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Prospettiva

Football Club Internazionale 1963-1964

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Football Club Internazionale 1963-1964
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale nelle competizioni ufficiali della stagione 1963-1964.

Fatti in breve FC Internazionale, Stagione 1963-1964 ...
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Stagione

Riepilogo
Prospettiva

Cucitasi sul petto il tricolore atteso da quasi un decennio[6], l'Inter si apprestava a esordire in Coppa Campioni rappresentando il calcio italiano assieme ai rivali cittadini detentori del trofeo[7][8]; per sostenere un affollato calendario gli uomini di Herrera conoscevano rincalzi in organico[9], mantenendo tuttavia l'impostazione del gioco lineare rispetto ai dettami sperimentati con successo.[10][11]

Tra i pali l'ex viola Sarti scambiò i guantoni con Buffon[12][13], volato proprio a Firenze per gli sgoccioli della carriera[14][15]; nel capoluogo toscano approdava poi Maschio[16], rimpiazzato come terzo straniero e centrocampista dal teutonico Szymaniak.[17][18] Una storia in gigliato anche per l'attaccante Milani[19][20], regolarmente acquistato nel mercato estivo ma successivamente posto fuori rosa a seguito del disaccordo contrattuale insorto con la società[21][22]: da segnalare il debutto professionistico per elementi del settore giovanile quali Landini[23], Bedin e Cappellini.[24][25]

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Da destra: Tarcisio Burgnich fronteggia il bolognese Helmut Haller durante lo spareggio-scudetto di Roma.

Eccezion fatta per i punti persi nelle trasferte in Veneto e Puglia[26], i nerazzurri conseguirono bottino pieno fino alla pausa di novembre[27]: sconfitto il Torino nel recupero infrasettimanale e concluse sul nulla di fatto le ostilità col Bologna[28][29], Picchi e soci difendevano con entrambe le siciliane il primato solitario.[30][31]

Il reintegro in squadra dell'ex centravanti fiorentino sembrò tuttavia coincidere con una crisi invernale[32], il cui campanello d'allarme suonava contro la Juventus nel periodo natalizio[33][34]; aggiunto danno alla beffa perdendo la stracittadina del 19 gennaio 1964[35][36], col tecnico opponente Luis Carniglia a spendere parole di scherno nel post-gara[37], i campioni d'Italia smarrirono terreno dal Diavolo nonché dai succitati felsinei quando il girone di ritorno aveva ormai preso avvio.[38][39]

Maggiori le soddisfazioni provenienti dal percorso in Europa[40][7], inaugurato con un britannico Everton costretto alla resa in Lombardia dopo aver imposto la parità in terra londinese[41][42]: furono poi eliminate in sequenza il transalpino Monaco e lo jugoslavo Partizan Belgrado[7][43], concedendo appena una rete ai monegaschi e un'altra agli slavi nel complesso dei 360'.[40][44]

Domenica 22 marzo 1964 i meneghini si presentarono al derby in cerca della quarta affermazione consecutiva[45], con il Milan passato nel frattempo alla conduzione di Liedholm[46]: i gol di Altafini e Corso sancivano la divisione della posta in palio[47], punteggio sufficiente a garantire un +2 in classifica sugli emiliani frattanto penalizzati dalla giustizia sportiva per un'intricata vicenda legata al doping.[48][49]

L'undicesimo risultato utile in fila veniva colto proprio all'ombra delle Torri[7][50], grazie anche al decisivo contributo di Sarti che neutralizzava un rigore calciato da Haller[51][52]: addivenuta nell'occasione a un margine di 4 lunghezze sull'inseguitrice[29][53], la formazione guidò ancora il campionato seppur con distacco dimezzato una volta che i bolognesi recuperarono un match saltato in precedenza.[54]

Importante sliding door nel mentre la semifinale in coppa con il Borussia Dortmund[7][55], fermato sul pari all'andata in uno stadio avente nel conforto statistico e nel caloroso pubblico «ostacoli» quasi insormontabili a giudizio della stampa[56]: a San Siro si consumò una vittoria per merito di Jair e Mazzola[40], dando appuntamento nella finalissima di Vienna al Real Madrid.[7][57]

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Sandro Mazzola (a destra) durante la vittoriosa finale di Coppa dei Campioni a Vienna

Solamente in primavera iniziò a delinearsi lo schieramento-base[58], con gli interpreti fautori della storica epopea[59]: il gregario Tagnin diventò un utile appoggio in mediana[60], prendendo in consegna l'avversario ritenuto maggiormente pericoloso[61][62], con Mazzola a svariare tra l'interno di spinta e il finalizzatore.[63]

Affondati i bianconeri davanti al pubblico amico[33][64], lo Scudetto sembrò essere ipotecato causa il −3 che la compagine dell'ex Bernardini toccava agli inizi di maggio[29][65]: le carte in tavola venivano però rimescolate dalla sentenza d'appello[7], scagionando gli imputati dalle accuse mosse loro e restituendo quanto dedotto in primo grado.[29] Figurate alla pari in occasione della terzultima giornata[66][67], le pretendenti al titolo non si separarono in tale domenica e nemmeno durante la successiva.[68]

La capitale austriaca era intanto teatro della prima conquista europea[69][70][71], regolando per 3-1 i summenzionati iberici con una doppietta che contribuì a fare dell'asso piemontese il capocannoniere della manifestazione[72][7]: fondamentale, in chiave difensiva[62], la stretta marcatura individuale esercitata da Tagnin sul «blancos» Di Stefano tanto da dichiararsi pronto – secondo la più diffusa versione dell'aneddoto tramandato al seguito –[73] a rincorrerlo anche in spogliatoio.[62]

Terminata la stagione coabitando in vetta coi rossoblù[74], i calciatori del Mago erano dunque chiamati a misurarsi nello spareggio dell'Olimpico[75][76]: un'appendicite spinse Di Giacomo a lasciare il gruppo per sottoporsi all'operazione[7][77], dettando in pratica un assetto obbligato e inamovibile rispetto alla finale nonostante la provata condizione fisica e un torrido clima.[78][7]

Sorpresa inoltre dall'espediente tattico che la rivale mise in campo – dirottando all'ala il terzino Capra in luogo del titolare Pascutti per arginare le incursioni di Facchetti e confondere le idee a Corso –[78][29] l'Inter finì per soccombere nell'ultimo quarto d'ora sotto i colpi di Fogli e Nielsen[79], mentre Fuffo esultò con un gesto plateale all'indirizzo di Herrera una volta consumatosi il triplice fischio[7][29]; detronizzati così dopo una sola annata sul fronte locale[80], i milanesi parteciparono anche alla Coppa Italia facendosi eliminare dai granata nei quarti.[81]

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Divise

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
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Casa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
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Trasferta

Organigramma societario

Area direttiva

Area tecnica

Area sanitaria

  • Medico sociale: dott. Angelo Quarenghi[84][85]
  • Massaggiatore: Bartolomeo Della Casa e Giancarlo Della Casa

Rosa

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Risultati

Serie A

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1963-1964.

Girone di andata

Milano
15 settembre 1963
1ª giornata
Inter2  1
referto
ModenaStadio San Siro
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Vicenza
22 settembre 1963
2ª giornata
Lanerossi Vicenza1  0
referto
InterStadio Romeo Menti
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Milano
13 novembre 1963
3ª giornata[N 2]
Inter3  1
referto
TorinoStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Milano
29 settembre 1963
4ª giornata
Inter2  0
referto
MantovaStadio San Siro
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Ferrara
6 ottobre 1963
5ª giornata
SPAL0  1
referto
InterStadio Paolo Mazza
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Milano
20 ottobre 1963
6ª giornata
Inter1  0
referto
SampdoriaStadio San Siro
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Bari
23 ottobre 1963
7ª giornata
Bari1  1
referto
InterStadio della Vittoria
Arbitro:  Francescon (Padova)

Roma
27 ottobre 1963
8ª giornata
Roma0  1
referto
InterStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Milano
19 gennaio 1964
9ª giornata[N 3]
Inter0  2
referto
MilanStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)

Milano
17 novembre 1963
10ª giornata
Inter0  0
referto
BolognaStadio San Siro
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Napoli
24 novembre 1963
11ª giornata
Messina0  1
referto
InterStadio San Paolo[N 4]
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Catania
1º dicembre 1963
12ª giornata
Catania1  2
referto
InterStadio Cibali
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Milano
8 dicembre 1963
13ª giornata
Inter1  1
referto
FiorentinaStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Torino
22 dicembre 1963
14ª giornata
Juventus4  1
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Milano
8 gennaio 1964
15ª giornata[N 5]
Inter1  0
referto
LazioStadio San Siro
Arbitro:  Angonese (Mestre)

Milano
29 gennaio 1964
16ª giornata[N 6]
Inter1  0
referto
GenoaStadio San Siro
Arbitro:  Angelini (Firenze)

Bergamo
12 gennaio 1964
17ª giornata
Atalanta1  3
referto
InterStadio Atleti Azzurri d'Italia
Arbitro:  Francescon (Padova)

Girone di ritorno

Modena
12 febbraio 1964
18ª giornata[N 7]
Modena0  1
referto
InterStadio Alberto Braglia
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
2 febbraio 1964
19ª giornata
Inter0  0
referto
Lanerossi VicenzaStadio San Siro
Arbitro:  Adami (Roma)

Torino
9 febbraio 1964
20ª giornata
Torino0  2
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Mantova
16 febbraio 1964
21ª giornata
Mantova2  2
referto
InterStadio Danilo Martelli
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Milano
23 febbraio 1964
22ª giornata
Inter0  0
referto
SPALStadio San Siro
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Genova
1º marzo 1964
23ª giornata
Sampdoria1  5
referto
InterStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
8 marzo 1964
24ª giornata
Inter3  0
referto
BariStadio San Siro
Arbitro:  Francescon (Padova)

Milano
15 marzo 1964
25ª giornata
Inter1  0
referto
RomaStadio San Siro
Arbitro:  Gambarotta (Genova)

Milano
22 marzo 1964
26ª giornata
Milan1  1
referto
InterStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Bologna
29 marzo 1964
27ª giornata
Bologna1  2
referto
InterStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Milano
5 aprile 1964
28ª giornata
Inter4  0
referto
MessinaStadio San Siro
Arbitro:  Marchese (Napoli)

Milano
19 aprile 1964
29ª giornata
Inter4  1
referto
CataniaStadio San Siro
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)

Firenze
25 aprile 1964
30ª giornata[N 8]
Fiorentina1  3InterStadio Comunale
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
3 maggio 1964
31ª giornata
Inter1  0
referto
JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Roma
17 maggio 1964
32ª giornata
Lazio0  0
referto
InterStadio Olimpico
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Genova
23 maggio 1964
33ª giornata[N 9]
Genoa0  2InterStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Adami (Roma)

Milano
31 maggio 1964
34ª giornata
Inter2  1
referto
AtalantaStadio San Siro
Arbitro:  Gambarotta (Roma)

Spareggio

Roma
7 giugno 1964, ore 17:00
Bologna2  0
referto
InterStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)

Coppa Italia

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1963-1964.
Torino
11 giugno 1964, ore 21:30 CET
Quarti di finale
Torino4  1
referto
InterStadio Comunale (13.034 spett.)
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Coppa dei Campioni

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa dei Campioni 1963-1964.
Liverpool
18 settembre 1963, ore 19:30 BST
Sedicesimi di finale - Andata
Everton0  0
referto
InterGoodison Park (62 408 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera) Gere

Milano
25 settembre 1963, ore 20:00 CET
Sedicesimi di finale - Ritorno
Inter1  0
referto
EvertonSan Siro (59 128 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera) Horváth

Milano
27 novembre 1963, ore 21:15 CET
Ottavi di finale - Andata
Inter1  0
referto
MonacoSan Siro (15 366 spett.)
Arbitro: Germania Ovest (bandiera) Kreitlein

Marsiglia
4 dicembre 1963, ore 15:00 CET
Ottavi di finale - Ritorno
Monaco1  3
referto
InterStade Vélodrome (25 080 spett.)
Arbitro: Spagna (bandiera) Ortiz de Mendibil

Belgrado
26 febbraio 1964, ore 15:00 CET
Quarti di finale - Andata
Partizan0  2
referto
InterStadio Partizan (19 509 spett.)
Arbitro: Austria (bandiera) Stoll

Milano
4 marzo 1964, ore 15:30 CET
Quarti di finale - Ritorno
Inter2  1
referto
PartizanSan Siro (32 100 spett.)
Arbitro: Germania Ovest (bandiera) Tschenscher

Dortmund
15 aprile 1964, ore 19:30 CET
Semifinale - Andata
Borussia Dortmund2  2
referto
InterStadion Rote Erde (42 356 spett.)
Arbitro: Ungheria (bandiera) Gere

Milano
29 aprile 1964, ore 21:15 CET
Semifinale - Ritorno
Inter2  0
referto
Borussia DortmundSan Siro (76 788 spett.)
Arbitro: Jugoslavia (bandiera) Tešanić

Lo stesso argomento in dettaglio: Finale della Coppa dei Campioni 1963-1964.
Vienna
27 maggio 1964, ore 19:30 CET
Finale
Inter3  1
referto
Real MadridPraterstadion (71 333 spett.)
Arbitro: Austria (bandiera) Stoll

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Statistiche

Riepilogo
Prospettiva

Statistiche di squadra

Statistiche aggiornate all'11 giugno 1964.

Ulteriori informazioni Competizione, Punti ...

Andamento in campionato

Ulteriori informazioni Giornata ...

Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.

Statistiche dei giocatori

Fonte:[1][2]

Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.
A completamento delle statistiche, vanno conteggiate 2 autoreti in Serie A.

Ulteriori informazioni Giocatore, Serie A ...
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Note

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Bibliografia

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Collegamenti esterni

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