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La diocesi di Laon (in latino Dioecesis Laudunensis) è stata una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Reims, soppressa il 29 novembre 1801.
Diocesi di Laon Dioecesis Laudunensis Chiesa latina | |||
---|---|---|---|
Suffraganea dell' | arcidiocesi di Reims | ||
Stato | Francia | ||
Parrocchie | 420 (nel 1789) | ||
Erezione | fine V secolo | ||
Soppressione | 29 novembre 1801 territorio unito alla diocesi di Soissons | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Notre-Dame | ||
Dati dall'Annuario pontificio (ch · gc?) | |||
Chiesa cattolica in Francia | |||
La diocesi comprendeva la parte settentrionale dell'attuale dipartimento francese dell'Aisne, in Piccardia, comprensiva del Laonnois (pagus Laudunensis) e della Thiérache (pagus Theoracensis), escluso il Vermandois. Confinava a nord con l'arcidiocesi di Cambrai e la diocesi di Tournai; ad est con l'arcidiocesi di Reims; a sud con la diocesi di Soissons e ad ovest con quella di Noyon.
Sede episcopale era la città di Laon, dove fungeva da cattedrale la chiesa di Notre-Dame.
La città antica fu chiamata in età romana e medievale, Laudunum, Lugdunum Clavatum, Laudunensis o Laodunum, toponimi che conservano la radice celtica Dun avente il significato di "fortezza". Laon era capitale del piccolo paese detto Laonese. Al momento della soppressione, la diocesi aveva 420 parrocchie, 18 abbazie (fra cui l'abbazia di Prémontré, da cui sono originati i Canonici Regolari Premostratensi), 7 priorati conventuali, 10 collegiate, 10 ospedali, 9 collegi, un seminario e due santuari. Il capitolo era composto di cinque dignitari, 84 canonici e 50 cappellani[1].
A partire dal XIV secolo la diocesi era suddivisa in 2 arcidiaconati e 12 decanati:
Secondo la tradizione il territorio della diocesi fu evangelizzato da san Beato in epoca incerta. La sede vescovile sarebbe stata eretta sul finire del V secolo da san Remigio, arcivescovo di Reims, in favore del nipote Genebaldo, contestualmente alla divisione del regno franco di Clodoveo I tra i suoi figli. Il suo territorio fu ricavato da quello della stessa sede di Reims, di cui la nuova diocesi divenne suffraganea. Genebaldo è storicamente documentato nel 549 quando si fece rappresentare al concilio di Orléans.
Per molti dei vescovi di Laon fino al IX secolo non si conosce che il nome e pochi sono quelli documentati storicamente. Tra questi si ricorda Cagnoaldo, discepolo di san Colombano, nato da un'influente famiglia burgunda, ex abate di San Vincenzo, una delle abbazie più importanti della diocesi, dove fu sepolto. Il suo nome è commemorato nel martirologio romano il 6 settembre.
Nell'Alto Medioevo sono da menzionare: Incmaro, che si ribellò contro lo zio Incmaro di Reims e contro l'imperatore Carlo il Calvo, che lo fece imprigionare e accecare (871); Adalberone, alunno di Gerberto di Reims, futuro papa Silvestro II, cancelliere del re Lotario, che governò la diocesi per oltre 50 anni; Élinand, che, benché accusato di simonia, fu un buon vescovo e costruì la cattedrale romanica di Laon.
A Laon furono celebrati diversi concili della Chiesa francese: nel 936, durante il quale fu incoronato il re Luigi IV e consacrato vescovo di Laon Radulfo II; nel 948, durante il quale venne scomunicato Tibaldo conte di Blois; nel 1150, quando fu indetta la crociata contro i Saraceni, confermata dal concilio di Chartres dello stesso anno; e nel 1233 a sostegno del vescovo Milone di Beauvais.[2]
Il XII secolo è segnato dall'episcopato di Bartolomeo di Giura (1113-1151), soprattutto per il grande impulso che dette alla vita monastica nella diocesi. Fu durante il suo episcopato che san Norberto fondò l'abbazia di Prémontré (1121), casa madre dell'ordine dei Canonici regolari premostratensi, e altre abbazie a Cuissy (1122), San Martino a Laon (1124), Thenailles (1130) e Bucilly (1148). Bartolomeo di Giura aiutò anche san Bernardo a fondare monasteri di Foigny (1121), Vauclair (1134) e Montreuil-les-Dames (1136).
Il XIII secolo fu il secolo d'oro per la diocesi di Laon, periodo durante il quale i vescovi ebbero il titolo di duca del Laonnois e "pari di Francia". Ai vescovi inoltre fu concesso di portare la Santa Ampolla nella cerimonia dell'incoronazione dei re di Francia.
Nel corso del XVII e XVIII secolo la diocesi fu coinvolta nelle questioni che riguardavano la crisi giansenista che coinvolse la Francia in questo periodo. Il vescovo César d'Estrées fu incaricato dal re di trattare la pace tra le diverse parti, raggiunta nel 1669 e nota in storiografia come "pace clementina"; per questo suo impegno papa Clemente IX lo nominò cardinale nel 1672. Il vescovo Louis de Clermont de Roussillon (1695-1721) non volle pubblicare nella sua diocesi la bolla Unigenitus Dei Filius, mentre uno dei suoi successori, Étienne Joseph de La Fare 1724-1741), fu un acerrimo nemico dei giansenisti, chiamo in diocesi i gesuiti, cosa che gli valse aspre critiche da parte dei benpensanti.
L'ultimo vescovo di Laon fu Louis de Sabran, cappellano della regina Maria Antonietta. Quando i rivoluzionari sostituirono la sua diocesi con quella costituzionale dell'Aisne, lasciò la diocesi e si rifugiò in Germania. Rifiutò di dimettersi nel 1801 e fuggì dapprima a Londra e poi in Polonia dove morì nel 1811.
La diocesi fu soppressa in seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801; il suo territorio fu incorporato in quello della diocesi di Soissons ad eccezione delle parrocchie di Brienne e di La Neuville incorporate nella diocesi di Metz (dal 1822 nell'arcidiocesi di Reims). L'antico vescovato divenne sede del "Palazzo di giustizia" e di un museo che raccoglie dipinti fiamminghi e francesi.
Nel giugno 1817 fra Santa Sede e governo francese fu stipulato un nuovo concordato, cui fece seguito il 27 luglio la bolla Commissa divinitus, con la quale il papa restaurava la sede di Laon; il 1º ottobre fu nominato vescovo Charles-Louis Salmon du Châtelier. Tuttavia il concordato non entrò in vigore in quanto non ratificato dal Parlamento di Parigi; per cui non ebbero effetto né il ristabilimento della diocesi né la nomina di Châtelier, il quale, il 19 aprile 1822, fu trasferito alla sede di Évreux.
Dal 13 giugno 1828 i vescovi di Soissons portano il titolo di vescovi di Laon.
Dal punto di vista architettonico, l'ex cattedrale di Laon (fine del XII secolo - inizio del XIII secolo), dedicata alla Madonna (Notre-Dame de Laon), è una delle maggiori cattedrali gotiche di Francia.
Tra le abbazie della diocesi, ebbe un ruolo principale quella benedettina di San Vincenzo, nella città di Laon, che fino alla metà del XIII secolo fu luogo di sepoltura dei vescovi.
Il più antico catalogo dei vescovi di Laon è contenuto nella Cronaca di Robert de Torigni della fine del XII secolo, che è generalmente verificato da documenti storici ad eccezione della prima metà del X secolo, dove è preferibile e storicamente più certa la lista dedotta dalla Historia Remensis ecclesiae di Flodoardo.
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