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Arcidiocesi di Cagliari

arcidiocesi della Chiesa cattolica in Italia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Arcidiocesi di Cagliari
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L'arcidiocesi di Cagliari (in latino Archidioecesis Calaritana) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica in Italia appartenente alla regione ecclesiastica Sardegna. Nel 2023 contava 563.000 battezzati su 576.000 abitanti. È retta dall'arcivescovo Giuseppe Baturi.

Fatti in breve Regione ecclesiastica, Vicario generale ...
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La basilica e santuario di Nostra Signora di Bonaria è il luogo di pellegrinaggio più importante dell'arcidiocesi.
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Palazzo arcivescovile di Cagliari.
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Territorio

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Portale della chiesa di San Giuseppe Calasanzio a Cagliari.
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Facciata della chiesa di Santa Maria del Monte del XVI secolo a Cagliari.
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Chiesa della Purissima del XVI secolo a Cagliari.
Lo stesso argomento in dettaglio: Parrocchie dell'arcidiocesi di Cagliari.

Il territorio si estende su 4.041 km² ed è suddiviso in 130 parrocchie, appartenenti a 2 province della Sardegna.

Comprende:

Sede arcivescovile è la città di Cagliari, dove si trovano la cattedrale di Santa Maria e Santa Cecilia e il seminario arcivescovile. Sempre a Cagliari sorgono inoltre la basilica di San Saturnino, la basilica di Santa Croce e la basilica e santuario di Nostra Signora di Bonaria. A Quartu Sant'Elena si trova la basilica di Sant'Elena Imperatrice.

Cattedrale

Lo stesso argomento in dettaglio: Cattedrale di Santa Maria (Cagliari).

Costruita nel corso del duecento venne elevata al rango di cattedrale nel 1258. Originariamente in stile romanico pisano, ha subito vari rifacimenti nel corso dei secoli.

Provincia ecclesiastica

La provincia ecclesiastica comprende le seguenti suffraganee:

Nel territorio della provincia ecclesiastica cagliaritana sono comprese cinque sedi titolari:

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Storia

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La diocesi di Cagliari ha origini antiche. Il primo vescovo ad avere una certa attendibilità, almeno tradizionale, sarebbe sant'Avendrace, che ricoprì la cattedra dal 70 al 77 (o 87), quando morì (presumibilmente il 13 settembre). Tale tradizione è tutt'altro che certa, anche se il quartiere cagliaritano che porta il suo nome, nel quale sarebbe vissuto in eremitaggio, sembrerebbe convalidare la tradizione. Sul suo sepolcro sorse la chiesa di Sant'Avendrace, probabilmente già nel 202, quando fu scoperto; edificio modificato durante il XVII secolo, presenta ancora l'ipogeo del I secolo. Il primo vescovo di Cagliari storicamente documentato fu Quintasio, attestato nel 314, quindi il famoso teologo san Lucifero (353-370 circa). I vescovi di Cagliari risultano avere il titolo di arcivescovi fin dal 484, quando è documentato l'arcivescovo Lucifero II.

In epoca medioevale la sua giurisdizione si estendeva sui territori delle curatorie del Campidano, Colostrai, Decimomannu, Gippi, Nora e Nuraminis.

Il titolo primaziale di Sardegna compare per la prima volta nella falsa corrispondenza di papa Vittore III con l'arcivescovo Giacomo (1075-1089)[2]. Nel 1189 papa Innocenzo II elevò a suo legato l'arcivescovo di Pisa che dal momento prese il titolo di Primate di Sardegna e Corsica.

Dal 1420 la sua giurisdizione si estese sulla soppressa diocesi di Suelli, dal 1495 sulla diocesi di Galtellì, dal 1503 sulla diocesi di Dolia e dal 1506 sulla diocesi di Sulci.

Nei secoli successivi alcune diocesi ottennero nuovamente l'autonomia: nel 1824 una parte della diocesi di Suelli costituì la diocesi di Ogliastra, divenuta poi diocesi di Lanusei; la diocesi di Iglesias fu eretta nel 1763 su un territorio più o meno ricalcante l'antica diocesi di Sulci; la diocesi di Galtellì fu ristabilita nel 1779 con sede a Nuoro.

L'arcidiocesi di Cagliari è stata visitata da papa Paolo VI il 24 aprile 1970 e il 19 e 20 ottobre 1985 da papa Giovanni Paolo II. Il 7 settembre 2008 ha fatto visita alla città di Cagliari papa Benedetto XVI, nel centesimo anno in cui papa Pio X ha proclamato la Madonna di Bonaria patrona principale della Sardegna. Il 22 settembre 2013 è stata meta di un pellegrinaggio di papa Francesco.

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Cronotassi dei vescovi

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati. Dei vescovi fino a Lucifero II sono storicamente accertati solo Quintasio, Lucifero I e forse Avendrace del quale si conserva ancora la tradizione nel nome di un quartiere cittadino e che sarebbe stato preceduto nella cattedra cagliaritana dai vescovi Siridone, Bonifacio e Clemente.

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Vescovi oriundi

Capitoli canonicali

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Il capitolo metropolitano, conformemente alla legge nº 3648 del 15 agosto 1867, è composto da 12 canonici effettivi, canonici onorari (non più della metà degli effettivi) e 6 beneficiati.

Papa Gregorio XV ha concesso ai canonici di indossare rocchetto e cappa violacea ad instar Canonicorum Basilicae Principis Apostolorum de Urbe. I canonici cagliaritani sono stati insigniti della dignità di protonotari apostolici onorari durante munere da papa Pio VII, con breve apostolico del 23 febbraio 1803. Papa Pio X, con breve del 13 settembre 1907 ha promosso gli stessi canonici alla dignità di protonotari apostolici ad instar durante munere. A seguito del motu proprio Pontificalis Domus di papa Paolo VI oggi sono semplicemente protonotari apostolici soprannumerari.

Papa Leone XII, con breve del 22 novembre 1825, ha dato ai beneficiati "facultatem claudendi mozzettam, qua hactenus usi sunt, illique globulos rubros (...) addendi". Da allora nei giorni festivi indossano sulla cotta la mozzetta nera con filettatura, asole e bottoni color rubino. Essi costituiscono la comunità dei beneficiati.

Il capitolo ha un'unica dignità, che da tempo immemorabile ha il titolo di decano.

Nella città di Cagliari sono presenti tre collegiate: Sant'Anna, nel quartiere Stampace (che ha la precedenza subito dopo il capitolo metropolitano); Sant'Eulalia, nel quartiere Marina; San Giacomo, nel quartiere Villanova. Attualmente i rispettivi capitoli sono privi di membri, eccetto il parroco presidente, unica dignità.

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Santo patrono

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Statua di Sant'Efisio, patrono dell'arcidiocesi, nell'omonima chiesa di Cagliari.
Lo stesso argomento in dettaglio: Sant'Efisio.

Attualmente il patrono dell'arcidiocesi viene considerato sant'Efisio, martire del IV secolo profondamente venerato nella Sardegna meridionale e festeggiato grandemente nella Sagra di sant'Efisio del 1º maggio. I calendari liturgici anteriori al Concilio Vaticano II lo indicano però semplicemente come patrono della provincia ecclesiastica cagliaritana, riservando il patronato della diocesi e della città di Cagliari a san Saturnino, il quale è ora venerato solo come patrono cittadino.

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Attività editoriale

L'arcidiocesi possiede dal 1958 un giornale ufficiale diocesano, che dal 2004 è edito come Il Portico, a cadenza settimanale. Dal 1993 trasmette Radio Kalaritana. Entrambe le redazioni si trovano nei locali del Seminario Arcivescovile.

Statistiche

L'arcidiocesi nel 2023 su una popolazione di 576.000 persone contava 563.000 battezzati, corrispondenti al 97,7% del totale.

Ulteriori informazioni anno, popolazione ...
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Note

Bibliografia

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Voci correlate

Altri progetti

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