Diocesi di Arras
diocesi della Chiesa cattolica in Francia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La diocesi di Arras (in latino Dioecesis Atrebatensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Lilla. Nel 2022 contava 1.149.680 battezzati su 1.491.710 abitanti. È retta dal vescovo Olivier Leborgne.
Diocesi di Arras Dioecesis Atrebatensis Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Lilla | ||
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Vescovo | Olivier Leborgne | ||
Vescovi emeriti | Jean-Paul Maurice Jaeger | ||
Presbiteri | 167, di cui 141 secolari e 26 regolari 6.884 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 33 uomini, 131 donne | ||
Diaconi | 63 permanenti | ||
Abitanti | 1.491.710 | ||
Battezzati | 1.149.680 (77,1% del totale) | ||
Stato | Francia | ||
Superficie | 6.671 km² | ||
Parrocchie | 89 (10 vicariati) | ||
Erezione | VI secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Nostra Signora e San Vedasto | ||
Indirizzo | 4 rue des Fours, CS 40137, 62003 Arras CEDEX, France | ||
Sito web | arras.catholique.fr | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Francia | |||
Dal 1853 ai vescovi di Arras è concesso di portare il titolo di "vescovi di Saint-Omer e di Boulogne" (Audomarensis et Bononiensis).
La diocesi comprende il dipartimento francese del Passo di Calais.
Sede vescovile è la città di Arras, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora e di San Vedasto. Nel territorio diocesano sorgono due basiliche minori: la basilica della Beata Vergine Maria e a Sant'Audomaro, ex cattedrale della diocesi di Saint-Omer, e la basilica dell'Immacolata Concezione a Boulogne-sur-Mer, costruita nell'Ottocento sul luogo dell'antica cattedrale della diocesi di Boulogne distrutta durante la rivoluzione francese.
Il territorio si estende su 6.671 km² ed è suddiviso in 89 parrocchie, raggruppate in 10 decanati: Artois, Sept-vallées -Ternois, Berck-Montreuil, Lens-Liévin, Hénin-Carvin, Béthune-Bruay, Pays de la Lys, Morinie du Boulonnais e Calaisis.
La diocesi di Arras fu eretta in epoca antica. La tradizione riconosce come primo vescovo e fondatore san Vedasto (noto anche come Gastone), nella prima metà del VI secolo.
Secondo lo storico Louis Duchesne, in base ad un'altra tradizione attestata nel XII secolo, il territorio del popolo degli Atrebati sarebbe stato evangelizzato nel V secolo da san Diogene, inviato dal papa, che avrebbe subito il martirio durante l'invasione dei Vandali. Secondo lo storico bretone, è probabile perciò che la fondazione della diocesi sia da anticipare di almeno un secolo, forse già alla fine del IV secolo.[1] In seguito, a causa delle distruzioni causate dal passaggio dei popoli germanici, la vita cristiana scomparve e venne restaurata da san Remigio di Reims, con l'invio del vescovo san Vedasto, il primo vescovo con cui iniziano le liste episcopali medievali.
Fin dall'inizio, Arras era suffraganea dell'arcidiocesi di Reims. Il secondo successore di san Vedaasto, Vedulfo, trasferì la sede a Cambrai. Questo trasferimento fu riconosciuto dal re dei Franchi Childeberto II, quando si trattò di installare a Cambrai il successore di Vedulfo, san Gaugerico, tra il 584 ed il 590. Da questo momento i vescovi di Cambrai governarono anche la città e il territorio di Arras, con l'obbligo di sedere sulla cattedra di Arras una volta all'anno, come documenta il sinodo di Cambrai del 1025.
Nello stesso anno ad Arras erano presenti alcuni predicatori eretici, laici analfabeti di origine italiana, che negavano l'utilità dei sacramenti, accettavano il solo Vangelo e sostenevano che la salvezza si ottenesse non per grazia, ma per i meriti delle proprie buone opere.[2] Furono arrestati dal vescovo e il sinodo li convinse del proprio errore, lasciandoli liberi dopo che ebbero rinnegato quanto predicavano.[3]
L'unione con Cambrai durò fino al 23 marzo 1094, quando le due sedi furono separate con la bolla Liquet sanctorum canonum di papa Urbano II. Il concilio di Clermont del 1095 confermò la separazione delle due diocesi.
Il 12 maggio 1559, con la riorganizzazione ecclesiastica dei Paesi Bassi spagnoli, entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Cambrai. Arras era compresa tra le diocesi di Saint-Omer, Ypres, Tournai, Cambrai, Noyon, Amiens e Boulogne.
Nella seconda metà del XVI secolo i vescovi di Arras si dovettero impegnare per frenare il diffondersi delle idee calviniste e degli ugonotti olandesi. Si distinsero in particolare François Richardot (1561-1574), uno dei fautori della fondazione dell'università di Douai[4], e Mathieu Moulart (1577-1600), che vi fondò il seminario vescovile.
Nella lotta tra Spagnoli e Francesi per la conquista della città e del territorio di Arras, la diocesi visse un lungo periodo di sede vacante, tra il 1635 e il 1668. Il re spagnolo nominò due vescovi, Nicolas Dufiff e Jean-Pierre Camus, i quali però non poterono prendere possesso della loro sede perché occupata dalle truppe francesi. A sua volta, il re francese nominò come vescovo Étienne Moreau nel 1656, il quale però ottenne la conferma della Santa Sede solo nel 1668, perché i re francesi non avevano, fino a quel momento, il diritto di nomina dei vescovi di Arras.
Nel 1670 fu nominato vescovo Guy de Sève de Rochechouart, che dette inizio al più lungo episcopato nella storia della diocesi, che durò fino al 1724, per un totale di 54 anni. Rochechouart fu uno dei vescovi favorevoli al giansenismo e tra quelli che rifiutarono di sottoscrivere la bolla Unigenitus Dei Filius, con le quali furono condannate le idee di Giansenio. Nel 1677 fondò il seminario ad Arras.
Nel XVII secolo la diocesi era suddivisa in 2 arcidiaconati, Artois e Ostrevent. Il numero dei decanati variarono col tempo: all'inizio erano 12, poi passarono a 16 nel e nel 1778 scesero ancora a 12, suddivisi in 34 distretti.
Nel Settecento furono ricostruite sia l'abbazia di San Vedasto che la cattedrale, ultimata nel 1833.
In seguito al concordato, con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 i confini della diocesi di Arras furono fatti coincidere con quelli del dipartimento del Passo di Calais. Ciò comportò un notevole scambio di territorio con le diocesi confinanti. Cedette un centinaio di parrocchie alla diocesi di Cambrai e 10 alla diocesi di Amiens, e ne acquisì 36 da Cambrai, 88 da Amiens, 4 da Tournai, 1 da Noyon, 48 dalla soppressa diocesi di Saint-Omer e l'intero territorio della diocesi di Boulogne, ugualmente soppressa, pari a 394 parrocchie. La nuova diocesi di Arras comprendeva quasi 900 parrocchie, il doppio di quelle che aveva prima della rivoluzione francese.[5]
La bolla del 1801 aveva inserito Arras nella provincia ecclesiastica di Parigi. Tuttavia, il 1º ottobre 1841 ritornò ad essere suffraganea dell'arcidiocesi di Cambrai.
Il 23 novembre 1853 il vescovo di Arras ottenne il diritto di aggiungere al proprio titolo quelli delle due diocesi soppresse di Saint-Omer e di Boulogne.
Il 30 marzo 2008 è divenuta suffraganea della nuova sede metropolitana di Lilla.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
La diocesi nel 2022 su una popolazione di 1.491.710 persone contava 1.149.680 battezzati, corrispondenti al 77,1% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | ? | 1.168.545 | ? | 1.226 | 1.142 | 84 | ? | 125 | 1.900 | 831 | |
1959 | 1.142.150 | 1.276.833 | 89,5 | 1.247 | 1.143 | 104 | 915 | 199 | 1.693 | 1.037 | |
1970 | ? | 1.397.159 | ? | 904 | 859 | 45 | ? | 230 | 1.407 | 1.020 | |
1980 | 1.204.000 | 1.421.000 | 84,7 | 891 | 788 | 103 | 1.351 | 148 | 1.202 | 1.025 | |
1990 | 1.195.000 | 1.425.000 | 83,9 | 693 | 603 | 90 | 1.724 | 7 | 127 | 912 | 1.043 |
1999 | 1.113.000 | 1.454.000 | 76,5 | 487 | 425 | 62 | 2.285 | 17 | 82 | 708 | 576 |
2000 | 1.103.000 | 1.441.568 | 76,5 | 491 | 430 | 61 | 2.246 | 21 | 81 | 652 | 556 |
2001 | 1.102.000 | 1.440.382 | 76,5 | 491 | 432 | 59 | 2.244 | 23 | 74 | 633 | 556 |
2002 | 1.103.000 | 1.441.568 | 76,5 | 447 | 387 | 60 | 2.467 | 27 | 73 | 610 | 518 |
2003 | 1.104.000 | 1.441.568 | 76,6 | 420 | 368 | 52 | 2.628 | 28 | 65 | 528 | 518 |
2004 | 1.104.000 | 1.441.568 | 76,6 | 403 | 346 | 57 | 2.739 | 28 | 69 | 486 | 567 |
2006 | 1.102.567 | 1.439.697 | 76,6 | 370 | 319 | 51 | 2.979 | 32 | 65 | 463 | 102 |
2012 | 1.138.000 | 1.488.951 | 76,4 | 273 | 230 | 43 | 4.168 | 43 | 52 | 248 | 94[13] |
2015 | 1.148.700 | 1.490.820 | 77,1 | 249 | 206 | 43 | 4.613 | 50 | 51 | 207 | 92 |
2018 | 1.160.010 | 1.505.490 | 77,1 | 200 | 168 | 32 | 5.800 | 54 | 38 | 164 | 91 |
2020 | 1.147.600 | 1.489.000 | 77,1 | 200 | 167 | 33 | 5.738 | 59 | 41 | 140 | 89 |
2022 | 1.149.680 | 1.491.710 | 77,1 | 167 | 141 | 26 | 6.884 | 63 | 33 | 131 | 89 |
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