Football Club Internazionale 1962-1963

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Football Club Internazionale 1962-1963

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale nelle competizioni ufficiali della stagione 1962-1963.

Fatti in breve FC Internazionale, Stagione 1962-1963 ...
FC Internazionale
Stagione 1962-1963
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Una formazione dell'Inter campione d'Italia
Sport calcio
SquadraInter
Allenatore Helenio Herrera
All. in seconda Maino Neri
Presidente Angelo Moratti
Serie A (in Coppa dei Campioni)
Coppa ItaliaOttavi di finale
Maggiori presenzeCampionato: Guarneri (34)[1][2]
Totale: Guarneri (35)
Miglior marcatoreCampionato: Di Giacomo (11)[1][2]
Totale: Di Giacomo, Mazzola (11)
StadioSan Siro
Media spettatori46 637[3]¹
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
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Stagione

Riepilogo
Prospettiva

«Il primo scudetto di Angelo, quello del '63, fu preceduto da un robusto intervento personale del presidente dopo un deludente derby e una sconfitta a Bergamo. L'incavolatissimo patron mandò in montagna Corso e Mazzola, impose l'impiego di Maschio e Bolchi al posto di titolari «cotti». Il tutto sotto gli occhi dell'esterrefatto Herrera. Sbocciò una stagione magica che diede il via alla leggenda della Grande Inter

Argomento che durante l'estate 1962 teneva col fiato sospeso la tifoseria risultò essere il possibile licenziamento di Helenio Herrera[5][6], dopo un biennio che aveva beffardamente consegnato lo Scudetto al duopolio rappresentato da Juventus e Milan[7][8]: benché la sua sostituzione con Edmondo Fabbri (protagonista della scalata mantovana dal circuito amatoriale alla massima serie[5][9]) apparisse ormai una formalità[10], l'argentino permaneva invece al comando forte anche del maggiorato ingaggio.[11][12]

Nuovi volti in organico l'ex palermitano Burgnich[13][14], un Tagnin ancora squalificato per fatti risalenti al 1960[15][16], l'oriundo Maschio e il brasiliano Jair[17][18]: sulle tracce di quest'ultimo si muovevano inizialmente pure i concittadini[18][19], salvo poi ripiegare con scarse fortune sul connazionale Germano.[13][20]

Se la vena polemica del Mago davanti ai microfoni non conosceva tregua[21], comportandone anzi una parziale censura di cui beneficiò il dirigente Giuseppe Prisco ricevendo autorizzazione a presentarsi alla stampa dopo le partite[22][23], l'Inter approcciava frattanto con debole passo un campionato che consacrò in avvio il Bologna dell'ex Fulvio Bernardini[24][25]: i virgiliani ora guidati da Hidegkuti (successore di un Fabbri passato sulla panchina azzurra[26]) imponevano la parità all'esordio[7][27], con la «maledizione» delle trasferte in Sicilia ancora viva — lamentando in tal senso una sconfitta al Cibali —[28][29] e un derby chiuso sul nulla di fatto il 21 ottobre 1962.[27][30] San Siro veniva quindi espugnato dall'Atalanta una domenica più tardi[27], precipitando la squadra a una lunghezza dai bianconeri settimi in classifica.[7][31]

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L'ala brasiliana Jair, tra i protagonisti dell'ottavo Scudetto.[18]

La dura "strigliata" ricevuta da Angelo Moratti spingeva l'allenatore a correttivi nella formazione-base[27][32], impostando ora la mentalità tattica su una difesa ermetica e sulla veloce ripartenza in contropiede[32][33]: a protezione dei pali ecco Buffon[34][35], con Burgnich terzino-marcatore e Facchetti che scalzava Masiero in fascia mancina conferendo al ruolo una storica propensione all'offensiva.[36][27]

Il capitano Picchi riuscì nell'adattamento da laterale difensivo a battitore libero coprendo le spalle al centrale Guarneri[37][38], con Zaglio «faticatore» in mediana[39]; riferimento del centrocampo era adesso un Suárez votato alla regia anziché alle sortite da incursore[27][40], panni in cui Sandro Mazzola (del quale fu scongiurato il trasferimento al Como[36]) si fece preferire a Maschio.[41] Jair sottraeva a Bicicli la posizione di ala destra[18][42], mentre Corso agiva nominalmente sul lato sinistro senza però essere in realtà legato a rigido dettame[32][43]: spazio in attacco per l'ex granata Di Giacomo[7][44], un acquisto compensato dal passaggio di Hitchens ai sabaudi offrendo così una maglia straniera al summenzionato verdeoro.[36][7]

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Mazzola viene festeggiato dai compagni di squadra dopo la rete-scudetto segnata in casa della Juventus.

Annientate con facilità entrambe le genovesi[45], i nerazzurri recuperarono punti ai felsinei smarritisi dopo la brillante partenza[27]: una quaterna realizzata in Emilia nello scontro diretto valeva l'aggancio al podio[46], col successo prenatalizio a danno della Juventus che fruttava addirittura la vetta solitaria.[7][47] Gli uomini di Amaral portarono comunque in dote il titolo invernale[7], concludendo la fase d'andata a +1 sui meneghini[48]: in seguito allo scenario di ex aequo insorto il 3 febbraio 1963[7][49], l'ideale snodo era localizzato nella stracittadina del 24 febbraio.[50]

I rivali gettarono infatti la spugna a Marassi[7], favorendo il ritorno in testa della Beneamata cui il pareggio con l'opponente di Rocco lasciava anzi qualche rammarico[51]: Tagnin calcava il manto erboso dopo una lunga assenza «incollandosi» in marcatura a Rivera[52], con appena 13" sufficienti a Mazzola per rompere l'equilibrio battendo così il record di Altafini che impiegò 20" a sbloccare il punteggio nella sfida del 26 marzo 1961.[53][54] Suárez falliva poi il rigore del possibile raddoppio[52], con Sani a decretare infine la divisione della posta in palio[52]: nell'occasione andava in archivio il sedicesimo risultato utile consecutivo[55], un filotto avente in Bergamo il capolinea.[4][56]

Pur a fronte del salvaguardato primato[7], l'incolore prestazione contro gli orobici suscitò le rimostranze del presidente circa l'utilizzo di elementi in scarsa condizione[4][57]: tra questi lo schieramento dell'infortunato Di Giacomo[58], rinunciando al debutto del classe 1943 Roberto Boninsegna.[4][58]

Durante l'ultimo scorcio del campionato il tecnico procedeva a lievi ritocchi[59], coi guanti di Buffon ceduti per esempio a Bugatti[27][60]: si faceva da parte anche Zaglio con Bolchi nuovo incontrista[61], mentre la spinta da interno del rispolverato Maschio concorse a far sperimentare Mazzola quale attaccante.[27][62] Cruciale lo spartiacque del 28 aprile 1963[7], quando l'Inter si misurò al Comunale con l'inseguitrice recando un vantaggio di 4 punti[63][64]: nello stadio che aveva battezzato il suo lancio tra i professionisti[7][65], il figlio di Valentino eluse la guardia dei difensori avversari trovando il gol-scudetto.[66]

Domenica 5 maggio 1963 ecco giungere anche il responso aritmetico[27][7], poiché un pareggio sul quale i piemontesi furono bloccati dal Mantova rese in pratica ininfluente la débâcle sofferta da Picchi e soci nella capitale[67][36]: il saluto al pubblico avveniva impattando col Torino nell'ultima giornata[68][69], dove Enzo Bearzot consegnò all'astro nascente la maglia vestita da suo padre fino al 1949.[70] Un tricolore atteso dal 1954 — destinato a rappresentare l'origine di una vittoriosa epoca[68][36] si associò alla Coppa Campioni conquistata dal Milan[71], rendendo il capoluogo lombardo la prima e unica città in Italia ad accentrare nella medesima stagione i titoli nazionale e europeo.[72][73]

Divise

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Thumb
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Prima divisa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Thumb
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Seconda divisa

Organigramma societario

Area direttiva

Area tecnica

Area sanitaria

  • Medico sociale: dott. Angelo Quarenghi[76][77]
  • Massaggiatore: Bartolomeo Della Casa e Giancarlo Della Casa

Rosa

[1][2]

Risultati

Serie A

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1962-1963.

Girone di andata

Mantova
16 settembre 1962, ore 16:00 CET
1ª giornata
Mantova0  0InterStadio Danilo Martelli
Arbitro:  Bonetto (Torino)

Milano
23 settembre 1962
2ª giornata
Inter1  0L.R. VicenzaStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Catania
30 settembre 1962
3ª giornata
Catania1  0InterStadio Cibali
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Palermo
7 ottobre 1962
4ª giornata
Palermo1  1InterStadio La Favorita
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Milano
14 ottobre 1962
5ª giornata
Inter1  0NapoliStadio San Siro
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
21 ottobre 1962
6ª giornata
Milan1  1InterStadio San Siro
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
28 ottobre 1962
7ª giornata
Inter1  2AtalantaStadio San Siro
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Genova
1º novembre 1962
8ª giornata
Genoa1  3InterStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Milano
4 novembre 1962
9ª giornata
Inter2  0VeneziaStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Milano
18 novembre 1962
10ª giornata
Inter4  0SampdoriaStadio San Siro
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Firenze
25 novembre 1962
11ª giornata
Fiorentina1  1InterStadio Artemio Franchi
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
9 dicembre 1962
12ª giornata
Inter3  2SPALStadio San Siro
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Bologna
16 dicembre 1962
13ª giornata
Bologna0  4InterStadio Comunale
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Milano
23 dicembre 1962
14ª giornata
Inter1  0JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
30 dicembre 1962
15ª giornata
Inter2  0RomaStadio San Siro
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Modena
6 gennaio 1963
16ª giornata
Modena0  0InterStadio Alberto Braglia
Arbitro:  Rigato (Mestre)

Torino
13 gennaio 1963
17ª giornata
Torino1  1InterStadio Comunale
Arbitro:  Jonni (Macerata)

Girone di ritorno

Milano
20 gennaio 1963
18ª giornata
Inter1  0MantovaStadio San Siro
Arbitro:  Francescon (Padova)

Vicenza
27 gennaio 1963
19ª giornata
L.R. Vicenza1  2InterStadio Romeo Menti
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Milano
3 febbraio 1963
20ª giornata
Inter2  1CataniaStadio San Siro
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Milano
10 febbraio 1963
21ª giornata
Inter4  0PalermoStadio San Siro
Arbitro:  Di Tonno (Lecce)

Napoli
17 febbraio 1963
22ª giornata
Napoli1  5InterStadio San Paolo
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
24 febbraio 1963
23ª giornata
Inter1  1MilanStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Bergamo
3 marzo 1963
24ª giornata
Atalanta1  0InterStadio Atleti Azzurri d'Italia
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Milano
10 marzo 1963
25ª giornata
Inter6  0GenoaStadio San Siro
Arbitro:  Francescon (Padova)

Venezia
17 marzo 1963
26ª giornata
Venezia0  2InterStadio Pierluigi Penzo
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Genova
31 marzo 1963
27ª giornata
Sampdoria0  0InterStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Milano
7 aprile 1963
28ª giornata
Inter1  0FiorentinaStadio San Siro
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Ferrara
14 aprile 1963
29ª giornata
SPAL0  0InterStadio Paolo Mazza
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
21 aprile 1963
30ª giornata
Inter4  1BolognaStadio San Siro
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Torino
28 aprile 1963
31ª giornata
Juventus0  1InterStadio Comunale
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Roma
5 maggio 1963
32ª giornata
Roma3  0InterStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Milano
19 maggio 1963
33ª giornata
Inter0  0ModenaStadio San Siro
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
26 maggio 1963
34ª giornata
Inter1  1TorinoStadio San Siro
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Coppa Italia

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1962-1963.
Alessandria
9 settembre 1962
Primo turno
Alessandria0  5InterStadio Giuseppe Moccagatta
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Milano
9 gennaio 1963[81]
Ottavi di finale
Inter1  2PadovaStadio Giuseppe Meazza
Arbitro:  Babini (Ravenna)

Statistiche

Riepilogo
Prospettiva

Statistiche aggiornate al 26 maggio 1963.

Statistiche di squadra

Ulteriori informazioni Competizione, Punti ...
Competizione Punti In casa In trasferta Totale D.R.
GVNPGfGsGVNPGfGsGVNPGfGs
Serie A491713313581768321123419114562036
Coppa Italia-1001121100502101624
Totale-18133236101878326123620115622240
Chiudi

Andamento in campionato

Ulteriori informazioni Giornata ...
Giornata12345678910111213141516171819202122232425262728293031323334
LuogoTCTTCTCTCCTCTCCTTCTCCTCTCTTCTCTTCC
RisultatoNVPNVNPVVVNVVVVNNVVVVVNPVVNVNVVPNN
Posizione541010768744443111222222111111111111
Chiudi

Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.

Statistiche dei giocatori

Fonte:[1][2]

Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.

Ulteriori informazioni Giocatore, Serie A ...
Giocatore Serie ACoppa ItaliaTotale
Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti
Bettini, L. L. Bettini200020
Bicicli, M. M. Bicicli11022132
Bolchi, B. B. Bolchi12020140
Buffon, L. L. Buffon20-111-021-11
Bugatti, O. O. Bugatti10-50-010-5
Burgnich, T. T. Burgnich31000310
Corso, M. M. Corso30810318
Dellagiovanna, G. G. Dellagiovanna 100010
Di Giacomo, B. B. Di Giacomo2411002411
Facchetti, G. G. Facchetti31420334
Ferretti, G. G. Ferretti4-41-25-6
Guarneri, A. A. Guarneri34010350
Hitchens, G. G. Hitchens511162
Jair, Jair2710002710
Landini, S. S. Landini--1010
Maschio, H. H. Maschio15422176
Masiero, E. E. Masiero9020110
Mazzola, S. S. Mazzola2310112411
Morbello, E. E. Morbello401050
Pagani, M. M. Pagani--1010
Picchi, A. A. Picchi30010310
Suárez, L. L. Suárez29810308
Tagnin, C. C. Tagnin101020
Zaglio, F. F. Zaglio21000210
Chiudi

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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