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ciclista su strada e pistard belga Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Patrick Sercu (Roeselare, 27 giugno 1944 – Roeselare, 19 aprile 2019) è stato un pistard e ciclista su strada belga, tra i più polivalenti corridori su pista di sempre: fu l'unico a vincere gare in cinque specialità diverse, ovvero velocità, omnium, americana, chilometro da fermo e cronometro[1][2]
Patrick Sercu | ||||||||||||||||||||||||||||
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Patrick Sercu alla Sei giorni di Gand, 2008 | ||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Belgio | |||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 180 cm | |||||||||||||||||||||||||||
Peso | 76 kg | |||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1983 | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 22 agosto 2020 | ||||||||||||||||||||||||||||
Tra i dilettanti fu campione mondiale nella velocità nel 1963 e campione olimpico a Tokyo 1964 nel chilometro da fermo. Professionista dal 1965 al 1983, vinse due titoli mondiali di velocità, nel 1967 e 1969, e soprattutto 88 Sei giorni, un record assoluto, venendo per questo soprannominato "Il Re delle Sei Giorni"[3]. Attivo anche su strada, si aggiudicò tredici tappe al Giro d'Italia e sei al Tour de France, corsa in cui vinse anche una classifica a punti nel 1974..
Figlio di Albert Sercu, anch'egli ciclista professionista, medaglia d'argento ai campionati del mondo 1947, ottenne la prima vittoria l'11 ottobre 1959 a Vlamertinge.[4] Tra i dilettanti su pista si aggiudicò il titolo mondiale di velocità nel 1963 e la medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Tokyo 1964 nel chilometro da fermo.
Professionista su pista dal 1965 al febbraio 1983[4], vanta all'attivo la partecipazione a 223 Sei giorni, con 88 vittorie[3] (record, da cui il suo soprannome di "Re delle Sei Giorni"): tra queste, undici affermazioni a Gand, otto a Dortmund e Londra, sette a Berlino, sei a Rotterdam e Anversa. Da professionista vinse anche due titoli mondiali nella velocità, nel 1967 su Giuseppe Beghetto e nel 1969 su Robert Van Lancker, oltre a due medaglie d'argento di specialità, nel 1965 e 1968[4]. Vinse anche diciotto titoli europei, undici nell'omnium, sei nell'americana e uno nel derny[4], e trenta titoli nazionali.
Su strada vestì la divisa di formazioni come Solo-Superia (che lo lanciò al professionismo nel 1965), Flandria, Faema, Dreher/Brooklyn e Fiat France. Fu uno specialista degli arrivi in volata, vincendo più di sessanta corse, fra le quali tredici tappe al Giro d'Italia e sei al Tour de France, corsa in cui si aggiudicò anche la classifica a punti dei velocisti nel 1974[3]. Ottenne piazzamenti di rilievo anche nelle classiche monumento, con sette piazzamenti complessivi fra i primi dieci, tre alla Milano-Sanremo, con un quinto posto nell'edizione 1973, tre al Giro delle Fiandre e uno alla Parigi-Roubaix, e si aggiudicò alcune corse di un giorno come la Sassari-Cagliari e la Kuurne-Bruxelles-Kuurne[4]. Nel 1974 partecipò anche ai campionati del mondo di Montréal. Concluse la carriera da stradista nel 1980.
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