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festività che cade il 15 agosto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Ferragosto è il nome popolare italiano del giorno festivo dell'Assunzione di Maria, celebrato il 15 agosto in gran parte dei paesi cattolici e di origine romana antica. Poiché la festività fu creata per ragioni politiche, la Chiesa cattolica decise di spostarla al 15 agosto (giorno dell'Assunzione di Maria istituito nel 1950), consentendo così di includerla nella festività religiosa.
Per metonimia è anche il periodo delle vacanze estive intorno a questa giornata, che può essere un fine settimana lungo (ponte di) o gran parte di agosto.[1] Il giorno di Ferragosto è tradizionalmente dedicato a pranzi al sacco, barbecue, gnocco e tigelle, gite fuori porta, falò, spettacoli pirotecnici e, data la calura stagionale, a rinfrescanti bagni nelle piscine, nelle acque marine, fluviali o lacustri. Molto diffuso anche l'esodo verso le località montane o collinari in cerca di refrigerio.
Ferragosto | |
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Cartello buon Ferragosto in una spiaggia di Cattolica | |
Tipo | Popolare in coincidenza con la Festa religiosa dell'Assunzione di Maria |
Data | 15 agosto |
Celebrata in | Italia Francia Spagna Portogallo Belgio Lussemburgo Austria Andorra San Marino Malta Svizzera (cattolica) Liechtenstein Germania (cattolica) Monaco Città del Vaticano Slovenia Croazia Bosnia ed Erzegovina (cattolica) Grecia Cipro Romania |
Tradizioni | Balneazione, gite, grigliate, picnic |
Tradizioni religiose | Processioni |
Tradizioni culinarie | Carne e verdure alla griglia |
Data d'istituzione | Antica Roma |
Altri nomi | Assunta |
Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti (lett. "riposo di Augusto") indicante una festività presumibilmente istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. da celebrarsi il 1º agosto e che si aggiungeva alle altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.[senza fonte] Si tratta di una versione diffusa in epoca rinascimentale e moderna:[2] l'unica fonte antica a parlarne è Aulo Gellio che nelle Notti attiche parla di una serie di festività estive che andavano dal 23 giugno al 1° agosto, dedicate alla vendemmia e al raccolto, ma non a una pausa dal lavoro.[3] Inoltre dal 12 al 15 si era celebrato il trionfo su Antonio e Cleopatra nel 30 a.C., e per ciò il mese di agosto, chiamato prima sextilis (il sesto mese dell'anno del calendario romano, che cominciava da Martius), fu rinominato augustus nell'anno 8 a.C. in onore dell'imperatore, su decisione del Senato di Roma.[4]
Nel corso dei festeggiamenti in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli; gli animali da tiro (buoi, asini e muli) venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Queste tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, nel "Palio dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16 agosto. La denominazione "palio" deriva dal pallium, il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'Antica Roma.[5]
In occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia; l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio.[6]
La festa fu spostata dal 1º al 15 agosto dalla Chiesa cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell'Assunzione di Maria.[7] Fu infatti nel VII secolo Papa Sergio I a scegliere il 15 agosto quale data per l'Assunzione in cielo della Vergine Maria.[8]
La tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista.[9] A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, il regime organizzava centinaia di gite popolari. In particolare dal ferragosto 1931 al settembre 1939 ciò fu favorito dall'istituzione dei Treni popolari speciali, inizialmente solo di 3ª classe, con prezzi fortemente scontati.[10]
L'iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L'offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva due formule, Gita di un sol giorno, nel raggio di circa 100 km, e Gita dei tre giorni con raggio di circa 200 km.[11] Essi furono popolarmente ribattezzati treni di Ferragosto, benché, secondo fonti autorevoli, un regime tariffario popolare fosse applicato per tutta la stagione estiva.[12]
«A ferragosto, piccioni arrosto.»
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