Remove ads
attrice italo-spagnola (1931-2020) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Lucia Bosè[n 1] (Milano, 28 gennaio 1931 – Segovia, 23 marzo 2020[2]) è stata un'attrice italiana naturalizzata spagnola, eletta Miss Italia 1947.
Lucia Bosè | |
---|---|
Lucia Bosè negli anni '50 | |
Altezza | 173 cm |
Misure | 86-65-89 |
Occhi | castani |
Capelli | castani |
Miss | Italia 1947 |
Lucia, figlia di Domenico Bosè e Francesca Borloni[3][4][5], era una commessa milanese della famosa Pasticceria Galli[6] quando fu notata dal regista Luchino Visconti. Le porte del cinema si aprirono dopo il 1947 grazie alla vittoria del concorso Miss Italia a Stresa. Alla stessa edizione parteciparono altre concorrenti divenute poi famose attrici: Gianna Maria Canale, Gina Lollobrigida (classificatesi rispettivamente seconda e terza), Eleonora Rossi Drago (quarta, che fu poi esclusa perché sposata e madre) e Silvana Mangano (quinta).
Superò il provino per Riso amaro ma l'opposizione della famiglia la costrinse a rinunciare al film. Partecipò comunque ad alcune pellicole che segnarono l'affermazione del neorealismo italiano, come Non c'è pace tra gli ulivi (1950) di Giuseppe De Santis, ma soprattutto Cronaca di un amore (1950) di Antonioni per il quale fu anche La signora senza camelie (1953). In questo primo periodo fu diretta anche da Luciano Emmer e Francesco Maselli (in Gli sbandati, 1955), partecipando inoltre a diverse pellicole brillanti a fianco del suo primo fidanzato Walter Chiari. Dopo 17 film si sposò e lasciò il cinema ma rimase un popolare personaggio da rotocalco. Tornò sugli schermi alla fine degli anni sessanta, per lo più in ruoli secondari in pellicole quali Sotto il segno dello scorpione dei Taviani; Metello di Mauro Bolognini, Fellini Satyricon, di Federico Fellini. Tra le interpretazioni successive si ricordano: Cronaca di una morte annunciata (1987), di Francesco Rosi, L'avaro (1990) di Tonino Cervi (pellicola dove venne doppiata da Angiolina Quinterno), Volevo i pantaloni (1990) di Maurizio Ponzi, I Viceré (2007) di Roberto Faenza.
Sei anni più tardi sarà protagonista nel film di Paolo Benedetti e David Sordella, Alfonsina y el mar.[7] Nel 2000 riuscì a realizzare un suo sogno di gioventù creando nella città di Turégano il Museo degli angeli, ospitante le rappresentazioni degli angeli provenienti da ogni parte del mondo. Nel 2017 ricevette il Wilde Vip European Award per l'arte e la cultura, onorificenza conferita dalla Dreams Entertainment con l'Osservatorio Parlamentare Europeo.[8] È morta di covid-19 il 23 marzo 2020 durante il ricovero in ospedale a Segovia, in Spagna. La sua ultima apparizione in un programma televisivo italiano era stata a Domenica in con Mara Venier su Rai 1.[9][10] L'attrice da molti anni aveva capacità polmonari ridotte, per via della tubercolosi contratta durante l'infanzia.[11]
Lucia Bosè, dopo un lungo fidanzamento con l'attore italiano Walter Chiari, conobbe il torero Luis Miguel Dominguín che sposò nel 1955: da lui ebbe i figli Miguel, Lucia e Paola (un quarto figlio morì poco dopo la nascita). Le nozze civili furono celebrate a Las Vegas e quelle religiose in Spagna. Il matrimonio si concluse nel 1968 con la separazione, a causa delle continue infedeltà del marito.
Ebbe modo di frequentare personalità di rilievo, come Pablo Picasso, Luchino Visconti (padrino di battesimo di Miguel) ed Ernest Hemingway.
Tra i suoi nipoti c'era anche la modella Bimba Bosé, morta prematuramente di cancro al seno nel 2017, che l'aveva resa bisnonna di due femmine.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.