Serdiana
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Serdiana è un comune italiano di 2 636 abitanti[1] della provincia del Sud Sardegna.
Serdiana comune | |
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(IT, SC) Serdiana | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sardegna |
Provincia | Sud Sardegna |
Amministrazione | |
Sindaco | Maurizio Cuccu (lista civica) dal 26-10-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 39°22′28.14″N 9°09′32.37″E |
Altitudine | 171 m s.l.m. |
Superficie | 55,71 km² |
Abitanti | 2 636[1] (31-12-2024) |
Densità | 47,32 ab./km² |
Comuni confinanti | Dolianova, Donori, Monastir, Sant'Andrea Frius, Sestu (CA), Settimo San Pietro (CA), Soleminis, Ussana |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 09040 |
Prefisso | 070 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 111076 |
Cod. catastale | I624 |
Targa | SU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) serdianesi (SC) serdianesus |
Patrono | san Salvatore, santa Maria di Sibiola |
Giorno festivo | 9 novembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Abitata sin dall'epoca neolitica, l'area dove sorge oggi Serdiana vide nel corso dei secoli il passaggio della civiltà nuragica, punica e romana quando presumibilmente sorse l'abitato vero e proprio. Dopo la dominazione vandalica e bizantina, nel medioevo, Serdiana fu parte del giudicato di Cagliari, nella curatoria di Dolia o Parte Olla. Al 1125 risale la costruzione della chiesa di Santa Maria di Sibiola quando nel territorio si insediarono i monaci benedettini e vittorini.
A seguito della scomparsa manu militari del giudicato cagliaritano nel 1257 passò per breve tempo al giudicato di Arborea e dal 1297 alla Repubblica di Pisa. Dal 1323 passò sotto il dominio aragonese. Serdiana venne concessa in feudo insieme ad altri villaggi, nel 1328, a Clemente Salavert. Nel 1358 la signoria passò ai Mont Pavon, al quale gli abitanti versavano una quota corrispondente alla tassa versata in precedenza al Comune di Pisa. In quel periodo Serdiana si spopolò completamente a causa della peste, delle carestie e delle guerre. Tra il 1440 e il 1540 si avvicendarono diverse famiglie di feudatari. Nel 1728, in epoca sabauda, il paese fu incorporato nel marchesato di San Saverio, e nel 1839 fu riscattato ai Brunengo, ultimi feudatari, con la soppressione del sistema feudale.
Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose
- Chiesa di Santa Maria di Sibiola (del XII secolo, di impianto romanico)
- Chiesa parrocchiale SS. Salvatore
Architetture civili-militari
- Castello Roberti (XVIII secolo)
Luoghi di interesse naturalistico
- Stagno salato (oggetto di studi) dal nome "Su Stani saliu", ove dimorano diverse specie di uccelli.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[3]

Lingue e dialetti
La variante del sardo parlata a Serdiana è il campidanese occidentale.
Cultura
Musei
- Museo Etnografico e Archeologico di Serdiana
Economia
In origine era un centro abitato da agricoltori e allevatori. Ora la sua economia è basata sulla fiorente e rinomata produzione di uva, olive e sull'allevamento ovino e suino, anche se un gran numero di abitanti è impiegato nel terziario. Nel comune hanno sede le cantine Argiolas, famose in tutto il mondo per i loro vini[4][5].
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Antonio Pala | Lista civica "Serdiana rinasce" | Sindaco | |
26 ottobre 2020 | in carica | Maurizio Cuccu | Lista civica "Po Serdiana" | Sindaco |
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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