmente può ospitare 178 imbarcazioni, dai 6,5 ai 70 metri di lunghezza.
Ventimiglia è collegata a Sanremo e Taggia da una lunga linea filoviaria, detta filovia della Riviera dei Fiori. Essa, in città, ricalca il percorso della preesistente tranvia Ventimiglia-Bordighera; quest'ultima, realizzata dalla Woodhouse & Baillie, società legata alla prima compagnia elettrica della città, la Riviera Electric Supply Company, fu in esercizio dal 1901 al 1936.[25]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1985 | 1986 | Mario Blanco | DC | Sindaco | [26] |
1986 | 1986 | Alberto Cassini | DC | Sindaco | [27] |
20 dicembre 1986 | 1987 | Elio Landolfi | Comm. straord. | ||
22 agosto 1987 | 1988 | Pietro Ravera | DC | Sindaco | |
16 marzo 1988 | 6 giugno 1992 | Albino Ballestra | DC | Sindaco | |
30 luglio 1992 | 21 dicembre 1992 | Albino Ballestra | DC | Sindaco | |
18 febbraio 1993 | 12 novembre 1993 | Guido Pastor | PSI | Sindaco | [28] |
20 dicembre 1993 | 28 giugno 1994 | Elio Landolfi | Comm. straord. | [29] | |
28 giugno 1994 | 8 giugno 1998 | Claudio Berlengiero | Alleanza dei Progressisti, PRC, Rinnovare (Coalizione di centro-sinistra e di liste civiche) |
Sindaco | |
8 giugno 1998 | 27 maggio 2002 | Giorgio Valfrè | FI, AN, CDU (Coalizione di centro-destra) |
Sindaco | [30] |
28 maggio 2002 | 29 maggio 2007 | Giorgio Valfrè | FI, AN, UdC (Coalizione di centro-destra) |
Sindaco | [31] |
29 maggio 2007 | 6 febbraio 2012 | Gaetano Scullino | FI, AN, UdC, LN (Coalizione di centro-destra) |
Sindaco | [31][32][33] |
7 febbraio 2012 | 17 dicembre 2012 | Giovanni Bruno, Antonio Lucio Garufi, Luciana Lucianò | Commissione straordinaria | [34] | |
18 dicembre 2012 | 5 agosto 2013 | Giovanni Bruno, Pasquale Aversa, Luciana Lucianò | Commissione straordinaria | [35] | |
6 agosto 2013 | 9 giugno 2014 | Giuseppe Larosa, Pasquale Aversa, Luciana Lucianò | Commissione straordinaria | [36] | |
10 giugno 2014 | 27 maggio 2019 | Enrico Ioculano | PD, Ventimiglia Cambia Verso (Coalizione di centro-sinistra e di liste civiche) |
Sindaco | [37] |
28 maggio 2019 | 24 giugno 2022 | Gaetano Scullino | FI, LSP, FdI, Scullino Sindaco (Coalizione di centro-destra e di liste civiche) |
Sindaco | [38] |
24 giugno 2022 | 29 maggio 2023 | Samuele De Lucia | Comm. straord. | [39] | |
29 maggio 2023 | in carica | Flavio Di Muro | FI, LSP, FdL, Torna grande Ventimiglia (Coalizione di centro-destra e di liste civiche) |
Sindaco | [40] |
Vela
Stand Up Paddle
Canoa e Kayak
Basket
Tiro con l'arco
Calcio
Judo
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