Remove ads
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La diocesi di Maiorca (in latino Dioecesis Maioricensis) è una sede della Chiesa cattolica in Spagna suffraganea dell'arcidiocesi di Valencia. Nel 2021 contava 711.280 battezzati su 912.171 abitanti. È retta dal vescovo Sebastià Taltavull Anglada.
Diocesi di Maiorca Dioecesis Maioricensis Chiesa latina | |||
---|---|---|---|
Suffraganea dell' | arcidiocesi di Valencia | ||
| |||
Vescovo | Sebastià Taltavull Anglada | ||
Vicario generale | Josep Adrover Vallbona | ||
Presbiteri | 246, di cui 156 secolari e 90 regolari 2.891 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 140 uomini, 477 donne | ||
Diaconi | 15 permanenti | ||
Abitanti | 912.171 | ||
Battezzati | 711.280 (78,0% del totale) | ||
Stato | Spagna | ||
Superficie | 3.689 km² | ||
Parrocchie | 150 (11 vicariati) | ||
Erezione | V secolo | ||
Rito | romano | ||
Cattedrale | Santa Maria | ||
Indirizzo | Calle Seminario 4, 07001 Palma de Mallorca, España | ||
Sito web | www.bisbatdemallorca.org | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Spagna | |||
La diocesi comprende le isole di Maiorca e di Cabrera e altri isolotti adiacenti, situate nel mar Mediterraneo e appartenenti alla comunità autonoma spagnola delle Baleari.
Sede vescovile è la città di Palma di Maiorca, dove si trova la cattedrale di Santa Maria. In diocesi sorgono tre basiliche minori: la basilica della Madre di Dio a Lluc, e, a Palma di Maiorca, la basilica di San Francesco e la basilica di San Michele[1].
Il territorio si estende su 3.689 km² ed è suddiviso in 150 parrocchie, raggruppate in 11 arcipresbiterati: Palma 1, Palma 2, Palma 3, Palma 4, Es Pla, Levante, Lluc-Raiguer, Migjorn, Miramar-Vall de Sóller, Nord e Ponente.
Sono ignote le origini del cristianesimo a Maiorca, e in genere in tutto l'arcipelago delle Baleari. Di certo le isole avevano già una loro organizzazione ecclesiastica nella seconda metà del V secolo, come documenta la Notitia provinciarum et civitatum Africae, che contiene la lista dei vescovi convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484. Tra i vescovi della provincia civile insule Sardiniae figura il vescovo Helias de Maiorica; tuttavia non ci sono prove, come sostengono alcuni storici, che la diocesi dipendesse dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Cagliari. Scavi e ricerche archeologiche hanno portato alla luce resti di tre basiliche risalenti al periodo vandalico o a quello bizantino (VI secolo).
Con l'inizio dell'VIII secolo inizia un periodo di decadenza per le Baleari, che a causa della loro posizione strategica, furono disputate dagli Arabi, dai Carolingi e dai Normanni. Le continue incursioni posero fine alle strutture ecclesiastiche, anche se una comunità cristiana probabilmente sopravvisse, come sembra documentato da due privilegi di papa Formoso (circa 892) e di papa Romano (897), in cui le isole dell'arcipelago furono affidate alla giurisdizione dei vescovi di Gerona. Con il X secolo però si impose definitivamente la dominazione mussulmana e da questo momento poco o nulla si conosce della comunità cristiana di Maiorca.
Un documento arabo del 1058, sulla cui autenticità non c'è unanime certezza tra gli storici, attesta la concessione al vescovo di Barcellona Guislabert della giurisdizione spirituale sui cristiani delle isole Baleari. Questo e altri documenti servirono ai vescovi di Barcellona nel tentativo di farsi riconoscere la giurisdizione sulle isole, giurisdizione che non fu concessa, quando queste furono liberate dagli Arabi nel XIII secolo.
Maiorca fu conquistata il 31 dicembre 1229 e subito incominciò la cristianizzazione dell'isola. L'anno precedente il re d'Aragona aveva concesso ai vescovi di Barcellona, in forza dei presunti antichi privilegi, l'autorità sull'isola. La Santa Sede tuttavia procrastinò la decisione definitiva; nel 1235 papa Gregorio IX assegnò temporaneamente al prevosto di Tarragona l'amministrazione sulle comunità cristiane di Maiorca, e infine il 15 luglio 1237 affidò ai vescovi di Lerida e di Vic il compito di scegliere il vescovo di Maiorca e di consacrarlo. Primo vescovo della nuova sede fu Raimundo de Torrelles, la cui prima menzione risale al 12 ottobre 1238. La diocesi di Maiorca, con giurisdizione su tutto l'arcipelago delle Baleari, era posta dal papa immediatamente soggetta alla Santa Sede.
Il capitolo della cattedrale risale al 1244 e ottenne conferma da parte di papa Innocenzo IV il 5 aprile 1245. Lo stesso papa confermò l'immediatezza romana della diocesi nel 1248. Nel 1458 la diocesi di Maiorca entrò a far parte della nuova provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Valencia.
Nel 1351 cedette le Isole Canarie a vantaggio dell'erezione della diocesi delle Isole Fortunate, che però ebbe breve durata; l'arcipelago fu costituito definitivamente in circoscrizione autonoma nel 1369 con l'erezione della diocesi di Telde e delle Isole Canarie.
Il 30 aprile 1782 cedette l'isola di Ibiza a vantaggio del ristabilimento della diocesi di Ibiza.
Il 23 luglio 1795 cedette l'isola di Minorca a vantaggio del ristabilimento della diocesi di Minorca.
Con il concordato del 1851 fra Spagna e Santa Sede la diocesi di Ibiza fu soppressa e il suo territorio formalmente aggregato a quello della diocesi di Maiorca. Tuttavia l'unione fra le due diocesi non fu mai interamente realizzata, sebbene il vescovo avesse il titolo di Maiorca e di Ibiza. Nel 1927 la sede di Ibiza fu ristabilita come amministrazione apostolica, elevata al rango di diocesi nel 1949.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
La diocesi nel 2021 su una popolazione di 912.171 persone contava 711.280 battezzati, corrispondenti al 78,0% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
1950 | 327.119 | 327.119 | 100,0 | 544 | 386 | 158 | 601 | 260 | 1.992 | 123 | |
1969 | 420.997 | 422.250 | 99,7 | 641 | 463 | 178 | 656 | 453 | 2.025 | 141 | |
1980 | 495.000 | 527.000 | 93,9 | 513 | 366 | 147 | 964 | 289 | 1.964 | 160 | |
1990 | 495.000 | 551.000 | 89,8 | 439 | 310 | 129 | 1.127 | 1 | 226 | 1.410 | 164 |
1999 | 540.000 | 618.457 | 87,3 | 414 | 291 | 123 | 1.304 | 6 | 184 | 988 | 154 |
2000 | 572.294 | 637.510 | 89,8 | 411 | 294 | 117 | 1.392 | 6 | 188 | 1.049 | 156 |
2001 | 588.543 | 658.043 | 89,4 | 398 | 285 | 113 | 1.478 | 7 | 181 | 1.022 | 156 |
2002 | 557.122 | 702.122 | 79,3 | 403 | 272 | 131 | 1.382 | 7 | 229 | 1.047 | 156 |
2003 | 569.526 | 730.778 | 77,9 | 396 | 273 | 123 | 1.438 | 7 | 207 | 980 | 156 |
2004 | 594.860 | 753.584 | 78,9 | 389 | 271 | 118 | 1.529 | 7 | 215 | 952 | 156 |
2013 | 673.000 | 876.147 | 76,8 | 310 | 212 | 98 | 2.170 | 11 | 175 | 675 | 154 |
2016 | 670.000 | 859.289 | 78,0 | 300 | 195 | 105 | 2.233 | 15 | 179 | 580 | 154 |
2019 | 686.260 | 880.113 | 78,0 | 269 | 173 | 96 | 2.551 | 16 | 152 | 548 | 154 |
2021 | 711.280 | 912.171 | 78,0 | 246 | 156 | 90 | 2.891 | 15 | 140 | 477 | 150 |
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.