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Di seguito sono elencati tutti i personaggi presenti nella serie videoludica di God of War, che comprendono personaggi della mitologia greca e norrena e anche personaggi originali della serie non presenti nella mitologia.
Il protagonista della serie di God of War, che compare in tutti i titoli. Guerriero spartano temuto per la sua ferocia, durante una battaglia vendette la sua anima ad Ares per salvarsi la vita. Servì Ares per anni, fino a quando il dio lo ingannò e gli fece uccidere la sua famiglia; le ceneri della figlia e della moglie si attaccarono quindi alla sua pelle, facendolo soprannominare "Il Fantasma di Sparta" per la sua carnagione bianca, quasi cadaverica. Dopo aver servito gli dèi per anni, Kratos riesce a uccidere Ares, diventando il nuovo dio della guerra, ma viene tradito da Zeus; così facendo, giura vendetta contro di lui e gli dèi olimpici, riuscendo a ucciderli quasi tutti. Dopo aver sterminato il pantheon greco, si trasferisce nelle terre norrene, dove qui conosce una donna di nome Faye dalla quale avrà un figlio di nome Atreus. Qui Kratos viene preso di mira dagli dèi del posto, che sanno del suo passato. È doppiato da Terrence C. Carson (doppiaggio originale) e da Marco Pagani (doppiaggio italiano) nella saga greca, mentre nella saga norrena a partire da God of War (2018) è doppiato da Christopher Judge (doppiaggio originale) e da Pierluigi Astore (doppiaggio italiano).
Dea della saggezza e iniziale mentore di Kratos che, come quest'ultimo, compare in tutti i titoli della serie, tranne che in God of War Ragnarök. Fra tutti gli dèi olimpici, ella è la più gentile di tutti e la meno egoista; tuttavia, è fedele a suo padre Zeus ed è disposta anche a scontrarsi contro Kratos pur di salvare l'Olimpo. In passato, furono lei e Ares a rapire Deimos, fratello di Kratos, perché convinti che fosse lui il mortale che in futuro avrebbe distrutto l'Olimpo. In God of War è lei che guida Kratos per farsi perdonare dagli errori del passato e lo aiuta nella lotta contro Ares consigliandogli di recuperare il Vaso di Pandora; una volta ucciso Ares, la dea nomina Kratos nuovo dio della guerra facendolo salire sull'Olimpo. In God of War II viene accidentalmente uccisa da Kratos mentre questi cercava di uccidere Zeus, ma in God of War III ella torna sotto forma di spirito, supportando al contrario ancora lo spartano nella lotta contro suo padre. Questo perché è stata infettata da uno dei mali del vaso di Pandora, l'avidità, che l'ha cambiata drasticamente facendola diventare egoista, bramosa di potere e desiderosa della morte degli olimpici, facendole affermare che solo lei può guidare l'umanità verso un nuovo mondo. Dopo che Kratos uccide Zeus, ella infatti gli chiede di dargli il suo potere, ovvero la Speranza, e che solo lei potrà guidare la Grecia a un nuovo mondo. Quando Kratos capisce che la sorella è posseduta da uno dei mali e capisce di aver ucciso per niente si rifiuta di consegnargli tale potere e per espiare le sue azioni si trafigge dando la Speranza ai mortali, Atena furiosa lascia lo spartano dicendogli che l'ha delusa ancora. Il suo destino dopo la morte degli dèi dell'Olimpo è sconosciuto, ma in God of War (2018), anni dopo, seguito Kratos a Midgard ricompare quando Kratos riprende le Lame del Caos per recarsi a Helheim per salvare suo figlio Atreus. Ancora corrotta dal male dell'avidità e in forma di spirito, la dea gli dice che lui sarà per sempre un mostro, a prescindere da qualunque cosa faccia per nascondere la verità. È doppiata da Erin Torpey (doppiaggio originale) e da Alessandra Felletti (doppiaggio italiano), mentre in God of War (2018) è doppiata da Carole Ruggier (doppiaggio originale) e da Marta Altinier (doppiaggio italiano).
È uno dei Titani primordiali, nonché la narratrice della storia dell'era greca. È un enorme titano di sesso femminile dal corpo di roccia, su cui crescono e radicano numerosi alberi. Insieme a suo marito Urano diede vita a Crono e da questi nacquero tutti gli dèi dell'Olimpo, e quando Rea salvò Zeus dalla furia di Crono, prima che lo divorasse insieme agli altri suoi fratelli, Gaia lo accudì in modo che egli un giorno lo sconfiggesse liberando i suoi fratelli. Dopo che Zeus sconfisse suo padre e liberò i suoi fratelli, bandì i Titani, compresa Gaia, che da quel momento ebbe come unico desiderio quello di vendicarsi di Zeus distruggendo il suo regno. Compare di persona in God of War II, dove salva Kratos dall'Ade e lo aiuta a diventare forte per permettergli di affrontare Zeus. In God of War III, dopo che i Titani sono stati liberati da Kratos, Gaia lo tradisce, ma quest'ultimo alla fine riesce a ucciderla trafiggendola al cuore con la spada dell'Olimpo durante lo scontro finale contro Zeus. È doppiata da Susanne Blakeslee (doppiaggio originale) e da Elisabetta Cesone (doppiaggio italiano).
Atreus è il co-protagonista di God Of War (2018) e God of War Ragnarök e, in quest'ultimo, il secondo personaggio controllabile dopo Kratos. È il figlio di Kratos (il secondo, dopo Calliope) e della gigantessa Laufey la Giusta, conosciuta come Faye. Kratos rivela che ha deciso di chiamarlo così in onore di un suo compagno spartano che, nonostante le dure battaglie che affrontava, era sempre sorridente, pieno di vita e gentile con tutti. Infatti, è un ragazzino vivace e pieno di vita, curioso del mondo che lo circonda e che annota tutto sul suo taccuino. A differenza di Kratos, egli è disposto ad aiutare chiunque sia in difficoltà, anche gli spiriti che, nonostante le avvertenze del padre, poi si dimostrano malvagi. È doppiato da Sunny Suljic (doppiaggio originale) e da Leonardo Della Bianca (doppiaggio italiano).
È il dio della conoscenza di conseguenza il dio più sapiente del mondo ed ex consigliere di Odino. È il protagonista terziario di God of War (2018) e God of War Ragnarök. In passato era conosciuto col nome di Puck. Possiede l'aspetto di uomo con due piccole corna da fauno e diversi tatuaggi runici sulla testa; inoltre, i suoi occhi sono delle gemme speciali che gli permettono di svelare alcuni segreti. È una persona socievole ed estremamente loquace, ma sa essere anche serio quando serve. Autoproclamatosi "l'uomo più sapiente del mondo", sostiene di conoscere ogni cosa; tuttavia, come affermato da lui stesso, possiede diverse lacune. La sua conoscenza si espande anche oltre Midgard: infatti, è al corrente della strage che Kratos ha compiuto nel pantheon greco, ma non sapeva che fosse proprio lui il Fantasma di Sparta, nonostante avesse immediatamente capito la sua natura semi-divina. Originario di Avalon, per anni è stato giullare di un Re delle Fate che aveva il compito di girare tra i mortali e dargli consigli maliziosi; alla fine, lasciò la corte e viaggiò verso Midgard, dove cambiò il suo nome in Mimir e divenne il consigliere di Odino. Per anni è stato il consigliere del Padre di tutti, cercando di accontentarlo in ogni modo, svolgendo anche compiti molto crudeli con l'intento di guadagnare fama e prestigio da lui. Tuttavia, man mano che passavano gli anni, si rese conto che quello che stava facendo era sbagliato e che Odino era solo un manipolatore, così decise di tradirlo stringendo alleanza con gli altri popoli dei Nove Regni per detronizzarlo, ma fu infine scoperto. Odino lo imprigionò in un albero e lo torturò per più di cento anni. Da notare come il modo in cui Mimir è stato imprigionato sia molto simile alla sorte del Titano Prometeo. Quando Kratos e Atreus giungono da lui, Mimir decide di aiutarli a raggiungere Jötunheim, suggerendo allo spartano di tagliargli la testa e farla rianimare da Freya e potersi così liberare da una prigione eterna di torture. Da quel momento la testa parlante di Mimir rimarrà sempre attaccata al fianco di Kratos, raccontando, durante i loro viaggi, le storie della mitologia norrena e i fatti riguardanti gli Aesir, i Vanir e i giganti. Prende molta confidenza con Atreus, mentre Kratos rimane sempre sulle sue, ascoltando passivamente le sue storie. Nel libro, concluso infine il viaggio, Mimir, non avendo più un posto dove stare, chiede di andare a vivere con Kratos e Atreus. Nonostante il rifiuto iniziale di Kratos, alla fine acconsente, e Mimir viene messo sopra una mensola della loro casa in modo che possa vedere tutto l'interno dell'abitazione. Dopo aver passato tanto tempo insieme, alla fine Kratos si fida cecamente di Mimir e lo considera un amico e parte della famiglia. È doppiato da Alastair Duncan (doppiaggio originale) e da Franco Mannella (doppiaggio italiano).
È una dea Vanir nonché loro regina, ex-moglie di Odino, madre di Baldur, sorella di Freyr e anche la regina delle Valchirie. Da Odino veniva chiamata Frigg mentre in battaglia il suo nome da Valchiria è Vanadis. Donna molto bella e affascinante, dispone di notevoli poteri magici. Tiene molto a cuore la natura e i Vanir. Per interrompere la guerra tra Aesir e Vanir decise di sacrificarsi andando in sposa a Odino. All'inizio credette che riuscì a cambiarlo, ma in realtà Odino la stava ingannando per imparare i segreti della magia Vanir. Dal loro matrimonio nacque Baldur e Freya, per proteggerlo, gli lanciò un incantesimo che lo rese immortale, ma gli fece perdere la capacità di provare ogni cosa. Odino, scoprendo la magia che Freya aveva usato su Baldur, chiese alla moglie di insegnargli tale incantesimo per poterlo usare su sé stesso. Freya avendo infine capito la sua natura, si rifiutò. Quando infine Odino capì che non poteva ottenere nulla da Freya, le strappò le sue ali da Valchiria e la esiliò a Midgard per sempre. Da allora vive nella foresta, proteggendo la natura. In God of War (2018) aiuta Kratos e Atreus a ottenere la luce di Alfheim e a curare il figlio dello spartano. Decide di andare alla ricerca di Baldur, ma questi, quando la trova, la vuole uccidere. Cerca di impedire che lo spartano uccida Baldur, ma alla fine non ci riesce. Disperata per la morte del figlio, nonostante questi la volesse uccidere, giura vendetta contro Kratos e decide di andare alla ricerca delle sue ali per riacquistare completamente i suoi poteri. Mìmìr, tuttavia, afferma, che in futuro Freya riuscirà a superare il lutto e che forse perdonerà Kratos. In God of War Ragnarök continua a dare la caccia a Kratos e Atreus con l'intento di uccidere lo spartano, ma senza successo. Alla fine si renderà conto che il vero nemico è in realtà Odino e, dopo aver spezzato la maledizione che la vincolava a Midgard, perdona Kratos rendendosi conto che Baldur non sarebbe mai diventato crudele e malvagio se Odino non lo avesse ingannato manipolandolo per anni con la falsa promessa di liberarlo dalla sua maledizione, diventando la co-protagonista e compagna di viaggio di Kratos. Freya riconsidera le sue idee soprattutto dopo aver ascoltato, sconvolta, la tragica storia di Kratos sulla sua precedente figlia, Calliope, che venne uccisa insieme alla madre da quest'ultimo, mentre era manipolato da Ares. Freya vede in Atreus il figlio Baldur e, in certi casi, si comporta quasi come una madre con lui vedendolo come un figlio sostitutivo. Innamoratasi di Kratos decide di aiutarlo e sconfiggere Odino e dopo la morte del malvagio dio Aesir rimarrà al fianco di Kratos fintanto che Atreus partito per un viaggio per riportare in vita i giganti non tornerà a casa e successivamente lei e Kratos con l'aiuto di tutti ricostruiscono i Nove Regni rendendoli migliori creando un consiglio di Dei per essere d'aiuto per tutti. È doppiata da Danielle Bisutti (doppiaggio originale) e da Alessandra Cassioli (doppiaggio italiano).
Conosciuti anche come fratelli Huldra sono due fratelli nani molto famosi e noti per le loro grandi doti di fabbri. In passato, conobbero Laufey e rimasero affascinati dalla sua bellezza e dalla sua bontà, tanto da creare per lei l'ascia Leviatano, che poi donò a Kratos. Crearono anche il Mjöllnir di Thor, cosa che li portò a litigare per gli enormi sensi di colpa per essere stati gli indiretti responsabili delle sanguinose stragi del dio. Dopo questo litigio, i due hanno cominciato a lavorare da soli, nonostante Kratos e Atreus li facciano alla fine riconciliare. Possiedono una magia molto particolare che permette loro di viaggiare da un posto all'altro senza essere visti e possono viaggiare anche fra i regni senza il Bifrost. Non si conosce il motivo per cui vengono conosciuti come "Fratelli Huldra" (gli huldra sono delle seducenti creature della foresta), ma quando Atreus chiede a Mimir del motivo di tale nome quest'ultimo gli dirà che è ancora troppo giovane per sentire tale storia. Tale frase può far intuire che i due hanno avuto dei rapporti sessuali con tali creature.
Nel DLC viene rivelato che le Valchirie sono divinità primordiali, rese tali dalla volontà del Valhalla stesso, poiché esso è un luogo primordiale, già esistente dal tempo delle creazione.
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