politica italiana (1973-) Da Wikiquote, il compendio di citazioni gratuito
Mariastella Gelmini (1973 – vivente), politica italiana.
Citazioni in ordine temporale.
La mia famiglia non poteva permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi, mio padre era un agricoltore. Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame per ottenere l'abilitazione alla professione. [...] La sensazione era che esistesse un tetto del 30% che comprendeva i figli di avvocati ed altri pochi fortunati che riuscivano ogni anno a superare l'esame. Per gli altri, nulla. C'era una logica di casta, per fortuna poi modificata perché il sistema è stato completamente rivisto. Allora, ad esempio, anche le modalità in base alle quali veniva corretto il compito erano molto opinabili. E, allora, insieme con altri 30-40 amici molto demotivati da questa situazione, abbiamo deciso di andare a fare l'esame a Reggio Calabria. [...] Si faceva così: molti ragazzi andavano lì e abbiamo deciso di farlo anche noi. Ma ho una lunga consuetudine con il Sud, una parte della mia famiglia ha parenti in Cilento.[1]
Più che una riforma, la mia credo sia una manutenzione della scuola: rimette al centro la sfida educativa in collaborazione stretta con la famiglia.[2]
L'attuale esame di Stato non è certo il migliore possibile, ma però è meglio di niente.[3]
L'insegnamento della religione così come è stato concepito va salvaguardato. [...] Non è un'ora di catechismo, ma un'ora di approfondimento dei valori e dei contenuti della religione cattolica. Farla diventare un'ora in cui si insegnano altre religioni in maniera paritetica non è corretto. [...] Questo non avviene nei paesi musulmani, non capisco perché noi dovremmo rinunciare a quello che non è solo religione, ma è qualcosa che ha condizionato fortemente la nostra cultura, la nostra tradizione e la nostra storia. [...] Perché nel nostro paese la religione cattolica non può essere paragonata alle altre religioni. Ha una valenza maggiore, è praticata dalla stragrande maggioranza della popolazione e ha un passato attualissimo. Non la si può mettere sullo stesso piano delle altre religioni, che vanno comunque rispettate.[4]
Insultare il premier equivale a insultare tutti gli italiani.[5]
[Sull'ipotesi di fare iniziare le scuole ad ottobre] È una polemica nata dal nulla. Non si è mai pensato di iniziare a ottobre. È stata semplicemente presentata una proposta di legge per introdurre una maggiore flessibilità nei calendari scolastici. E io sono favorevole a una maggiore flessibilità considerando che il clima, le abitudini, il costume e le esigenze cambiano spesso da regione a regione.[6]
[Sui simboli leghisti presenti in una scuola di Adro] Il sindaco di Adro ha specificato che il simbolo del Sole delle Alpi è stato scelto non perché simbolo della Lega Nord ma perché appartenente all’iconografia del Comune. Dico solo che comunque è sempre un fatto importante quando enti pubblici decidono di investire nella scuola e nell’edilizia scolastica. E poi aggiungo che mi piacerebbe che tutti coloro che hanno polemizzato in queste ore con il sindaco di Adro lo facessero per coerenza anche le molte volte in cui sono simboli della sinistra a entrare in classe.[7]
[Sulle proteste contro la riforma Gelmini] Gli studenti che contestano le riforme del governo rischiano di difendere i baroni, i privilegi e lo status quo. Alcuni di loro vengono strumentalizzati da esponenti politici della sinistra che oggi hanno deciso di inscenare una sceneggiata sui tetti delle università.[8]
Noi abbiamo pensato per esempio la riforma della scuola superiore, che ha voluto dare peso specifico all'istruzione tecnica e all'istruzione professionale, perché riteniamo che piuttosto di tanti corsi di laurea inutili in scienze delle comunicazioni o in altre amenità servano profili tecnici competenti che incontrino l'interesse del mercato del lavoro.[9]
[Gaffe] Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro.[10]
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In controtendenza con un quadro generale così preoccupante, l'attuale ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha accettato tagli insopportabili alle scuole di ogni ordine e grado, ha ridotto drasticamente non solo le risorse, ma anche il numero degli insegnanti e delle ore di lezione. (Margherita Hack)
Gelmini è la donna più cinica che io ho incontrato nella mia vita. (Rosy Bindi)
La Gelmini usa un punteggio particolare: premiare quelli che stanno meglio. E noi ci ispireremo sempre alla Gelmini: vedremo quel che farà lei e noi faremo l'esatto contrario! (Nichi Vendola)
Pensate cos'è un neutrino, pensate che i neutrini attraversano la materia senza perdere la velocità che è più veloce della luce; invece la Gelmini attraversa la materia, tutte le materie, senza imparare niente; rimane scevra, infatti quando noi scienziati parliamo della Gelmini diciamo che è scevra. (Maurizio Crozza)
[Nel 2011] Se la Gelmini fosse un vero ministro, invece che arrampicarsi sui vetri per difendere Berlusconi, dovrebbe prendere atto degli inaccettabili attacchi che ha rivolto agli insegnanti e alla scuola pubblica e dovrebbe dimettersi. (Pier Luigi Bersani)