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diocesi della Chiesa cattolica in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto (in latino Dioecesis Sancti Benedicti ad Truentum-Ripana-Montis Alti) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Fermo appartenente alla regione ecclesiastica Marche. Nel 2022 contava 122000 battezzati su 140624 abitanti. È retta dall'arcivescovo (titolo personale) Gianpiero Palmieri.
Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto Dioecesis Sancti Benedicti ad Truentum-Ripana-Montis Alti Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Fermo | ||
Regione ecclesiastica | Marche | ||
Arcivescovo (titolo personale) | Gianpiero Palmieri | ||
Vescovi emeriti | Carlo Bresciani | ||
Presbiteri | 80, di cui 51 secolari e 29 regolari 1525 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 38 uomini, 104 donne | ||
Diaconi | 16 permanenti | ||
Abitanti | 140624 | ||
Battezzati | 122000 (86,8% del totale) | ||
Stato | Italia | ||
Superficie | 456 km² | ||
Parrocchie | 54 (5 vicariati) | ||
Erezione | 1º agosto 1571 (Ripatransone) 24 novembre 1586 (Montalto) in plena unione dal 30 settembre 1986 | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Santa Maria della Marina | ||
Concattedrali | Santi Gregorio Magno e Margherita Santa Maria Assunta | ||
Santi patroni | Madonna di Loreto | ||
Indirizzo | Piazza Sacconi 1, 63074 San Benedetto del Tronto [Ascoli Piceno], Italia | ||
Sito web | www.diocesisbt.it | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Italia | |||
La diocesi, costituita da 3 entità territoriali non contigue tra loro, si estende su 19 comuni, 3 province e 2 regioni italiane:
Confina a nord con l'arcidiocesi di Fermo, a sud con le diocesi di Ascoli Piceno e Teramo-Atri, a ovest con le arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche e Spoleto-Norcia.
Sede vescovile è la città di San Benedetto del Tronto, dove si trova la basilica cattedrale di Santa Maria della Marina, mentre nelle altre sedi storiche di Ripatransone e Montalto si trovano le concattedrali, dedicate rispettivamente ai Santi Gregorio Magno e Margherita e a Santa Maria Assunta.
Il territorio copre un'estensione di 456 km² ed è suddiviso in 54 parrocchie, raggruppate in 5 vicarie.
L'odierna diocesi nasce nel 1986 dall'unione di due precedenti sedi episcopali: la diocesi di Ripatransone, eretta nel 1571, che nel 1983 assunse il nome di Ripatransone-San Benedetto del Tronto; e la diocesi di Montalto, istituita nel 1586.
La diocesi di Ripatransone fu eretta da papa Pio V il 1º agosto 1571 con la bolla Illius fulciti, ricavandone il territorio dalle diocesi circostanti di Fermo, di Ascoli Piceno e di Teramo, e dalle abbazie nullius di Farfa e di Campo Fellone.
Fu nominato primo vescovo della nuova diocesi il nolano Lucio Sassi, che fece il suo ingresso solenne in diocesi il 23 marzo 1572. Tre anni dopo rinunciò al suo incarico e più tardi fu creato cardinale da papa Clemente VIII. Anche il suo successore, Filippo Sega, rimase per soli tre anni sulla sede ripana; fu poi trasferito a Piacenza e più tardi ottenne anche lui il cardinalato.
Nel 1586 parte del territorio della diocesi fu ceduto per l'erezione della diocesi di Montalto, e cioè i territori di Montalto, Porchia, Patrignone, Montedinove, Rotella e Force.[3]
In origine Ripatransone era immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 1589 entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Fermo, eretta a sede metropolitana con la bolla Universis orbis ecclesiis del 24 maggio.
Al momento dell'erezione della diocesi fu eretta a cattedrale la chiesa di San Benigno, di cui oggi resta solo il campanile. Nel 1597 il vescovo Pompeo De Nobili pose la prima pietra della nuova cattedrale, che verrà inaugurata nel 1623. L'anno precedente la città ripana accolse il simulacro della Madonna di San Giovanni (proveniente da Loreto), proclamata patrona della città e della diocesi.
Al vescovo Lorenzo Azzolini si deve la fondazione del seminario di Ripatransone nel 1623 nei locali dell'ospedale di San Pastore (oggi Istituto Santa Teresa). Nel 1820 il seminario venne trasferito nel monastero di Santa Chiara.
Al momento dell'unione con Montalto, la diocesi di Ripatransone era costituita dai comuni di Acquaviva Picena, Colonnella, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Martinsicuro, Monteprandone, Ripatransone e San Benedetto del Tronto.
La diocesi di Montalto fu eretta da papa Sisto V il 24 novembre 1586 con la bolla Super universas, ricavandone il territorio dalle diocesi di Ripatransone, di Fermo (Montelparo, Comunanza e Montemonaco) e di Ascoli Piceno (Castignano).[3] A questi centri il papa univa l'abbazia di Santa Maria in Montesanto, nullius dioecesis costituita in terra d'Abruzzo, con i suoi possedimenti e le sue parrocchie, e disponeva che ogni vescovo ne avrebbe ricoperto il titolo di abate.
In origine Montalto era immediatamente soggetta alla Santa Sede. Nel 1589 entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Fermo, eretta a sede metropolitana con la bolla Universis orbis ecclesiis del 24 maggio.
Sisto V fu molto munifico nei confronti della nuova diocesi e di Montalto: vi istituì la tipografia e la zecca, offrì numerosi paramenti e oggetti sacra, fondò vitalizi a favore delle ragazze povere per facilitarne il matrimonio, istituì due fiere annuali, dette avvio ad opere di ricostruzione della città; inoltre Montalto divenne il capoluogo del presidato omonimo, che comprendeva anche Ripatransone, che fu attivo fino al 1810.[4] Per volere dello stesso pontefice fu dato avvio, nel mese di maggio 1589, alla costruzione della nuova cattedrale, in sostituzione della precedente chiesa di Santa Maria ad collem.
Il primo vescovo montaltese fu Paolo Emilio Giovannini, che nei suoi vent'anni di episcopato compì sette visite pastorali alla nuova diocesi. Al successore Paolo Orsini si deve nel 1630 la celebrazione del primo sinodo diocesano; a causa dell'assenza di un adeguato palazzo vescovile, visse per la maggior parte del suo tempo a Montelparo. Girolamo Codebò (1645-1661) fondò il seminario vescovile, sostenuto ed ingrandito da Lucantonio Accoramboni (1711-1735), che lo trasferì nell'ex convento degli Agostiniani, e rifatto da Pietro Paolo Mazzichi nell'Ottocento in piazza della Cattedrale.
Tra i vescovi montaltesi si deve segnalare in particolare Francesco Antonio Marcucci, nativo di Force (1717). A soli 27 anni fondò la congregazione delle Suore Pie Operaie dell'Immacolata Concezione. Divenne vescovo di Montalto nel 1770 e al contempo vicegerente della diocesi di Roma (dal 1774 al 1786); nel 1781 dette le dimissioni da vescovo di Montalto e fu nominato patriarca titolare di Costantinopoli; tuttavia mantenne l'amministrazione della diocesi di Montalto fino alla sua morte nel 1798. Visitò di persona la sua diocesi nel 1771 e tenne un sinodo nel 1777.
Durante l'occupazione francese, il vescovo Francesco Saverio Castiglioni fu deportato prima a Pavia (1808) e poi a Milano per essersi rifiutato di prestare il giuramento di fedeltà al regime napoleonico; ritornò nella sua diocesi nel 1814; due anni dopo venne creato cardinale e infine divenne papa con il nome di Pio VIII nel 1829.
Le diocesi furono unite in persona episcopi il 18 dicembre 1924, sotto il vescovo montaltese Luigi Ferri,[5] con sede a Ripatransone.
Grazie all'opera e all'interessamento del vescovo Vincenzo Radicioni (1951-1983), con il decreto In dioecesi Ripana della Congregazione per i Vescovi, emanato l'11 febbraio 1973 (giorno della sua consacrazione solenne), ma reso noto soltanto il 25 marzo,[4] la chiesa di Santa Maria della Marina di San Benedetto del Tronto fu elevata al rango di concattedrale.
Il vescovo aveva da sempre in progetto di elevare la più popolosa San Benedetto a città vescovile, e aveva a tal fine già avviato le opere edilizie necessarie allo scopo: ristrutturazione della futura cattedrale, costruzione in via Formentini (1959) di un edificio destinato a fungere da nuovo palazzo vescovile.[4][6] La sua iniziativa ebbe successo il 7 aprile 1983, quando la Santa Sede, con il decreto Quo aptius della Congregazione per i Vescovi trasferì la sede episcopale da Ripatransone a San Benedetto del Tronto[7] e la diocesi assunse il nome ufficiale di Ripatransone-San Benedetto del Tronto. Contestualmente le sedi di Montalto e di Ripatransone-San Benedetto del Tronto furono unite aeque principaliter con il nome di "diocesi di Montalto e Ripatransone-San Benedetto del Tronto" e con sede vescovile in quest'ultima città.
Il 30 settembre 1986, in forza del decreto Instantibus votis della Congregazione per i Vescovi, è stata stabilita la plena unione delle due diocesi e la nuova circoscrizione ecclesiastica ha assunto il nome attuale; la concattedrale di San Benedetto del Tronto è stata elevata al rango di nuova cattedrale diocesana, mentre le altre cattedrali divennero concattedrali.
Nel 1998 vengono istituiti i «Musei sistini del Piceno», una rete di musei di arte sacra, costituiti da una decina di sedi sparse nel territorio diocesano.
Dal 2 maggio 2024 è unita in persona episcopi alla diocesi di Ascoli Piceno.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
La diocesi nel 2022 su una popolazione di 140624 persone contava 122000 battezzati, corrispondenti all'86,8% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
diocesi di Ripatransone | |||||||||||
1950 | 58609 | 58609 | 100,0 | 102 | 68 | 34 | 574 | 52 | 125 | 22 | |
1970 | 86453 | 86723 | 99,7 | 104 | 58 | 46 | 831 | 56 | 228 | 31 | |
1980 | 85500 | 86000 | 99,4 | 89 | 52 | 37 | 960 | 55 | 176 | 35 | |
diocesi di Montalto | |||||||||||
1950 | 32348 | 32351 | 100,0 | 63 | 56 | 7 | 513 | 7 | 48 | 34 | |
1970 | 30000 | 30000 | 100,0 | 47 | 41 | 6 | 638 | 7 | 54 | 37 | |
1980 | 31500 | 31700 | 99,4 | 40 | 35 | 5 | 787 | 6 | 26 | 39 | |
diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto | |||||||||||
1990 | 113000 | 114000 | 99,1 | 110 | 73 | 37 | 1027 | 1 | 43 | 172 | 50 |
1999 | 120703 | 123103 | 98,1 | 104 | 65 | 39 | 1160 | 5 | 43 | 175 | 53 |
2000 | 121770 | 124190 | 98,1 | 104 | 65 | 39 | 1170 | 5 | 44 | 176 | 53 |
2001 | 121295 | 125230 | 96,9 | 103 | 61 | 42 | 1177 | 5 | 58 | 159 | 53 |
2002 | 121870 | 126100 | 96,6 | 105 | 63 | 42 | 1160 | 5 | 58 | 159 | 53 |
2003 | 122130 | 127200 | 96,0 | 102 | 60 | 42 | 1197 | 6 | 61 | 158 | 53 |
2004 | 121000 | 126900 | 95,4 | 101 | 59 | 42 | 1198 | 6 | 54 | 156 | 54 |
2005 | 121000 | 126700 | 95,5 | 98 | 58 | 40 | 1234 | 6 | 52 | 154 | 54 |
2007 | 130230 | 134500 | 96,8 | 102 | 59 | 43 | 1276 | 6 | 57 | 189 | 54 |
2010 | 130696 | 137135 | 95,3 | 104 | 60 | 44 | 1256 | 9 | 50 | 136 | 54 |
2014 | 134300 | 141860 | 94,7 | 103 | 62 | 41 | 1303 | 15 | 48 | 132 | 54 |
2017 | 137400 | 144000 | 95,4 | 102 | 54 | 48 | 1347 | 14 | 51 | 145 | 54 |
2020 | 135800 | 143500 | 94,6 | 85 | 55 | 30 | 1597 | 14 | 37 | 117 | 54 |
2022 | 122000 | 140624 | 86,8 | 80 | 51 | 29 | 1525 | 16 | 38 | 104 | 54 |
Parrocchie divise per vicaria:
Santi, venerabili e servi di Dio ricordati in diocesi:
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