politico italiano Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
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Nicola Vendola detto Nichi (1958 – vivente), politico italiano.
Citazioni in ordine temporale.
1999
[Su Emma Bonino] Ragiona come un funzionario modello della Cia. Predica la non violenza degli aerei Mirage e B52. Gli piacciono le carneficine umanitarie. È un sacerdote dell'idilio atomico.[1]
2008
Personalmente penso che la categoria del comunismo abbia oggi un potenziale largamente inesplorato. A condizione, appunto, di essere agìto non come una risposta precotta, ma come una ricerca comune e una domanda radicale sulla espropriazione di senso anche della vita, in questa fase storica.[2]
[Rispondendo alla domanda «Vedi mai Porta a Porta?»] Quando ho crisi d'insonnia sì.[3]
Poco tremontianamente puntiamo su arte e cultura per vincere la sfida al provincialismo e la guerra contro l'ideologia della paura indotta dalla recessione. Noi siamo all'opposizione della cultura come idea marginale e parassitaria.[4]
2009
[...] non vale niente se non hai condivisione del dolore del mondo! Non vale niente la politica se non sente le ferite dell'umanità! Non vale a niente, niente! Non vale niente studiare! Non vale pettinarsi... Non vale presentarsi bene al mondo... Non vale innamorarsi... Non vale inebriarsi nella buona musica... non vale conoscere la bellezza di un sonetto di Shakespeare... non vale innamorarsi del chiaro-scuro di una pittura di Caravaggio... non vale niente e niente se non sai piangere le lacrime del mondo quando quando l'umanità è ferita, vilipesa, umiliata, uccisa! Non vale niente! È inutile andare in Chiesa alla domenica e farsi il segno della croce per poi tradirlo tutti i giorni! È inutile! Siamo ipocriti![5]
Noi ci battiamo per il bene di tutti, anche per quello di Silvio Berlusconi. Perché un vecchio di settantatré anni si deve rilassare, non deve vivere con l'angoscia del sudore che gli scioglie il fard.[6])
Gasparri, io preferisco essere perdente ma libero piuttosto che vincente, ma servo, come sei tu! (da un comizio a Bari, 4 giugno 2009[7])
Vi dico due parole importanti. "Sinistra" che significa la casa dei diritti, che significa accendere le luci sugli angoli del dolore sociale, che significa parlare degli invisibili, di tanta gente smarrita e perduta! E l'altra parola: "Libertà"! Dobbiamo liberare la libertà. Dobbiamo liberarla: ne han fatto un mercimonio, l'hanno sequestrata in un supermarket, l'hanno messa in una prigione: è la libertà dei potenti di fare ciò che credono e ciò che vogliono, di umiliare la giustizia, di umiliare un popolo! Non è questa la libertà! La libertà è un'altra![8]
La canzone più bella della mia vita è stata sempre quella di Franco Battiato, La cura: aver cura degli altri, aver cura degli altri; poter dire a ogni essere umano che "Sei un essere speciale e io avrò cura di te." Perché ogni essere umano è un essere speciale.[9]
Abbiamo combattuto, per esempio, contro il ministro Luca Zaia, un padano svagato e incosciente, che non capisce i disagi del mondo agricolo.[10]
Siamo uomini pubblici e abbiamo dei doveri pubblici: anche quello di difendere un certo decoro e una certa eleganza nell'esprimere le nostre passioni.[12]
La Gelmini usa un punteggio particolare: premiare quelli che stanno meglio. E noi ci ispireremo sempre alla Gelmini: vedremo quel che farà lei e noi faremo l'esatto contrario![13])
Il nostro compito fondamentale anche quando facciamo politica è educare le giovani generazioni al culto della bellezza, alla custodia della bellezza. E la bellezza non sono le giovani prostitute che vengono dall'Albania, signor Presidente del Consiglio! Volgare, volgare, volgare! Bisognerebbe avere rispetto di povere donne prigioniere di una tratta infame! Un establishment da escort: ci ha abituato anche a questo genere di degrado della vita pubblica. Vergogna! Questa è una cosa di cui vergognarsi! Non avete rispetto delle donne, della loro dignità, della loro sensibilità! Immaginate siano carne da macello, che siano escort, corpo da mercimonio![14])
Non sono proprio una tragedia le rughe e i capelli bianchi... che siam belli perché siam pieni di difetti! Siamo belli, non perché siamo onnipotenti, ma perché siamo fragili, per quello siamo belli! Perché abbiamo paura! Perché ci tremano le gambe! Perché ci sentiamo goffi! Perché abbiamo bisogno di amore! Per questo siam belli![15]
[Riferendosi alla anniversario della liberazione d'Italia] Si dice che è una festa che dovrebbe unificare gli italiani. Ci sono dei connazionali con cui non mi sento unito; se in alcune parti d'Italia si può immaginare una propensione naturale alla pulizia etnica, io non mi sento unito. Se trovo un sindaco che immagina di dover punire dei bambini per stigmatizzare l'atteggiamento delle loro famiglie, io non mi sento unito a quel sindaco. Se c'è chi pensa che l'omofobia, il razzismo, la xenofobia, la mitologia negativa del diverso, siano ingredienti con cui convivere, io non mi sento di unirmi a chi pensa che l'intolleranza sia un fatto naturale.[16]
[Riferendosi all'assalto degli israeliani alla Freedom Flotilla] Le immagini di quanto accaduto stanotte a largo delle coste turche, per mano dell'esercito israeliano, contro i pacifisti, offrono l'idea di una violenza cieca e drammatica. Si tratta di un'aggressione inedita. È la più grave strage compiuta contro chi, da volontario, ha il compito di essere operatore di pace. È un atto di barbarie senza precedenti che dovrebbe determinare indignazione e condanna unanime da parte di tutto il mondo civile. È in atto una vera e propria guerra. Il governo di Israele si macchia di sangue innocente e determina l'insopportabilità della permanenza dell'azione di occupazione militare di Gaza, della negazione al popolo palestinese della propria terra e del proprio destino. È giunto il momento di costruire una mobilitazione internazionale che rappresenti, a fronte delle mille codardie e delle ipocrisie diplomatiche della comunità degli Stati, la leva per produrre cambiamento laddove imperversa invece la logica del muro, la provocazione delle colonie e la violenza di un vero e proprio apartheid etnico.[17]
Io e Bossi siamo eguali e contrari. Parliamo entrambi al popolo ma diamo risposte contrarie. Quello di Bossi è un populismo reazionario che rompe disinvoltamente lo spirito repubblicano, la sua cultura solidaristica, il suo orgoglio costituzionale.[18])
Ho sempre considerato la mitologia della Padania un'invenzione politica o ideologica. Ma quello che sta accadendo nel settentrione non mi pare sia spiegabile solo con l'epopea del territorio: ci sono processi profondi, sociali e culturali, che meritano di essere indagati.[18]
Le primarie sono come il gesto del bambino che ascolta la conchiglia e sente il rumore del mare: è il rumore della vita.[19]
La libertà dello stupro delle donne [...] che vige nei codici quotidiani ordinari della TV, che impera in tutte le pubblicità, che impera nelle trasmissioni d'intrattenimento domenicale, che impera in tutte le mattine e nei pomeriggi. La libertà di marchiare come se fosse un prosciutto il sedere di una donna il cui corpo denudato viene tenuto in un angolo di uno studio televisivo che pare abitato da un pubblico di sadomaso-deficienti! (da un intervento alla manifestazione di Sinistra Ecologia Libertà contro la riforma finanziaria di Tremonti, 10 giugno 2010[20])
Mai come ora sono convinto che esistano infiniti orientamenti sessuali: non due, bensì innumerevoli. C'è chi ama una persona di sesso opposto, chi invece predilige una persona dello stesso sesso, chi ancora vuole per sé due persone dello stesso sesso opposto al proprio (e questa è una categoria a parte) e chi dello stesso sesso, ovverosia anche del proprio. Ma non è finita qui, perché c'è chi ama due persone di sesso opposto, cioè un maschio e una femmina, essendo lui stesso maschio; e chi invece, questa volta una femmina, ama due persone di sesso opposto. Ma le categorie non si riducono a questi miseri esempi, perché anche chi ama un transessuale è diverso da un etero e un omo, e un transessuale che ama un omo è diverso da un transessuale che ama un etero. Senza parlare dei transessuali che amano coppie di transessuali, o formate da un transessuale e un etero maschio, oppure da un transessuale e un etero femmina. Tutto ciò può sembrare inopportuno, ma affermo la libertà di amare. Solo i cattolici e la loro morale bigotta non capiscono che l'amore supera ogni confine.[21]
C'è una parola chiave del futuro, quella che seppellisce tutte le altre, compresa la parola "partito", si tratta del termine "cooperazione".[22]
Farò sempre il contrario di quello che farà Tremonti.[23]
C'è l'Italia finta dei sogni di Berlusconi e dei suoi ministri, fatta di plastica e di set televisivi. C'è anche un'altra Italia, quella vera e reale – l'abbiamo vista oggi per le vie di Roma con le proteste dei disabili e delle loro famiglie, e con le proteste dei terremotati de L'Aquila – abbindolata dal sogno berlusconiano, presa in giro dal governo un attimo dopo aver spento i riflettori dei teatrini di posa tv.[24]
Berlusconi è proprio come uno di quei personaggi di George Orwell capace di capovolgere il significato delle parole: lo sciopero dei giornalisti, la protesta civile dei cittadini e delle forze di opposizione lui la chiama bavaglio. Il bavaglio vero è quello che ci viene prospettato ogni giorno dall'esercito dei professionisti del bavaglio governativo al servizio di sua maestà, e che dà l'idea che bisogna irrigimentare per raccontare propagandisticamente che l'Italia è il Paese della cuccagna. Che dovremmo avere come colonna sonora la chitarra di Apicella, e dovremmo sentirci tutti invitati alla corte del novello Dioniso.[25]
C'è a sinistra un'etica e un'estetica della sconfitta e della bella morte, ti infilzano ma con la bandiera rossa che ti cade addosso come un sublime sipario: che palle! (da un comizio a Baia San Giorgio, 18 luglio 2010[26])
Cercare di vincere senza paura di perdere: cercare di vincere, non cercare di perdere! Senza paura di perdere! Perché è una partita complessa. L'obiettivo è vincere: vincere significa far vincere un'Italia civile, accogliente, solidale, un'Italia che abbraccia gli esseri umani e che non li condanna ad una solitudine senza scampo: allora è una vittoria che contagia! È un discorso di salvezza della Patria! È un discorso che guarda all'Europa! Allora è una vittoria per cui vale la pena di combattere. Non è la vittoria di uno, è la vittoria di tanti. Non è la vittoria di un partito o di uno schieramento, è la vittoria di un popolo che si alza in piedi! (da un comizio a Baia San Giorgio, 18 luglio 2010[27])
C'è un'Italia migliore e noi la faremo vincere! (da un comizio a Baia San Giorgio, 18 luglio 2010[28])
Se l'offerta politica non è in grado di suscitare passioni e speranze nella società allora non risorgeremo ma io con tanta dolente fede penso che prima o poi riusciremo a vedere un po di luce. (da Che tempo che fa, Rai tre, Data?)
D'Alema dice che ci sono politici- poeti migliori di me? Una cosa è sicura: i prosatori del Pd dovranno pur fare un rendiconto, visto che il loro genere letterario ha portato solo sconfitte.[29]
Lei crede davvero che Luca abbia ragione? Che la felicità sia solo etero? Che davvero un gay non possa essere felice? No, non è così, non può essere così. Quello che rende infelici è l'ipocrisia, la clandestinità, la paura di essere quel che si è. Dichiararsi può essere dolore, anche emarginazione, anche violenza, ma io non ho mai avuto paura di essere quello che sono. E se c'è un pensiero che mi trasmette ancora angoscia è immaginare di vivere nella menzogna... Questo è infelicità. Solo questo. senza fonte
Credo che sarei stato un buon papà. Provo tristezza quando vedo con quanta superficialità si diventa genitori: senza riflettere, senza pesare, senza interrogarti e senza donarti. Quante domande farei a tanti papà: quante volte invece di una parola preferisci offrire a tuo figlio un cartone animato? Quante volte rinunci alla conoscenza della sua crescita? Quante scegli di non misurarti con lui? Forse troppe. E forse, ancora una volta, siamo dentro un'interpretazione volgare di un ruolo fondamentale. Mi resta però una consolazione: il mondo corre. Più di quanto immaginiamo.[30]
Le primarie non vanno vissute come una mossa sulla scacchiera del politicismo ma come l'apertura di un processo virtuoso.[31]
Penso sia sbagliato costruire delimitazioni ideologiche di quello che può essere il campo di una coalizione alternativa alle destre. Per me la priorità assoluta è la costruzione del cantiere e questo si fa attraverso le primarie.[31]
Non dobbiamo chiamare mago Merlino che ci dia la pozione magica della coalizione vincente. So, invece, cosa non bisogna fare. [...] Non bisogna replicare una coalizione in forma di assemblaggio di grandi e piccoli cespugli, ognuno proteso all'autopromozione. Così è finito il governo Prodi che pure era partito con una buona idea, quella fabbrica del programma che puntava a un'idea di futuro. Dobbiamo essere in grado di fornire una nuova narrazione. Solo così si batte Berlusconi.[31]
La forza di Berlusconi sta nella debolezza del centrosinistra.[31]
Io non vanto la mia sessualità, non propongo la mia diversità come un paradigma: semplicemente non la nascondo, mi sento affrancato da quella oppressione che faceva dire a Oscar Wilde che l'omosessualità è "l'amore che non osa pronunciare il proprio nome": appunto, io penso che non si possa vivere nell'anonimato, darsi nome e dare nome alle cose è necessario per imparare a conoscere, a discernere, a giudicare. [...] Io ho rotto il silenzio su di me a vent'anni, in un paese di Puglia, oltre trent'anni fa. Un giorno scriverò un libro sull'esperienza del soffocamento, dell'apnea, della paura, del dolore: con queste monete io ho potuto comprare la mia libertà e la mia dignità. E ho camminato sempre a testa alta. Oggi sogno un'Italia libera dal sessismo e dalla sessuofobia, capace di educarsi al rispetto delle differenze, capace di non ridurre l'umanità ad un cumulo di etichette.[32]
Ci battiamo contro un mondo che non ha cura. Noi che amiamo tanto quella meravigliosa canzone di Battiato, vorremmo, a ogni persona, poter dire che è una persona speciale e che noi ci prenderemo cura di lui e di lei; ci prenderemo cura pensando che quella debolezza, che quella persona incarna, non è un limite ma è il valore, è l'espressione della sua peculiare bellezza. [...] E abbiamo bisogno di riscoprire che, appunto, il contenuto della passione politica è la ricerca della bellezza. E la bellezza ha a che fare con il buono, con il giusto, con il vero. Ha a che fare con il pudore. La bellezza ha a che fare con la singolarità, straordinaria e irripetibile, di ogni essere umano.[33]
La fine dell’unità politica dei cattolici ha generato un’inseminazione di clericalismo in tutta la vita politica. Guai se a questo rispondessimo con pulsioni anticlericali, dobbiamo invece rilanciare dialoghi, aprire varchi.[34]
Sono infiniti gli elenchi del silenzio e del dolore.[35]
Berlusconi è un premier che vive in erezione sulla scena pubblica.[36]
Mi sono presentato alla proiezione di Mine vaganti, il film del mio amico Ferzan Özpetek, e ho ricevuto una vera e propria ovazione. Un pubblico misto, non certamente solo omosessuali. Italiani anche di seconda e terza generazione. Ridevano alle mie battute sull'Italia. Erano a conoscenza pure della video lettera che avevo scritto a Berlusconi.[37]
Secondo me nessuno potrà impedire le primarie. Non esiste apprendista stregone che nel centrosinistra possa abolire questo processo. Se ci fosse, evocherebbe un processo che poi non sarebbe più in grado di governare.[37]
Il problema è che in Italia non si è mai voluto affrontare davvero il tema della criminalità organizzata. Perché è un tema complesso, che viene da lontano e che ha a che fare con la stessa storia del nostro Paese. È un sistema di potere radicato dentro lo Stato, dentro allo stesso patto che tiene insieme i cittadini, e oggi ha dimensioni globali.[38]
Napoli è una grande capitale del mondo ed è un pezzo pregiato del Mezzogiorno d'Italia e del Paese intero.[39])
Guai se rispondessimo al clericalismo con vecchie pulsioni anticlericali, rinunciando alla sfida del dialogo e della conoscenza reciproca, dell'analisi differenziata e dell'apertura di varchi da usare come feritoie per spingere oltre il nostro sguardo. Parliamo di mondi che non sono mummificati ma in movimento, di arcipelaghi di grandi culture e di grandi storie. Penso a come Gramsci irrise a un certo anticlericalismo risorgimentale, spingendo il mondo verso un confronto fondato sul senso delle proporzioni e sul rispetto profondo. Ispirarci a questo non significa assumere atteggiamenti ipocriti o di fuga dal dissenso, quando esso si manifesta. Ma la cosa peggiore è chiudere la discussione prima che cominci. Clericali e anticlericali, clericali e laicisti, sono tutte definizioni che servono a imbrigliare un dibattito che va liberato.[40]
2011
Che cosa produce la Fiat? Perché si possono anche intensificare i ritmi di produzione perché c'è la competizione internazionale, però è difficile immaginare che la Fiat, che non ha investito un euro negli ultimi trent'anni in innovazione di processo e di prodotto... che un automobile così mediocre, come quella prodotta dalla Fiat possa guadagnare nuovi mercati [...] è difficile compararla a prodotti francesi, tedeschi o giapponesi, su cui ci sono stati investimenti in termini di innovazione tecnologica e di qualità, diciamo così, del prodotto, che non hanno minimamente possibilità di essere comparati.[41]
Sono molto gratificato nel subire lo stesso trattamento riservato a Boffo, Mesiano, Marcegaglia e Boccassini. Ciclicamente tocca anche a me. Lo stesso poligono di tiro della famiglia Berlusconi aveva pubblicato una mia foto al Gay Pride priva di qualunque significato con il titolo "Può quest'uomo fare lezioni di morale?". Certo che posso, in particolare a molti politici del centrodestra che nascondono la propria identità. Io non ho mai consentito di mentire a me stesso. La verità è la bussola della mia esistenza.[42]
[Parlando delle "Olgettine"] Ho pensieri espliciti sull'ambiente che le ha partorite e le ha allevate. Ho un brivido quando leggo le parole dei genitori nelle intercettazioni, ma non dimentico che Ruby e le altre sono un pezzo della generazione definita dai sociologi quella del "lavoro mai". Il più grande crimine sociale del berlusconismo.[42]
[Parlando di chi presiederebbe una "coalizione di emergenza democratica"]Rosy Bindi. Una donna che rappresenta la reazione a uno dei punti più dolenti del regresso culturale, ricopre un ruolo istituzionale-chiave come quello di vicepresidente della Camera, ha il profilo giusto per guidare una rapida transizione verso la normalità.[42]
I giovani libici chiedono la cacciata del rais Gheddafi che è stato un despota per molti anni a disposizione dell'Occidente per il lavoro sporco.[43]
E dico alla gente mia, a chi ha amato come me Ernesto Guevara detto il Che, che questa evoluzione verso la democrazia e la libertà riguarda anche Cuba: non c'è più alibi e giustificazione al mondo.[43]
I talk show li vedo quando vi partecipo, ma non Porta a Porta che è una trasmissione ignobile che uccide il confronto e quindi non ci vado.[44]
Ho già detto a suo tempo che devono fare un nuovo appalto e che devono comprare una nuova generazione di carri armati per pensare di poter raggiungere la Puglia per aprire qualche cantiere nucleare.[44]
Caro Pier Ferdinando Casini, sappi che è lì la crisi delle famiglie e non in un ragazzo che bacia un ragazzo o in una ragazza che bacia una ragazza! [...] E abbiate rispetto dei progetti di vita, dei sentimenti, abbiate rispetto del cuore, abbiate rispetto della libertà, abbiate rispetto della dignità e non vi permettete di usare la vita e i corpi dei ragazzi e delle ragazze come materia della campagna elettorale! Abbiate rispetto, anche tu, Presidente del Consiglio, con la tua volgarità esibita ogni momento! (da un intervento in sostegno della candidatura di Amelia Frascaroli a Bologna, 7 maggio 2011[45])
La vostra libertà è un circuito commerciale, è un supermercato, è una sequenza di canali pubblicitari, è una libertà artificiale e di plastica, è una libertà senza contenuto, è una libertà predatoria, è una libertà della presunzione maschile, è una libertà patrimoniale, è la libertà dello stupro, è la libertà dell'inquinamento, è la libertà di privatizzare! Noi vogliamo una libertà responsabile: è la libertà di abbracciare il genere umano, è la libertà di darci calore e forza! È un'altra libertà. (da un intervento in sostegno della candidatura di Giuliano Pisapia a Milano[46]
[Su Beppe Grillo] I temi giusti che lui solleva hanno bisogno di un approfondimento piuttosto che di formule magiche e di atteggiamenti molto simili a quelli del fondamentalismo e dell’integralismo. Francamente capisco l’ansia di cambiamento ma non penso che il cambiamento possa essere guadagnato attraverso il potere magico, le bestemmie o una rappresentazione semplificata della realtà.[47]
Non mi sento competitivo rispetto a Grillo, voglio spingere l’elettorato che non vota più. Voglio togliere voti al centrodestra: il mio competitor è il berlusconismo ed è lì che vogliamo andare a strappare voti.[47]
[Commentando il risultato delle elezioni amministrative] Mi aspetto delle elezioni anticipate, è la fine di un incubo, la fine di un ciclo di 15 anni, la fine della dittatura della pornografia al potere.[48]
Le forme più trasgressive e spettacolarizzate di esibizione dell'identità gay, normalmente, sfilano un giorno all'anno le forme più pacchiane e spettacolarizzate di esibizione dell'identità etero, nella sua versione più maschilista e più machista e anche più greve, sfilano anche nei palazzi del potere tutti i giorni dell'anno.[49]
Considero la querelle generazionale inappropriata, una maschera che nasconde le cose. Renzi è molto più giovane di me e di Bersani ma è molto più vecchio culturalmente e politicamente di me e di Bersani. Renzi è vecchio quanto è vecchia la rivoluzione liberista nel mondo.[50]
2012
Il presidente Scalfaro è stato il custode severo e appassionato della nostra Costituzione, ha difeso le istituzioni democratiche dall'assalto del populismo reazionario, è stato una luce forte e calda in una epoca di tenebre. La sua scomparsa ci emoziona profondamente.[51]
Il fatto che io sia insultato da fascisti e nazisti di vari network non è neanche oggetto di rammarico. Questo è il Paese dove il sigillo di normalità l’ha messo Giovanardi. Qui, un certo ambiente ecclesiastico impedisce perfino che si facciano norme per sanzionare la violenza. Qui siamo all'assuefazione.[53]
[Su Margherita Hack] Una scienziata di alto livello, una militante di sinistra mai ipocrita ma sempre appassionata, una donna straordinaria. L'Italia perde una delle sue figure più prestigiose.[54]
2014
[Sull'arresto di Vladimir Luxuria a Sochi] Ribelle, libera, senza paura dei gendarmi della moralità di Stato.[55]
2016
È urgente ricostruire una trama di comunità capace di guardare il mondo senza le lenti deformanti dell'ideologia dominante.[56]
Non si può chiedere a nessuno il suicidio come forma di protagonismo politico.
Casini lavora per un disegno che prevede la cancellazione delle sinistre. E questo rende le cose maledettamente più complicate.
[Riferendosi a Massimo D'Alema] Non volevo una carezza da lui, ma una intelligenza come la sua non può permettersi il lusso di dare la stura a una deriva catastrofica del suo partito e del centro sinistra.
Vincere col trasformismo è una vittoria di Pirro che prepara assai più corpose sconfitte.
di Monica Guerzoni, Corriere della sera, 18 dicembre 2010
Io ho paura che, tradotta in italiano, questa riformulazione un po' confusa della strategia di Bersani significhi annessione del Pd al terzo polo.
La svolta di Bersani? È il trionfo della pura astrattezza, siamo alla metafisica della tattica. Se il tema è l'allargamento al centro, io non capisco a che serva continuare a evocarlo.
La paura è una cattiva consigliera, a meno che non si pensi che il meglio che possa fare la sinistra è praticare la propria eutanasia. La sinistra di cui io parlo è il punto di interlocuzione reale con tutto ciò che ribolle nelle viscere di un'Italia che non ha più niente da perdere e vive il suo quotidiano corpo a corpo contro il potere.
La speranza è lo strumento grazie al quale l'umanità può immaginare che le cose vadano meglio: ma la speranza è anche un'illusione. A volte avere delle speranze significa illudersi e illudersi significa andare incontro talvolta a delusioni.
Ovviamente non sono la persona deputata alle risposte. Posso solo allargare l'ambito delle domande.
È stato il trionfo dello specialismo che serviva ad attribuire alla tecnica un'aura metafisica, e un ruolo preponderante. E, dentro alla vicenda planetaria della crisi della democrazia, ogni volta che la politica sceglie la strada dell'esodo da se stessa e dai suoi doveri, che sono il pudore e la giustizia, chiede alla tecnica, cioè al ceto che possiede il microscopio, di occuparsi delle incombenze della res publica. La tecnica è un processo di privatizzazione della cosa pubblica, è un sequestro politico fatto da un ceto separato dalla discussione pubblica. (p. 19)
Deglutire annaspare | morire | in salita. | Carlo | è fuggita la vita. E fuggire la fuga | non vale. Tu immobile- | fisso al dolore, sepolcro | del mio portale. | Di tufo spaccato | è la casa di quello che spacca | il tuo male. (da Il corpo di Carlo, p. 16)
Carlo ti senti ostaggio | candelotto del tempo | sfumato nel miraggio | di un'età senza scampo | di un corpo senza campo | di un'estate affamata (da Blocco nero, p. 19)
Al Diaz questi bambini | Imparano lo sfratto | L'igiene dei celerini | Il fascio al suo contatto (da Filastrocca del Diaz, p. 28)
Lasciami tacere | Lascia ch'io non ti veda | Ascia ascia e colpire | La nuca il mento il cuore | È lunga lunga strada | Io non cammino più | Mi fermo a Bolzaneto | Non grido e scendo giù (da Filastrocca di Bolzaneto, p. 38)
Una vita a rincorrersi piano | con il panno piegato nel sole | con un lieve rintocco di viole | poi non piangi il dolore che duole. (da La vita breve, p. 53)
[In un mondo in cui:] C'è il leggiadro Vendola con la lingua di pezza e l'orecchino, che fa il comunista e vuole prendere il posto di Bersani, che fa di tutto senza fare niente; c'è Veltroni, l'amerikano di piazza Fiume, aedo di Kennedy e bardo di Che Guevara, che si detestavano. C'è il super «Baffino» D'Alema che si prende tanto sul serio e che nessuno ormai prende più sul serio. C'è Rutelli che non sa più quale gabbana indossare, avendole già indossate tutte. Ieri per il divorzio o l'aborto, oggi per il Papa e il Concilio di Trento. (Roberto Gervaso)
Fini e Vendola secondo me vincono perché la gente è molto più avanti di quello che si pensa. (Fabio Granata)
Nichi Vendola, in evidente asfissia per drammatico decremento di consensi elettorali, cerca visibilità a tutti i prezzi ricorrendo spesso all'insulto. (Roberto Formigoni)
Se ci fossero le primarie voterei Nichi Vendola. È quello che quando parla dice le cose che mi interessano di più. Quando incontro un bersaniano intelligente che dice che Pier Luigi Bersani è più pratico penso che abbia buone ragioni per dirlo. Ma mi sembra che nei periodi di confusione ci voglia almeno un quid di radicalità. (Michele Serra)
Vendola è l'uomo più prolisso che esista, ve lo giuro. E adesso sta per sposarsi con Eddy. Per rispondere "sì" ci metterà quattro settimane, ci saranno gli invitati che dormiranno nelle tende della protezione civile, i testimoni si terranno in piedi con le anfetamine. (Crozza nel Paese delle Meraviglie)
Vendola è un fenomeno mediatico personale, non un soggetto politico radicato. Sul territorio, la sinistra radicale ha un peso molto ridotto, non determinante. (Enrico Letta)
Vendola ha due facce ed è un pavido. Incontrandomi in un ristorante di Venezia durante l'ultimo Festival del cinema mi è venuto incontro cordialmente e si è detto disponibile ad essere ospite di Porta a Porta, rispondendo sempre poi peraltro negativamente ai nostri inviti. (Bruno Vespa)
Vendola mi ha deluso. Gli ho fatto i complimenti per la vittoria. Prima mi ringrazia, poi dice alla stampa che se io ero un poeta, Fede era un giornalista. Ha definito le mie poesie terribili. Brutte lo avrei accettato. Ma “terribili”... ci sono rimasto così male. (Sandro Bondi)
Nichi Vendola è l'unico in grado di rilanciare un'idea di sinistra in chiave moderna, gli altri mi sembrano troppo disorientati.
Nichi Vendola può mobilitare un elettorato che alle ultime elezioni è restato ai margini, ma non credo che possa essere un valido leader per mobilitare una coalizione di centrosinistra: io non lo voterei.
Vendola fa parte di quella sinistra che ha costituito il problema maggiore per Prodi, fin dal primo governo.
Io non ho nulla contro Vendola, semplicemente non mi va di essere stato preso in giro (non sarà purtroppo l’ultima volta…). Prima delle elezioni regionali del 2010 Vendola chiese il sostegno del MoVimento 5 Stelle (che non si presentava in Puglia) in un video. Mi telefonò. Fece delle promesse puntuali sull’acqua pubblica. Dopo quasi un anno la gestione dell’acqua è ancora privata, gestita da una SpA. Le scuse stanno a zero e con il suo linguaggio tra il pretesco e il barocco, talvolta supercazzolaro, Nichi nega per ammettere e ammette per negare.
Se Prodi si addormentava con il suo bisbiglio che si trasformava in rantolo, Nichi ti culla, ti ipnotizza con la soavità del nulla. Può dire qualunque cosa e uscirne vivo come una salamandra.
[Prendendo in giro l'eloquio di Nichi Vendola] Se l’esegesi dell’ipercritica evolutiva si infuturasse nell’ipertrofismo universale allora veramente Vendola potrebbe essere nella superfettazione della noo-conoscenza. Va bene?
Quanto è lontano Nichi Vendola da quello che sta succedendo nel mondo reale per permettersi di comportarsi come una majorette che rotea strane mazze colorate guidando un corteo di pareri in svendita.
↑ Da Un uomo chiamato Emma, Il dito nell'occhio, Liberazione, 11 aprile 1999; citato in Gianpaolo Pansa, Carta straccia (Vintage): Il potere inutile dei giornalisti italiani, Rizzoli, Milano, 2011, p. 184. ISBN 885862050X
↑ Dal blog di Nichi Vendola, in risposta alle 10 domande fatte dal possibile candidato Francesco Boccia durante la campagna elettorale alla presidenza della Regione Puglia, 13 gennaio 2010.