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costumista e insegnante italiano (1927-2019) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Piero Tosi (Sesto Fiorentino, 10 aprile 1927 – Roma, 10 agosto 2019[1]) è stato un costumista italiano.
Figlio di un fabbro ha da sempre coltivato la passione per il teatro e la moda, e fin da giovane leggeva Shakespeare e ne immaginava i costumi. Studia a Firenze all'Accademia delle Belle Arti ed è allievo di Ottone Rosai. Da giovane viene introdotto da Franco Zeffirelli nel mondo artistico del dopoguerra,[2] e viene preso come assistente alla regia da Luchino Visconti per uno spettacolo del Maggio Musicale Fiorentino. In seguito inizia a lavorare nel cinema come costumista, sempre per Visconti, e debutta con il film Bellissima nel 1948 disegnando i costumi per Anna Magnani.[3]
Ha dato il meglio di sé con Luchino Visconti, nella prosa (La locandiera), nella lirica (La sonnambula, Macbeth) e nel cinema (Senso, Rocco e i suoi fratelli, Le notti bianche, Il gattopardo, Morte a Venezia); nonché con altri registi, tra i quali Mauro Bolognini, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Liliana Cavani, Franco Zeffirelli e Pier Paolo Pasolini.[4]
Nella sua carriera Tosi ha vestito i più importanti divi del cinema italiano, come Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Alida Valli, da Sophia Loren a Silvana Mangano e Claudia Cardinale;[5] contribuendo così alla creazione dell'immaginario collettivo del primo dopoguerra e alla costruzione delle pietre miliari dell'industria cinematografica italiana.[6]
Tosi ha operato presso alcune tra le principali sartorie teatrali di prestigio, come quella di Umberto Tirelli[7].
Per molti anni ha insegnato alla Scuola nazionale di cinema presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove dal 1997 al 2000 viene girato il documentario Chiari e morbidi tessuti - L'arte di Piero Tosi di Matteo Pedani poi proiettato nella cerimonia degli Oscar alla carriera. Nel 2008 il Centro Sperimentale di Cinematografia gli ha dedicato il documentario di Francesco Costabile L'abito e il volto - Incontro con Piero Tosi, vincitore del premio del pubblico al Biografilm Festival[8].
La sua ultima apparizione è nel docufilm “Alida” di Mimmo Verdesca, dedicato alla sua cara amica Alida Valli.
Piero Tosi è morto a Roma e le sue ceneri sono state deposte a Firenze nella tomba di famiglia del collega e amico Franco Zeffirelli.[9]
Piero Tosi è stato uno dei primi costumisti a considerare il costume come una parte estesa del personaggio, un modo per raccontarne la storia, l'umore e il carattere. Studiava gli abiti con una minuziosa attenzione al particolare ed un inconfondibile amore per il dettaglio. I suoi costumi non erano solo parte del contesto e non avevano solo il compito di renderlo realistico, ma una vera e propria sottotrama. Tosi lavorava cercando una bellezza raffinata ed elegante, mai visionaria seppur originale, che ricorda i quadri e le arti figurative. Molti sono i costumisti che hanno poi dichiarato di essersi ispirati al suo lavoro tra cui Milena Canonero e Gabriella Pescucci. Conduceva lunghe ricerche per creare abiti storicamente esatti, ma spesso inseriva dei dettagli che ricordavano la modernità, anche se impercettibili. Lavorava con gli attori che avrebbero indossato i suoi costumi, affinché questi fossero un aiuto nella recitazione ed esaltassero i protagonisti. Quasi mai era completamente soddisfatto del suo lavoro, e ha rinunciato a diverse collaborazioni, si è negato ad esempio a Stanley Kubrick.[10] Si dice che amava dormire con i tessuti prima di sceglierli, per ascoltare ciò che avevano da dire e per capirli meglio.[11]
Dal 2009 il Bif&st di Bari conferisce un Premio intitolato a Piero Tosi per il miglior costumista tra i film del festival[12][13].
Nel 2013 l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che assegna annualmente i premi Oscar, ha deciso di conferirgli un premio alla carriera, ritirato da una delle sue attrici preferite, Claudia Cardinale: per l'occasione, la Galleria del costume di Palazzo Pitti ha dedicato una mostra ai suoi costumi di scena[14]. La mostra si è svolta dal 1º ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 presso la Galleria del Costume di Palazzo Pitti ed ha reso omaggio al grande maestro esponendo circa una quindicina di abiti di scena di Piero Tosi; nell'allestimento sono stati inseriti anche un nucleo di importanti abiti storici provenienti dalla donazione di Umberto Tirelli alla Galleria del Costume nel 1986[7].
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