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comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Marcianise è un comune italiano di 38 285 abitanti[1] della provincia di Caserta in Campania.
Marcianise comune | |
---|---|
Piazza Umberto I | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonio Trombetta (lista civica di centro-destra) dal 15-5-2023 |
Territorio | |
Coordinate | 41°02′N 14°18′E |
Altitudine | 33 m s.l.m. |
Superficie | 30,21 km² |
Abitanti | 38 285[1] (31-12-2023) |
Densità | 1 267,3 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Acerra (NA), Caivano (NA), Capodrise, Carinaro, Gricignano di Aversa, Macerata Campania, Maddaloni, Orta di Atella, Portico di Caserta, San Marco Evangelista, San Nicola la Strada, Santa Maria Capua Vetere, Succivo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81025 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061049 |
Cod. catastale | E932 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 107 GG[3] |
Nome abitanti | marcianisani |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 8 maggio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Marcianise nella provincia di Caserta | |
Sito istituzionale | |
Sorge nella pianura campana entro l'area nota anticamente come Liburia. Fin dal XII secolo, con la Bolla di Senne[4], Marcianise è posta in parte sotto la giurisdizione ecclesiastica di Capua ed in parte sotto quella di Caserta, mentre a livello politico fu casale di Capua dal medioevo fino all'età moderna, quando venne eretta a comune.[5]
Il suo territorio, privo di rilievi montuosi, è completamente pianeggiante. È posta sul percorso dei Regi Lagni.
Marcianise gode di un clima mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e secche.
Marcianise[6] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
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Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 13 | 13 | 15 | 18 | 23 | 26 | 29 | 30 | 26 | 22 | 17 | 14 | 13,3 | 18,7 | 28,3 | 21,7 | 20,5 |
T. min. media (°C) | 4 | 4 | 6 | 8 | 12 | 16 | 18 | 18 | 15 | 12 | 8 | 5 | 4,3 | 8,7 | 17,3 | 11,7 | 10,5 |
Precipitazioni (mm) | 104 | 98 | 86 | 76 | 50 | 34 | 24 | 42 | 80 | 130 | 162 | 121 | 323 | 212 | 100 | 372 | 1 007 |
Umidità relativa media (%) | 75 | 73 | 71 | 70 | 70 | 71 | 70 | 69 | 73 | 74 | 76 | 75 | 74,3 | 70,3 | 70 | 74,3 | 72,3 |
Il comune è bagnato a sud, per circa 10 chilometri, dal fiume Clanio e attorno all'anno 1000 a.C. fu dimora degli Osci, un popolo dedito all'agricoltura; dal VII al V secolo a.C. furono in contatto con popoli più evoluti, inizialmente Etruschi e Greci, in seguito anche con Sanniti e Romani; la collaborazione tra di essi contribuì allo sviluppo del territorio, che in seguito fu conteso tra più fazioni. Inizialmente questi, disboscarono e bonificarono i terreni acquitrinosi, suddividendoli in quadrati perfetti, orientandoli lungo le direttrici nord-sud ed est-ovest. Questo reticolo, ancora ben evidente, comprendeva quadrati con un perimetro di 2.840 m, con 6 strade interne, perpendicolari tra loro per permettere l'accesso ai singoli moggi di terreno; in ogni quadrato si contavano 144 moggi o capuani, pari a 38 ettari, attorno ai quadrati, le insulae, era presente un fossato, per permettere il deflusso delle acque nel fiume Clanio.[senza fonte]
Le origini di Marcianise sono incerte[7]: alcuni storici affermano che potrebbe essere stata edificata durante la dominazione dell'Impero romano. Tale convinzione è maturata dallo studio delle strade del centro storico e dal ritrovamento di un castrum, un'antica postazione militare romana.[8] Secondo alcuni studiosi, Marcianise sarebbe stata una colonia autonoma di «prodi veterani Romani» dedotta da Gaio Giulio Cesare nel 59 a.C. dopo il cosiddetto "Primo triumvirato" e destinata ad ospitare ventimila famiglie di veterani (prevalentemente di Pompeo) con almeno tre figli. Infatti, a Marcianise, a ridosso del fiume Clanio, esistevano due tempietti rurali paleocristiani[9] dedicati a san Cesario diacono e martire (il santo che ha sostituito e cristianizzato il culto pagano di Giulio Cesare, dell'imperatore Cesare Ottaviano Augusto e dei Divi Cesari; da sempre invocato contro le inondazioni del Clanio) e a santa Giuliana vergine e martire (Santa Giuliana, associata a san Cesario, è un'ulteriore dimostrazione che le dedicazioni dei due tempietti ricordavano il nome di Julius Caesar). La testimonianza di un cippo urbico collocato oggi sulla facciata dell'antico palazzo Messore, in piazza Umberto I, su cui si legge la scritta "IVSSV IMPERATOR CAESARIS QVA ARATRVM DVCTVM EST" (Per volere di Cesare condottiero fu fissato questo solco per dove passò l'aratro), allude alla pratica di origine etrusca di tracciare con questo attrezzo il territorio di una città, ritenuta dagli storici locali la prova inconfutabile dell'origine stessa della città al tempo di Giulio Cesare (50 a.C.).[9]
Secondo un'altra ipotesi, la città è stata costruita nel 500 dagli Ostrogoti che cercavano un rifugio dopo aver perso la guerra contro i Bizantini.[senza fonte]
È molto probabile che gli Ostrogoti si siano uniti al popolo nativo degli Oschi che vivevano nella vicina città di Trentola. Si sa da diversi documenti notarili dell'abbazia di Montecassino, che sul territorio esisteva un convento chiamato Monasterium Sancti Benedicti in Lauriano che per diversi secoli era proprietario di diversi possedimenti. Uno di questi evidenzia che uno dei primi nomi della città è stato "Marcenisi in Liburia". Dunque nei documenti antichi la zona era chiamata Liburia. Nel periodo medievale il territorio di Marcianise divenne progressivamente paludoso a causa delle continue inondazioni del fiume Clanio, detto anche Laneo, in seguito deviato per fornire l'acqua necessaria alle vasche per la coltivazione della canapa. La supposizione che un tempo il Laneo lambisse il territorio all'altezza dell'omonimo rione Clanio, crolla davanti all'analisi dei documenti che riportano appunto il fatto che alcune terre donate al suddetto monastero di Loriano, si trovavano in vicinanza di "Ponte Rutto", quindi un ponte gettato per attraversare tale fiume.[senza fonte]
Una parte dell'architettura dell'area centrale e più antica di Marcianise risale al 700 d.C. Le strade del centro sono molto strette, alle estremità di molte di esse sono poste grandi arcate che nell'antichità erano probabilmente usate come porte di accesso.[senza fonte]
Nel 1300 Marcianise inizia ad estendere il suo territorio. Le paludi con il tempo si sono prosciugate rendendo i terreni sempre più coltivabili, e vecchie zone di campagna si trasformano in aree residenziali. Crebbe così la sua importanza. Anche dal punto di vista economico crebbe la sua importanza ed i fondi di Trentola e di Loriano vennero donati il 17 ottobre 1349, come feudo a Sergio Orsino, signore di Acerra. Nel prosieguo i destini delle due terre si separarono. Gli successe il figlio Nicolò, quindi Gabriele, duca di Venosa, marito di Caterina Caracciolo il quale ha una figlia, Maria Donata, che va in sposa, nel 1443 a Pirro del Balzo. Dopo vari passaggi, il possesso perviene ai Caracciolo, ed in seguito ai Guevara Suardo. Nel 1436 Marcianise, dopo una debole resistenza, viene occupata dalle milizie di re Alfonso V d'Aragona (Alfonso I di Napoli dal 1442 al 1458), durante la sua conquista del Regno di Napoli.[10]. Molti sono gli uomini illustri che hanno contribuito a rendere famoso il nome della città, tra di essi ricordiamo i capitani di ventura, come Pompeo Farina[11] o pittori come Paolo De Majo (attivo in tutto il Regno di Napoli), ma soprattutto ecclesiastici come il servo di Dio Marco Maffei ed il missionario carmelitano scalzo Matteo di San Giuseppe, botanico e linguista del XVII secolo. Nel 1647 fu occupata dalle milizie di Enrico II di Lorena duca di Guisa venuto a Napoli durante l'insurrezione popolare antispagnola per rivendicare il suo diritto al trono.[12]
Durante il XVIII secolo Marcianise e molte città vicine vennero colpite dalla siccità e da un'epidemia di colera. Un'antica leggenda racconta di come il popolo, disperato, chiese un miracolo a Gesù trasportando una statua di legno del crocefisso per le strade della città. Durante l'ultima settimana di luglio 1706 un nubifragio colpì la città e i cittadini gridarono al miracolo.
È convinzione popolare che all'inizio dell'Ottocento Napoleone Bonaparte fosse ospite a Castel Loriano, uno degli edifici più antichi della città. Questa convinzione deriva dal fatto che per molto tempo il castello venne abitato dai militari francesi.[senza fonte]
Nel 1809 venne innalzata da Gioacchino Murat a capoluogo di circondario, funzione che successivamente mantenne con Ferdinando IV.
Nel 1860 due monarchici, Pietro Lombardo di professione capo squadra e Antonio Somma, calzolaio, furono condannati a morte per aver partecipato al movimento di opposizione filoborbonica a Garibaldi. I due erano insorti per difendere i medaglioni della famiglia reale borbonica che erano appesi a pochi metri dalla fontana municipale e che dovevano essere distrutti per legge.[13][14] Le persone coinvolte, in realtà, e arrestate furono 11 ed il Consiglio di guerra riunitosi per ordine del Maggiore Cattabeni condannò tutti alla pena di morte. Tale condanna fu poi eseguita solo per i monarchici Lombardo e Somma mentre agli altri condannati fu commutata la pena e furono spediti al carcere centrale di Santa Maria Capua Vetere.[15]
Nel 1872 Vittorio Emanuele II di Savoia promulga un decreto nel quale conferisce a Marcianise il titolo di città e le attribuì uno stemma.
Dal 1943 al 1945 Marcianise ospitò, nella zona poi divenuta sede dello stabilimento 3M, il Marcianise Airfield, base strategica per i bombardamenti aerei durante la Campagna di guerra in Italia della 15ª Forza Aerea americana, con l'86º , 97º e 99º Gruppo di Bombardamento come unità principali.[16]
Nel 1943 i Nazisti hanno effettuato un eccidio nella città di Marcianise. Le vittime sono:
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 19 marzo 1872.[17][18]
«Di argento, al castello di rosso, aperto e murato di nero, merlato, torricellato, oltre alle due torri laterali merlate, di un'altra simile nel mezzo, più alta, e fiancheggiato da due mezze rupi al naturale, moventi dai fianchi dello scudo; il tutto fondato sulla pianura erbosa al naturale, e posto sotto un capo di verde, carico di tre covoni d'oro, legati di rosso, posti in palo ed ordinati in fascia, col motto PROGREDITUR scritto a lettere maiuscole romane di nero, entro una lista bianca svolazzante in fascia, sotto la punta dello scudo; esso scudo, cimato dalla corona murale, propria delle Città, è accostato da due rami d'olivo e di quercia, fruttati al naturale, decussati sotto la punta, e legati di rosso.»
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Abitanti censiti[35]
Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 1.152 abitanti, pari al 2,88% degli abitanti.[36]
Accanto all'italiano, vi si parla il marcianisano. Si tratta di un dialetto campano appartenente al gruppo dei dialetti italiani meridionali, che mostra notevoli somiglianze con il napoletano, rispetto al quale, però, si differenzia per alcune particolarità lessicali [parole come: ammurusebbula (a mo' d'esempio), maitant (tantissimo)] e fonetiche. La pronuncia delle vocali toniche è abbastanza simile alla pronuncia casertana, sebbene in alcune zone della città si possano riscontrare molte somiglianze con il puteolano e il torrese. Nel corso dei secoli i nativi hanno sviluppato parole autoctone che derivano dal francese, dall'inglese, dal castigliano e dal greco antico.
Gran parte del territorio appartiene all'arcidiocesi di Capua, il restante alla diocesi di Caserta. La maggior parte dei cittadini di Marcianise è di religione cristiana cattolica, con una presenza importante dei testimoni di Geova e degli evangelici. Durante l'immigrazione degli ultimi 20 anni si sono formate comunità islamiche, indù e ortodosse.
A settembre, si svolge la festa del Santissimo Crocifisso mentre a marzo si svolge la festa della Santissima Annunziata.[Chiarire la rilevanza della manifestazione con fonti attendibili]
Fine agosto ed inizi di settembre si svolge il Marcianise Blues Festival
Marcianise è sede di numerosi istituti scolastici: scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori. Erano attivi anche due corsi di laurea universitari.
Marcianise dispone di una biblioteca pubblica, la Biblioteca Comunale, sita in via Vespucci, inaugurata il 12 dicembre 1868; in essa è conservata la Platea di tutti li beni e rendite del Sacro Ospedale e Chiesa della SS. Annunciata della terra di Marcianise A. D. MDCCXXI.[37] Una seconda biblioteca, privata, in onore di Federico Quercia, sita in Via Duomo, è gestita dall'Associazione Culturale "Risvegli Culturali" e dal liceo scientifico e classico Federico Quercia di Marcianise. In Piazza Foglia si trova inoltre la Fondazione Bibliotecaria "Michele Monaco", anch'essa privata.
Nel Palazzo della Cultura (già Palazzo del Monte dei Pegni), al centro della città, avevano sede i corsi di laurea in Disegno industriale e Disegno industriale per la moda della facoltà di Architettura della Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli Nel 2010 il rettore dell'università ha deciso di abbandonare questo edificio per trasferire i corsi ad Aversa.
Marcianise è stata location cinematografica, in tutto o in parte, dei seguenti film:
La parte residenziale della città è divisa in vari quartieri che prendono un nome particolare, in base alla loro storia originaria, al personaggio storico o religioso del luogo, o in base a un'antica struttura monumentale presente in zona.
Il comune privo di frazioni, possiede diverse contrade e località abitate, tra queste ci sono: Borgo Carbone, Borgo Chiacchio, Borgo Santa Venere, Castello Airola, Contrada Airola, Località Aurno, Località Carbone I, Località Carbone II, Trentola di Marcianise, Scalo merci, Zona industriale Marcianise nord, Zona industriale Marcianise sud.
Marcianise, insieme ad altri comuni italiani, è definita "città canguro" da un rapporto del Censis dei primi anni ottanta[43] perché ha trasformato rapidamente la sua economia da quella tradizionalmente agricola ad industriale, anche grazie alla vicinanza con il confine nord della città metropolitana di Napoli. L'industrializzazione è servita in molti casi all'espansione dell'economia di Napoli o a delocalizzare aziende molto inquinanti, come: Vanetta, Stoppani, Diellecolor, Tonolli Sud, ecc. con pochi vantaggi per l'economia locale. È mancata anche una politica pubblica atta a inserire il pur numeroso personale qualificato autoctono in posti di lavoro qualificati, di conseguenza i marcianisani non beneficiano di questo boom che va tutto o quasi a vantaggio degli abitanti del napoletano.
È praticato in modo diffuso l'allevamento ovino, e uno spazio importante è occupato anche da diverse coltivazioni, sulle quali spicca quella del tabacco.
Nell'anno 2001 a Marcianise si contavano 303 industrie, secondo i dati emersi dell'8º Censimento generale dell'industria e dei servizi. La recessione ha ridotto il numero a poco meno della metà, lasciando strutture inutilizzate e fatiscenti che gravano pesantemente su un territorio ormai martoriato da inquinamento, in gran parte proveniente da altre regioni, e incuria da parte delle istituzioni. È mancata una politica di prevenzione sociale che, all'opposto, ha preferito la cessione massiccia di larga fetta del territorio, sottratto in questo modo all'uso agricolo, dandolo in pasto alla speculazione selvaggia.
Nella zona industriale, ubicata a poca distanza dal casello dell'autostrada A1 Milano-Napoli, si trovano anche gli stabilimenti di due importanti aziende multinazionali come Jabil, Coca-Cola (dal cui stabilimento nacque la Fanta[44]), oltre alla Barilla (dal 1968, assieme a Voiello, che dopo la sua acquisizione da parte di Barilla ha trasferito la sua produzione da Torre Annunziata) e alla Getra, e ha ospitato in passato anche altre come Olivetti (dal 1969), 3M, Siemens e (prima di essa) GTE
Nel territorio cittadino sono presenti importanti centri produttivi, commerciali e logistici:
La zona sud della città è collegata alla rete autostradale A1, uscita casello Caserta Sud. L'autostrada assorbe soprattutto il traffico generato dai mezzi di trasporto pesante che operano nella zona industriale e interportuale.
La Strada statale Sannitica collega la zona sud-est della città con il Sannio ed accoglie principalmente il traffico connesso agli scambi commerciali, mentre la superstrada Sannitica nuova collega Marcianise con i comuni dell'hinterland napoletano.
La Strada Provinciale 335 ex SS 265 dei Ponti della Valle (Giugliano - Marcianise) attraversa diversi comuni casertani e conduce sull'Asse Mediano.
La città è attraversata dalla linea ferroviaria Napoli-Foggia; il traffico passeggeri della stazione di Marcianise è costituito soprattutto da studenti e pendolari. Il territorio comunale è inoltre attraversato dalla ferrovia Villa Literno-Cancello, ma non sono previste fermate.
La politica di Marcianise è stata per molti anni - fino alla prima metà degli anni novanta - legata alla Democrazia Cristiana. Dopo lo scandalo di Tangentopoli, la città è stata amministrata da una giunta di centrodestra dal 1997 al 2001. Successivamente, dal 2001 al 2007, da una giunta di centro-sinistra che venne sciolta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per sospette attività criminali. Il 23 gennaio 2009 la giunta comunale è stata reintegrata dopo che il Tar della Campania ha annullato la decisione del Consiglio dei ministri. Dal 23 febbraio 2009, in seguito alle dimissioni di 17 consiglieri comunali, la città è rimasta priva di amministrazione comunale. Dopo le elezioni cittadine del 9 giugno 2009 Marcianise è amministrata da una giunta di centrodestra.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1946 | 1948 | Michelangelo Tartaglione | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1948 | 1956 | Girolamo Viciglione | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1956 | 1961 | Luigi Iovine | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1961 | 1962 | Gaetano Lasco | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1962 | 1965 | Gabriele Trombetta | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1965 | 1966 | Francesco Errico | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1966 | 1966 | Antonio Truosolo | Commissario | ||
1966 | 1969 | Vincenzo Capone | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1969 | 1970 | Valerio Gaglione | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1970 | 1974 | Antonio De Martino | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1974 | 1975 | Vincenzo Capone | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1975 | 1978 | Antonio De Martino | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1978 | 1979 | Vincenzo Madonna | Commissario | ||
1979 | 1985 | Pietro Squeglia | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1985 | 1991 | Antonio De Martino | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1991 | 1993 | Pietro Squeglia | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 1997 | Tommaso Zarrillo | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
1997 | 2001 | Gianfranco Foglia | Forza Italia | Sindaco | |
2001 | 2006 | Filippo Fecondo | Democratici di Sinistra | Sindaco | |
2006 | 2009 | Filippo Fecondo | Democratici di Sinistra | Sindaco | |
2009 | 2012 | Antonio Tartaglione | Il Popolo della Libertà | Sindaco | |
2012 | 2013 | Umberto Cimmino | Commissario | ||
2013 | 2015 | Antonio De Angelis | Forza Italia | Sindaco | |
2015 | 2016 | Antonio Reppucci | Commissario | ||
2016 | 2019 | Antonello Velardi | Partito Democratico | Sindaco | |
2019 | 2020 | Michele Lastella | Commissario | ||
2020 | 2022 | Antonello Velardi | Liste civiche | Sindaco | |
2022 | 2023 | Ciro Silvestro | Commissario | ||
2023 | in carica | Antonio Trombetta | Liste civiche di centrodestra | Sindaco |
Marcianise è costretta a fare i conti con la criminalità organizzata. Esistono diverse famiglie camorristiche a Marcianise, tra cui i Belforte, meglio conosciuti come Mazzacane, e i Piccolo, noti con il nomignolo Quaqquarone. Il clan dei Belforte, storicamente cutoliano e attualmente il più forte, va considerato come una confederazione di famiglie criminali dell'entroterra casertano proprio come i Casalesi nell'agro aversano, ai quali non è legato né contrapposto. Anche i Quaqquarone, da tempo allo sbando dopo l'uccisione dei boss storici e l'arresto dei capibanda, facevano parte della NCO di Raffaele Cutolo. Entrambe le famiglie gestiscono gli affari illegali in città e sono spesso in lotta tra loro, tanto che nel 1998 Marcianise è stata la prima città d'Italia ad essere sottoposta al coprifuoco[45] dalla fine della seconda guerra mondiale.
Il 23 novembre 2006 il prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi, ha inviato una commissione d'accesso al comune di Marcianise per indagare su presunte intromissioni camorristiche nelle attività amministrative. Il 19 marzo 2008 la Presidenza del Consiglio dei ministri[46] ha deciso di sciogliere il consiglio comunale dopo l'invio di una relazione della prefettura di Caserta che descriveva come la criminalità organizzata si fosse infiltrata nella gestione amministrativa. Il 22 gennaio 2009 una sentenza del TAR della Campania ha annullato lo scioglimento dell'intero consiglio comunale[47], stabilendo che la relazione della prefettura non conteneva prove per sostenere che fosse realmente avvenuta un'infiltrazione camorristica e reintegrando così il sindaco e tutta la giunta comunale nelle loro funzioni fino al termine del mandato elettorale.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, Marcianise ha vissuto un boom economico e si è trasformata da una città agricola in una città industriale. La rapida trasformazione e la mancanza di un piano di protezione ambientale hanno condotto ai problemi causati dall'inquinamento. Come tutte le città della Campania, Marcianise deve affrontare l'emergenza rifiuti, le cui cause sono sì legate ad una carente gestione ambientale, ma sempre dovuta ad un'illegalità organizzata inestirpabile.[48]
Nel 1997 l'incendio del deposito di pneumatici Eco-rec[49] ha provocato la formazione di una nube tossica rimasta sospesa su Marcianise per circa 3 giorni. La nube conteneva livelli molto alti di diossina che è penetrata nei terreni danneggiando le coltivazioni e gli allevamenti.
Nel 2001 alcuni produttori di materiali chimici[50] hanno smaltito una grande quantità di rifiuti tossici nei Regi Lagni, un'area disabitata nel sud-ovest di Marcianise, inquinando le sorgenti d'acqua.
Nel 2003 una ricerca ambientale[51] ha dimostrato che l'inquinamento di tutta la provincia casertana ha provocato un aumento dei tumori all'apparato digerente e respiratorio, con valori superiori alla media nazionale.
Nel 2006 uno studio sulle ecomafie ha dimostrato che la continua presenza di elevate quantità di diossina nell'alimentazione umana è addirittura 100.000 volte superiore al limite massimo permesso dalla legge[52].
Tra il 2007 e il 2008 tutte le discariche della Campania sono state chiuse perché non erano più in grado di accogliere altri rifiuti. Alcune settimane dopo la chiusura delle discariche, la regione Campania ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per i rischi collegati ai rifiuti sparpagliati su tutte le strade delle città. Anche a Marcianise la questione dei rifiuti è diventata critica e alcuni cittadini hanno pubblicato su YouTube dei filmati per richiamare l'attenzione delle autorità nazionali sul problema dei rifiuti.
Nel 2009 altri due incendi dolosi, rispettivamente a maggio e a settembre, colpivano il deposito di pneumatici abusivo Eco-rec, da tempo sotto sequestro ma scarsamente sorvegliato. La vastità dei due incendi fu tale da impegnare squadre di Vigili del Fuoco da tutta la Campania per due giorni. Soprattutto il primo causò una nube di fumo che si estese fino ai comuni di Sessa Aurunca, Ercolano e Benevento.
Il Real Marcianise fu una squadra di calcio che militava in Lega Pro Prima Divisione dalla stagione 2009/2010. È stata sciolta nel 2010. Nel 2011 è stata fondata una nuova squadra, l'A.S.D. Progreditur Marcianise, che nella stagione 2012/2013 ha disputato la Serie D.
Il Futsal Club Marcianise è stata una squadra di Calcio a 5 che ha disputato la massima serie (2005-2007). Nel 2009 la società si è fusa con il Marigliano.
Ha sede nel comune la società Volley Club Marcianise che ha disputato la serie B1 nella stagione 2007/2008.
Marcianise è stata sede di arrivo della 4ª tappa del Giro d'Italia 1993, vinta da Fabio Baldato.
Nella prima metà degli anni novanta la pallacanestro ha visto raggiungere il suo apice con il Basket Ma. Re. Ca., la cui eredita è stata perfettamente ripresa dal Nuovo Basket Marcianise, società strutturata e con parecchi anni di militanza alle spalle.
La boxe, considerata anche nobil arte, è uno degli sport più influenti, le cui origini a Marcianise risalgono alla seconda guerra mondiale, all'arrivo degli americani, dove i bufalari locali si offrivano come sparring partner.[53] Ricordiamo i pugili Angelo Musone, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, Clemente Russo, vincitore della medaglia d'argento alle olimpiadi a Pechino 2008 e Londra 2012, e Vincenzo Mangiacapre, medaglia di bronzo alle olimpiadi di Londra 2012.
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