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comune italiano in Sardegna Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Escolca (Iscroca in sardo[3]) è un comune italiano di 541 abitanti della provincia del Sud Sardegna, situato ai piedi della Giara di Serri.
Escolca comune | |
---|---|
(IT) Escolca (SC) Iscròca | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Eugenio Lai (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020) |
Territorio | |
Coordinate | 39°41′55.56″N 9°07′19.97″E |
Altitudine | 416 m s.l.m. |
Superficie | 14,76 km² |
Abitanti | 541[1] (31-3-2024) |
Densità | 36,65 ab./km² |
Frazioni | San Simone |
Comuni confinanti | Barumini, Gergei, Gesico, Mandas, Serri, Villanovafranca |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09052 |
Prefisso | 0782 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111019 |
Cod. catastale | D431 |
Targa | SU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) escolchesi (SC) iscrochesus |
Patrono | santa Cecilia |
Giorno festivo | 22 novembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Escolca nella provincia del Sud Sardegna | |
Sito istituzionale | |
L'area fu abitata già in epoca prenuragica e nuragica, e successivamente in epoca romana della quale restano alcune rovine sepolcrali.
Nel Medioevo appartenne al giudicato di Cagliari e fece parte della curatoria di Siurgus. Alla caduta del giudicato (1258) passò sotto il dominio pisano e successivamente (1323) sotto il dominio aragonese, feudo dei Carroz, conti di Quirra. Fu poi annesso al marchesato di Mandas, trasformato nel 1603 in ducato, feudo prima dei Maza e poi dei Tellez-Giron, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Ai sensi della Legge Regionale n. 9 del 12 luglio 2001, che ha previsto l'istituzione delle nuove province sarde, il comune di Escolca, che era in provincia di Nuoro, avrebbe dovuto essere aggregato alla neonata provincia del Medio Campidano; con successiva Legge Regionale n. 10 del 13 ottobre 2003 si stabilì invece che passasse a quella di Cagliari, di cui fece parte fino alla successiva riforma del 2016.
Lo stemma e il gonfalone del Comune di Escolca sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 settembre 2004.[4]
«Interzato in fascia: il primo, di rosso, alla scimitarra di argento, posta in fascia, l'elsa posta a sinistra; il secondo, interzato in fascia, di azzurro, di rosso, di azzurro; il terzo, di rosso, alle tre spighe di grano, d'oro, gambute e fogliate dello stesso, poste in palo e ordinate in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Abitanti censiti[5]
La variante di sardo parlata a Escolca è il campidanese occidentale.
Di particolare interesse è la festa di San Simone, che si svolge nel villaggio disabitato di San Simone, solitamente nel fine settimana successivo alla domenica di Pentecoste.
Il territorio comunale comprende anche l'isola amministrativa di San Simone, avente una superficie di 3,87 km².
L'economia del paese si basa sull'agricoltura, con coltivazioni di carattere cerealicolo e soprattutto olivicolo, mentre è molto meno diffusa la pastorizia. L'artigianato tipico è costituito da antichi telai per stoffe tradizionali e impagliatori di cesti.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1º giugno 2015 | 26 ottobre 2020 | Eugenio Lai | Lista civica "Per un'Escolca migliore" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Eugenio Lai | Lista civica "Per un'Escolca migliore" | Sindaco |
Il paese ha avuto una squadra di calcio a 5, l'Escolca C5, che militava nel campionato di Serie D girone B sardo, la società era rappresentata anche a livello femminile.
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