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arcidiocesi della Chiesa Cattolica Romana in Francia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'arcidiocesi di Reims (in latino: Archidioecesis Remensis) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Francia. Nel 2022 contava 563 000 battezzati su 607 606 abitanti. È retta dall'arcivescovo Éric de Moulins-Beaufort.
Arcidiocesi di Reims Archidioecesis Remensis Chiesa latina | |||
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Diocesi suffraganee | |||
Amiens, Beauvais, Châlons, Langres, Soissons, Troyes | |||
Arcivescovo metropolita | Éric de Moulins-Beaufort | ||
Ausiliari | Étienne Vetö, I.C.N.[1] | ||
Arcivescovi emeriti | Thierry Romain Camille Jordan | ||
Presbiteri | 74, di cui 69 secolari e 5 regolari 7.608 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 19 uomini, 158 donne | ||
Diaconi | 36 permanenti | ||
Abitanti | 607 606 | ||
Battezzati | 563 000 (92,7% del totale) | ||
Stato | Francia | ||
Superficie | 6.931 km² | ||
Parrocchie | 76 (10 vicariati) | ||
Erezione | III secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Notre-Dame | ||
Santi patroni | San Remigio di Reims | ||
Indirizzo | B.P. 32729, 3 rue du Cardinal-de-Lorraine, 51058 Reims CEDEX, France | ||
Sito web | catholique-reims.fr | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Francia | |||
L'arcidiocesi comprende il dipartimento delle Ardenne, e l'arrondissement di Reims nel dipartimento della Marna.
Sede arcivescovile è la città di Reims, dove si trova la cattedrale di Notre-Dame. Nel territorio diocesano sorgono anche tre basiliche minori: Saint-Remi e Santa Clotilde a Reims, e Notre-Dame de Mézières a Charleville-Mézières.
Il territorio si estende su 6931 km² ed è suddiviso in 76 parrocchie, a loro volta raggruppate in 4 grandi zone e 13 settori pastorali:
La provincia ecclesiastica di Reims comprende 6 suffraganee:
Durocortorum era il capoluogo e il principale centro del popolo celtico dei Remi. Nel IV secolo, la civitas Remorum era la capitale della provincia romana della Gallia Belgica seconda, come attestato dalla Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo.[2]
La tradizione attribuisce l'evangelizzazione del territorio dei Remi nella seconda metà del III secolo ai santi Sisto e Sinnicio, considerati fondatori e primi vescovi di Reims. Il primo vescovo storicamente documentato è Imbetausio, che prese parte al concilio di Arles del 314.
Con l'affermarsi dell'organizzazione ecclesiastica, Durocortorum divenne sede metropolitana della provincia ecclesiastica, modellata su quella civile, che comprendeva le diocesi suffraganee di Soissons, Châlons, Vermand (sede poi trasferita a Noyon), Arras, Cambrai, Tournai, Senlis, Beauvais, Amiens e Thérouanne.
Celebre fra i primi vescovi fu san Remigio, vissuto tra i V ed il VI secolo, che riorganizzò la sua arcidiocesi e l'intera provincia ecclesiastica, e che cedette una porzione del territorio di Reims a vantaggio dell'erezione della diocesi di Laon, che divenne sua nuova sede suffraganea.
Storico privilegio degli arcivescovi di Reims fu quello di consacrare i re di Francia con l'olio della Santa Ampolla. Nell'attuale cattedrale furono consacrati venticinque re, da Luigi VIII a Carlo X. La prassi, iniziata nel X secolo, sarà confermata nel 999 da una bolla Apostolici culminis[3] di papa Silvestro II, che era stato arcivescovo di Reims.
Nel 1023 il vescovo Ebles acquisì la contea di Reims, che fra il 1060 e il 1170 fu elevata al rango di ducato, con il titolo di pari di Francia.
Nel 1089, con la bolla Potestatem ligandi di papa Urbano II[4], agli arcivescovi di Reims fu concesso il titolo di primate della Gallia Belgica. Sono inoltre legati nati della Santa Sede. Fra i privilegi civili ebbero il diritto di battere moneta e di mantenere guardie armate. Alla loro elezione si recavano in visita nelle diocesi suffraganee, dove all'arrivo del metropolita, dichiarato giorno festivo, i notabili civili ed ecclesiastici si recavano a riverirlo, i detenuti erano liberati e gli esiliati riammessi.
Il 12 maggio 1559 Cambrai fu elevata ad arcidiocesi metropolitana, sottraendosi alla giurisdizione metropolitica di Reims insieme con le diocesi di Arras e di Tournai. Nella stessa data la diocesi di Thérouanne fu soppressa e il suo territorio diviso fra tre nuove diocesi: Boulogne, suffraganea di Reims; Saint-Omer e Ypres.
Nel 1564 il cardinale Carlo di Lorena fondò il seminario arcivescovile; è il primo seminario fondato in Francia, appena un anno dopo la decisione del concilio di Trento, che stabiliva con il decreto Cum adulescentium aetas del 15 luglio 1563, la creazione di scuole apposite di teologia per la formazione del clero.[5]
Nel 1677 l'arcivescovo Charles-Maurice Le Tellier diede alle stampe un Rituale per l'arcidiocesi, che sebbene fosse a grandi linee conforme al Rituale romano del 1614, includeva delle spiegazioni dei riti in francese.[6]
In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 l'arcidiocesi fu soppressa e il suo territorio fu spartito tra le diocesi di Meaux (dipartimento della Marna) e di Metz (dipartimento delle Ardenne). L'arcivescovo Alexandre-Angélique de Talleyrand-Périgord non diede subito le dimissioni, come impostogli dal papa, ma solo nel 1816, malgrado l'arcidiocesi non ci fosse più.
Un nuovo concordato, stipulato nel giugno 1817, prevedeva il ristabilimento della diocesi. Per questo fu nominato, il 1º ottobre 1817, come nuovo arcivescovo di Reims Jean-Charles de Coucy. Ma questo concordato non entrò mai in vigore, in quanto non ratificato dal Parlamento di Parigi; per cui anche la nomina del Coucy rimase senza effetto.
Il 6 ottobre 1822 l'arcidiocesi fu effettivamente ristabilita in virtù della bolla Paternae charitatis del medesimo papa Pio VII, ed ebbe come suffraganee le diocesi di Amiens, Soissons, Châlons e Beauvais. Solo dopo questa data l'arcivescovo Jean-Charles de Coucy poté prendere possesso della sua sede.
L'8 dicembre 2002, con la riorganizzazione delle province ecclesiastiche francesi, entrarono nella provincia ecclesiastica di Reims le diocesi di Langres e di Troyes.[7]
Un antico catalogo episcopale di Reims è stato utilizzato da Flodoardo (894-966) per la stesura della sua Historia Remensis ecclesiae,[8] ed era già conosciuto all'epoca dell'arcivescovo Incmaro († 882). Tuttavia nessuno degli antichi cataloghi giunti fino ai nostri tempi è anteriore all'XI secolo; di questi sono noti almeno sei esemplari diversi, che arrivano fino a Henri de Dreux († 1240).
Nella seguente cronotassi, si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
L'arcidiocesi nel 2022 su una popolazione di 607 606 persone contava 563 000 battezzati, corrispondenti al 92,7% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 322 107 | 429 477 | 75,0 | 490 | 460 | 30 | 657 | 112 | 725 | 614 | |
1970 | 537 598 | 550 198 | 97,7 | 490 | 409 | 81 | 1 097 | 143 | 693 | 208 | |
1980 | 575 000 | 594 000 | 96,8 | 373 | 316 | 57 | 1 541 | 112 | 544 | 710 | |
1990 | 581 000 | 594 000 | 97,8 | 251 | 224 | 27 | 2 314 | 2 | 63 | 402 | 709 |
1999 | 582 000 | 595 922 | 97,7 | 209 | 189 | 20 | 2 784 | 15 | 70 | 306 | 76 |
2000 | 594 000 | 608 359 | 97,6 | 182 | 168 | 14 | 3 263 | 20 | 58 | 306 | 76 |
2001 | 565 022 | 597 522 | 94,6 | 175 | 164 | 11 | 3 228 | 20 | 49 | 314 | 76 |
2002 | 565 022 | 601 578 | 93,9 | 170 | 158 | 12 | 3 323 | 22 | 54 | 317 | 76 |
2003 | 565 022 | 601 578 | 93,9 | 162 | 151 | 11 | 3 487 | 22 | 49 | 260 | 76 |
2004 | 561 212 | 597 522 | 93,9 | 155 | 147 | 8 | 3 620 | 22 | 45 | 270 | 76 |
2010 | 565 000 | 613 000 | 92,2 | 131 | 121 | 10 | 4 312 | 29 | 33 | 191 | 76 |
2014 | 576 000 | 624 000 | 92,3 | 121 | 110 | 11 | 4 760 | 34 | 33 | 200 | 76 |
2017 | 564 500 | 607 579 | 92,9 | 102 | 93 | 9 | 5 534 | 33 | 33 | 179 | 76 |
2020 | 563 500 | 608 000 | 92,7 | 87 | 84 | 3 | 6 477 | 34 | 17 | 160 | 76 |
2022 | 563 000 | 607 606 | 92,7 | 74 | 69 | 5 | 7 608 | 36 | 19 | 158 | 76 |
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