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Miss Italia

concorso di bellezza italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Miss Italia
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Miss Italia è un concorso di bellezza italiano, volto ad eleggere, simbolicamente, la ragazza più bella d'Italia. Fin dalla prima edizione del 1946 ha visto tra le sue concorrenti molte giovani donne che sarebbero poi diventate famose nel mondo dello spettacolo.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Miss Italia (disambigua).
Dati rapidi Tipo, Fondazione ...

La Miss Italia in carica è la vincitrice dell'edizione 2025, Katia Buchicchio.

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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Antesignano di Miss Italia è il concorso di 5000 lire per un sorriso, disputatosi dal 1939 al 1941 da un'idea di Dino Villani per sponsorizzare una marca di dentifricio. Si tratta di un concorso fotografico: le concorrenti non sfilano fisicamente, ma si limitano ad inviare una loro foto.[1]

Dopo l'interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, il concorso riprende nel 1946 e adotta il nome attuale di Miss Italia. Le prime edizioni, che ora prevedono la sfilata delle miss, si svolgono a Stresa, che mantiene quasi intatta la sua struttura alberghiera nonostante la guerra. Nel corso degli anni il concorso vede alcuni cambi di sede.

Miss Italia passa indenne gli anni della contestazione e del femminismo, pur continuando a raccogliere di tanto in tanto critiche per il modo in cui viene presentata la donna.

Molte delle partecipanti al concorso di Miss Italia, sia vincitrici che non, sono riuscite a sfondare nel mondo del cinema e dello spettacolo in generale. Tra le più celebri si ricordano: Silvana Pampanini, Silvana Mangano, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Lucia Bosè, Roberta Capua, Mirca Viola, Caterina Murino, Simona Ventura, Anna Falchi, Martina Colombari, Christiane Filangieri, Anna Valle, Daniela Ferolla, Francesca Chillemi, Miriam Leone, Giusy Buscemi, Giulia Salemi.

Il concorso nel corso degli anni si adegua ai costumi della società italiana. Nel 1950 va in onda per la prima volta alla radio (ed è dello stesso anno il film dedicato al concorso di bellezza, Miss Italia, interpretato, fra gli altri, dall'ex concorrente Gina Lollobrigida e da Constance Dowling), nel 1959 entra a far parte di Miss Italia Enzo Mirigliani, che ne assume la direzione sostituendo Dino Villani. Nel 1979 il concorso approda in televisione, prima su un circuito di emittenti locali, poi dal 1981 al 1987 su Canale 5 e Italia 1, che si alternavano nella trasmissione dell'evento; dal 1988 al 2012 il concorso va in onda in diretta televisiva su Rai 1 e dal 2013 al 2018 su LA7; nel 2019 il concorso è trasmesso nuovamente dalla Rai.

Nel 1990 vengono abolite le "misure" delle ragazze (seno-vita-fianchi); nel 1994 il concorso viene aperto alle ragazze sposate e/o con figli, anche in seguito allo strascico di polemiche successive alla vittoria della forlivese Mirca Viola (1987), poi squalificata perché sposata e con un figlio, mentre nel 1996 si ha l'elezione della prima (e finora unica) Miss Italia non caucasica, di origine non italiana e dalla pelle scura, Denny Méndez, proveniente dalla Repubblica Dominicana. L'età delle partecipanti al concorso viene via via aumentata: durante gli anni '70 e '80 si sono avute diverse miss minorenni (Anna Kanakis e Susanna Huckstep, le più giovani, hanno vinto il titolo a 15 anni, altre invece, come Lucia Bosè nel 1947 e Martina Colombari nel 1991, hanno vinto il titolo a 16 anni), mentre a partire dagli anni '90 la presenza di ragazze adolescenti produce diverse proteste da parte di movimenti e esponenti politici, tra cui una forte presa di posizione di alcuni esponenti della Lega Nord nel settembre 1994 (allora partito di maggioranza del Governo Berlusconi I), che dopo la messa in onda della finale del concorso propone un disegno di legge per vietare alle minorenni la partecipazione ai concorsi di bellezza, causando una decisa replica di Mirigliani in difesa della manifestazione[2]. Dall'edizione 2002 il regolamento viene modificato[3] permettendo l'accesso al concorso solo alle ragazze che siano maggiorenni alla data prevista per la finale.

Nel 2007 nasce la polemica sulla valorizzazione del "lato B" delle miss. Nel 2011 vengono introdotte novità di rilievo come Miss Italia Sport, titolo dedicato alle sportive, e Miss Forme Morbide.

Nelle varie giurie che si sono succedute nel corso degli anni figurano alcuni dei nomi più importanti della cultura e dello spettacolo italiano. Tra i giurati si ricordano: Totò, Giorgio De Chirico, Giovanni Guareschi, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, Alberto Lattuada, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Lina Wertmüller, Dino Risi, Alberto Sordi, Claudia Cardinale, Sophia Loren, Raimondo Vianello, Mike Bongiorno, Luciano Rispoli, Maurizio Costanzo e Pippo Baudo.

Oltre al titolo di Miss Italia, durante il concorso vengono assegnati diversi titoli secondari, variabili negli anni e a seconda degli sponsor delle edizioni, tra cui: Miss Deborah Milano, Miss Sorriso Fiat, Miss Eleganza Silvian Heach, Miss Cinema Planter's, Miss Televolto, Miss Ragazza in Gambissima Luciano Barachini, Miss TV Sorrisi e Canzoni, Miss Miluna, Miss Wella Professionals, Miss Rocchetta Bellezza, Miss Benessere Specchiasol. Dal 1991 viene istituito il concorso separato "Miss Italia nel mondo", che premia la ragazza più bella tra quelle residenti all'estero (di norma figlie di emigrati). Nel 2012 poi viene istituito un concorso dedicato alle ragazze straniere che vivono in Italia da almeno un anno.

Organizzatore di Miss Italia dal 1959 al 2002 è stato Enzo Mirigliani, al cui lavoro il concorso deve gran parte della sua fortuna. Il patron ha ceduto il posto alla figlia Patrizia Mirigliani nel 2003.

Nel 2013 la Rai annuncia che non trasmetterà più il concorso di bellezza, che passa quindi su LA7; l'approvazione dell'allora Presidente della Camera Laura Boldrini suscita polemiche contrastanti[4][5]. LA7 ha trasmesso la kermesse fino al 2018 ottenendo degli ascolti molto più bassi.

Nel 2014 vengono introdotte due novità di grande rilievo: l'età massima delle partecipanti passa da 26 a 30 anni; sono ammesse anche le ragazze nate in Italia da genitori stranieri, anche se non in possesso della cittadinanza italiana. Per la prima volta nella storia del concorso, la realizzazione dello show viene affidata ad una società di produzione esterna: Magnolia, guidata da Leonardo Pasquinelli.

Nel 2016 continua la collaborazione con LA7 e la produzione della trasmissione viene affidata al Consorzio Gruppo Eventi guidato da Vincenzo Russolillo, già agente regionale di Miss Italia per la Basilicata dal 2000. La regia viene affidata per la prima volta nella storia del Concorso ad una donna, Giuliana Baroncelli.

Nel 2018 vince il concorso la ballerina Carlotta Maggiorana, prima Miss di sempre a conquistare regolarmente la vittoria da sposata.

Nel 2019, in occasione degli 80 anni della kermesse, la finale del concorso torna ad essere trasmessa su Rai 1.

Nel corso del 2020 e del 2021 la manifestazione ha subito forti rallentamenti nello svolgimento delle selezioni regionali a causa della pandemia di COVID-19 e della relativa difficoltà nell'organizzare eventi dal vivo. Nonostante ciò, l'ottantunesima edizione è stata confermata, con la finale svoltasi il 14 dicembre 2020, per la prima volta nella storia del concorso a Roma e trasmessa solamente in streaming sui canali social del concorso.[6]

Miss Italia 2021 si è svolta al Casinò di Venezia ed è stata trasmessa solamente sul web tramite la piattaforma streaming Helbiz Live[7] con la finale in programma per il 13 febbraio 2022.[8]

Miss Italia 2022 si è svolta a Roma il 21 dicembre 2022 ed è stata trasmessa esclusivamente tramite streaming sui canali YouTube e Facebook del concorso, mentre l'edizione del 2023 è stata trasmessa sempre in streaming sul sito web ufficiale della kermesse (nonostante per quest'ultima ne fosse stato inizialmente annunciato il ritorno in televisione sulla Rai dopo quattro anni, poi non avvenuto) così come anche l'edizione 2024, ospitata dal teatro comunale di Porto San Giorgio.

Nel febbraio 2025 è uscito su Netflix il documentario Miss Italia non deve morire, incentrato sui tentativi di Patrizia Mirigliani e del suo board di riportare il concorso agli antichi fasti[9], il 31 luglio dello stesso anno viene annunciato che il concorso tornerà ad essere trasmesso dalla Rai in streaming sulla piattaforma RaiPlay ed in simulcast anche su San Marino RTV; la finale del 2025 si è tenuta nuovamente a Porto San Giorgio il 15 settembre, al PalaSavelli.[10] La produzione e i diritti esclusivi del concorso Miss Italia sono stati affidati alla società Digitalis multimedia Srl.[11]

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Vincitrici

Riepilogo
Prospettiva

5000 lire per un sorriso

Lo stesso argomento in dettaglio: 5000 lire per un sorriso.
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Miss Italia

Alcune Miss hanno partecipato indossando fasce assegnate nelle preselezioni di regioni diverse da quelle di loro nascita o di residenza; tra queste, Anna Maria Bugliari (1950), Isabella Valdettaro (1951), Eloisa Cianni (1952), Nives Zegna (1956), Brunella Tocci (1955), Beatrice Faccioli (1957), Paola Falchi (1958), Marisa Jossa (1959), Layla Rigazzi (1960), Raffaella De Carolis (1962), Loredana Piazza (1974), Roberta Capua (1986), Michela Rocco di Torrepadula (1987), Nadia Bengala (1988), Tania Zamparo (2000) e Daniela Ferolla (2001). Di seguito sono elencate le regioni scritte sulle fasce.

Ulteriori informazioni Anno, Vincitrice ...

Provenienza delle vincitrici

Di seguito le regioni in cui erano residenti le vincitrici al momento dell'elezione.[16]

Ulteriori informazioni Titoli, Regione ...

Ad oggi il Molise e la Valle d'Aosta sono le uniche due regioni che non hanno mai visto vincitrice della kermesse una propria ragazza.

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Titoli speciali

Riepilogo
Prospettiva

Nel corso delle edizioni di Miss Italia, sono state consegnate anche altre prestigiose fasce. Le più antiche sono: Miss Cinema, Miss Eleganza e Miss Sorriso. Di seguito le titolate anno per anno.

Ulteriori informazioni Anno, Nome ...
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Organizzazione

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Trasmissione

Riepilogo
Prospettiva

Serate televisive e social

Ascolti

I risultati elencati si riferiscono alla serata finale del concorso.

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Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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